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Autore: Manu_00    07/09/2019    6 recensioni
Il mondo è un luogo molto grande, e in un luogo molto grande sono presenti tanti, tantissimi individui, alcuni comuni, alcuni singolari, e alcuni estremamente particolari.
E poi ci sono io, che non saprei dire con certezza in quale di queste categorie inserirmi.
Se me lo avessero chiesto all'inizio di questa storia, avrei risposto senza esitare di appartenere alla prima, ma il tempo ti cambia, e anche se adesso dubito di potermi definire una persona particolare, di certo, quel che è successo, la mia storia, di “particolare” ne ha da vendere, o almeno così mi piace pensare.
Forse la risposta è che sono una persona comune a cui sono successe cose particolari, ma lascerò a voi che leggete il compito di giudicare, io, d'altro canto, mi limiterò a raccontare.
[Storia presente anche su Wattpad: https://www.wattpad.com/590152446-jiid-story-of-a-thief-prologo]
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo XXXVI

 

Caro Ion, se stai leggendo questa lettera, vuol dire che il mio lavoro come maestro è compiuto.
Sappi che sono fiero di te, nonché sinceramente sorpreso per questa tua inaspettata vittoria!
Purtroppo, temo di non poter mantenere, per il momento, la promessa di allenare ancora te e i tuoi amici, anche se dubito che la cosa ti dispiaccia più di tanto.
Mi spiace dovermi congedare in questo modo, ma temo che le mie ferie dureranno per tutto l'anno, d'altronde non sono un insegnante ufficiale di Beacon, per cui la mia presenza qui non è più necessaria.
Comprendo che in questo momento tu ti stia ponendo molte domande sulla mia persona, su cosa è successo in questi giorni e sul mio ruolo in tutto questo, purtroppo le risposte dovranno aspettare a se e quando ci incontreremo ancora.
Detto questo, ti auguro ogni fortuna come studente e come cacciatore.

Con affetto, Caesar. ^_^

PS: Potresti occuparti tu dei fiori che ho piantato nel retro della mia baracca? Basta un po' d'acqua ogni sera.



Grande, grosso, gigantesco figlio di puttana!
Te li annaffio col piscio i tuoi fiori!
Per quanto mi impegnassi, la lettera di quel maledetto si era marchiata a fuoco nella mia mente, alimentando di secondo in secondo il mio astio nei confronti dello stronzo sorridente, e parlando di sorrisi, quale adulto si mette a disegnare faccine sorridenti in una lettera scritta a mano?!
Il più grande stronzo, sadico, traditore e imbroglione dell'intero universo!

Di per sé in quella lettera non c'era scritto nulla.
Ma era proprio questo ad avermi mandato il sangue al cervello!
Nulla, non una spiegazione, un chiarimento, nemmeno delle scuse per il guaio in cui mi aveva cacciato, perché a quel punto era palese che sapesse di Drake, che sapesse del suo segreto e che Mizerie fosse stata costruita per il preciso scopo di rivelare il segreto di quel robot.
Ok forse il discorso era decisamente più complesso di come lo avevo concepito... ma il punto, è che si era approfittato di me e si era dileguato lasciandomi pieno di domande, con una mezza ammissione di colpa e nemmeno una scusa.
Ed a questo punto non potevo nemmeno essere sicuro di fidarmi di Ozpin, lui mi aveva fatto entrare a Beacon, lui aveva dato il via a tutto questo, davvero potevo pensare che non fosse minimamente coinvolto in tutto il puttanaio?
Giunto a questo punto, non potevo fidarmi seriamente di nessuno che fosse parte del corpo insegnante o di qualsiasi loro conoscente: Caesar in primis.
<< Uff... >>
Arrestai la mia camminata della rabbia per riprendere fiato, dopo aver strappato a morsi quella lettera ed essere fuggito dalla sala del preside in seguito ad una delle più ridicole scenate della mia intera esistenza, avevo camminato ininterrottamente per i corridoi di Beacon, ignorando qualsiasi altro essere vivente in circolazione fino a raggiungere la sala pranzo.
Solo allora realizzai di aver camminato così tanto, e non ero nemmeno arrivato a metà con gli improperi da rivolgere mentalmente al mio ex mentore.
Beh cambiava poco, mi sarei ripreso un attimo e poi avrei ripreso a vagare per la scuola mentre insultavo mentalmente quella faccia di bronzo.
O almeno questi erano i miei piani.
<< Ion? Tutto a posto? >>
Riconobbi una voce maschile e girai il collo a novanta gradi, pronto a respingere con ostilità qualsiasi tentativo di approccio non desiderato.
<< Mi sa di no, scusa, tolgo il disturbo? >>
Ma cambiai idea, l'essere umano che si era palesato davanti ai miei occhi non aveva alcun motivo di subire ingiustamente il mio pessimo umore.
Specie perché le sue giornate dovevano essere già parecchio dure anche senza bisogno del mio intervento.
<< No Jaune, scusami tu, non è niente... solo una pessima giornata, davvero >>
Lottai con tutto me stesso per sopprimere il pensiero della faccia sorridente di Caesar che se la rideva alle mie spalle e mi sforzai di instaurare una conversazione amichevole.
Forse con un'altra persona non lo avrei fatto, anzi, sicuramente, ma a Jaune dovevo la nostra vittoria su Jack, inoltre non aveva mancato di venire a trovarmi dopo il mio collasso, insomma, gli dovevo un minimo di riconoscenza.
<< Credo di capire cosa intendi >> rispose lui, mentre iniziò a grattarsi la nuca.
Ma non mi dire.
<< Hai avuto problemi anche tu? >>
Jaune annuì.
<< Nulla di grave, ma sai si avvicina la fase finale del torneo e Pyrrha ultimamente è un po' giù di corda >>
<< E immagino che in quanto capitano... >>
<< La cosa mette giù di corda anche me, ma a parte questo tutto bene! Ah... e non mi sono ancora complimentato per ieri, davvero una bella battaglia >>
Oh Jaune, se solo tu sapessi cosa è venuto dopo...

