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Autore: _SweetCherries_    08/09/2019    1 recensioni
Melanie, 19 anni, frequenta il Los Angeles Southwest College. Ama divertirsi ed è quel tipo di persona che non si butta mai a terra grazie al suo forte carattere e, molto spesso, menefreghista. Ma pian piano tutto inizia a cambiare e Melanie dovrà fare i conti con il suo passato, a causa di avvenimenti ed incontri che stravolgeranno la sua quotidianità. Un passato dal quale cerca di scappare, ed un altro pieno di verità non dette. Dovrà fare i conti con le sue convinzioni ,che inizieranno a vacillare, con le persone che entreranno nella sua vita e contribuiranno a stravolgerla, ma soprattutto: con la verità.
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cammino a passo svelto verso la porta d'uscita per prendere un po' d'aria. L'aria dentro è diventata irrespirabile per me, e nonostante sia impossibile data la vastità della struttura, mi sembra sia addirittura poca, come se da un momento all'altro potessi smettere di respirare, come se da un momento all'altro sia diventato un posto troppo piccolo anche solo per una singola persona.

Sento la voce di qualcuno chiamare il mio nome ma non gli do retta, continuo a camminare imperterrita con la testa bassa, gli occhi fissi sulle punte della mie scarpe e i pugni stretti che ormai iniziano a fare male e che quindi rilascio leggermente.

Quando sono fuori mi dirigo verso il retro della scuola e mi poggio alla prima parete che trovo, scivolando poi verso il basso fino a sedermi sul prato asciutto. Inclino la testa all'indietro e sospiro cercando di mantenere la calma.

Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da Logan; da tutti, ma non da lui. Mi è sempre stato vicino, siamo cresciuti praticamente insieme ed abbiamo sempre condiviso tutto. Lui mi ha sempre appoggiata in ogni mia decisione, anche se non era d'accordo con me mi è sempre stato vicino, ed io ho fatto lo stesso con lui. Credo che il nostro punto di forza sia sempre stato il dirci tutto sin dal principio, senza giri di parole e senza inutili esitazioni. La sincerità è sempre stata la nostra base e fino a pochi minuti fa credevo fosse ancora così, forse però mi sbagliavo.

Sapevo che qualcosa non andava, lo avevo capito dall'istante in cui mi aveva fermata nel corridoio titubante dicendo di dovermi parlare, per poi rimangiarsi tutto subito dopo. Era palese, dopo tutti questi anni ho imparato a conoscere Logan, e ormai per me è come un libro aperto, ma mai avrei pensato che potesse essere quello il motivo della sua preoccupazione: Noah.

Avrebbe dovuto dirmelo, parlarmene dal principio sarebbe stato molto meglio che tenerselo per sé ed arrivare al punto di dovermi dire tutto sotto tortura.

Probabilmente se non avessi insistito lui non avrebbe nemmeno preso in considerazione l'idea di mettermi al corrente di ciò che stava succedendo. Lo avrebbe fatto quando sarebbe stato troppo tardi, quando me lo sarei ritrovato davanti, e a dire la verità ci è mancato davvero poco, quella sera quando ero al MC con Harry.

Sinceramente non so se sia stata la cosa migliore costringerlo a parlare, se non lo avessi fatto, a quest'ora non starei rimuginando sull'accaduto, sulle sue parole che mi hanno lasciato a dir poco scossa come se in tutto questo tempo avessi vissuto nella menzogna. Credevo che lui avesse dimenticato quella notte di tanti anni fa, o almeno che avesse capito, che mi avesse capita: evidentemente mi sbagliavo.

Solo ora vengo a sapere da lui che in realtà non mi ha mai capita, non ha mai capito le mie motivazioni e a questo punto non riesco nemmeno a comprendere il perché della sua finzione quando avrebbe potuto parlarmene tranquillamente. In tutti questi anni non ha mai accennato al passato, quelle poche volte in cui il discorso è saltato fuori, i suoi punti di vista erano congruenti ai miei. Alla fine credo di essere stata io ad aver sbagliato, forse la nostra amicizia non è mai stata così pura e sincera.

Avvicino le ginocchia al petto e poggio la testa che sembra scoppiare su di esse ma il rumore dell'erba che viene calpestata e uno spostamento d'aria al mio fianco richiamano nuovamente la mia attenzione.

"Non so quanto possa essere consolante starsene seduti qui." dice Zayn copiando la mia posizione.

"Lo è molto più che starsene là dentro."

"Tutto bene?" chiede.

"Sì."

"Sicura? Non credo sia normale isolarsi per venire a sedersi su dell'erba marcia. Potrebbe entrarti qualche formica in quelle parti sai? Io non me ne starei così sicuro e spensierato qui, insomma."

