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Autore: Luca95    27/07/2009    0 recensioni
«…Sei pronto a morire?» arrivo in risposta con voce gracchiante
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nella notte buia e tenebrosa, tutto taceva nella foresta, tutto dormiva, gli alberi, le foglie, gli insetti e tutte le strane creature che popolano quell’ambiente misterioso e pauroso. La nebbia era calata, e tra gli arbusti si poteva percepire un pungente odore di zolfo, la fioca luce della luna illuminava gli alberi creando giochi di ombre. Un ululato ruppe l’infinto silenzio, un lupo rivolgeva il muso ricoperto di un’ispida peluria grigia alla luna, gli occhi assetati di sangue, la caccia era iniziata. Un rivolo di sudore cadde debolmente da una madida fronte lurida, un uomo, aveva il fiatone, dalla sua bocca fuoriuscivano a brevi intervalli regolari piccole nubi di condensa. L’uomo era stanco, non era più il ragazzino di una volta; il mantello nero ondeggiava fluidamente seguendo i passi pesanti del suo possessore, ogni tanto si voltava e si guardava con occhi sospettosi intorno nervosamente, come se fosse osservato o…inseguito. “Calmo, segui il sentiero”, disse tra sé e sé, ad un tratto guardò a terra e trasalì, l’uomo iniziò a sudare freddo, il cuore si fermò per qualche istante: del sentiero…non c’era più traccia. Con una tranquilla agitazione, cercò di calmarsi e di fare mente locale “Pensa, da dove sei venuto?” si domandò angosciosamente, di colpo si voltò, prima a destra, e poi a sinistra, continuò a ruotare il capo per diverse volte cercando di rispondere a quella domanda, ma niente, dove si girasse, trovava solo buio. Cercando di pensare ad altro, si incamminò verso il sud, (o almeno credeva). Il passo veloce, le orecchie tese pronte a percepire ogni minimo rumore o fruscio, lo sguardo fisso in avanti, la speranza sempre viva. Ad un tratto, in un momento di distrazione, un piede si incastra in un arbusto, lentamente l’uomo perde l’equilibrio cadendo con un tonfo sordo…paura, terrore, l’uomo si volta, gli occhi sgranati e fissi in un punto preciso, erano occhi? Due puntini rosso sangue guizzano veloci, un rantolio che si trasforma in ruggito; l’uomo d’istinto si tira in piedi, e mette la mano in tasca, come per cercare qualcosa, sempre senza perdere di vista il punto nel buio, ad un tratto un brivido gli corse lungo la schiena. «Chi sei?» chiese l’uomo con voce tremolante…nessuna risposta «Chi sei?» richiese più sicuro. «…Sei pronto a morire?» arrivo in risposta con voce gracchiante; l’uomo trasalì, i vestiti madidi di sudore, il mantello strappato e la mano in tasca. «Non rispondi? Hai paura Lest?» provocò la voce gracchiante dall’oscurità. «Fatti vedere!» mormorò paralizzato dal terrore l’uomo; a quelle parole, una creatura avanzò con passi felpati, il pelo grigio luccicava alla luce della luna piena, gli occhi rossi fissavano la sua preda. «Ti stiamo cercando da molto tempo»iniziò il lupo con una punta di acidità nella sua voce «Vuoi venire?» chiese a Lest «Mai!» ribatté l’uomo sicuro di se, il cuore gli batteva a mille; il lupo sogghignò ripetendo quelle tre lettere con tono sarcastico, per poi ritornare serio e più aggressivo che mai; i due si guardavano con fare di sfida, non una parola, ogni muscolo era paralizzato. Il lupo riprese parola «Tu» gracchio cupamente «Sarai…Mio», dette queste parole, il lupo fece un balzo verso Lest ruggendo, la sua rabbia e il suo odio erano troppo forti, ma il suo intento non era ucciderlo. Dopo aver disarcionato l’umano, il lupo gli salì sul ventre fino a ritrovarsi faccia a faccia, il respiro della bestia sapeva di carne putrefatta, le fauci gialle erano spalancate, pronte ad uccidere e ad addentare quella tenera carne umana. Lest era pietrificato dal terrore, ma sempre deciso a non mollare. «Allora, il Male trionfa sempre» disse con tono di sfida l’animale «Sei ancora tanto sicuro?» «Sì, non verrò mai!» dette queste parole, l’odio del lupo scoppiò e questi azzannò con uno scatto imprevedibile il braccio di Lest che non riuscì a pensare lucidamente, si voltò verso l’arto da cui sgorgava il sangue, il dolore era troppo forte, e l’uomo perse i sensi.
  
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