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Autore: Sarah Shirabuki    21/08/2019    0 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra " e di " the Awakening ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Nove anni dopo la battaglia con Chrono, la pace sembra essere tornata a regnare sulla Terra. Ma cosa succederà quando delle misteriose figure faranno la loro comparsa per risvegliare il loro signore? La Terra non ha mai corso un pericolo così grande, e sia le vecchie che le nuove generazioni di Cavalieri dovranno cimentarsi nell'ultimo, decisivo ed epico cimento. Riusciranno questa volta, a salvare l'umanità? In oltre, si scoprirà finalmente chi è il vero padre di Tea, fin ora rimasto nell'ombra? Per saperlo, non vi resta che seguirmi e se vorrete recensirmi. Buona lettura a tutti con l'ultima parte di questa trilogia! Vi invito a leggere anche la prima e la seconda storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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E' una notte piovosa ad Athene: i lampi illuminano il cielo, il rimbombo dei tuoni lo squarciano. Una donna è ancora sveglia nonostante la tarda ora: era riuscirta a prendere sonno, ma i pensieri le hanno impedito di proseguire a dormire ed anzi, le hanno causato sogni confusi che non hanno fatto altro che turbarla. Osserva il temporale e ne è quasi affascinata: a dire il vero è sempre stato così, sin da quando era una bambina amava mettersi accanto alla finestra ad osservare i lampi ed udire i tuoni. Da bimba credeva addirittura che, quando un tuono squarciava il cielo, fosse in realtà il suo papà che voleva comunicare con lei. " Ah, quando si è bambini si hanno così tante fantasie... ". Mormora solamente la donna, osservando l'ennesimo lampo. Occupata com'è nei suoi pensieri non si rende conto che la madre, ospite sua e del marito per qualche tempo, è sopraggiunta in salone. La donna osserva la figlia qualche istante per poi prendere parola. 

" Tea ". La chiama, rivelando che quella donna altre non è che Tea. L'incarnazione di Persefone si volta verso di lei per poi fare un mezzo sorriso. 

" Mamma, ma cosa fai sveglia a quest'ora della notte? ". Chiede emntre un tuono squarcia il silenzio. Demetra le si avvicina per poi posarle una mano sulla spalla.

" Lo chiedo io a te: cosa ci fai qui? Non dovresti essere a letto a dormire? ". Chiede. La giovane scuote il capo per poi rispondere a quella domanda.

" Mi è passata la sonno: incubi e pensieri non mi hanno permesso di continuare a dormire, poi si è scatenato il temporale ed ho voluto venirlo ad osservare ". Ammette. La mora, che con il passare degli anni non sembra affatto essere stata toccata dagli effetti del tempo osserva per un istante la figlia.

- Ha gli occhi di lui.. .-. Pensa, per poi prendere parola riscuotendosi dai suoi pensieri. " Proprio come da bimba, eh? Ricordo che sgattaiolavi fuori dal tuo lettino, aiutata da Shura, e insieme vi mettevate alla finestra ad osservare ogni temporale che si scatenava ". Ricorda tristemente il figlio perduto, ex Cavaliere della Decima Casa. Tea nota lo sconforto della madre e la abbraccia.

" Oh, non fare così: sono sicura che lui ci è sempre accanto, sai? Io lo so: sono o non sono la Dea della morte? ". Ride un pò e contagia anche la madre, che decide di proseguire il suo discorso.

" Credo fossi l'unica bimba in tutta Athene che adorava i fulmini ed i lampi, sai? Tutti i bimbi della tua età li avrebbero temuti, ma tu... ". Si ferma mentre la figlia risponde al suo quesito, dopo aver riflettuto come a trovare le giuste parole. 

" Non lo so, ma mi sento come se papà mi parlasse tramite questo forte rumore proveniente dal Cielo. Sciocco, eh? ". Ride pensando di essere sciocca, mentre Demetra la guarda.