"Beh, guarda caso anche tu sei seduto qui e stai correndo i miei stessi rischi, per cui..."

"Hey ragazzina, non è ancora nata la formica capace di addentrarsi nelle mie zone private."

"Diamine Zayn perché non la smetti di dire stupidaggini!" dico sorridendo subito dopo.

"Davvero, tutto bene? Sai che puoi parlare con me."

"Sì Zayn, va tutto bene; davvero."

"Bene, allora non Insisto. Ma sai che puoi raccontare tutto a noi. Siamo qui per questo." risponde facendo spallucce, rassicurandomi.

"Sai, ho visto Logan prima. Mi sembrava...scosso, forse. Non so era strano comunque." Mi sono avvicinato con l'intenzione di chiedergli il perché della sua assenza negli ultimi giorni, ma mi ha salutato frettolosamente dicendo di doversi incontrare in biblioteca con suo amico di corso, o una cosa del genere."

"Sì, l'ho visto anch'io ma non ci ho parlato." mento abbassando lo sguardo.

"Chissà cosa gli frulla in testa."

"Già, chissà." sospiro fissando il vuoto mentre Zayn fa lo stesso.

"Ho incontrato anche Harry e mi sembrava avesse un diavolo per capello, c'è il tuo zampino per caso?"

"Non serve il mio zampino per far sì che Harry sia incazzato." ribatto con tono ovvio.

"Non direi. Credo di aver assistito ad un centinaio di litigi tra voi due da quando vi conoscete." ridacchia.

"La metà di questi avvengono per colpa sua ovviamente."

Cala il silenzio per qualche minuto ed una lampadina si accende nella mia mente.

"Zayn posso farti una domanda?"

"Certo fiorellino."

"L'altro giorno, quando sono venuta da te, ero in camera di Harry e per sbaglio ho trovato una foto tra i suoi panni. C'era lui, con una ragazza." dico girandomi a guardarlo mentre lui a differenza mia non distoglie gli occhi da un punto indefinito davanti a sé.

"Mi chiedevo se tu sapessi chi è. Insomma, se ti ha mai parlato di lei, magari la conosci. È la sua ragazza? Come si chiama? È rimasta a Londra?" chiedo non riuscendo a frenare la mia curiosità.

Zayn si lascia sfuggire un sorriso amaro, poi mi lascia un leggero pizzico sulla guancia prima di alzarsi.

"Meglio lasciar stare, Mel." dice guardandomi negli occhi con sguardo perso prima di girare i tacchi ed allontanarsi da me, ancora sul prato marcio, lasciandomi a bocca asciutta; senza rispondere alle mie domande.

Mi alzo a mia volta e provo a richiamarlo ma vengo beatamente ignorata e mi lascio andare ad un lungo sospiro.

"Cosa vuol dire questo ora?" borbotto.

Eppure non mi sembra di aver fatto una domanda così complessa. 
Quindi è davvero la sua ragazza? Zayn non mi è sembrato sorpreso quindi deve conoscerla per forza. Ma se è così perché non mi ha risposta? Non era difficile confermare o negare.

Forse Harry non è fidanzato come avevo pensato ma quella sarà semplicemente la sorella, o un'amica, anche se credo sia difficile dato che si stavano praticamente quasi baciando nella foto.

Sbuffo e sbatto un piede per terra come per fermare i miei pensieri. Se continuo di questo passo finirò con il far scoppiare la mia testa a forza di pensare.

Ultimamente è tutto così strano, troppo misterioso. Anche la cosa più semplice sembra avere dei retroscena e quasi mai mi è concesso venirne a conoscenza. Probabilmente sono io che sottovaluto le singole situazioni, come ad esempio questa storia della foto.

Ricomincio a camminare e dopo qualche minuto sono di nuovo all'interno della struttura. In tutto ciò mi ricordo della mia povera roba  abbandonata in aula, rientro così per prendere le mie cose poiché prima sono uscita di fretta e furia ed ho lasciato la mia borsa qui.

Il professore non mi presta molta attenzione e dopo aver effettuato una piccola sosta riprende a parlare. Mi dirigo verso il mio banco ed afferro la mia borsa prima di rivolgere un'occhiataccia ad Harry che corruga la fronte.

"Si può sapere cosa combini?" bisbiglia.

"Non sono affari tuoi." rispondo acida.

"Vuoi invertire i ruoli ora?" continua alzando leggermente il tono di voce.

"Per la miseria Harry, chiudi quella dannata bocca una volta per tutte!"

