Sherlock ha quasi vent’anni, frequenta il secondo anno di chimica a Cambridge ed è un piccolo genio. È un ragazzo molto atletico e sportivo, con tanti interessi (suona il violino, ama leggere e risolvere misteri). Pratica scherma e di tanto in tanto partecipa a incontri clandestini di boxe, vincendoli sempre. Non ha nessun amico, non ama la compagnia femminile e definisce se stesso gay, anche se odia le etichette questa è la sola che gli calzi a pennello. Ha un fratello ingombrante, una madre e un padre assenti e un migliore amico che se n’è andato in America e che non sente più da qualche tempo. La sua vita scorre lenta, scandita dagli orari delle lezioni e dalle solitarie sedute di studio. Ultimamente, però, un certo giocare di rugby sembra avergli fatto perdere definitivamente la testa.