" Tesoro, sono sicura che papà ti è sempre accanto, ma non ha nulla a che fare con tuoni e cose simili ". Fa, mentre Tea scuote il capo capendo che la madre parla di Anditrione, suo padre adottivo,

" No mamma, io non parlo di papà Anfitrione ". Demetra deglutisce nervosa mentre la figlia prosegue la frase. " Parlo di mio padre, il mio vero padre: colui che mi ha generata. Non so spiegarti questa sensazione, ma... ". Demetra si volge di scatto e nervosa verso di lei, interrompendola. 

" Ora basta parlare di lui: quell'uomo non è tuo padre, seppur ti abbia generato: il tuo solo padre era ed è Anfitrione, il mio amato sposo. Del padre tuo e di tuo fratello, anzi: di colui che vi ha generato, non voglio più sentir parlare ". Tea osserva la reazione della madre e decide finalmente di affrontare quello spinoso argomento, incrociando le braccia. 

" Perchè ti arrabbi ogni volta che parlo del mio padre biologico? Perchè non mi dici chi è? Era così orribile da... ". Demetra la interrompe ancora una volta.

" Basta, Tea! Per favore! ". Solo ora si rende conto di avere alzato la voce con la figlia ed abbassa lo sguardo. " S... scusa, è che... oh Dei, mi dispiace, non avrei dovuto alzare la voce ". Ammette. Tea sta per dirle qualcosa ma un bimbo dai capelli biondi entra nel salone, strofinandosi gli occhi e reggendo tra le mani il peluches regalatogli da zia Saori e zio Seiya: un dolce pupazzo a forma di Sagittario, esattamente il segno di cui lo zio è cavaliere. 

" Mamma... ". Mormora il bimbo. Tea si inginocchia per poi fargli cenno di avvicinarsi. 

" Ferith, amore mio. Cosa fai qui a quest'ora? ". Chiede. Il piccolo si avvicina e si butta tra le braccia della mamma, sconsolato. 

" Ho sognato una cosa strana: ormai tutte le notti è la stessa cosa. Sogno il nonno che mi porta via fa un brutto posto, e mi tiene con lui fino a quando qualcuno non mi manda sulla Terra ". Tea guarda perplessa il piccolo: non è la prima volta che le dice di sognare una cosa del genere. Demetra si avvicina al nipotino ponendogli una mano sulla spalla, dopo che lui e tea hanno sciolto l'abbraccio. 

" Tesoro, probabilmente il nonno Anfitrione ti vuole dire che ti è sempre accanto. Non essere triste per quel sogno, eh? ". Fa, ma il piccolo scuote energicamente il capo.

" No, nonna: non era il nonno Anfitrione, non era come lui! Era bellissimo, aveva uno scettro in mano ed era vestito di bianco! La sua chioma era brillante come il sole ed i suoi occhi... mmmh... i suoi occhi... ". Porta una mano al mento riflettendo un momento, per poi guardare la madre. " Si! I suoi occhi erano come quelli della mamma! ". A quelle parole Tea rimane quanto meno perplessa, e ricollega ciò che ha detto il figlio ad una visione che ebbe appunto anni prima, quando Giapeto stava per ucciderla. Vide proprio un uomo come colui che Ferith ha descritto così minuziosamente. 

" Non è possibile... ". Mormora mentre Demetra scuote il capo.

" No, tesoro ti stai sicuramente sbagliando: il nonno Anfitrione aveva gli occhi verdi ed i capelli neri. Sono sicura che ti sei solo lasciato abbagliare dalla luce che magari veniva dal Paradiso in cui si trova, ma era lui che ti ha parlato ". Ancora una volta Ferith scuote il capo energicamente.

" No! Ti dico che aveva la chioma di luce, nonna! Aveva uno scettro bellissimo, e mi ha detto che sarebbe sempre stato con me, e che presto anche la mamma lo conoscerà, e... ". Demetra ha per la prima volta una reazione brusca a quelle parole.