La ragazza seduta davanti si gira e ci lancia uno sguardo truce, per poi farci segno di stare zitti.

"Signorina, si può sapere cosa sta facendo qui?" chiede il professore alle mie spalle.

Sbuffo ed alzo gli occhi al cielo, poi dopo aver lanciato un'altra occhiata ad Harry esco dall'aula chiudendo la porta alle mie spalle.

Sento la porta aprirsi e richiudersi subito dopo e sento anche dei passi dietro di me.

Non mi giro per controllare, so già che è Harry, ma la conferma mi arriva quando una mano afferra il mio polso.

Mi giro verso di lui sbuffando sonoramente mentre lui non perde nemmeno un secondo per attaccarmi nuovamente.

"Ora sei tu quella incazzata? Cosa facciamo, ci invertiamo i ruoli?"

"Potresti lasciarmi, per favore?" chiedo fissando la sua mano che stringe ancora il mio polso.

Harry fa come gli ho detto ,miracolosamente aggiungerei, "Allora?" dice poi affiancandomi mentre riprendo a camminare.

"Allora cosa? Cosa vuoi da me?" rispondo esasperata. Non capisco davvero perché sia così insistente. Il fatto che sia insospettito da tutta la questione è anche normale ma credo stia esagerando ora con la sua insistenza. Se avessi voluto davvero raccontargli tutto lo avrei già fatto, non ci sarebbe stato bisogno di fare tutte queste storie, ma a quanto pare lui non lo capisce.

"Cosa sta succedendo?" alza il tono di voce allargando le braccia.

"Diamine Styles, avevo capito fossi un rompipalle ma non fino a questo punto! Perché non ti arrendi un po' e mi lasci stare? Dopotutto cosa importa a te? Lo sai cosa cambierebbe se io ti raccontassi tutto? Beh, te lo dico io: niente." continuo avvicinandomi a lui.

"Non cambierà assolutamente niente. Quindi puoi anche smetterla di assillarmi. Arrenditi e lasciami in pace una buona volta, finiamola con questa storia."

"Tanto per cominciare Cooper, come hai capito che sono un rompipalle avresti dovuto capire anche che non sono il tipo che si arrende. C'ero anche io quella sera, ed esigo avere le spiegazioni che avrei dovuto avere già da un pezzo ormai! Non dimentico quella specie di paura e stupore che si vedevano nei tuoi occhi Melanie. Quindi se davvero vuoi mettere fine a questa storia, fallo."

Non rispondo, rimango in silenzio a fissarlo negli occhi.

La suoneria del mio cellulare richiama la mia attenzione e lo estraggo dalla tasca posteriore dei jeans. Dopo qualche secondo anche quello di Harry squilla e lo estrae a sua volta dalla tasca degli jeans neri.

Da Bionda Ossigenata:

Ci vediamo fuori al solito tavolo, al suono della campanella.

Sospiro, chissà cos'altro staranno architettando.

"È Kylie, dice che-"

"Che dobbiamo vederci fuori alla fine delle lezioni. Lo so, ha inviato lo stesso messaggio anche a me." continuo al posto suo bloccando lo schermo del cellulare e riponendolo in tasca.

"Ci vediamo al tavolo, Styles." concludo dandogli le spalle e dirigendomi fuori.

Dopo circa 15 minuti faccio come mi ha detto Kylie e vado al solito tavolo. Riesco a vedere la sua chioma bionda e le teste degli altri da lontano quindi affretto il passo e in pochi secondi sono lì.

"Buongiorno gente." dico con poca enfasi facendoli girare verso di me. 
Prendo posto al fianco di Louis e poggio i gomiti sulla superficie in legno.

"Allora?" chiedo.

"Bene, ora che ci siamo tutti posso iniziare." "In realtà non c'è niente di nuovo. Avete presente quello che vi abbiamo detto riguardo l'Universal? Bene. Dobbiamo organizzarci e dobbiamo farlo il più presto possibile; quindi ho deciso che lo faremo ora." dice tutto d'un fiato Kylie sorridendo subito dopo.

"Quindi aspetta, tu ci hai fatti venire qui con l'intenzione di parlarci di una cosa che già sapevamo?" si intromette Louis.

"Per organizzarci." precisa Kylie.

"Bene, e quando dovremmo andare a questo Universal?" chiede Zac sorseggiando la sua bibita.

"Beh, se vogliono organizzare tutto ora credo in questi giorni. Mi sembra logico e banale, non trovi?" risponde acido Harry.

"Beh, a me no. Non mi sembra per niente logico e banale, quindi ci scusi se siamo così poveri di intelletto in confronto a lei, sua maestà." mi intrometto guadagnandomi uno sguardo omicida da parte di Harry.

