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Autore: the_werewolf    21/09/2019    1 recensioni
E' davvero dura essere ribelli al giorno d'oggi; magari si passano anni a pensare di esserlo, e poi si capisce di che in realtà si era semplicemente un poco scemi. Piccoli pensieri deprimenti, dedicati specialmente per chi è in fase "da oggi cambia tutto".
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qualche anno fa, quando ero solo una ragazzina, adoravo raccontare al povero sventurato di turno di quanto ero rebel. Di quando arrivai ubriaca a lavoro, del sesso nella macchina dei miei in una stradina di campagna, di quella volta in cui provai la cocaina. All'epoca gli altri ragazzi strabuzzavano gli occhi e ridacchiavano, scuotendo la testa e dicendomi "Tu sei proprio una pazza". Ora mi capita ancora di narrare di qualche mia avventura. La gente adulta mi guarda, strabuzza gli occhi, mi fissa ancora, sbianca, afferma con aria quasi intimorita "Tu sei pazza". Credevo che le occhiate piene di ammirazione dei miei vecchi amichetti fossero il solo motivo per cui facevo quelle cose; ma ora quegli stessi ragazzi, ormai alti e barbuti, mi evitano e quelle cazzate le combino comunque, non per riempire il vuoto, ma per non pensarci.

***

Mi ero presa una cotta apocalittica, qualche anno fa. Di quelle che ti devastano e ti rimettono in piedi in un nanosecondo. Ovviamente, nonostante i miei goffi e quasi inquietanti tentativi almeno di far posare lo sguardo del tipo in questione sulle mie tette, siamo rimasti sempre e solo amici. Niente baci, niente sesso, niente parole dolci, niente di niente. Però chi si dimentica delle canzoni a scuarciagola, delle risate, dei compiti, dei prof che ci intimavano inutilmente di star zitti, di tutti i discorsi seri e non, delle coccole, di quegli sguardi strani. Siamo stati solo amici. Tu per me avresti dovuto essere solo un ro, un fratello. Ma io ti amavo, Bro, ti amavo alla follia. E non prendermi per il culo, un poco mi amavi anche tu.

***

A volte non riuscivo a sopportare tutto, i genitori rompicoglioni, la scuola di merda, i miei fallimenti sentimentali; così trovavo modi per sfogarmi. Alcool, canne, pompini nei bagni e tagli sulle braccia a seconda del periodo o, forse, della posizione di Marte, Venere e Mercurio, non saprei. Fatto sta che mi sentivo davvero una rebel, una bad girl, una bohemien. Buffo, ora, se ci ripenso, mi faccio solo schifo. Sto diventando adulta anch'io.

***

Sono partita da poco per una nuova avventura, e ora vivo da sola e mangio ciò che voglio a che ora voglio, e non ho orari, e il giorno mi sento ebbra di libertà e sono così felice da sembrare pazza. Ma poi cala la sera, e penso alla mia vecchia casa, ai miei amici, al ragazzetto di turno, e improvvisamente i brividi mi salgono la schiena. Quella stabilità e quelle regole che odiavo, sono diventate improvvisamente il ricordo più caro del posto che ho lasciato, e mi torna in mente che ho paura del buio, e che qui sono io sola contro tutto il mondo; i volti della gente che ho conosciuto e abbandonato nel mio paesino d'origine sono così vividi da essere quasi tridimensionali, nella mia testa. Non me ne preoccupo più di tanto, comunque. La nebbia del tempo li porterà via piano piano.

***

Con Bro è stato un taglio piuttosto netto. Prima ci si vedeva tutti i giorni, e spesso e volentieri ci si sentiva su whatsapp il pomeriggio o la domenica, tra meme e esercizi di matematica. Poi la scuola è finita, sono arrivati gli esami. Conclusi anche quelli, implicitamente abbiamo stabilito di non cagarci più. Non c'è stato neanche bisogno di darsi spiegazioni a vicenda. Mi ricordo di aver studiato a scuola un poeta, tra l'altro famosissimo, che scriveva per non dimenticare la moglie, la Mosca. Io ingenuamente non lo capivo, avrei tanto voluto scordare quegli occhi e cancellare per sempre Bro dalla mia vita. Poi un giorno mi sono svegliata, e come ogni cazzo di mattina uno tra i miei primi pensieri era lui, ma il suo volto era offuscato, la sua intera persona sembrava sbiadita. Non mi sono preoccupata, magari era solo una cosa momentanea. Inutile dire che ora Bro è solo un fantasma nella mia testa, fatto di ricordi e di qualche storia su Instagram. Vorrei saper scrivere poesie anch'io.

***

Lo sai come cosa si prova a vivere di ricordi, memorie, sensazioni, percezioni, emozioni che non torneranno più? Però poi mi giro in avanti, e vedo il mondo nuovo, e vivo per un attimo per davvero. È ancora buio, ma l'orizzonte si sta illuminando piano piano. E dopo l'alba tornerò a ridere, a bere, ad amare, a mangiare la carbonara a colazione, a vivere. Però, ti prego, lascia che ancora un attimo mi perda tra queste mille anime sfuggenti; se vuoi vieni con me. Domani passerà tutto, non preoccuparti.

  
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