Anime & Manga > Captain Tsubasa
Ricorda la storia  |      
Autore: 404    21/08/2019    6 recensioni
Benji cotto di una ragazza era qualcosa che Holly e Tom non si aspettavano certo di vedere...e il modo in cui negava, rendeva il tutto molto divertente per loro.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La ragazza del pepe rosa e neroli
 
Benji si trovava nel suo appartamento di Amburgo. Forse era grande per una persona sola, ma non era certo l’attico che ci si aspetterebbe da un calciatore di serie A. La zona gli piaceva, la vista pure, i vicini anche.
Aveva appena finito di fare la doccia, quando sentì suonare. Non era il videocitofono ma il campanello. Sicuramente era proprio uno dei suoi vicini.
Uscì dal bagno in infradito, con i pantaloni di una tuta e una maglietta. A qualche metro dalla porta sentì battere e sorrise. Il battiporta era più che altro decorativo, anche se lui lo usavo senza metterci troppa forza, quando andava dai vicini coi figli piccoli che potevano essere a dormire. Lei invece non solo lo usava spesso, negli appartamenti degli amici, ma accennava sempre qualche motivetto. Non che fossero sempre riconoscibili. Così aprì senza controllare dallo spioncino. Rimase senza parole.
Era proprio chi si aspettava, ma era avvolta da un ampio asciugamano legato sopra al seno e ne aveva uno più piccolo attorno alle lunghezze dei capelli, probabilmente per non sgocciolare. La parte superiore invece era libera e Benji poteva vedere bene i capelli bagnati e impiastricciati, presumibilmente, dallo shampoo.
“Mio fratello è un coglione!” gli disse “Si è ben guardato dall’avvisarmi che a tutto il blocco degli appartamenti alla destra dell’ascensore, dal piano terra all’ultimo, avrebbero chiuso l’acqua a una certa ora!”
Sul piano dove abitava Benji c’erano cinque appartamenti. Andando a destra, una volta usciti dall’ascensore, si arrivava, trovandoselo di fronte, l’appartamento 18, quello dove lei abitava col fratello maggiore. Girando a sinistra si percorreva un corridoio con, a sinistra, gli appartamenti 20 e 22, mentre a destra il 19 e il suo, il 21.
“Ah sì...” proseguì lei “Ciao Benji! Mio fratello è un coglione! Posso finire di sciacquarmi da te?”
“Come...sì ma...come mai da me?”
Lei spalancò gli occhi “Se è un problema posso...”
“No, no, anzi! Nessun problema solo che...sono sorpreso visto che...” si riferiva ovviamente a una certa confidenza che aveva con le ragazze che abitavano al 20
“Londra?!” Gli ricordò con tono ironico e lui sorrise
“Ah già!” Le due ragazze del 20 e i due ragazzi del 19 erano partiti per Londra, invitati al matrimonio di un amico, nonché fratello di una delle ragazze
“E sai...” continuò “...fra te e...” indicò con un cenno della testa il 22 “...be’ preferisco la doccia figa!” Ed entrò. Solo allora Benji fece caso al suo borsone da piscina.
“Aspetta!” Le disse richiusa la porta “Usa pure questo bagno...” Le indicò il bagno della zona giorno, posto proprio vicino all’ingresso
“Quale parte di preferisco la doccia figa non hai capito?” e si diresse verso la zona notte
“No ma aspetta...io...non...”
“Che hai paura, che ti faccio danni?”
“No, solo che...l’ho appena usato e...”
“Oh che ci hai combinato là dentro?” Aveva usato un tono malizioso e lui d’istinto arrossì 
“Ma no...è solo che...dammi qualche minuto che lo riordino e...”
Lei assunse un’espressione da ‘ma va’ là!’
Lui le andò dietro “Davvero ci metto un attimo...è un casino...”
Lei si ritrovò all’ingresso del bagno “E questo sarebbe un casino?” lo guardò malamente “ah Benji, Benji!” ed entrò chiudendo la porta.
 
