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Autore: Spensieratezza    25/09/2019    1 recensioni
Questa storia fa parte della serie: fiaba oscura.
In questa raccolta il ruolo di Misha sarà importantissimo e si verrà a scoprire quanto grande è il suo affetto per Jared durante la loro missione nello spazio per ritrovare i gemelli scomparsi.
Ps Jensen in questa storia non è con Jared, anche se compare nella storia per pochissimo, per questo non ho segnato lo slash nella categoria della coppia.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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La moneta aveva spiegato a Jared come stavano le cose.
I genitori di Jared erano stati ingannati, avevano accettato l’aiuto di un’organizzazione, affidandosi alla magia e all’esoterismo, grazie all’aiuto della moneta, che era lei stessa, per riuscire a guarire la presunta sterilità della madre di Jared.

Da questa gravidanza però, la madre di Jared ebbe TRE FIGLI, ma loro avevano dei piani per questi bambini, non piani normali, ma un progetto enorme, quello di seminare i bambini in altri mondi nel cosmo.

Il motivo stava nella realizzazione di un piano misterioso, che prevedeva la separazione non solo dei gemelli di Jared ma di anche altre coppie di gemelli.
La moneta non poteva dire di più perché sapeva solo queste cose, ma confermò l’esistenza di altri mondi.

Jared si sentì morire all’idea che i suoi fratelli potessero essere seminati nello spazio, abbandonati a sé stessi. Ora aveva la PROVA che altri mondi esistevano DAVVERO, ma in quel caso i suoi fratelli stavano bene? Non aveva neanche la certezza che fossero ancora tutti vivi, non sapeva cosa avrebbe trovato, dei cadaveri? Un cadavere? Sarebbero forse impazziti o sarebbero diventati delle persone cattive? Non lo sapeva ma quello che sapeva è che aveva lasciato TUTTO per questa missione e non aveva intenzione di arrendersi.
 
Quello che la moneta gli raccontò, aveva indotto dei pensieri in lui e svariate idee, sulla riuscita della missione, su quello che avrebbero potuto trovare, si chiese quanto tempo sarebbero stati via e anche quando sarebbe finita.
Insomma, le idee viaggiavano.
Così come quelle di Misha.

Si trovavano nell’ennesimo albergo, a pensare, nei due letti della camera, quando al’improvviso un altro buco nero si materializzò.
 
“Jared…non credo di essere già pronto.” Sbuffò Misha, lamentoso.
“Misha, ti assicuro che io non ho fatto proprio nulla.” Disse sbalordito l’altro.

“Oh, meraviglioso! Quindi adesso puoi materializzare buchi neri anche in base al tuo umore! Non so se gioire o essere terrorizzato da questa cosa! Ma a cosa stavi pensando?”
“Io..a quello che ci ha raccontato Minny, ovviamente.”

Misha storse la bocca in una smorfia e Jared non se la sentì di rimbrottarlo, poteva capirlo, pensare a una moneta dalla forma vagamente umanoide che li aveva plagiati per convincerlo a far avere un’amnesia di massa a tutte le persone che lo conoscevano e chiamarla MINNIE, faceva ridere e disgustare, ma non avevano avuto altra scelta.

Non potevano mica continuare a chiamarla MONETA e poi almeno così potevano palare di lei anche in pubblico, invece stare in un locale o in una piazza dicendo “La moneta mi ha detto” davanti a qualcuno, li avrebbe fatti internare al manicomio più vicino.
Certo, sempre se riuscivano ad avvicinarsi a loro senza spaventarsi davanti alla sua faccia da pazzo.

“Mmm.. interessante.” Disse Misha di colpo più incuriosito. “Se il buco si è materializzato in seguito al tuo UMORE, magari può portarci in un mondo dove può farci vedere il futuro, quando questa storia sarà già finita.”
Jared lo guardò spalancando la bocca.  “Non credo sia così, Misha.”

