Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: FilippoA    02/09/2019    0 recensioni
Scoprite i lati più oscuri e tormentati che si celano dietro la maschera del miglior cacciatore di taglie della galassia.
Nell'antologia "Boba's Jobs" potrete leggere Fett in uno stile adulto ed introspettivo, con toni cupi e noir che racconteranno le sue missioni in una raccolta di racconti brevi in stili narrativi differenti, senza un preciso ordine cronologico, che vi permetterà di assaporare il vostro cacciatore di taglie preferito e di avventurarvi assieme a lui sino ai confini più ostici della galassia.
Genere: Introspettivo, Science-fiction, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Altri
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Distrazione Fatale


 


 

Il sole sta tramontando, ancora brillante filtra dalla vetrata in frantumi ed irraggia la tenda a listarelle che silenziosamente annuncia l’arrivo della sera, la brezza la fa ciondolare mentre sussurra attraverso la finestra esplosa. La luce vermiglia corre sul pavimento, gettando lunghe ombre indaco a partire dalla mobilia sfasciata che intralcia il terreno, scavalca i corpi immobilizzati dai fori di blaster che punteggiano il loro petto, ed infine tinge di rosso una soglia socchiusa.

Oltre la porta c’è un giaciglio, un cumulo di sacchi colmi di frutta secca su cui hai adagiato un telo. Distesa sopra quella stoffa chiara, la guardi mentre dorme, se ne sta l’ostaggio. Non le hai nemmeno chiesto il nome, forse te lo avevano detto i committenti, ma non lo ricordi; la tua memoria è buona, ma è selettiva e quindi – ti dici – non è rilevante ai fini del lavoro conoscerlo.

La camicetta ce l’ha ancora addosso, è un po’ sporca e sgualcita, ma ti lascia intuire che in altre circostanze la ragazza non si sarebbe aggirata in quel genere di locale, mostrando difatti un tessuto pregiato ed esotico. Ricordi di averci fatto caso mentre hai divelto la camicia, i bottoni rintoccarono a terra mentre la schiena della ragazza sprofondava tra i morbidi sacchi, spinta dal tuo peso. Osservi i seni che soffici pendono dal petto chiaro e liscio della ragazza dormiente, risali con lo sguardo sino a notare un segno sul collo: livido, escoriato. Per un attimo il pensiero di non essere riuscito a trattenerti, di aver esagerato, ti fa preoccupare. Non per la salute della tipa, no; ti preoccupa pensare che tu non sia in grado di misurare la tua forza, di far accadere qualcosa di imprevisto.

Ti chini lievemente in avanti, rimanendo seduto su una cassa ad un paio di metri da lei. La osservi ancora quando ti ricordi di averla trovata legata, un cappio al collo le teneva uniti i polsi dietro la schiena. Sollevato dall’esserti ricordato il colpevole di quell’ematoma, sospiri tornando ad osservarla, come a cercare altri segni che forse ti erano sfuggiti prima. La scruti osservando le cosce sode tranquillamente divaricate, non nascondono niente standosene poggiate su quel trono di sacchi. Un piede nudo ciondola pigro oltre il chiaro lenzuolo su cui giace; la pianta è sporca, presenta delle vesciche ed altre escoriazioni. Abbassi il capo lasciando vagare lo sguardo sul terreno del magazzino, spazi per i barattoli e le altre confezioni aperte, mezze cominciate, solo assaggiate; solo un tipo di barattolo, verde, si presenta sempre vuoto. Quante ne avrà mangiati? Riesci a contarne otto, ma potrebbero essercene altri in giro. La signorina è viziata, ne ha dovute assaggiare di cose prima di decidere cosa mangiare.

Ha avuto la forza di mostrarsi per quello che è nonostante la fame che la straziava, non ha mutato quel caratterino, non sono riusciti a piegarla abbastanza. Una ragazza bella, forse troppo giovane e viziata per te. Così come altre donne che hai incontrato, hai trovato dei difetti sufficienti per scartarle: riesci ad affibbiarne un paio per ciascuna e ti giustifichi così dal non doverle rivedere.

Forse una cosa in comune ce l’avete – sorridi nel pensarci – assaggiate ogni cosa che vi incuriosisce e poi la lasciate lì, andando alla ricerca di ciò che davvero vi piace, al costo di assaporare di tutto.

Davvero stai cercando ciò che più ti piace? Non riesci nemmeno ad immaginare il sapore che potrebbe avere, l’aspetto di quella persona e lo spazio che le daresti nella tua vita. Riprendi ad osservarla, la guardi su quel letto raffazzonato e non puoi fare a meno di paragonarla ad una di quelle scatolette lasciate aperte, appena assaggiate ed abbandonate lì assieme alle altre.

Non sai cosa sia l’amore, né lo cerchi. Un sentimento quasi inconcepibile, non sapresti nemmeno immaginarti che genere di persona potresti portarti appresso per più di una settimana. Hai sempre visto le donne come un’estensione della masturbazione, una piacevole distrazione che ti piace trovare nel tuo mestiere, un rischio che ti assumi nel mezzo di un lavoro o una gratifica alla fine di esso.

Boba... >

La sua voce è roca, ancora impastata dal sonno, esce dalle labbra appena dischiuse in un sorriso addolcito dagli occhi verdi della ragazza.

Devi riposare Iriel, riposa >

La tua voce è roca, distorta dal microfono del casco. Lei sorride, confortata dal vederti con quell’elmo in testa, il fucile in braccio a vegliare su di lei; a breve verranno a prenderla, la riporteranno a casa. Non ti abituerai mai a quel genere di sguardo, quell’espressione colma di gratitudine che le rasserena il volto prima di tornare a dormire. Non lo fai per lei, è solo lavoro. Non lo capiscono mai.

All’improvviso t’irrigidisci, la presa si fa ferrea sul manico del blaster e lo sguardo saetta su Iriel.

Ti sei distratto.

Ti sei ricordato il suo nome.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: FilippoA