" Adesso basta, Ferith! Smetti con queste stupidaggini una volta per tutte! Ti ho detto che il tuo solo nonno era Anfitrione, per favore smettila con questa storia del sogno! ". Il bimbo pare rimanerci malissimo: i suoi occhi si allagano di lacrime mentre Tea passa lo sguardo dal figlio alla madre, shoccata: ma che le prende? Di solito è sempre dolce e gentile con tutti, cos'è che provoca tale atteggiamento? Il piccolo tira su con il naso mentre Demetra si accorge solo ora di ciò che ha fatto: ma è ammattita, si chiede? Come ha potuto gridare contro il nipotino e dirgli quelle brutte cose? " F.. Ferith, io... ". Sussurra, ma il piccolo la guarda con uno sguardo che inevitabilmente le ricorda quello di un altro uomo.

" Sei cattiva, ti odio! Brutta! ". Grida il bambino per poi correre alla porta, uscendo di casa. In tutto ciò Tea è rimasta sconvolta: ma cosa prende a sua madre? Perchè è così nervosa quando si parla di suo padre? 

" Ferith! Torna indietro! ". grida la mora, ma è tardi: il nipotino è già corso fuori sotto la pioggia. Demetra guarda la figlia agitata. " Scusami, io... io non so cosa mi sia preso, non volevo! ". Si giustifica, ma per la prima volta la figlia si arrabbia con lei. 

" Ascoltami bene, mamma: non me ne importa niente se gridi con me, se sei nervosa per non so quale ragione ogni volta che si parla di mio padre. La cosa non mi sta bene, ma la risolveremo noi. Ma non ti permetto di comportarti così con mio figlio, siamo intese?! ". Si arrabbia e, come se il cielo reagisse a quel sentimento un fulmine squarcia il silenzio che cala nella stanza. La giovane incarnazione di Persefone alza un dito per poi parlare. " Ora io andrò a cercare mio figlio, poi io e te chiariremo questa storia! ". Sentenzia e, senza dare tempo all'altra donna di reagire tea afferra il mantello di Crystal e lo usa come riparo, per poi correre in giardino a cercare il figlio. 

Ferith corre a rifugiarsi in giardino sotto la pioggia, piangendo. " La nonna è antipatica! ". Si innervosisce. Una misteriosa figura fa la sua improvvisa comparsa di fronte al piccolo: indossa un mantello e, dopo essersi avvicinato porge una mano al piccolo.

" Alzati, non restare li a terra ". E' un tono quasi dolce il suo. Ferith pare riconoscere la voce e si fida istintivamente, afferrando quella mano ed alzandosi da terra.

" Tu... tu sei... ". Quando conclude la frase l'uomo annuisce, e lui lo abbraccia buttandolo quasi a terra. " Nonno! Ma sei un sogno? ". Chiede. L'altro gli accarezza amorevolmente i capelli per poi rispondergli.

" Sono qui solo per questa notte, poi dovrò tornare al luogo a cui appartengo. Ma non volevo e non potevo rinunciare a vedere il mio nipotino speciale ". Ammette mentre si toglie una sorta di pendaglio. Facendo ciò fa cadere il cappuccio, rivelando di essere proprio l'uomo che sta nei sogni del piccolo erede di Crystal e Tea. " Se sono qui, è per darti un regalo. Fa attenzione ". Pone il pendaglio al collo del bimbo, che lo guarda esterefatto: è una collana a forma di fulmine! 

" Wow! E' bellissima, grazie! ". Lo abbraccia il bimbo. L'uomo misterioso ricambia l'abbraccio per poi guardarlo: il piccolo sembra essere una sua copia ringiovanita e tornata fanciullo. " Nonno, ma perchè non puoi restare qui? La mamma sarà ontenta di vederti. O hai paura che la nonna si arrabbi? ". Chiede. Il misterioso uomo lo osserva ancora una volta per poi accarezzargli il volto, prendendolo in braccio. 

" Io non posso restare qui, lo sai già: ancor prima che nascessi sei stato nel luogo a cui io appartengo, non lo ricordi? Il sogno che fai non è altro che un ricordo ". Gli svela mentre il piccolo rimane incredulo. Eppure è come se sapesse già questa cosa. 

" Ma allora tu sei... ". La frase è interrotta: Tea arriva in giardino seguita da Demetra, che porta le mani alla bocca sconvolta. L'altra rimane invece pietrificata: chi è costui? E cosa ci fa con in braccio suo figlio?