<< Grazie, anche voi avete combattuto bene, non pensavo che saresti migliorato tanto >>
Le mie parole erano sincere, ok, è vero che la maggior parte del tempo in cui si erano svolti i round delle altre squadre lo avevo passato dormendo (non me ne vogliate, un cacciatore riposa sempre prima dello scontro... no?), ma quei cinque minuti da quando Julia mi aveva svegliato con uno schiaffo sul collo a quando avevo ripreso a dormire mi erano bastati per notare l'abilità di Jaune.
O almeno quella di un ragazzo biondo che mi ricordava Jaune.
Ok se proprio devo essere sincero, non sono nemmeno tanto sicuro che si trattasse di un ragazzo, ma cerchiamo di alimentare l'autostima altrui quando se ne presenta l'occasione, no?
Visto Deryck? Non sono una persona adorabile?
<< Non ne sono tanto sicuro in tutta sincerità ma faccio del mio meglio... tu invece mi hai stupito Ion, hai fatto passi da gigante ed hai fatto ritirare quel mostro con il camice! A proposito, perché si è ritirato? >>
Perché era un cazzo di robot!
<< In tutta sincerità me lo chiedo da ieri >>
<< Inoltre >> continuò lui << Non si è ancora fatto vivo oggi, magari non si è sentito bene, eppure non è da lui, non si è ammalato un singolo giorno da quando lo conosco e non sembrava aver subito ferite gravi durante lo scontro >>
Jaune, capisco che tu aspiri ad essere un eroico cacciatore amico degli indifesi e degli oppressi, ma cos'è questo tono di preoccupazione per quell'ammasso di sterco e metallo che sento uscire dalla tua bocca?
Ok Ion, calma, lui non sa niente, lui non sa niente, è solo uno studente confuso per l'assenza improvvisa di un suo compagno di classe, non fargliene una colpa.

<< Vero... mai stato assente? Sicuro? >>
<< Sì! Credo di essere l'unico ad essersene accorto, ma Drake non ha saltato una singola lezione fino ad oggi, nemmeno fosse una macchina >>
Ah ah ah.

