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Autore: Sarah Shirabuki    21/08/2019    0 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra " e di " the Awakening ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Nove anni dopo la battaglia con Chrono, la pace sembra essere tornata a regnare sulla Terra. Ma cosa succederà quando delle misteriose figure faranno la loro comparsa per risvegliare il loro signore? La Terra non ha mai corso un pericolo così grande, e sia le vecchie che le nuove generazioni di Cavalieri dovranno cimentarsi nell'ultimo, decisivo ed epico cimento. Riusciranno questa volta, a salvare l'umanità? In oltre, si scoprirà finalmente chi è il vero padre di Tea, fin ora rimasto nell'ombra? Per saperlo, non vi resta che seguirmi e se vorrete recensirmi. Buona lettura a tutti con l'ultima parte di questa trilogia! Vi invito a leggere anche la prima e la seconda storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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La pioggia cade incessante, ma ciò non pare turbare le due donne che ora si stanno guardando seriamente: Tea punta lo sguardo in quello della madre e viceversa. Crystal tiene in braccio il figlio che a sua volta stringe il ciondolo a forma di fulmine come fosse il più prezioso dei tesori e, per un bimbo della sua età, potrebbe anche esserlo riflettendoci bene. La mora è la prima a prendere parola dopo la frase della figlia, che pretende di sapere la verità su suo padre. " Tea, ti prego: questa notte è già stata lunga e difficile. Puoi dimenticare quell'uomo e tornare in casa, insieme a tuo marito e tuo figlio? ". Chiede, ma la fanciulla scuote il capo.

" No! Voglio che tu parli, mamma! Sono stanca dei tuoi segreti! Voglio sapere chi era quell'uomo che si è presentato nel mio giardino! Voglio sapere chi era mio padre, è così difficile capirlo per te?! ". Chiede esasperata l'incarnazione di Persefone. Demetra scuote il capo energicamente. 

" Ti farà soffrire così come ha fatto con me! Non è come ti vuole far credere! E' solo un egoista, un subdolo ed un narcisista che pensa solo a sè stesso, non gli importa di altro che di lui stesso! Credimi, credimi se ti dico che è meglio che tu non ne sappia nulla ". Fa semplicemente la donna. A quella frase Tea pare alterarsi ancora di più e, come se il cielo reagisse ancora una volta al suo stato d'animo un fulmine cade poco distante da li, facendo sussultare Crystal. 

" Non si tratta di te, si tratta di me! Non mi importa che cosa ti ha fatto mio padreper farsi odiare, mi importa che ha salvato la vita del mio Ferith e due volte la mia! Ed io voglio sapere il suo nome, e chi sia veramente! ". Demetra la interrompe a metà frase, alzando a sua volta la voce.

" E' stato Chrono a riportarti in vita nove anni fa! Dov'era lui? Dov'era tuo padre?! Non ha fatto nulla! Nè per te nè per nessun altro! Dov'era quando tuo fratello si è sacrificato nel conflitto alle didici case? Dov'era quando Hades ha fatto di te la sua sposa?! Non c'era! Non devi nulla a quell'uomo, per ciò dimenticalo! ". Si esaspera la Dea della messi e, per la prima volta da quando è sulla Terra il suo potere si manifesta e, a causa del suo malumore il giardino appassisce. Crystal lo nota e rimane sbigottito: che sta accadendo? Per un secondo ha avvertito un cosmo divino ma non ha capito da dove venisse. Imputa l'appassire del prato all'umore della moglie, che è la Dea della morte. Pensa che magari anche quel cosmo veniva da lei e così scuote il capo, cercando di non farci caso. 

" Quando Giapeto mi ha quasi uccisa, quando ero tra la vita e la morte, fu mio padre a farmi coraggio: mi disse di tornare nel mondo dei vivi, che non era tempo per me di raggiungerlo. In seguito Ferith mi ha raccontato di quel sogno ricorrente, ma noi sappiamo che per chi come lui è un semi Dio, le coincidenze non esistono: quella che ha ogn notte mio figlio è una visione. Mio padre è intervenuto quando Astraeus mi pugnalò, cercando di uccidere mio figlio. Tu dici che è un egoista, un narcisista che pensa solo a sè stesso: non so se sia vero, ma a me ha dimostrato tutt'altro ed ho il diritto di sapere il suo nome! Lo esigo, mamma! ". E' determinata, il suo sguardo è così simile a quello dell'uomo che Demetra tanto detesta. Vedendolo la donna si innervosisce ancora una volta e, gesticolando con le mani risponde alla figlia. 

