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Autore: Spensieratezza    29/09/2019    1 recensioni
Questa storia fa parte della serie: fiaba oscura.
In questa raccolta il ruolo di Misha sarà importantissimo e si verrà a scoprire quanto grande è il suo affetto per Jared durante la loro missione nello spazio per ritrovare i gemelli scomparsi.
Ps Jensen in questa storia non è con Jared, anche se compare nella storia per pochissimo, per questo non ho segnato lo slash nella categoria della coppia.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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“Mishaaaaa. Dove sei, Mishaaaaaa.” Gridava un Jared sempre più terrorizzato. Stava scappando da una mandria di scimmioni giganti imbufaliti, in mezzo al deserto. Poco lontano, la grande Piramide, svettava, dominando il perimetro.

Ai lati del deserto, c’era il Bosco, che cresceva rigoglioso. Quello era il Pianeta delle Scimmie, il bosco era la loro casa e in quel pianeta, il deserto aveva caratteristiche fisiche che non impediva alla natura di germogliare.

“Jareeeeed!”

Finalmente Misha era arrivato, era seduto carponi su un tappeto volante, mentre si dirigeva veloce verso di lui, afferrandolo, dall’albero a cui si era aggrappato.
“C’è mancato poco. Te la sei presa comoda!”

“Si ringraziano così gli amici che ti salvano? Apri il Portale, forza!”

Il vento scompigliava loro i capelli, Jared con una mano, materializzò il buco nero e fece una carezza al tappeto volante.
“Mi mancherai, tappeto.”

E si gettò insieme a Misha, nel buco
 
Caddero carponi nel pavimento della stanza di motel che avevano alloggiato.
Era buia e vuota.

Niente a che fare con il caos del mondo che avevano appena attraversato.
 
“Così, i tappeti volanti e magici esistono davvero.” Disse Misha.
“Sì, anche se vivono nel deserto.” Disse Jared.

“Magari solo perché non abbiamo esplorato TUTTO il pianeta.” Disse Misha.

“E chi voleva esplorarlo tutto? Anche questa volta è stato un fiasco su tutta la linea.” Disse Jared, togliendosi quegli assurdi vestiti da amazzone, che aveva addosso e restando in mutande.

Misha fece lo stesso, si sdraiò al suo fianco, sul pavimento, riprendendo fiato.
 
“Non sembrava che ci fossero esseri viventi laggiù, ma penso sia andata peggio quando siamo capitati in quel mondo abitato solo da sirene e tritoni, te lo ricordi, Jared?”

“E chi se lo scorda..Un intero pianeta sommerso per tre quarti dall’acqua, all’interno del quale, un’intera civiltà sommersa, come il mondo della principessa Ariel.” Disse Jared.
“O come Atlantide.” Disse Misha, rimuginandoci su.

“Un mondo in cui Atlantide è davvero esistita ed è stata sommersa dalle acque, ma VIVE, come tutti i suoi abitanti, che sono tritoni, sirene, cavallucci marini e altri esseri marini che vivono sott’acqua, una versione alternativa della leggenda.” Disse Jared, ricordando come l’ultimo quarto del pianeta fosse risparmiato dall’acqua e per gli esseri marini, quegli unici metri d’aria, erano l’equivalente del mare per gli esseri umani sulla Terra. Potevano nuotare nell’aria, ma dopo un po' avevano bisogno di ossigeno.

“Credevo che saremmo impazziti li sotto. Stare sott’acqua era dura, ma anche nuotare tra le nuvole, era scioccante e traumatizzante. “ disse Misha.

“Chissà se tutto questo servirà a qualcosa..” disse Jared esasperato.

“Tu credi che i nostri fratelli si trovino in uno di questi mondi?” chiese Misha.

“Non lo so, lo spero, altrimenti a che serviva avere questo potere?”

“Però è sconvolgente scoprire che esistono gli ALIENI, non siamo soli negli universi, ma non erano come ce li eravamo immaginati.” Disse Misha.

