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Autore: Misterius Fan    20/09/2019    1 recensioni
Una paladina strappata dal suo mondo e catapultata nel nostro pianeta in un contesto futuristico. E che le vada o no, ne e da tempo diventata la sua guardiana.
Genere: Azione, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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4.
Contatto

 



I giorni passarono e i preparativi per lo spettacolo teatrale procedevano a gonfie vele, così come quelli per le operazioni contro l’assassino di attori teatrali che ha già scatenato il panico nell’ambiente da parecchio tempo. Nana, così come l’intera scuola, non poteva riuscire a credere a quello che vedeva in quest’ultimi giorni: l’altezzosa e orgogliosa Cecille in confidenza con Lyna Takahashi. Nana, insieme a Junko e Natsuki, poteva almeno comprendere un pochino il perché, ovvero l’essere presa di mira dal loro bersaglio, ma tutto il resto dei loro compagni di classe, no. In breve tempo, divenne l’oggetto della maggior parte delle chiacchere a scuola, in particolare su Lyna, che riusciva a legare con tutti quelli che le rivolgevano la paura. Sarà per il suo aspetto fisico che non è roba da tutti i giorni, o il suo carattere gentile e solare quanto timido o, addirittura, un senso di empatia per quanto accadutogli ai suoi danni. Ciononostante, divenne una specie di figura d’ammirare, specialmente tra le ragazze, a tal punto da essere soprannominata “l’angelo dell’accademia; titolo che le dava non poco imbarazzo. Ma appunto, le ragazze: pur non mancando di rivolgere di tanto in tanto la parola con i maschi, lei passava il tempo a legare di più con le appartenenti al gentil sesso come lei e la cosa diede un po’ di disagio a Nana, e nemmeno lei capiva il perché. Addirittura, la sua coinquilina (ma nessuno sapeva che lei e Nana abitavano insieme)aveva ricevuto dichiarazioni, sia da ragazzi che, addirittura, da ragazze. Se per i primi li respingeva senza se e senza ma, per le ragazze era diverso; rimaneva affascinata dalla cosa per poi doverle respingere a malincuore, ma non prima di consolarle a dovere. Nana intuì una cosa, ma non aveva il coraggio di dirlo. Ma fu Natsuki, durante il ritorno da scuola del quartetto a dirlo senza peli sulla lingua:
 
<< Senti Lyna, ma per caso sei dell’altra sponda ? >>
 
Ovviamente, il silenzio prima della ripresa di Junko
 
<< Che scortesia. Come puoi dire senza nemmeno un briciolo di tatto una domanda ad una….. >>
 
<< Diciamo di si >> rispose direttamente Lyna senza pensarci due volte
 
Anche stavolta il silenzio, mentre Nana fu presa dal disagio
 
<< Ah, ok >> fu la risposta di Junko
 
<< Beh… i ragazzi non li fili e li respingi senza discutere mentre le ragazze ci passi il tempo e le consoli quando rifiuti le loro relazioni…. Diciamo che ho fatto 2+2 ed e venuta fuori la domanda >>
 
<< Però…. Junko ha ragione >> disse Lyna a mo’ di ripresa << per i dettagli più privati non dovresti fare domande, specialmente così su due piedi >>
Senza dire altro per l’imbarazzo, i due gruppi si separarono. Mentre Natsuki e Junko tornavano nelle loro case, Nana e Lyna proseguirono in un’altra direzione. I primi, certi di non farsi sentire, presero un altro argomento di conversazione
 
<< A proposito…. per “quella scena”, tu sei pronto ? >> domandò Junko con fare divertito
 
<< Dovrei dirti la stessa cosa, sai ? >> rispose il ragazzo leggermente rosso in viso << Comunque…. Si. Ma vedi di stare attenta visto che sarà la nostra… prima volta >>
 
A quella risposta, anche Junko si arrossì non poco in viso e, senza dire altro, i due proseguirono.
 