" Non puoi pretendere sincerità da me, quando tu fosti la prima bugiarda con tuo figlio, o hai dimenticato? Hai nascosto a Shura di chi era figlio, ed in seguito gli nascondesti l'esistenza di sua sorella Iris! Hai rischiato di fargli perdere la vita, sedici anni fa! ". Si ferma di scatto, tappandosi immediatamente la bocca mentre Crystal interviene nella discussione. 

" Basta così! Ne sono rimasto fuori per rispetto, ma non accetto che diciate queste cose a mia moglie, Demetra: come potete rinfacciarle questo passato così doloroso? ". Chiede. La donna scuote il capo: il genero ha ovviamente ragione. 

" Tesoro, perdonami ti prego: è che questa situazione mi innervosisce, e... ". Fa per prendere la mano della figlia ma lei la scosta bruscamente: i suoi occhi bruciano d'ira, così simili se non identici ad un cielo in tempesta. 

" Non mi toccare ". Sibila alterata la Dea della Morte, un nuovo fulmine cade poco distante. " Non mi toccare e soprattutto, non venirmi a cercare: se non vuoi essere tu a parlare, sarò io a trovare le risposte che cerco! Sono sicura che le troverò anche senza di te ". E' furiosa e sembra che persino il temporale ne risenta, aumentando la propria intensità. 

" Tesoro, ma che dici? Dove vuoi andare? ". Chiede Crystal. Lei lo guarda qualche istante per poi baciare la fronte di Ferith. 
" Andrò a cercare ciò che questa donna non vuole darmi: andrò alla ricerca di mio padre, e se serve scomoderò tutti gli Dei dell'Olimpo per trovarlo ". Fa per poi avviarsi senza dare tempo a nessuno di reagire. Demetra fa per seguirla ma la figlia usa il suo potere divino e scompare in un lampo viola, senza dire a nessuno dove sia diretta. 

" No, ti prego... no, non puoi incontrare quell'uomo! ". Scoppia in lacrime la donna mentre Crystal la guarda sconcertato: perchè una tale reazione? Cosa nasconde Demetra, al punto da non volere che la figlia ritrovi il padre? " Ti farà soffrire, come ha fatto in passato con me... ". Lascia la frase a metà la Dea delle messi per poi portare una mano al petto, accanto al cuore che sente essere come impazzito per l'agitazione che prova. 

Tea ricompare nel punto in cui voleva: a dire il vero ha ascoltato quella sorta di voce interiore che le ha detto dove sarebbe dovuta andare. " Il Tempio di Zeus ". Sussurra solamente l'incarnazione di Persefone, trovandosi di fronte al Tempio del Dio della folgore e padre di tutti gli Dei. " Bene, comincerò proprio da lui: gli chiederò un aiuto per scoprire la verità. Come ho detto, sono disposta a scomodare tuti gli Dei dell'Olimpo per scoprire cosa mi nasconde mia madre ". Parla a sè stessa ovviamente. Sta per entrare ma dei passi la fanno desistere: si volta e rimane sorpresa da chi si trova davanti. " Ma... Subaru! ". Fa, sorpresa: tutti si aspettava di vedere ma non certo il genero. Il ragazzo la guarda stranito: evidentemente nemmeno lui si aspettava di vederla in quel luogo. 

" Tea? Cosa fate qui? ". Chiede: il suo sguardo sembra strano, quasi perso. La Dea della morte gli si avvicina perplessa.

" lo chiedo io a te: dovresti essere a casa con Iris, Jareth, Liam e Carol: è notte fonda ". Fa la donna. Lui scuote il capo un pò confuso per poi portarvi una mano. 