Benji si ritrovò come una tigre in gabbia. Era ansioso, guardava spesso verso il corridoio. Ma che gli stava prendendo da un po’ di tempo a questa parte?
“Ehi Benji?!” La voce proveniva da oltre la porta del bagno
“Sì?”
“Posso andare di usanza giapponese?”
“Che?”
“Ho detto se posso...”
“Avevo sentito, ma non ho capito che intendi!”
“Ah! Di fare il bagno adesso che ho fatto la doccia...e già che sono, con l’idromassaggio!” In quel bagno Benji aveva sia doccia che vasca, ed erano signore doccia e vasca.
“Ok, ma non buttarci dentro il bagnoschiuma...cioè non quello normale. Quello apposta è...”
“Quello con scritto per idromassaggio?!” Lo prese in giro
“Sì! Ah...per accederlo...”
“Il bottone a bordovasca?!”
“No!”
“No?!”
“Cioè sì, ma...non intendevo...” Benji sospirò “...vicino al lavandino, in basso, vicino alla presa, c’è un bottone con scritto...”
“Uno e zero!”
“Esatto quello! Deve essere sull’uno perché poi parta premendo il bottone sulla vasca.”
“Ok!”
“Poi se lo vuoi più forte o meno...”
“Visto, sì! Grazie”
Lui sospirò ancora. Lei lo agitava ultimamente. Non se lo sapeva spiegare, non voleva saperselo spiegare.
 
Sentì aprire la porta “Ehi Benji?”
“Sì?” Lui andrò in quella direzione ma sulla porta si bloccò. Lei indossava una canottierina di cotone con le spalline sottili, gli slip e si stava spalmando qualcosa sulle gambe, con un piede sullo sgabellino.
“Volevo solo dirti che ho quasi finito. Ehi perché quella faccia...” Lei cambiò gamba “...che hai?”
“Niente io...il profumo, non lo riconosco” annaspò in modo poco credibile
“Pepe rosa e neroli. L’ho scoperto per caso, l’ho comprato convinta a metà e invece ora lo adoro...tranquillo adesso riordino e poi vado...Benji?”
“I capelli!” Disse “Non te li asciughi?” Si sentiva un cretino
“Me li asciugo a casa...ti ho già disturbato fin troppo”
“E da quando sarebbe un problema?”
Lei sorrise “Hai un fon piccolo...” quella era un’evidente confessione “...ne hai uno più forte?”
“È forte! Non farti ingannare, provalo”
 
Benji era tornato in sala. Si sentiva un idiota, poi la vide arrivare.
“E quelli?”
“Quelli che?”
“I ricci! Da dove saltano fuori?”
Lei rise “Di solito li tiro, o proprio li piastro. Se uso il diffusore dovresti vedere che testa mi viene. Ma naturali stanno così, un po’ mossi, un po’ ricci, un po’ come gli va a loro!”
“Ti stanno molto bene!...davvero! Mi piacciono molto...molto di più così!” Lui si pentì subito di averlo detto, sarebbe arrivata qualche battutina delle sue, o uno sguardo dei suoi...o entrambi.
Invece no!
Lei gli sorrise “Grazie, lo...terrò presente” aveva usato un tono dolce e sincero, senza sarcasmo o ironia di alcun genere “Adesso vado a domani, ciao...e grazie”
 
Benji si ritrovò solo. No, lei non era la ragazza per lui. Era pazza, sconsiderata, troppo pungente. Era l’opposto del genere di ragazza che faceva per lui...e poi lui non pensava alle ragazze. Non era interessato a un un legame sentimentale...e poi chi aveva mai detto che c’era un interesse sentimentale...e per lei poi...no assolutamente...no...no...no
Sentì suonare e di scatto andò alla porta “Cosa hai dimenticato...oh ciao Tom”
“Mi sembri deluso”
“No, no...credevo fosse...una mia vicina che era qui poco fa...siccome hai suonato il campanello...cioè...hai trovato la porta aperta di sotto?”
“Sì e no...stava uscendo un ragazzo”
“Holly? Non dovevate arrivare insieme?”
“Sì arriva fra un po’, si è fermato a salutare quel suo ex compagno di squadra...” mentre Holly si era trasferito al Barcellona, un suo compagno del San Paolo era stato ingaggiato dall’Amburgo, quindi gli aveva dato il numero di Benji per qualche dritta e così, prima ancora del suo arrivo, gli aveva fatto sapere che si stava liberando un appartamento nel condominio accanto “...io ho preferito venire subito...mi fai entrare? Dovrei usare il bagno”
“Ah certo, scusami” Benji guardò verso l’ascensore, cosa che a Tom non passò inosservata.
 