Nel frattempo, Nana e Lyna presero un’ altra direzione rispetto a quella di casa, e finirono in un museo dell’Area 2
 
<< Perché mi hai portato qui, Nana? >> chiese Lyna incuriosita
 
<< Beh, il giorno prima di una missione tendo a recarmi in un posto a sfogare la tensione e oggi ho optato per un museo. Poi, pensavo che anche tu volessi scaricare la tensione e acculturarti un po’, non e vero? >>
 
<< Non hai tutti i torti, sai ? >> ripose lei come se le avesse abbattuto le difese della sua sicurezza.
 
Le due ragazze passarono l’intero pomeriggio all‘ interno del museo, e Lyna non poté non rimanere ammaliata dalle opere d’arte e i dipinti esposti. L’unica cosa che le deva fastidio era il ritrarre le persone nude. Si fece sera e le due ragazze, dati i morsi della fame, decisero di fermarsi a mangiare ad un fast food. Lyna ci era stata poche volte e in ogni occasione rimaneva ammaliata da quel rumore di fritto che si respirava al suo interno. Mentre si godeva il pasto, Lyna fece una domada
 
<< Senti Nana; Coma mai Cecille sa che noi siamo coinvolte con le forze di difesa? >>
 
A quella domanda il volto di Nana s’incupì, come se si trattasse di un argomento scomodo per lei.
 
<< Ti posso soltanto dire che sua madre è la segretaria di mio padre. Tutto qui >>
Dal tono leggermente irritato, Lyna capì che non era il momento di approfondire, per ora, la questione.
 
Conclusa la cena, le ragazze tornarono a casa ma prima che Lyna andasse in camera sua, Nana la fermò
 
<< Senti Lyna…. >> disse lei con fare imbarazzato << Ti va di salire nell’attico ? >>
 
A questa domanda Lyna rimase sorpresa: Sapeva che nel piano superiore della casa vi era un attico che si vedeva vistosamente nel giardino, Ma l’accesso, composto da una rampa di scale a chiocciola circondate da sbarre chi ricordavano una gabbia, era sempre chiuso da un cancelletto con lucchetto. La curiosità di cosa vi era la sopra stava per essere soddisfatta, quindi Lyna annui.
 
Aperto il cancelletto e salite le scale, Lyna sembrava finita in un altro posto: Un locale notturno. Era una stanza piccola, circondata da finestre che davano un impressionante panorama urbano del circondario, e al suo interno vi era un mini-bar, con tanto di tutte le attrezzature tipiche e mercanzia, mini tavoli e, addirittura, divani e poltrone. Se ci avessero messo una musica di sottofondo sarebbe diventato un locale a tutti gli effetti.
 
<< Non mi dire che ti ubriachi >> esclamò Lyna sorpresa da quell’ambiente troppo adulto per ambedue
 
<< Seh, come no. Mi limito a rilassarmi in vista della missione >>
 
<< Immagino che lo fai molto spesso allora >>
 
<< Ma questa e la prima volta che sono in compagnia, ovvero la tua >>
 
A tale risposta, Lyna fu presa dal nervosismo. Era si abituata ala compagnia privata con Nana, ma non in un ambiente così intimo come quello.
 
Le due ragazze si sedettero, una di fianco all’altra, in uno dei divani e si abbandonarono alla sofficità di esso. Istintivamente si presero per mano.
 
 
<< Domani è il giorno dello spettacolo >> disse Nana per cercare di allentare la tensione << E un peccato che non potremo godercelo visto che saremo occupate >>
 
<< Già >> rispose Lyna dispiaciuta << Ma l’assassino non aspetterà la fine dello spettacolo per colpire, e potrebbe farlo da un momento all’altro >>
 
<< E qui entri in gioco tu con la tua percezione. Una volta trovato…..Zac! E se tutto va bene gli impediremo di trasformarsi >>
 
<< Da come parli, sembro quasi uno strumento nelle tue mani >> disse Lyna con tono ironico e le due ragazze si misero a ridere
 
<< E ora che hai in mente di fare? Vuoi saltarmi addosso? >> le domandò Nana in tono di sfida
 
<< Ehi, solo perché ho questi, presunti, gusti, non vuol dire che farei ad una amica queste cose >>
 
<< Ma avevi affermato di averli >>
 
<< Ma avevo detto “diciamo”. So solo che ho più confidenza con le ragazze >> concluse Lyna in un misto d’imbarazzo e irritazione << Ma ora, per cambiare argomento….. Non per essere indiscreta, ma di che parlerà la tua storia? Visto che non potrò vederla sul palco tanto vale sapere di che parla >>
 