Una macchina.
Che cosa assurda.
<< Sono certo che debba solo riprendersi dalle botte, forse è più fragile di quanto sembri... >>
<< Beh sì potrebbe essere... il problema è che non si è fatto vivo nessuno della sua squadra >>
<< Davvero? >>
Mi chiesi dove fossero in questo momento.
La prigione e le fogne erano le mete più gettonate.
<< Beh questo è inquietante... ma sono certo che spunteranno di nuovo fuori, comunque... >>
<< Sì? >>
<< Niente, solo, buona fortuna per il torneo, spero di non avervi contro, l'idea di trovarmi Pyrrha o Pel di Carota davanti basta a terrorizzarmi, figuriamoci tutte e due assieme! >>
Jaune rise.
Io no, avevo ancora fissa nella mente l'immagine di Nora sul ring, mentre mi fissa con occhi spiritati dichiarando che ridurrà in polvere le mie ossa, stringendo fra le braccia uno spaventoso martello che pare adatto al compito appena menzionato.
<< Davvero? Quindi parteciperai al secondo round? >>
Scossi la testa.
<< Neanche se mi pagano! Ho dato il mio contributo, sono certo che i miei compagni sapranno portare avanti dignitosamente il nome della nostra squadra, in quanto a me, darò il mio più sincero sostegno morale mentre sono comodamente seduto in mezzo al pubblico, preferibilmente con qualcosa da mangiare >>
E se non mi addormento, aggiungerei.
<< Peccato, sai, non mi sarebbe dispiaciuto combattere con te una volta tanto >>
Questo era inaspettato.
<< Davvero? >>
<< Beh diciamo di sì, un po' perché non rischieresti di mandarmi all'ospedale, e un po' perché fra tutte le persone che ho conosciuto qui sei fra i pochi con cui non ho avuto occasioni per scontrarmi, non che avessi intenzione di partecipare al torneo però >>
Però.
Sembrava quasi che il darsele regolarmente fosse, per gli studenti di questa scuola, un modo per fare amicizia e migliorare i propri rapporti.
Inoltre, ora che ci pensavo, in effetti io e Jaune non c'eravamo mai trovati contro durante i tanti match nelle ore della Goodwitch.
Probabilmente perché quella vecchia strega ci teneva che io mi trovassi sempre contro avversari più potenti di me!
Cribbio, ho perso il conto di quante volte sono saltato via dal ring per mettermi al riparo, maledetta strega inacidita con la scopa nel culo!

<< Hai ragione, in effetti non ne abbiamo mai avuto occasione, e pensare che, ti potrà sembrare stupido, ma lottare con te è la prima cosa che ho voluto fare da quando ti ho conosciuto >>
Jaune aggrottò le sopracciglia, visibilmente perplesso.
<< Davvero? >>
<< Certo! Anche se per motivi meno amichevoli >>
<< A questo punto però devo sapere quali >>
<< Sicuro? >>
Cenno di assenso da parte di Arc.
<< Semplicemente, io ero un pessimo combattente, tu... beh credo non serva ricordartelo, per cui ho pensato “Ehy, magari con lui ho qualche speranza di vincere e non essere considerato l'ultima ruota del carro” >>
Il Ragazzo Vomito non sembrò prendersela, ma nemmeno lo trovò divertente.
<< Oh... ero davvero così senza speranza? >>
<< No! No, cioè ok forse un po' sì, e magari togliamo il forse, ma all'epoca credevo anch'io di esserlo, invece mi sono sbagliato su entrambi: abbiamo battuto Jack, tu ti sei sbarazzato di Cardin, io sono migliorato sensibilmente come cacciatore, nessuno di noi è stato chiuso nel proprio armadietto e spedito in qualche altro continente... >>
<< Non in un continente ma qualche viaggetto me lo sono fatto... >>
Lo guardai male.

Non interrompere i miei discorsi incoraggianti, e già tanto che riesca a metterne su qualcuno!
<< M-ma era ancora quando Cardin mi dava ancora il tormento, da allora non è più successo >>
Bene, questo volevo sentire.

<< Il punto è che il mio fu un comportamento stupido, e a dirla tutta mi spiace essere stato così meschino >>
<< Nah, non serve scusarsi, se fossi stato un pochino più intelligente avrei fatto anch'io un pensiero simile... >>
Sospirai.
<< Ora però non schernirti in continuazione, sei un caposquadra, di questo passo deprimerai tutto il team >>
Per un momento Jaune mi guardò come se le mie parole contenessero chissà quale illuminazione.

Va bene, sono consapevole di possedere un certo carisma (cos'hai da ridere, Deryck?), ma quella reazione era decisamente anomala.
<< Sai... mi hai fatto ricordare che in effetti dovrei essere più responsabile per il benessere dei miei compagni, specie in questo momento >>
Afferrai al volo cosa volesse dire.