Non voleva che fosse così. Se fosse capitato in un futuro dove Jensen era morto in seguito alla fine di questa storia? Se avesse dovuto vedere altre persone che amava, fare una brutta fine? E anche persone che non conosceva ma sentiva di amare a prescindere, sottinteso i suoi fratelli? Non era pronto.

Ma lo fece comunque, si allineò al fianco di Misha che era già in postazione davanti al buco nero, perché coraggio non significava non avere paura ma averla e andare avanti lo stesso.
“Pronto?” chiese il suo amico.
“No, ma sai che ti seguo sempre, amico.” Disse Jared.
Misha lo fissò con un sorriso luminoso.
“Non avrei saputo dirlo meglio.”

Si presero la mano e si lanciarono nel buco insieme.
 
 
 
*

Quello che non si aspettavano era quello di precipitare.
Gridarono, spaventati, perché era quello che una persona ancora sana di mente – Jared pensò che ne sarebbe rimasta ancora poco – avrebbe fatto in seguito a una precipitazione del genere.
Ma poi fortunatamente il “volo” non durò a lungo.

Atterrarono sul morbido, precisamente in un tappeto di nuvole.
“Sembra quasi banale, non trovi? Insomma..le nuvole solide in cielo..è una cosa vista e rivista in qualsiasi anime di serie Z.” disse Misha, sembrava quasi deluso.

Jared voleva dire che lui non aveva mai visto anime o film in cui le nuvole fossero solide ma decise di soprassedere e disse invece indicando con il dito:
“Scommetto che QUELLE non sono tante banali.”
Misha si voltò dove lui indicava e sgranò la bocca in una O gigantesca.

Delle ENORMI palle colorate di dubbia natura sovrastavano le nuvole, alcune erano più piccole di altre ma erano lo stesso gigantesche, dominavano le nuvole in un tripudio di colori.
Erano grosse e colorate come sfere gigantesche,alcune invece erano più piccole.







Erano soffici e morbide al tatto, alcune sembravano fragili, ma non sgretolabili, altre sembravano resistenti.
“Misha, che diavolo sono queste robe?”
“Non lo so, sembrano belle ma mi fanno anche paura.”

“Non fanno paura solo a te, ma anche loro sembrano aver paura di noi.” disse Jared vedendo che le sfere sembravano scostarsi dal loro tocco.

“Mmmm…forse possiamo chiederlo ai nababbi che abitano in quel colosso di ricchezza.” Disse Misha indicando un castello che sembrava inglobato con le nuvole stesse.
“E se provano ad attaccarci, Mish?” chiese Jared.

“Gli buttiamo addosso un po' di nuvole e ci inglobiamo tra esse come i camaleonti.” Disse Misha con un fare così cospiratorio che strappò una risata all’amico.

“D’accordo, andiamo.”
 
 

All’interno del “castello” la cosa era ancora più stupefacente con lunghe colonne bianche e una luce che rendeva il castello stesso, un castello delle fiabe.
Capirono di trovarsi davanti a una specie di sala del trono.
Il re li guardò con benevolenza.

“Bene, molto bene, vi stavo aspettando.” Disse il re con la barba marrone.
Jared e Misha si guardarono.
“Noi?” chiese Jared.
“Ho avuto un’idea e questa idea mi ha detto che dei viaggiatori di un altro mondo sarebbero giunti qui, cercando qualcuno. Posso chiedervi chi?”

“Mio fratello, sua maestà e forse anche un altro, due gemelli, che sono stati sottratti alla nascita ai miei genitori con l’inganno e trasportati dio solo sa dove, forse in altri mondi e forse lo stesso destino è stato riservato al mio caro amico Misha. Non sappiamo se ancora sono vivi, ma li stiamo cercando tra i mondi.”

Il re soppesò le sue parole, Jared sudava, ma non perché fosse insincero ma perché parlare di queste cose ad alta voce lo faceva soffrire.
“Dice la verità, sua altezza! Abbiamo dovuto entrambi abbandonare chi amiamo per questa missione.”