“Accidenti...” disse Holly tornado dal bagno della zona notte “...là dentro c’è un profumo buonissimo”
Tom notò un lieve cambiamento nell’espressone di Benji
“Deve essere il pepe rosa e neroli, è di una mia amica”
Holly non aveva motivo di dubitare delle parole dell’amico, ma poi notò Tom fare cenno di no, con un’espressione eloquente, così capì al volo e alzò le sopracciglia.
“Abita a questo piano. Il fratello non l’aveva avvisata che avrebbero chiuso l’acqua nel suo blocco di appartamenti e si è ritrovata...che c’è? Perché mi fissate a quel...”
“Tu che dici Holly, perché lo fissiamo in questo modo?”
“Non lo so Tom, non mi pare che questo modo sia tanto particolare”
“Già Holly, non è che il nostro amico qui ha...”
“La coda di paglia?”
“Così pare!”
“Ma che dite? Coda di paglia per cosa?” Intervenne Benji fingendo indifferenza
“Mah Benji...” Holly gli sorrise divertito “...questo dovresti dircelo tu”
“Holly credo che...” Tom era sempre più divertito
“Sì Tom decisamente!”
“Ma dici anche...”
“Ma non credo, però...”
“Forse!”
“Gia in effetti”
Benji, dopo questo scambio fra i due si diresse verso la cucina “E poi questi magari si lamentano pure delle fan fiction su di loro come coppia”
“Di cosa dovremmo lamentarci?” Chiese Tom “Non ho ben capito”
“Niente, niente. Controllo la cena che è meglio”
“Holly ma che ha detto?”
“Non ho capito nemmeno io. Boh”
 
I tre si erano messi a cenare. Tom e Holly però non avevano fatto altro che mandarsi sguardi e cenni. Avevano deciso che la conversazione sulla ragazza del pepe rosa non fosse finita ancora, ma aspettavano il momento giusto.
“Non capisco...cosa c’è...” iniziò Tom dopo il segnale di Holly
“Credo sia...” prese la parola Holly “...forse...sale rosa...”
“No, sarà pepe rosa...”
“E neroli!”
Benji divenne bordeaux “Ma la volete finire?!”
“Di fare che?” Holly assunse un’espressione da finto innocentino
“Già, noi non abbiamo fatto nulla” concordò Tom
I due poi si misero a ridere
“Non so che idea vi siete fatti...”
In quel momento sentirono il campanello e poi quel battere alla porta tipico di lei
“Perché hai cambiato espressione Benji?” Tom era molto attento ai particolari “Non dirmi che questo è un segnale...”
“No...torno subito”
Alla porta era proprio lei “Ciao, scusami ma volevo dirti che...ciao” lei accompagnò a quel saluto il gesto della mano, evidentemente rivolto oltre le spalle di Benji, che subito si voltò. Holly e Tom si erano affacciati alla porta della cucina
“Sarà lei?” Tom sorrise
“Probabile, è molto carina” anche Holly le sorrise
“Ragazzi è meglio che la piantate...”
“Oh andiamo la ragazza è uno schianto davvero, ci chiedevamo solo se era lei quella del pepe rosa che si sente in bagno” Azzardò Tom, senza aspettarsi che...
“Sì sono io, e grazie per lo schianto!”
I due ammutolirono, la ragazza aveva parlato loro in giapponese, con un accento straniero, ma era chiaro e comprensibile.
“Ve lo avevo detto di piantarla”
“Lo studio a scuola il giapponese, fin da piccola a dirla tutta.”
“Ops, scusaci se...” provò a dire Holly
“E di che? Mi avete fatto un complimento”
“Non è molto educato parlare intenzionalmente in una lingua sapendo che l’altro...credendo che l’altra persona non capisca...ma volevamo solo...”
“Imbarazzare Benji...è più che comprensibile!” Lei sorrise e Benji sentì contrarsi lo stomaco. Lei lo guardò “Volevo dirti che...scusa ma perché i tuoi amici mi fissano così?”
Benji si voltò ancora verso di loro, avevano un sorrisetto che non presagiva nulla di buono per lui.
 