<< Quindi smetterai di piangerti addosso e correrai dalla miglior studentessa della scuola? >>
<< Nessuno si sta piangendo adesso! Ma sì in effetti dovrei, allora ci vediamo Ion, e non scordarti del combattimento! >>
Senza attendere replica, si mise a correre per la sala pranzo, urtando, da perfetto imbranato quale era, almeno tre studenti con i vassoi carichi di cibo, per poi congedarsi da questi con un imbarazzante mix di scuse e promesse di risarcimento.
<< Mi sa che si è appena fatto una mezza dozzina di nuovi nemici >>


Dopo aver preso un sandwich con pochi lien, lasciai la sala pranzo e camminai fino all'esterno della struttura, rimaneva ancora mezz'ora prima della ripresa delle lezioni.
Mi sedetti su una panca del cortile scolastico, rimpiangendo di non essermi portato dietro niente da bere e, sopratutto, di aver abbandonato la sala mensa per mettermi a mangiare fuori come un barbone.
Beh non che fossi uscito per il gusto di respirare aria fresca, ma in quel momento avevo voglia di allontanarmi il più possibile da qualsiasi essere umano o fauno per mangiare in solitaria.
Faceva freddo quel giorno, mi trovai presto a stringermi le braccia e maledire la mia decisione di mangiare all'aperto.
Ovviamente non mancai di incolpare Caesar per questa sgradevole situazione.
Anzi, diciamo che da allora per il sottoscritto Caesar divenne il responsabile di tutti i mali del mondo, dal freddo di quel giorno a qualsiasi calamità naturale accaduta in tempi passati, presenti o futuri.
E, ovviamente, della mia penosa condizione qui a Beacon.
Addentai con rabbia il sandwich al tonno, pensando alla mia scenata in ufficio di poco fa.
Dopo questa, potevo dire di essermi giocato qualsiasi aiuto da parte di Ozpin, e me lo sarei meritato, aggiungerei.
Ma non potevo allo stesso tempo negare di quanto quelle urla fossero state liberatorie per il mio animo e la mia psiche, peccato solo che Caesar non fosse lì per ricevere il mio vaffanculo dritto in faccia.
Non che questo mi portasse a desiderare di averlo davanti a me, no, malgrado la sfuriata in ufficio, tutto sommato potevo considerare la sua sparizione un enorme sollievo, una perdita dal punto di vista dell'allenamento (da quel giorno in avanti avrei dovuto imparare ad autogestirmi), ma un grande guadagno per il mio stato psicofisico.
Diamine, potevo pensarci prima ed essere più ottimista.
Levarmi un grosso chiodo al culo quale era Caesar poteva considerarsi la più grande delle benedizioni.
Ma niente, niente!
Ero troppo incazzato per le sue ferie improvvisate dopo avermi quasi fatto uccidere per pensare positivo!

Era tutto un suo piano? C'era di mezzo anche Ozpin?
E perché tutto questo?
Chi diamine era Drake e perché Caesar mi ha usato per ucciderlo?
Sono forse finito in mezzo ad una guerra segreta fra compagnie produttrici di androidi che stanno aspettando di distruggersi l'un l'altra così che la vincitrice possa dominare il futuro mercato?
Del resto Caesar non mi era mai sembrato propriamente un essere umano, non mi stupirei quindi se la sua faccia di bronzo fosse veramente una faccia di bronzo.

Oppure Caesar era semplicemente un cacciatore fin troppo zelante (e inquietante) e, scoperto del segreto di Drake e di sue eventuali intenzioni ostili, aveva scelto di usarmi per smascherarlo davanti al pubblico?
Non ne avevo idea, e probabilmente nemmeno avrei dovuto pensarci.
Primo perché non sarei comunque stato in grado di venirne a capo.
Secondo perché più ci pensavo e più la prospettiva di provare gli effetti di Mizerie su me stesso iniziava ad assumere un certo fascino.
<< Che situazione di merda... >>
<< Non essere scurrile però >>
Sobbalzai dalla sorpresa mentre l'ombra apparsa alla mia destra assumeva le note sembianze della mia caposquadra.
<< Julia? >>
<< E il resto del team >> puntualizzò Ilian indicando se stesso e il fauno al suo fianco.
Prima che potessi fare una domanda, Julia pensò bene di anticiparmi la risposta.
<< Sapevamo che avresti avuto uno dei tuoi momenti “voglio allontanarmi dal genere umano e pensare alla sua distruzione”, quindi non ci siamo nemmeno presi la briga di controllare in camera o in sala mensa, e fra tutti i posti desolati questo era il più gettonato >>
Però, così precisa da essere quasi inquietante.
Forzai un sorriso e mi grattai la nuca, cercando di apparire almeno un po' mortificato.
<< Suppongo di essere diventato prevedibile >>
<< Beh, mesi e mesi a condividere una stanza ti insegnano qualcosa sui suoi coinquilini, ad esempio la tua lieve misantropia >>
Mi ritenni leggermente offeso, va bene che in certi momenti arrivo ad anelare alla distruzione dell'intero genere umano per mano di un'improvvisa e inarrestabile calamità, ma vale solo per il 10% della mia giornata tipo.
Poi in momenti come questo raggiungevo il picco del 70%, ma non si può di certo applicare per intero alla mia persona.
Voglio dire, non ho mai ucciso nessuno!
… O almeno non avevo ancora ucciso nessuno allora, in quel momento ero solo un ragazzo con un lieve problema di rabbia che voleva prendere a pugni in faccia il suo simpaticissimo mentore, ma di casi come questo ne saranno esistiti a miliardi in tutto il globo.