"Mel, lascia stare." mi richiama Zac.

"Se ci fate parlare e la smettete di litigare magari ve lo diciamo." interviene Zayn allargando le braccia.

"Come ha detto Harry dobbiamo andarci in questi giorni. Sam andrà via il 1 Novembre, oggi è 25, quindi dobbiamo organizzarci prima dell'1 Novembre."

"Non vedo il problema. Sam può anche rimanersene a casa e basta, la sua presenza non è vitale." rispondo.

"Beh, io non la penso allo stesso modo." continua Harry con lo sguardo di chi vuole solo infastidirmi.

"In realtà devo ammettere che anche a me sta abbastanza sulle palle, ma ormai l'abbiamo trascinata con noi, quindi..." dice Zayn facendo spallucce.

"Beh, l'abbiamo sopportata per tanti giorni, uno in più uno in meno..." interviene Louis.

"Quindi quando dovremmo andare? Dobbiamo ancora acquistare i biglietti." chiede Zac.

"Oh non preoccuparti, papà Zayn pensa sempre a tutto. Li ho acquistati l'altro ieri." dice infilando una mano nello zaino ed estraendone i biglietti.

"Menomale che ci sono io!" continua distribuendoli a noi altri.

"Quindi dobbiamo andare il 29." dico leggendo la data sul pass.

"Esatto, in questo modo non interferirà né con la tanto attesa partenza di Sam né con il nostro fantastico Halloween." chiarisce Zayn mentre prende nuovamente posto.

"Ma quindi, se già avevate deciso tutto...perché siamo qui esattamente?" chiede Louis.

"Hey amico, credi che sarei venuto a cercarvi uno per uno in giro per il college o ancora peggio direttamente a casa per ripetere ad ognuno sempre le stesse cose?" Per non parlare del fatto che sicuramente qualcuno di voi avrebbe avuto da ridire con cose del tipo 'Oh no, il 29 ho un appuntamento con la mia estetista asiatica per trattamento facciale' oppure 'Hey, io devo passare l'intera giornata in palestra per scolpire i miei muscoli peggio di uno scultore, non posso venire con voi!' e poi ogni tanto ci vuole un minimo di finta organizzazione, no? " risponde cambiando voce svariate volte sembrando più un impossessato che altro.

"Beh, hai ragione. Quindi tutto risolto, il 28 andremo all'Universal e non se ne parli più." conclude Louis.

"Oh, guardate un po' chi c'è là!" "Logaaaan!" urla Kylie alzandosi in piedi e facendo segno a Logan di avvicinarsi.

Lui si ferma richiamato dalla voce e indeciso su cosa fare alla fine si avvicina e si siede vicino a Zayn senza ovviamente degnarmi di uno sguardo.

"Ma da quanto tempo! Si può sapere che fine hai fatto? Pensavo ti fossi trasferito su Marte." chiede Kylie che mi sembra leggermente irritata forse a causa dello strano comportamento di Logan.

"Ehm sì, ultimamente non sono venuto spesso al college."si giustifica tenendo lo sguardo fisso sul vassoio davanti a lui.

"E...si può sapere il perché? Ci siamo preoccupati in questi giorni, ti vedevamo strano."

"Cosa? Strano io? Ma no. È solo che..." si ferma per poi portare finalmente i suoi occhi su di me.

"È solo che è venuto un mio cugino da Londra, e sono stato un po' indaffarato con lui, tutto qui." conclude passandosi una mano tra i capelli.

Sospiro e roteo gli occhi al cielo attirando lo sguardo di Harry che corruga la fronte.

"Non sapevo avessi un cugino a Londra! Come si chiama?" chiede Zayn.

"Cody, si chiama Cody."

"Cody...strano, non ce ne hai mai parlato. E perché è venuto qui?" chiede Kylie.

"Semplice vacanza." risponde.

"Certamente." borbotto picchiettando le unghie sul tavolo mentre Harry posa per l'ennesima volta il suo sguardo su di me.

"Che casualità, veniamo tutti da Londra." si intromette quest'ultimo.

"Beh, allora quando puoi presentacelo; vogliamo conoscerlo." dice Zayn poggiando una mano sulla spalla di Logan che annuisce.

"Comunque noi abbiamo pensato di andare all'Universal Studios, il 28. Perché non vieni con noi? Sono sicura che tuo cugino se la caverà anche da solo." propone Kylie.

"Ah, ehm...no, non posso, magari un'altra volta."

"Ora devo proprio andare. Ci si vede. " dice prima di alzarsi e allontanarsi da noi più veloce della luce. 

   
 
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