“Avrei preferito restare nell’ignoranza..e certe cose non scoprirle mai..e restare con Jensen..” disse Jared.
“Jared..sei pentito di quello che..”

“No..no..certo che no.” disse Jared.
 
 
*
Caro Jensen, mio adorato Jensen, mio amato.
Facebook è una finestra sul mondo, dicevano alcuni, ma com’è avere una finestra sullo spazio?
Ho imparato che non è importante tanto quello che si vede, perché non si vede bene che con il cuore. Sono le nostre emozioni a rendere ai nostri occhi bello tutto quello che ci circonda.
Quando guardo lo spazio, mi rendo conto di quanto sia effimero tutto quanto, anche la nostra stessa terra. Tu guardi fuori dalla finestra e vedi un prato, un giardino o il mare, pensi che sia tutto il mondo, ma è guardando lo spazio che ti rendi conto che non è TUTTO. Che c’è molto di più.
Ci sono moltissimi pianeti, tantissime altre dimensioni e galassie, che se ne stanno per conto loro e non ci raggiungeranno mai.
E le stelle..oh le stelle sono così lontane, e sono indifferenti a quante volte le indichiamo, a quante volte piangiamo per loro, noi le vediamo e crediamo che sono vicinissime e invece…non possiamo toccarle neanche con una navicella.
Anche il nostro stesso corpo..quanto crediamo di conoscerlo e quanto invece di esso non sappiamo nulla?
Siamo così superficiali! Diciamo che l’uomo non può volare ma la verità è che potrebbe senza la forza di gravità, questa è una cosa che tutti sanno, ma in pochi si ricordano ed è da quando galleggio come un palloncino che mi ritrovo a pensare che è quando le tue capacità vengono stravolte, che vedi la vita sotto un’altra prospettiva…
Robbie Williams aveva ragione..
E questo mi fa pensare a te con una nostalgia talmente struggente che quasi vorrei tornare a casa.
Tu voli, amore mio! Tu sei..batman!
L’uomo pipistrello che illumina i miei giorni, perfino quaggiù.
Tu sei la dimostrazione che l’uomo Può VOLARE, se ci crede davvero.
Tu sei nato per fare qualcosa di grande.
E io sono tanto, tanto orgoglioso di te.
 
Qualche giorno fa, io e Misha siamo finiti in un mondo abitato interamente da scimmie giganti, sembrava il pianeta delle scimmie, lo sai?
Ridacchio, pensando a come avresti reagito tu alla cosa.
Probabilmente avresti dato dei brutti scimmioni a tutti.
E avresti avuto torto!
Ora divento serio.
Non hai idea, Jensen..
Quel mondo, finire lì, mi ha fatto realizzare come anche le creature più inferiori abbiano dei sentimenti che possono essere feriti.
Per la stessa insignificante eppure importante ragione che spinge tutti noi a ferire il nostro prossimo.
Per paura, per ignoranza, per stupidità, perché a nostra volta siamo stati feriti e abbiamo bisogno di trovare qualcuno da punire.
Jensen, amore mio, quel mondo mi ha aperto ancora di più gli occhi sulla legge delle infinite possibilità.
La terra lì, il pianeta, è un gigantesco pianeta arido, ricoperto prevalentemente dal deserto, con poco altro.
È fatta da piramidi e altre rifugi.
E scimmie.
Gli esseri umani sono regrediti a SCIMMIE, non interamente, da qualche parte, nascosti, ci sono ancora delle creature di forma umanoide, ma sono in guerra con le scimmie.
 