Ma il mio sarebbe certamente durato tutta la vita.
<< Addirittura misantropia? Devo aver dato proprio del mio meglio in quell'ufficio >>
<< Se può consolarti >> esordì Ilian << Ozpin ha deciso di chiudere un occhio e non punirti con tre giorni di pulizia in sala mensa, ma non fa promesse per eventuali provvedimenti presi dalla Goodwitch >>
Inarcai un sopracciglio, per nulla convinto che quella fosse una buona notizia.
<< In breve sono fra le grinfie della Goodwitch? In che modo questo sarebbe preferibile al pulire la sala mensa? >>
Julia sorrise.
<< Più tardi cercherò di mettere una buona parola anche con lei >>
Chissà perché non ero affatto convinto sul buon esito della missione.
<< Comunque, sbollita la rabbia? >>
Feci cenno di sì.
<< Credo che domani mi mancherà la voce, quindi sì >>
<< Ti mancherà la voce? Perfetto, perché ci sarebbe altro da dire... >>
<< Ehi, guarda che per adesso sono ancora in grado di imprecare >>
<< Se è così aspetto prima di parlare... >>
Le scoccai un'occhiataccia.

<< Ok ok, ma prometti di non imprecare >>
<< Prometto che farò del mio meglio, prendere o lasciare >>
Julia sospirò.
<< Mi sta bene, allora... prima di trovarti, abbiamo parlato a Ozpin di quanto è accaduto, portandogli quella poca roba che abbiamo trovato di Drake >>
Sorrisi al pensiero del preside che scopriva di aver avuto un robot psicolabile a piede libero nella sua accademia per tutto questo tempo, doveva essergli come minimo partito un infarto.
<< Ovviamente, per non allarmare gli studenti, questa notizia rimane fra noi, lui, e i team MEAB e OGMA, che ovviamente daranno retta al preside, e ufficialmente Drake risulterà come “ritirato dagli studi” >>
<< È proprio da Ozpin, nulla di sorprendente >> sbuffai, intuivo che la sua reazione sarebbe stata insabbiare il tutto e nascondere questo scomodo incidente sotto il tappeto.
Beh non che potessi biasimarlo.
Perché io al suo posto avrei fatto la stessa cosa.
Voglio dire... lo stipendio del preside di Beacon non credo sia qualcosa a cui una persona vorrebbe rinunciare per qualche piccolo scandalo, no?
Ma siccome lo scandalo riguardava il sottoscritto che rischiava la vita, non risparmia al preside una piccola maledizione.