Nana, mentre rispondeva, tirò fuori dal suo zaino un librettino e, sfogliando le pagine, la consegnò a Lyna
 
<< Eccoti un anticipo esclusivo della mia opera prima: “Canzone dei draghi”! >>
 
Il titolo già intrigò Lyna e, alzatosi dal divano, la recitò come una narratrice d’altri tempi. Parlava di una struggente amicizia, poi divenuto amore, fra un’umana (interpretata da Natsuki, e quest’ultimo era un po’ infastidito all’idea del ruolo femminile) e un’Elfa (interpretata da Junko) in fuga da un esercito di draghi oscuri guidato dal loro re (Interpretato da Cecille. Lyna era un passo dal ridere per il fatto che Nana aveva creato una relazione fra ragazze nella storia. Ma man  mano che leggeva la storia si commosse sempre di più. Alla fine, terminato il racconto, Lyna era un fiume di lacrime ma sorridendo le fece l’applauso.
<< Allora, che te ne pare ? >> chiese Nana come se aspettasse la reazione di un critico
 
<< E magnifica; davvero! >> rispose lei mentre si asciugava le lacrime di commozione << Si vede che sei… ahhhhhhhh >>
 
Senza accorgersene, Lyna sbatté sul piedino di un mini-tavolo e perse l’equilibrio. Risultato: finì addosso a Nana. Le due ragazze si ritrovarono distese nel divano l’una sopra l’altra, con i propri petti in contatto, le gambe incrociate fra loro e i volti talmente vicini da toccarsi le punte del naso. Senza nemmeno volerlo, come travolte dalla passione, ognuna posò lo sguardo nelle labbra dell’altra. Senza neanche capire il come e il perché, le loro labbra fecero contatto. Le ragazze chiusero gli occhi. Incrociarono ancora di più le loro gambe e si strinsero fra loro in un abbraccio. L’interò minuto che segui sembrava una scena di film ad alto tasso erotico, seppur contenuto, con entrambe che toccarono i punti delicati dell’altra, frequenti scontri dei loro seni dato il troppo muoversi e il frequente utilizzo improprio del mezzo principale del senso del gusto su quello dell’altra, con inevitabile rumore; il tutto culminato dai loro respiri affannosi e mugugni. Solo quando la sua mente riprese la ragione, Lyna si stacco frettolosamente da Nana e rotolò a terra. Asciugandosi col bavero dell’uniforme la bocca, per via di un rivolo di saliva rimastogli ai lati, Lyna andò in preda al panico quando vide Nana, ancora distesa nel divano che la guardava mentre riprendeva fiato come in iper-ventilazione; cosa che faceva anche Lyna.
 
<< Na…. Nana, perdonami >> implorò Lyna mentre respirava affannosamente sia per riprendere fiato sia per il terrore << Non so che accidenti mi e preso  >>
 
<< Per… perdonami tu >> rispose lei, sempre con il fiatone << Quando mi sei finita addosso, non ho resistito >> e, mentre si alzava, continuò << Però…. Non sembrava la tua prima volta >>
 
A Lyna gli partì un lampo basato su un ricordò che la vedeva con una donna più grande di lei ma ricacciò immediatamente tutto indietro poiché era un momento imbarazzante.
 
<< C…. comunque >> continuò Lyna, sempre in preda all’imbarazzo << io ora vado a dormire. Buonanotte >> e scese le scale di corsa
 
Messosi a letto, Lyna era ancora con il fiato a iper-ventilazione e con il cuore che le martellava nel petto mentre ripensava alla “performance” di pochi minuti fa con l’amica. Tale “incidente” fu la scossa definitiva che le diede la conferma sui pensieri recenti che riguardavano Nana. Anche Nana, a letto, ripensava  a quel bacio; tra l’altro il primo e l’aveva dato a Lyna. Un pensiero che da tempo l’assillava, fin da quando la vide per la prima volta, aveva avuto conferma. Imbarazzate, le ragazze non chiusero occhio per tutta la notte.
   
 
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