Quando io e Misha abbiamo provato a dialogare con loro, era quasi impossibile, per fortuna la moneta ci ha interconnesso con un linguaggio universale e siamo potuti venire a sapere cosa era successo.
Il mondo finì così perché secoli fa, ci fu una guerra tra leggi dell’istinto e della ragione, per qualche motivo la popolazione pensò che la ragione avesse infettato l’umanità come un morbo malato e pensò che sarebbe stato meglio per l’umanità essere mossi solo dall’istinto, mettendo da parte quella fantastica capacità che ci permette di analizzare le cose e cercare ammenda per i nostri errori.
Niente più rimorsi, pentimento, rimpianti, niente più giornate passate a piangere sul cuscino o rivangando un amore finito, niente più dubbi, lacerazioni interne, sarebbe stata la fine anche delle malattie sulla Terra.
Un Paradiso.
Ma l’Umanità non era preparata ancora, non era a un’evoluzione tale ancora, da poter fare a meno di una dipendenza tale quale potesse essere la prigionia della mente, che anche se devastante, era quella che li rendeva UMANI.
Non è riuscita quindi a trattenere con sé, la parte migliore e lasciar andare la parte cattiva di tutto questo e insieme alle malattie che la mente portava, lasciò andare anche l’intelligenza emotiva e la voglia di progettare, la creatività, qualsiasi cosa prodotta dalla mente, la capacità di immaginare scenari migliori, di inventarli, di progettare.
Essendo elaborazioni della mente vennero automaticamente bollate inconsciamente come pericolose e quindi l’uomo gradualmente perse la capacità di scrivere storie, di appassionarsi ad esse, di progettare edifici più grandi o ambire a palazzi più ricchi o a fare più soldi, perse l’ambizione di creare nuovi antidoti o guarigioni contro le malattie.
Perse la voglia di fare soldi e quindi film, cinema, programmi tivù, prodotti dimagranti miracolosi, finirono per non interessare più, una volta persa l’ambizione e la ricerca spasmodica di rincorrere l’impossibile o l’irraggiungibile.
Questo fu il riassunto breve che portò l’umanità indietro di millenni e già io e Misha ci sentivamo provati al riguardo, non chiedemmo altro.
 
Ma io ebbi una crisi. Piansi.
Mi sentivo in colpa.
Mi trovavo in un mondo in cui la popolazione aveva subito un immenso dietro front e io ero la rappresentazione umana di qualcuno che invece costringeva altri a dire la verità, grazie alla mia faccia. Mi sentivo indegno di essere lì.
Misha mi abbracciò, però, dicendomi che non era delle nostre capacità che dovevo vergognarmi, perché non sono queste che stabiliscono chi siamo, ma cosa ne facciamo, e io le avevo sempre usate per il bene.
 
Quel mondo mi ha insegnato, Jensen.
Mi ha insegnato che non dobbiamo mai cullarci su quello che abbiamo, pensando che sia eterno, perché d’un tratto potrebbe esserci spazzato via, potremmo perderlo.
È per questo che io ogni giorno, ringrazio il Cielo o chi per lui, per avermi dato te.
Non mi cullo pensando che tu mi aspetterai fino alla fine del mio viaggio, se mai esiste una fine.
Ma penso tutti i giorni a quando tornerò da te, con il terrore che potresti non volermi più.
Perché amare qualcuno non è scontato, è un regalo che ti fanno.
E tu me ne hai fatto uno grandissimo.
Ma smetti di amarmi, te la vedrai con me :pp






















Note dell'autrice: ve l'avevo detto che non sapevo se sarei riuscita a scrivere di tutti i mondi e infatti..questa è la dimostrazione che non dico cazzate xd LOL
credetemi, è meglio lasciar perdere..se già con gli animali, ho fatto fatica, qui è proprio una tragedia ç_ç
spero che quello che ha raccontato Jared, vi basti.
ed è ispirato al capitolo 11 della storia "il giocattolaio

I viaggiatori dei mondi

  Se volete, guardatelo, anche perchè c'è un piccolo estratto di cosa è successo in quel mondo ma purtroppo sono riuscita a immaginarmi solo quello LOL forse un giorno dirà di più ma non lo so LOL ci sarebbe anche il mondo dell'acqua ma non so se lo racconterò, mi preme invece di raccontare di un altro mondo e poi vedrete..sappiate che questa non sarà una raccolta lunga, anzi se arriva a 10 capitoli è tanto, secondo me si concluderà prima, per ora ne ho previsti solo altri 3 o 4, ma sapete che poi come al solito, scrivendo i capitoli si allungano.
   
 
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