<< Così ci ha mandati, nel mentre che ti cercavamo, a controllare la sua stanza per vedere se aveva lasciato qualcosa... ma era vuota, e a quanto pare lo era da sta mattina >>
Non capii.
<< Mi sembra naturale che sia vuota, Jack, Kojo e Ivan non potevano di certo tornare a scuola dopo quello che hanno fatto! >>
<< Non hai capito >> rispose Deryck, << Nella stanza non c'era niente a parte i mobili e i letti, nessun effetto personale, poster o altro >>
<< Intendete dire... >>
<< Esatto Ion, e non è questa la parte inquietante... >>
<< Cos'altro è successo? >>
Julia deglutì.
<< Vedi... Ozpin ci ha rivelato che ieri sera, in un orario vicinissimo a quando abbiamo distrutto Drake, ha ricevuto una chiamata dove gli veniva detto che Drake avrebbe momentaneamente lasciato la scuola per motivi familiari, e che qualcuno sarebbe arrivato a prendere gli effetti di suo figlio e dei suoi amici, che si sarebbero ritirati anche loro >>
Scossi la testa.
<< Ma è assurdo, perché un team intero dovrebbe ritirarsi? Intendo, possibile che ad Ozpin non sia venuto alcun sospetto? Non ha senso... e poi chi dovrebbe averlo chiamato? >>
Julia mi guardò indecisa.
<< Beh... il padre ovviamente, il signor Dominik Keller >>
<< Questo... >>
<< Ozpin ha acconsentito... ma abbiamo trovato l'intera stanza svuotata, oggi, com'è possibile che sia successo tutto così velocemente? >>
<< E Ozpin come ha reagito alla vostra versione? >> << Beh ci ha creduto, e siccome gli abbiamo detto che quei tre sono ancora nei paraggi sono partite delle ricerche, ma se tutti i loro effetti sono spariti così velocemente, non escluderei che chiunque lo abbia fatto ha fatto sparire pure loro tre... >>


Spalancai la porta della camera di Drake, lasciata praticamente aperta e accessibile a qualsiasi studente.
Niente, la stanza non solo era stata svuotata, ma in perfetto ordine, letti e scrivania erano al loro posto originario, il doppio materasso su cui dormiva Ivan era sparito e il letto a castello era stato riparato, tornando così a contenere due postazioni letto per ospitare gli studenti.
Il pavimento accanto a quello che fu un tempo il letto di Ivan era lindo, privo di quell'accumulo di sacchettini di patatine e cibo spazzatura che aveva popolato il pavimento intorno e sotto al letto.
Pure il bagno non portava più i segni della presenza di Kojo, e questo era particolarmente strano, l'ultima volta la vasca da bagno ne era colonizzata, e sarebbe stato necessario come minimo un intervento di disinfestazione per rimuovere tutto quell'ammasso... di schifo.
Socchiusi gli occhi.
Avevo ufficialmente rinunciato a capire cosa stesse succedendo su questo diamine di pianeta: Drake è un robot ed è esploso, nello stesso momento arriva una chiamata da parte di suo padre che lo ritira da scuola, noi intanto ci facciamo la nostra cena, e andiamo a dormire.
La mattina seguente andiamo da Ozpin, parte la mia indegna ma necessaria scenata riguardo la sparizione di Caesar, poi i miei amici chiedono di Drake e viene fuori che è stato ritirato.
Ed ora, scopriamo che nel lasso di tempo fra la morte di Drake e la nostra visita da Ozpin, la stanza di Drake e dei suoi compagni di merenda è stata completamente ripulita, eliminando così ogni traccia della loro presenza e, dunque, qualsiasi oggetto atto a identificarli, rintracciarli od anche solo essere certi della loro esistenza!
Perché mi chiesi.
Perché avevo a che fare con questo puttanaio?!
A malapena ricordavo da cosa era cominciato tutto questo.

Dal mio furto fallito, un furto da cui Drake si aspettava qualcosa che non è mai arrivato, parte così la sua ossessione nei riguardi del sottoscritto, delle informazioni sensibili che secondo lui dovrei possedere.
Poi inizia il torneo, grazie a Caesar ho l'arma per contrastarlo, solo che non ne ho idea, vinco a tavolino e Drake mi giura vendetta, trovando la conferma che non sono un semplice poveraccio che è finito in quella situazione per caso ma qualcuno che sa troppo e che dovrebbe essere eliminato.
E lui prova ad eliminarmi!
Oum, cosa diamine devo aver fatto in una mia vita passata per meritarmi un tale chiodo al culo?

<< Faccio ancora fatica a crederci >> sussurrò Julia << È come se nessuno fosse mai stato in questa stanza, chi diamine ha potuto fare una cosa simile in così poco tempo?! >>
Ilian si guardò intorno con espressione corrucciata.
<< Ozpin ha accennato a suo padre no? Dev'essere un uomo importante, un uomo che può arrivare ovunque desidera senza per forza essere lì presente >>
La mia schiena reagì con un brivido frenetico alle parole dell'arciere.
<< Mi stai dicendo, che un qualche alleato di Drake si trova in mezzo al personale scolastico, e che dovrei iniziare a dormire con un occhio aperto? >>
<< Non essere così tragico! >> pregò Ilian << Però... insomma, non ne ho idea >>
Julia sospirò sconsolata.

