Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |       
Autore: Hikaritokage    23/08/2019    7 recensioni
Un vaso rotto non tornerà mai com’era prima.
Ma se quel vaso è tutto ciò che hai, tutto ciò che sei, devi almeno provarci a rimetterlo insieme.
Una breve raccolta di flashfics, per raccontare una storia forse difficile da leggere. Il rating è arancione perché non ci sono volutamente scene descrittive, ma la tematica resta comunque delicata, molto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IL GATTO E LA LUCERTOLA

Alcuni animali, quando sono braccati e non hanno altra via di fuga, si fingono morti.
Un pomeriggio d'estate hai visto il tuo gatto rincorrere una lucertola in giardino, catturarla senza nemmeno troppo sforzo, giocarci con una crudeltà che ti ha disgustata.
È la sua natura, ti sei detta.
È un predatore, anche se a vederlo non si direbbe.
E la lucertola è una preda facile per lui.
Hai creduto che l'avrebbe uccisa, come tante altre volte l'hai visto fare coi topolini e i passerotti incauti che finiscono nelle sue grinfie.
E invece no, perché quella lucertola era già morta.
Gli era morta tra le zampe, così, senza un motivo apparente.
Senza che lui avesse avuto modo di farle ancora più male, di farle male davvero.
Hai visto curiosità e disappunto attraversare gli occhi verdi del tuo gatto, l'hai visto colpire delicatamente la lucertola più di una volta, con la zampa e col muso, come se tentasse di svegliarla.
Ma lei restava immobile, a pancia in su, morta.
Hai visto il gatto perdere la pazienza, afferrare la lucertola tra i denti e scagliarla lontano, balzare nel punto esatto in cui ricadeva e aspettare che si muovesse di nuovo. Aspettare che scappasse, che tremasse davanti a lui, perché in fondo è lì che sta tutto il divertimento di un gatto di casa con la pancia già piena, uno di quelli che non vanno a caccia per mangiare.
Ma la lucertola volava in aria e atterrava malamente al suolo e lì giaceva immobile, perché era morta.
Hai visto il gatto perdere le speranze, voltarsi e andarsene in cerca di qualcosa di più interessante da fare.
E soltanto allora la lucertola si è girata a pancia in giù, con uno scatto improvviso, sfrecciando via tra l'erba e scomparendo in una crepa del muro.
Perché non era morta, fingeva soltanto.
Alcuni animali, quando sono braccati e non hanno altra via di fuga, si fingono morti.
È quello che fai tu.
Lui è un predatore, anche se a vederlo non si direbbe.
È la sua natura, e tu sei una preda facile.
E allora ti fingi morta.
Chiudi gli occhi, li apri solo se è lui a chiedertelo, e anche in quel caso hai imparato a non vedere.
Resti ferma, qualsiasi cosa ti faccia.
Resti in silenzio, qualsiasi cosa ti dica.
Non piangi, non tremi, non gridi, non ti ribelli.
Ti fingi morta.
E vorresti essere una lucertola.
E vorresti che lui fosse un gatto.
Perché allora si stancherebbe, la smetterebbe di giocare con te che non dai segni di vita. Ti volterebbe le spalle, si cercherebbe qualcosa di più interessante da fare.
Ma non sei una lucertola, e lui non è un gatto.
Di te, lui non si stanca mai.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Hikaritokage