Si era alzato presto, aveva una lezione a cui non poteva mancare. Aveva passato la serata a negare con gli amici di essersi preso una cotta per quella ragazza. Ogni volta che l’argomento pareva tornare, lui lo aveva stroncato...ma senza grandi risultati.
“Sentite, pensate un po’ a voi. Non siete credibili, insomma, uno che non si dà una mossa...” aveva detto guardando Holly, poi era passato a Tom quando aveva aggiunto “...e uno che non riesce a stroncare una che crede di avere qualche diritto di prelazione solo perché giapponese”
“Che?” Holly si era messo a ridere
“Solo una ragazza giapponese che abita a Parigi che si è presa una cotta per me, te ne avevo parlato”
“Ah ho capito a chi ti riferisci...ma torniamo a Pepe Rosa!”
Per fortuna erano stanchi ed erano crollati dopo aver visto la partita di repertorio che si era procurato, in cui avevano visto giocare Freddy, Jeff e, addirittura, un giovanissimo Kirk.
 
Sul pianerottolo, Benji vide i suoi vicini di ritorno da Londra “Ciao, divertiti al matrimonio?”
“Al non matrimonio” gli rispose una delle ragazze
“Come al non matrimonio” era Lei che, uscita dal suo appartamento, li aveva visti. Benji per un attimo sentì nuovamente le sensazioni della sera prima
“Quel cretino di mio fratello, il grande genio laureato...” la ragazza del 20 sospirò “...ha sbagliato il nome della sposa durante i voti nuziali”
“Cosa? Ma davvero? Ma poi...”
“Lei gli ha tirato un pugno in faccia e lo ha steso!” Intervenne divertito uno dei ragazzi del 19.
“Comprensibile era il nome della sua ex!” Aggiunse l’altro.
“Oh e io me lo sono persa” Lei pareva davvero divertita 
“Tranquilla, abbiamo il filmato” i due ragazzi quindi salutarono ed entrarono nel loro appartamento.
“Ma tu piuttosto...” riprese l’altra ragazza del 20 “...e quei capelli?”
“Sai, qualcuno mi ha detto che gli piaccio di più così!” Sorrise e a Benji venne un brivido. Si aspettava che ora lo prendesse in giro, come non aveva fatto la sera prima.
“Un ragazzo?”
“Sì”
“Che ti piace”
“Sì, esatto”
“E adesso li tieni così per un ragazzo che ti piace?” Una delle ragazze del 20 non poteva crederci, non era proprio da lei
“In realtà i motivi sono due. Così è più pratico per me, sto prima...e...visto il complimento che mi ha fatto, forse capisce che lui mi piace...e molto! Credo che non ci sia ancora arrivato.”
Benji si sentiva come rimescolare dentro.
“Oh ho letto che vi tolgono l’acqua oggi, se ti serve...”
“No era ieri...ma a metà pomeriggio era già ritornata, decisamente prima rispetto l’orario dell’avviso.”
Benji spalancò gli occhi. Questo significava che lei aveva finto solamente di trovarsi nei guai
“Vabbè, voi sarete stanche e noi dobbiamo andare a scuola...andiamo che dici?”
“Noi non andiamo nella stessa scuola.”
“Be’ dobbiamo andare a scuola tutti e due no?!”
Si ritrovarono soli in ascensore
“Ieri tu non avevi...”
“No.”
“Ti aspettavi che io...”
“No, volevo usare la doccia figa, te l’ho detto”
“Mi hai mentito”
“No”
“Come no?”
“Che ho detto che non fosse vero?”
Lui la guardò malamente e Lei sorrise ancora più divertita
“Ho detto che mio fratello è un coglione. Su molte cose è vero! Ho detto che non mi aveva avvertita che avrebbero chiuso l’acqua. Altra cosa vera! Ti ho forse detto che ero rimasta senz’acqua? No. Ti ho detto che mi serviva aiuto? No.”
“Te la vuoi cavare con questi cavilli?”
“No, io non me la voglio cavare affatto”
Uscirono dal palazzo camminando uno accanto all’altra.
“(No, lei decisamente non fa per me. È una svitata. È snervante! È...e allora coglione perché le hai preso la mano?...bene adesso pure mi metto a discutere con me stesso dentro la mia testa!)” guardò in basso. Non solo le aveva preso la mano, le loro dita erano intrecciate “(Ok mi sa che sono fregato! Maledizione! Doveva essere così maledettamente...Lei! No, sarà tutta colpa di quel suo prodotto per il corpo! È colpa del pepe rosa e neroli!)”
Lei gli sorrise
“(Oh no, allora è proprio vero...sono cotto! E ora che faccio?)”
 
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: 404