<< Se c'è, non è una persona che può esporsi, forse sarà solo qualche inserviente pagato profumatamente, se fosse nella posizione di nuocerti come un insegnante o altro sarebbe strano che non lo abbia già fatto... però, Ion, credo che per capire meglio la situazione dovresti dirci tutto quello che sai di Drake, a partire dal perché ti vuole morto >>
Assentì alla sua richiesta.
<< Hai ragione, in effetti non ve l'ho mai spiegato... ma sapete come sono entrato a Beacon no? Per un furto andato male, ebbene, Drake era molto interessato ai risultati di quel furto, perché? Non ne ho idea, indagine di mercato? Controllo delle comunicazioni? >>
Ilian mi guardò perplesso.
<< Cosa diamine dovevi rubare? >> << Qualcosa contenuto nel database della torre di Beacon, non capivo esattamente cosa gli potesse interessare all'interno di una tale mole di dati, né ero interessato a scoprirlo, ma la cifra che avrei ricevuto mi avrebbe sistemato per parecchio tempo >>
Lo dissi con una bramosia che Julia non poté non scoccarmi uno sguardo diffidente.

<< Lo dici come se la cosa non ti dispiacesse >>
Annuii.
<< Non fraintendermi, so che è sbagliato, e non intendo ripercorrere quella strada (almeno per il momento), ma da persona che doveva accontentarsi di una camera di motel sudicia per casa e yogurt al limite della scadenza come cena, non potei non trovare quella prospettiva decisamente allettante >>
<< E adesso? >> << Prego? >>

<< E adesso la troveresti allettante? >>
Ci pensai un attimo, ma solo per farle credere che fossi un po' in dubbio.
Le mie idee erano chiarissime a riguardo.
<< Certo, vivere in una bella casa con tutte le comodità del caso sarebbe un sogno che si avvera >>
Pensai che si sarebbe arrabbiata, invece sospirò.
<< Suppongo che questa sia una parte di te che non posso cambiare >>
Prego? Per caso c'è qualcos'altro di me che non ti va bene?
Che ne so, magari vuoi che cresca di qualche centimetro?
In effetti non mi dispiacerebbe guadagnare qualche centimetro in altezza.

<< Purtroppo il prodotto non è rimborsabile >> optai per scherzarci sopra, del resto aveva ragione: ero una persona materialista e avida, e sarei morto materialista ed avido.
E la cosa mi va benissimo.
Non sarei io altrimenti.
<< Spero che un giorno non ti pentirai di questo, in ogni caso, cosa successe dopo? >> chiese Ilian << E sopratutto >> continuò << Perché non hai mai detto niente, Deryck? >>
Il fauno stava contemplando il mondo esterno alla stanza affacciato alla finestra, ma le sue grandi orecchie da coniglio non poterono ignorare quella domanda.
<< Perché chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni, non stava a me dirlo >>
Malgrado la scelta delle parole non vi era ostilità nella sua voce, diamine Deryck, in certi momenti sei proprio un orso.
<< … Mi sembra soddisfacente, ok Ion, riprendi >>
<< Come stavo dicendo, da allora Drake mi si è attaccato al culo peggio di una cozza, sul serio, era inquietante trovarselo davanti in ogni dannata aula della dannata scuola, se non avessi saputo il motivo per cui mi stava tenendo sotto controllo lo avrei scambiato per una specie di maniaco >>
Julia rise.
<< In effetti qualche ragazza ha notato quel suo pedinarti in continuazione, se n'è pura uscita con una sua teoria molto interessante >>
Mise molta enfasi nella parola “interessante”.
Un brivido mi attraversò la schiena.
<< Se riguarda una fantasia omo, dalle un ceffone da parte mia >>
Julia rimase in silenzio, grattandosi la nuca imbarazzata mentre trattenere un risolino.