" Chi sei tu?! Lascia subito mio figlio! ". Grida alterata la bruna. Ferith la ferma scuotendo il capo e stringendosi a quell'uomo.

" No! No, non fargli male! Lui è il nonno! ". Un fulmine, il tempo pare fermarsi. Demetra è quasi pietrificata, Tea è in totale shock.

" P... p... papà? ". Chiede solamente. Lui la osserva: il suo viso è ben visibile ma ovviamente, per Tea è sconosciuto: solo in una visione lo vide, prima di ciò non ha memoria del volto o dell'identità del genitore. Diverso è per Demetra, che avanza di qualche passo.

" Tu! Perchè sei qui? Perchè sei sulla Terra? Non è questo il luogo a cui appartieni! ". Attratto dal baccano anche Crystal esce di casa: nota moglie e suocera sconvolte, quell'uomo con in braccio il figlio. Ma non avverte cosmi ostili. 

" Tea, Demetra! ". Le chiama, ma la moglie non pare quasi sentirlo: aspetta la risposta dell'uomo di fronte a sè. Risposta che non tarda ad arrivare. 

" Sono giunto in questo luogo per incontrare mia figlia ed il mio nipotino: non puoi tenermi lontano da lei per sempre, Demetra. Le devi rivelare la verità, e devi farlo questa notte stessa ". In seguito guarda Tea e sul suo volto pare quasi sorgere l'ombra di un sorriso. " Persefone. Anzi no, Tea: quanto sei cresciuta dall'ultima volta che ti ho stretta tra le braccia ". Crystal abbraccia la moglie che sbatte le palpebre sconvolta: da prima dalla sua bocca non esce una sillaba, in seguito tuttavia riesce a dire poche frasi sconnesse.
" Tu sei mio... mio... ". L'uomo mette a terra Ferith per poi guardarlo intensamente, il picolo stringe il ciondolo che il nonno gli ha donato. 

" Sono qui per avvertirvi: due minacce incombono sulla terra. Una l'avete già affrontata, ma l'altra è di una potenza devastante, superiore allo stesso Chrono. Dovete prepararvi: la battaglia decisiva inizierà a breve ". Sentenzia risoluto, per poi guardare un'ultima volta la figlia. " Prenditi cura di quel bambino, figlia mia. E tu, Demetra: ti consiglio di rivelare a Tea tutta la verità, se non vuoi che sia io stesso a farlo. Hai un'ultima possibilità, non si può più rimandare. Riflettici molto attentamente ". Detto questo si volta per poi scomparire nella notte, così com'è giunto: nel nulla assoluto. Crystal guarda la moglie. 

" Tesoro, ma quell'uomo chi era? ". Chiede. Lei lo guarda sconcertata, le lacrime si confondono con la pioggia.

" Quell'uomo è mio padre ". Sentenzia. La risposta lascia di sasso Crystal.

" Tuo... tuo padre? Ma lu... lui è... ". Tea annuisce per poi concludere la sua frase.

" Morto, si: ma i morti non possono manifestarsi in questo modo, e quell'entità non veniva dagli Inferi o me ne sarei accorta, se chi che sia fosse scappato dal mio regno. Quindi, mamma... ". Demetra si volta verso di lei mentre la figlia la guarda risoluta. "... dimmi la verità: di chi sono figlia veramente? E perchè Anfitrione decise di crescermi pur sapendo che non ero sua figlia? Perchè accettò me e mio fratello come fossimo figli suoi? E non cercare di tergiversare: esigo la verità! ". Crystal stringe la moglie mentre Ferith gli si avvicina, sfoggiando al collo il pendaglio a forma di fulmine. Demetra abbassa lo sguardo e stringe i pugni: non vuole rivelare a Tea l'identità di suo padre, non vuole perchè sa che quell'uomo la farebbe soffrire esattamente come ha fatto con lei. 

Sull'Olimpo, stesso istante. 