“Vi credo, ma non sono sicuro di potervi aiutare, questo è il Mondo Delle Idee, qui è dove si originano pure e limpide, qui è dove sono protette, ma questo non è il Mondo della Verità, se volete sapere se la vostra famiglia è qui, io non posso aiutarvi, il nostro compito è solo quello di custodire questo Regno e non permettere a nessuno di contaminarlo e distruggere le idee, se non quelle malsane.”
Jared e Misha si guardarono sconfortati.

“Magari i vostri fratelli si trovano sulla Terraferma.” Disse il re facendo spallucce.
“Nonno, se mi permetti, io vorrei consigliare ai nostri viaggiatori stranieri di sfruttare l’Iperuranio per rendere la loro ricerca più facile.” Disse una ragazza dai lunghi capelli castani lisci.
“In che modo, bambina mia?”

La bambina che sembrava avere almeno 25 anni ma aveva il limpidume azzurro di chi si trovava esattamente dove voleva essere e che non aveva mai conosciuto alcuna malvagità, disse a loro sorridendo:
“Non so, qualcosa che possa permettere più facilmente loro di trovarlo.”
 
Nel momento stesso in cui lo disse, la mente di Jared lavorò frenetica.

Un’immagine cominciò a lavorargli in testa e sentì una strana energia lavorare in lui.
“Sì, ecco, è esattamente quello che volevo dire!” disse la ragazza.
“Ma io veramente non vedo niente!” disse Misha.
“Perché per adesso è solo un pensiero, ma se il tuo amico ci penserà con la massima intensità, potrebbe perfino riuscire a costruirlo.”
“Costruirlo?” chiese Misha orripilato.
Il re rise e entrambi si sentirono molto stupidi.

“Le idee non CREANO niente, eccetto il modo PERFETTO di creare, il modo perfetto di trovare una soluzione alternativa.”
“Ma io non vedo niente!” disse Jared sconfortato.

“La soluzione non si vede subito, ma è un inizio, magari la tua soluzione non si trova qui.”
In quel momento la mente di Jared riprese a viaggiare e si immaginò di scendere dall’Iperuranio e visitare il pianeta, chiedere aiuto a qualcuno..un inventore…si vide nell’atto di costruire qualcosa.

“JARED!” gridò Misha, facendolo sussultare. Si guardò addosso e vide che ora brillava come se fosse il sole.
“A quanto pare l’idea di Jared, è molto LUMINOSA.” Disse la ragazza ridendo.
“Io..io..”
“Credo che la tua idea sia appena nata nell’Iperuranio, ragazzo, ti consiglio di andarla a vedere, così ci crederai di più.”
 
Jared non se lo fece ripetere due volte e cominciò a correre come un pazzo, non sapeva neanche lui dove stesse andando ne si preoccupò di fare una cattiva impressione, corse come colto da un’intuizione improvvisa, poi si fermò, perché qualcosa gli diceva che era arrivato.
 
Ed eccola li. Una sfera luminosa, delle dimensioni di una pallina di tennis, Jared la guardava angosciato ma con la venerazione di chi guarda un piccolo miracolo.

Misha arrivò al suo fianco, così come la ragazza e il re e altri sudditi, ma Jared li vide appena.
“Posso..toccarla?” domandò titubante.
“Certo! DEVI!” disse il mago incitandolo.

Jared prese la pallina tra le mani e la sentì solleticare e piena di calore tra le mani, poi prese a ruotare e Jared ebbe paura che potesse scappare, ma non aveva il coraggio di toccarla, poi si sfregò sul dorso come se facesse le fusa. Deglutì e quasi urlò quando la pallina entrò DENTRO la mano.

“Stai tranquillo, sta solo CONOSCENDO il suo proprietario.” Rise il signore.
“Le IDEE vogliono conoscere chi le crea?” chiese Misha, sconvolto. Vedere una pallina di luce entrare dentro la mano del suo amico non doveva essergli piaciuto molto.