Il che, mi fece temere di aver fatto centro sulla “teoria interessante”.
<< Comunque, le cose sono andate così fino all'inizio del torneo, e a questo punto credo sia scontato che ci abbia ficcato lui lì dentro, così come che abbia deciso lui l'abbinamento, ma lì beh... lì le cose si fanno complicate >>
<< Vai avanti >> mi incitò Julia.
<< Per farla breve, uso Mizerie contro di lui, l'arma che ho costruito con Caesar... e Mizerie gli fa sparire la pelle del braccio rendendo ben visibile la sua natura meccanica, le telecamere non riprendono quella zona né nessuno se ne accorge eccetto me >>
Ripresi fiato.
<< E così lui si convinse che io sapessi della sua vera natura dal principio, che avessi preparato l'arma con il preciso intento di rivelare la sua identità e tutto il resto, per cui si decise ad uccidermi, abbandonò il round per non esporsi, riparò il danno, usò le sue “indefinite abilità di robot” per mandarmi un finto messaggio... e così finimmo nella foresta a darcele di santa ragione >>
<< E questo è tutto? >> chiese Julia.
<< Questo è tutto, ora capite perché desidero che Caesar... meglio se non dico cosa desidero che accada a Caesar >>
“Che soffra, che tutta la sua famiglia muoia davanti ai suoi occhi, che un meteorite si abbatta sulla sua casa riducendola in cenere, che lui venga ridotto in cenere...” e l'elenco andava avanti all'infinito.

<< Ok, credo di capire il perché sei esploso, quindi ora l'unica persona che potrebbe darci dei chiarimenti è sparita dalla scuola >>
Julia fece cenno di no all'affermazione dell'arciere.
<< Non si può escludere che Ozpin sia all'oscuro di tutto, ma temo che da lui non avremmo alcun aiuto... Ion, tu cosa vuoi fare? >>
<< Mh? >>
<< Vuoi andare fino in fondo con questa indagine? >>
<< No, direi che la cosa ormai mi sta bene così >>
<< Cosa? Sei serio? >>
Ilian, intanto a rovistare sotto il materasso, si girò così velocemente da tirarsi dietro parte del letto al castello, provocando un rumoroso strascichio sulla moquette.
<< Sì, ormai ho capito che non ho modo di andare fino in fondo a meno che non esca da qui e non mi metta a cercare Caesar in giro per il mondo, e non ho voglia, poi, dal momento che devo la mia presenza qui invece che in una cella ad Ozpin, anche se dovesse sapere qualcosa è nel mio interesse lasciarlo in pace >>
<< Sei serio? >> l'arciere sembrava non credere alle mie parole.
<< Serissimo, non voglio dare a Ozpin motivo di volermi allontanare... inoltre questo trascinarvi nei miei problemi sta diventando irritante, lo so, siamo amici e gli amici si aiutano a vicenda, ma credo di avervi fatto penare troppo, ormai Drake è andato, Caesar idem, piantiamola di preoccuparci e pensiamo a vivere contenti, per quanto possibile >>
La perquisizione non aveva dato risultati, con la stanza così immacolata, era chiaro che non avremmo trovato niente sul team DIKJ, e sinceramente era meglio così.

Non ho mai amato affrontare i miei problemi, ora che lo avevo appena fatto... aprendo la faccia del problema in questione a colpi di Mizerie, mi ritenevo più che soddisfatto.
Beh, non del tutto, specie con la parentesi Caesar ancora aperta, ma per adesso era sufficiente il non avere nemici pronti ad uccidermi all'interno di quella scuola.
<< Quindi, vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me... ma adesso possiamo tornare alla nostra serenità >>
A questa mia frase seguì un assenso collettivo, non ero l'unico ad essermi stancato di correre dietro Drake, specie adesso che non era più qui.
No, anche se fosse ricomparso da un momento all'altro, avrei fatto tesoro di quei momenti di tranquillità che sarei riuscito a strappare al dio tempo, e sopratutto, avrei permesso che i miei amici avessero la propria.
<< Beh è vero che per adesso non possiamo fare molto, ma per favore, rimani vigile... >>
<< Lo farò, ma a patto che adesso il problema DIKJ venga archiviato, davvero, sono esausto >>
Uscimmo dalla stanza che per tanto tempo aveva ospitato i nostri più acerrimi nemici, facendo attenzione a chiudere la porta alle nostre spalle.
Più tardi uno di noi sarebbe andato ad informare Ozpin, sperando che questi non si sarebbe limitato ad annuire e sorridere.
<< Comunque, siccome dobbiamo cambiare argomento >> esordì Ilian << Domani si svolgeranno i secondi turni, e noi dobbiamo ancora decidere chi rappresenterà la squadra >>
Sorrisi.
<< Ovviamente, io mi tiro fuori per primo, ma vi darò tutto il mio sostegno morale dalle tribune >>
Julia mi tirò un pugnetto sulla spalla.

<< Chissà perché, non avevo dubbi a riguardo >>
   
 
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