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Autore: Deliquium    25/08/2019    2 recensioni
Chi ha mai detto che cambiare una lampadina sia semplice?
Io, ad esempio, la maneggio come se fosse un ordigno nucleare. I Gold non sono da meno e mi sovviene un dubbio: Forse è meglio dare e prendere mazzate, eh!!?
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gold Saints
Note: Nonsense, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi illumino di immenso

 

Quanti Bilancia sono necessari per cambiare una lampadina?
In realtà non si sa. Dipende da quando la lampadina ha smesso di funzionare. Forse uno solo è sufficiente se si tratta di una lampadina qualsiasi, due se la persona non sa dove trovare una lampadina nuova. E quale sarà la migliore? Molti dubbi e molte ansie!


.

 

Saori Kido si sistemò la gonna e si inginocchiò accanto al tavolino con una certa difficoltà. Nonostante fosse stata cresciuta in una famiglia giapponese, le sue membra conservavano evidentemente un retaggio occidentale, sul quale l'educazione e le influenze culturali sembravano non fare presa.
Douko prese posto davanti a lei.
Non aveva più ripreso le sembianze dell'anziano maestro che Shiryu aveva conosciuto, ma, nonostante tutto, in lui si ravvisava una certa maturità nello sguardo, per non dire, certi atteggiamenti – come dire – piuttosto antiquati.
L'uomo versò il te che aveva preparato.
Saori attese pazientemente che le porgesse la tazza, la cui superficie era decorata da sottili linee blu, intrecciate nella forma di un drago cinese.
Sorseggiò lentamente. Lo sguardo attento.
«Dunque, nobile Maestro, qual è la vostra opinione in merito?» chiese di slancio, stanca di aspettare che lui si decidesse a rompere il silenzio.
«Oh, la mia opinione. Certo.» Sembrava pensieroso. «Divina Athena, posso ben comprendere la vostra preoccupazione, tuttavia mi consenta di rassicurarla in merito ai singolari fatti avvenuti nei giorni scorsi...»
«Certo, Maestro. Ovviamente.» lo interruppe lei con tono piccato. «Ma non era certo mia intenzione riferirmi a delle … lampadine.» bevve un altro sorso di te per calmare i nervi. «Yohanna, l'attendente di Shaka della Vergine, è molto preoccupata. A quel che mi ha raccontato, Shaka è … testuali parole … “uscito di senno per una lampadina”.»
«Voi non conoscete la vera personalità del Santo della Vergine, nobile Athena. Quell'uomo è incred... »
Buio. Completo. Assoluto. Saori allungò una mano per tastare la presenza del tavolino e avere la certezza di essere ancora nella Settima Casa e non finita in qualche dimensione parallela, rapita chissà questa volta da chi.
Accidenti a loro, e alla loro mania di rapirmi, infilzarmi, usarmi come tiro al bersaglio, infilarmi in un vaso … Quali erano le tue intenzioni, eh zio? Conservarmi meglio?
«Che è successo?» esclamò Douko come se fosse capitato lì per caso. «Dannazione!»
Ah! Il mio vestito nuovo!
«Nobile Athena, non temete.»
«Maestro è solo la lampadina.»
«Siete sicura?»
«Beh, sì. Siamo al buio. A meno che non sia saltata la corrente.»
«È saltata la corrente?»
«No. Non lo so. Stavo solo facendo una supposizione.»
«Quindi non è saltata la corrente.» disse lui dopo un attimo. «Aspettatemi qui, vado a prendere una torcia.» aggiunse prima di iniziare a sbattere ovunque.
«Oh, diamine!» esclamò dopo aver colpito qualcosa, forse la parete? «Non fateci caso. Ho vissuto talmente tanto tempo a Goro Ho che adesso fatico a riconoscere casa mia.»
Saori si guardò attorno. Buio. Un buio accecante. Si tastò gli occhi, sia mai che non si fosse accorta di tenerli chiusi, e per poco non si accecò.
«Ecco, qui. Trovata.» Quando Douko accese la torcia, il fascio di luce la colpì direttamente in faccia. «Oh, dei! Perdonate.» si scusò, affrettandosi a puntarla verso il lampadario.
«Sembra una comune lampadina.»
Saori cominciò a credere che Yohanna non avesse avuto così torto a definire Shaka “fuori di senno”.
«Tuttavia, non sono sicuro.» Douko discorreva con sé stesso, ormai dimentico della sua presenza. «Beh, sì, se fosse una lampadina comune, saprei tranquillamente dove trovarla. Ma se non lo fosse?»
La guardò con occhi spiritati.
«Se non lo fosse.» riprese. «Avrei bisogno di aiuto. Dovrei chiedere. Sarebbe complesso trovare una di quelle lampadine... sapete no?»
No, non lo sapeva. Come poteva anche solo lontanamente immaginare che lei stesse seguendo il suo ragionamento?
«Sentite nobile maestro, non vi crucciate.» disse afferrandogli con una certa malagrazia la torcia e puntandogliela contro. «Voi sedetevi lì e state tranquillo. Ve la cambia Tatsumi la lampadina.»

 

 

 

 

Questa è opera di fantasia.
Saint Seiya, i suoi personaggi e ogni richiamo alla serie citata appartengono a Masami Kuramada. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo come omaggio da parte di un fan. Tutti i personaggi, gli episodi e le battute di dialogo sono immaginari, e non vanno riferiti ad alcuna persona vivente né intesi come denigratori. In particolare, i personaggi, le ambientazioni e le situazioni da me create, mi appartengono; per poterli utilizzare altrove, o per riprodurre questa storia o parti di essa è necessario il mio consenso.
La storiella delle lampadine, appartiene a chi ha scritto la storiella delle lampadine, e che non so chi sia. Grazie amico autore della storiella delle lampadine.

   
 
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