“Certo, anche chi viene creato, ha bisogno di conoscere il proprio Creatore e se è il caso, tranquillizzarlo.” Disse una dama che doveva essere la madre della ragazza.
La pallina uscì dalla mano e ritornò al suo posto saltellando, più viva che mai.

“è stupendo.” Disse Jared in contemplazione.
 
 
 
 
Jared e Misha riuscirono a scendere grazie a una porta luminosa stile ascensore che li trasportava da li, fino alla piazza preferita e da lì si misero subito in cammino, cercando un inventore.

Erano tutti già a conoscenza del loro arrivo, a quanto pare diversi profeti avevano avuto quella visione, confermata poi dal re dell’Iperuranio.
La popolazione fu incredibilmente gentile nell’indicare loro il migliore.
Jared e Misha si guardavano intorno, cercando di imprimersi a fondo tutto quello.

Sembrava una nuova età dell’Oro, il mondo forse non era perfetto ma ci si avvicinava, grazie alle idee raggiungibili facilmente, si poteva creare un mondo quasi perfetto, i palazzi erano esattamente come sognavano chi li immaginava e se si faceva degli errori, venivano ricostruiti meglio, come fossero argilla, le strade erano più pulite e perfino le foglie dagli alberi non cadevano più così spesso.

Le persone erano più sorridenti e felici, a quanto pareva, riuscire a capire subito che un’idea era una CATTIVA idea,  limitava di molto la sofferenza interiore.
Quando arrivarono dall’Inventore, lui credeva che lasciarsi aiutare da Jared. fu una BUONA idea, quindi cominciarono a costruire insieme, quello che si rivelò essere un RADAR.

Per farlo funzionare, l’inventore pensò che fosse una buona idea usare il sangue di JARED, come una sorta di ricarica a pile, l’aggeggio sarebbe entrato in risonanza con altri membri della sua genetica ma ha dovuto focalizzarlo solo sul legame di fratellanza.
Non avevano modo di sapere se funzionava per i viaggi interstellari, ma era la cosa più facile da costruire che avevano trovato.

Jared e Misha, ringraziarono tutti, andarono dalla gente sull’Iperuranio, ringraziarono pure li e se ne andarono.
 
 
Caro Jensen, amore mio.
Ti sarebbe tanto piaciuto quel mondo, sai?
È un mondo in cui l’Iperuranio è raggiungibile all’umanità.

È un mondo dove puoi vedere le tue idee all’infuori di te e vedere quelle che sono più fragili e quelle più forti.
Prima di andare via da li, sono stato attirato da una sfera blu, era grossa, molto grossa, Misha ha cercato di fermarmi, ma non gli ho dato retta.

L’ho abbracciata e ho avuto la visione di me stesso che abbracciavo un altro me stesso, un altro ragazzo dai capelli lunghi ma incredibilmente triste e cupo.
Desideravo proteggerlo più della mia stessa vita.
So bene che non ho visto il futuro ma solo una possibilità, un’idea, la MIA,

ma questa IDEA..è forte, Jensen.
È forte, solida, l’ho TOCCATA.

Questa idea è così anche per merito tuo, per merito del tuo sacrificio, perché mi hai lasciato andare.

Ti amo così tanto,
tuo Jared.






















Note dell'autrice: allora, io in realtà ho cercato invano di ritrovare l'immagine fantastica che ancora dopo ANNI, ero una bambina, avevo letto in un giornalino di Zio paperone. Zio Paperone il mondo delle idee, c'era un'immagine fantastica che mostrava proprio queste palle nel cielo ed erano PERFETTE, ho cercato su google, niente e quindi ho dovuto PER FORZA cercare immagini simili, spero che basti, quelle che ho trovato si somigliano molto però.
Ci sono delle inconruenze con quanto avevo affermato prima su questo famoso telecomando, ma prometto che aggiusterò la cosa, solo che sono in un periodo che non sto bene e ho cmq voluto scrivere questo capitolo. Se riesco sistemerà l'incongruenza già oggi.
Spero vi sia piaciuto il capitlo! Vedrete che ci saranno tantissime altre sorprese
   
 
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