" Non è niente, ero solo uscito per... per cosa? ". Chiede più a sè stesso: il suo sguardo punta ad un altro tempio, o meglio alle rovine di esso: il tempio di una divinità quasi dimenticarta, ma non da lui a quanto pare. " Ricordo solo di essermi addormentato, ma non come sono giunto qui ". Amemtte, per poi proseguire. " Ma non è nulla: forse sono solo sonnambulo ". Sdrammatizza ridendo un pò, ma si vede che non è sincero. 

" Sei sicuro che stai bene? A me non sembra... ". Fa la bruna, ma lui la interrompe. 

" State tranquilla: sto bene. E non voglio indagare sul perchè siate qui, se non volete dirmelo ". Tutto ciò è ancora più strano, pensa Tea: a dire il vero, tutto in Subaru è piuttosto strano quella notte. Si è coperto con il mantello ed è giunto fino in quel luogo a piedi, e senza nemmen osapere come, così almeno ha detto lui. In oltre non le chiede nemmeno cosa faccia lei in quel luogo, o meglio: lo ha chiesto ma è come se la risposta non gli interessasse. " Facciamo così: aspetterò qui, poi torneremo a casa insieme una volta che avrete chiesto ciò che dovete al Sommo Zeus. Perchè suppongo siate qui per pregarlo,no? ". Chiede cordiale come sempre. Lei lo guarda ancora più sorpresa, ma lui insiste. " Non voglio che a causa mia modifichiate i vostri piani iniziali: fate ciò che dovete, prendetevi tutto il tempo. Io aspetterò qui ". La rassicura. Tea esita un istante ma alla fine decide di entrare al Tempio del Padre degli Dei. Il sorriso del turchino si muta in un ghigno, una volta rimasto solo. Porta una mano accanto al cuore, precisamente dove fu colpito da Chrono nove anni prima. " Sento il tuo potere, mia preziosa: detieni il potere di uno dei Tre Grandi, eh? ". Sussurra mentre il suo sguardo si fa sinistro per qualche momento. " Davvero molto, molto interessante ". Sussurra il figlio di Milo e Tisifone. In seguito il suo sguardo torna normale e lui, nuovamente preda dell'emicrania si porta accanto all'entrata del Tempio in cerca di un riparo dalla pioggia e non ricordando minimamente di aver pronunciato quella frase. 

Al vecchio Tempio, nel frattempo.

Hakan, Demet e l'altro ragazzo sono riuniti. Colui che pare essere il loro capo espande il proprio cosmo per un pò per poi cadere in ginocchio, esausto: non può abusare in quel modo del proprio potere, eppure continua a farlo a dispetto di tutto. E lo fa solamente per lui. " Allora? ". Chiede preoccupata Demet. Hakan le fa eco di li a poco, avvicinandosi a sua volta.

" Dicci cos'è successo: tu solo puoi metterti in contatto con il nostro sovrano, dicci: come sta? ". Chiede. Il ragazzo dalla chioma bionda si alza da terra, aiutato da Demet. 

" Sta male: sta soffrendo l'indicibile, ma la buona notizia è che la sua collera ed il suo desiderio di vendetta sono solo aumentati, in questi ulteriori nove anni ". Sentenzia mentre la bionda lo aiuta ad andare a sedersi contro ciò che resta di una colonna. " Ha detto che devo, anzi: che dobbiamo riunire tutti i suoi Angeli al più presto, ed eliminare chi nei tempi del Mito gli fece quello sgarbo. E mi ha anche chiesto di punire quei patetici Cavalieri e tutti coloro che li appoggiano, compresa Athena stessa ". Hakan si fa finalmente avanti e risponde a quella frase, annuendo mentre riflette qualche istante. 

" E' comprensibile: vorrà sbarazzarsi della stirpe di colui che gli ha fatto tanto male e che lo costringe a patire l'indicibile, impedendogli di rinascere con un nuovo corpo o di ridestarsi nel proprio ". Demet annuisce alle parole del moro mentre il biondo sospira pesantemente, recuperando le forze.

" Ha detto anche di risparmiare il suo prezioso ragazzo: non so perchè, ma se lo ha ordinato non ci resta che obbedire ". Gli altri due annuiscono incerti: perchè un simile ordine? La voce del loro capo li riscuote dai loro pensieri. " Chiamate Hope ed iniziamo a cercare i rimanenti Angeli: dobbiamo attaccare quanto prima ". Ordina risoluto. Hakan e Demet annuiscono, ben consapevoli che la battaglia sta finalmente per iniziare. 