L'eterno giovane dalla chioma blu osserva l'altro uomo appena sopraggiunto: sta appoggiato ad una colonna a braccia incrociate e lo osserva attentamente, per poi prendere parola. " Non posso credere che sia andato davvero da lei ". Sentenzia. L'altro lo guarda mentre i suoi vestiti ritornano quelli di sempre e mentre si libera di quelle fittizie spoglie mortali che era stato costretto ad adottare per scendere sulla Terra. 

" Beh, l'avete visto: si, l'ho fatto. Sono andato da lei ed ho dato un ultimatum a Demetra. Converrete con me che non c'è più tempo per i se e per i ma: Tea ha il diritto di conoscere la verità ". L'altro annuisce per poi spostarsi dalla colonna e raggiungendo l'altro, che si è seduto alla propria postazione. 

" E tu pensi che quella testarda cederà così, su due piedi? Si vede che non la conosci ". Sentenzia. " Ma a parte Demetra... ". Lascia la frase a metà mentre l'altro uomo lo guarda per poi rispondergli. 

" Iris sta bene, padre ". Ammette rivelando di essere niente poco di meno che uno dei figli di Chrono. " E' sposata ed ha dato alla luce il piccolo Jareth ed altri due bellissimi bambini: è andata proprio come volevate voi ". I due si guardano per un momento senza ulteriori parole, mentre colui che si è rivelato essere Chrono osserva in una sfera di cristallo, stess asfera nella quale anche l'altro osserva. 

" E' nervoso e molto agitato: presto quei sigilli si romperanno ". Mormora, ed è vero: la creatura che lui e l'altro uomo stanno osservando si agita furiosamente, il suo sangue cade a terra dai suoi polsi e dalle sue mani, feriti nel tentativo di liberarsi. 

" Dobbiamo prevenire una simile catastrofe: sappiamo bene che è più potente persino di voi, e che se si liberasse... ". Si ferma l'altro uomo. 

" E' già libero, non dirmi che non lo hai notato anche tu. Già nove anni fa, lui ed i suoi Angeli erano in azione. E già nove anni fa si è manifestato. Il fatto che ci siano i sigilli non funge da garanzia per nulla: potrebbe già essere rinato ". Chrono fissa in quella sfera per poi toccarla, senza dire più una parola. 

La creatura pare tuttavia sapere di essere osservato, od osservata.

" So che mi guardi, maledetto parricida... tu... che hai ucciso il tuo divino padre e ne hai usurpato il trono... ". Riesce a parlare, unica cosa che gli è concessa: il suo cosmo è represso irrimediabilmente e lui non è altro che uno spirito: uno spirito che tuttavia soffre per le ferite e per i sigilli. " Chrono! ". Chiama a gran voce il Re dei Titani, agitandosi. " Chrono! Vieni qui, maledetto! Vieni qui, dove i tuoi stessi figli ti relegarono e dove tu a tua volta relegasti tuo padre! ". Continua a chiamarlo per poi ridere sinistramente. " La mia vendetta sarà spietata, non riuscirete ad evitare che si compia ". Ghigna cinico, per poi calmarsi un momento e mantenendo quel ghigno: ripensa a nove anni prima e pare piuttosto compiaciuto. " Oh, mio prezioso... ". Sussurra solamente e pensando ad una persona in particolare. " Mio amato, prezioso ragazzo... ". Prosegue: non si sa chi sia nè a chi e che cosa si riferisca, ma pare essere un'entità molto potente e pericolosa. 


Salve amici, come va? Ecco il secondo capitolo, che ne dite? Dunque, Ferith continua a sognare il nonno e questi, dopo un piccolo litigio del bimbo con la nonna, si è in fine palesato a lui e non solo, anche alla figlia ed a Demetra e Crystal: ha regalato al piccolo un ciondolo molto particolare ed ha avvertito che due minacce incombono, tra cui una già affrontata in passato. In seguito scopriamo che è uno dei figli di Chrono, e che i due stanno tenendo d'occhio una creatura che pare in attesa di liberarsi e vendicarsi: pur essendo solo spirito è sotto i sigilli ed il suo cosmo represso, eppure la sua ira e sete di vendetta non cessano. Chi sarà mai? Lo scopriremo presto. Un abbraccio, alla prossima!
  
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