Nelle profondità degli abissi, nello stesso istante. 

Il Ragazzo apre gli occhi di scatto: i suoi sette generali sono riuniti al suo cospetto e sua madre è accanto a lui. " Lo avverto ". Sentenzia. Sorrento lo guarda un momento mentre Dragone del Mare prende parola. 

" Perdonate, mio signore: ma cos'è che sentite? Come mai ci avete riuniti? ". Chiede. Il giovane dalla chioma blu si alza dal proprio trono per poi prendere parola.

" Hektor, Dragone del Mare: vi ho riuniti perchè ho avvertito il cosmo di una divinità crudele e molto potente: voglio che siate la difesa di questo regno e della mia persona ". Sentenzia. Sorrento rimane sorpreso e prende parola di li a poco. 

" Ma signore, si tratta di Athena? ". Chiede. L'altro scuote il capo per poi prendere il proprio tridente in mano, rispondendo alla domanda del sottoposto.

" No, Sorrento: non si tratta di Athena, ma di un altro Dio. Il suo cosmo è aggressivo ed ostile, per questo voglio che vi poniate alle vostre colonne e le difendiate, a qualsiasi prezzo ". Ordina. I sette annuiscono risoluti. 

" Si, Divino Nettuno ". Fanno risoluti. Lui gli da il via libera con un cenno ma, prima che se ne vada chiama l'ultimo dei Generali che stava per abbandonare la sala. 

" Dragone del Mare ". Lo chiama. L'altro si volta, per poi fare per inginocchiarsi, ma l'altro lo ferma con un cenno della mano. Stessa mano che gli pone sulla spalla, risoluto. " Difendi quella colonna a tutti i costi: sai bene chi la presidiava, giusto? ". Chiede mentre l'altro annuisce risoluto a sua volta. 

" Certo, mio signore: so quanto siate legato al ricordo di quella persona ". Ammette. La reincarnazione di Nettuno lo guarda per alcuni momenti per poi annuire.

" Puoi andare ". Lo congeda. Una volta rimasti soli sua madre gli pone una mano sulla spalla con amore, per poi accarezzargli il viso con dolcezza. 

" Combatterò anche io per proteggerti, a qualsiasi prezzo ". Lo rassicura. Lui annuisce per poi abbracciarla. 

" No, madre: non voglio che voi perdiate la vita per me, vi prego. Mi siete rimasta solo voi a questo mondo, fate il modo di continuare a rimanere al mio fianco ". Probabilmente è la sua parte umana che ora parla, la parte di un ragazzo giovane e ancora molto fragile che non ha mai conosciuto il padre. La donna dalla chioma bionda annuisce per poi ricambiare l'abbraccio. 

" Anche se non ti ha conosciuto, ho promesso a tuo padre che ti avrei protetto da ogni male: sta tranquillo, non intendo farmi uccidere, qualunque nemico si presenti ". Il ragazzo annuisce mentre stringe più forte la madre, quasi temendo che qualcuno possa portargliela via. 

" Vi voglio bene, madre ". Sussurra mentre lei risponde. 

" Te ne voglio anche io... ". Dice il nome del ragazzo con dolcezza e malinconia allo stesso tempo. A quanto pare non solo Zeus, ma anche Nettuno teme il nuovo e terribile nemico.


Salve amici, ed eccomi con il cpaitolo tre! Tea litiga con la madre, e furiosa decide di cercare il padre per conto suo. Al Tempio di Zeus tuttavia, incontra Subaru in strane condizioni: cosa sarà accaduto al giovane figlio di Milo e Tisifone? Intanto incontriamo anche il nuovo Nettuno, già comparso nella seconda parte: ordina la difesa del suo regno percependo un cosmo ostile. Intanto, anche Hakan, Demet ed il loro capo fanno nuovamente la loro comparsa pronti a muovere battaglia ad Athena. Per scoprire cosa accadrà, vi invito  acontinuare a seguirmi. Un abbraccio, al prossimo capitolo! 
  
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