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Autore: Spensieratezza    30/09/2019    1 recensioni
Questa storia fa parte della serie: fiaba oscura.
In questa raccolta il ruolo di Misha sarà importantissimo e si verrà a scoprire quanto grande è il suo affetto per Jared durante la loro missione nello spazio per ritrovare i gemelli scomparsi.
Ps Jensen in questa storia non è con Jared, anche se compare nella storia per pochissimo, per questo non ho segnato lo slash nella categoria della coppia.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Vedere il mio migliore amico così mi distrugge.
È bruttissimo quando capisci che l’amicizia non può tutto, per quanto possa essere pura, sincera, disinteressata.
Jared è un bell’uomo, ha un bel fisico, forse prima di tutto, prima di…Chad, avrei anche potuto farci qualche fantasia, ma poi tutto si è trasformato in una bella amicizia tra di noi.
Non nego la sua avvenenza e forse qualcun altro potrebbe pensare che due uomini omosessuali, per quanto amici, soli nello spazio, potrebbero alla fine cedere e darsi alla pazza gioia.
E non parliamo solo di lussuria e libido, parliamo anche solo della cosa che maggiormente ha fatto soffrire per secoli, la popolazione. Umana e animale.

Sì, anche animale, perché non ci si pensa mai a questo, ma, ed è anche una cosa che il mondo degli animali mi ha insegnato, anche gli animali soffrono di solitudine e di dolore.
Anche gli animali possono provare sofferenza!

Ma malgrado io e Jared siamo soli qui, malgrado avremmo potuto facilmente cedere ad abbandonarci l’uno nelle braccia dell’altro, non l’abbiamo fatto.
Non perché per Jared io non provi nulla o viceversa, non è neanche per via della nostra moralità o per un fatto di fedeltà, è il nostro cuore che non ce lo permetterebbe mai.
Amiamo troppo chi abbiamo lasciato sulla Terra.
Io desidero solo Chad.
E lui desidera solo Jensen.

Li desideriamo in un modo che sappiamo essere per sempre e quando io mi avvicino a Jared e lo vedo su quel lettino, raggomitolato, semi sofferente e mi sdraio assieme a lui e lo abbraccio, stringendolo a me, lo faccio senza secondi fini.
Quando lui mi raggiunge la mattina, nella stanza della navicella adibita a cucina per la colazione e mi abbraccia e mi stringe, io provo AMORE ma non le farfalle allo stomaco che sentirei se mi stringesse Chad.

Non perché Jared ha qualcosa in meno, anzi io penso che lui sia un essere davvero straordinario, ma perché quando persone come noi AMANO qualcuno, è davvero per sempre.
Con quel per sempre che a volte fa soffrire perché temi che prima o poi verrai separato per sempre dalla tua metà.
Con quella consapevolezza che è stata una tua scelta però.
Spesso io e Jared abbiamo parlato, fantasticando, immaginandoci Jensen e Chad qui assieme a noi, immaginandoci le battute che avrebbe fatto Jensen, quello che avrebbe mangiato a colazione, le pantofole che avrebbe avuto Chad.
Come si sarebbero lamentati entrambi di essere costretti ad indossare tute per restare con i piedi per terra.

E tu sicuramente ci avresti tormentato dicendoci che il sesso in aria è terapeutico! Mi diceva Jared.

E io avrei davvero voluto dargliela. Donargliela. Quella fantasia.
Solo per vederlo felice.
 
 

Fu quando attraversammo anche il mondo dell’acqua che ebbi veramente paura di perderlo.
Jared stava rischiando seriamente di affogare.
Nelle sue emozioni, nel suo rimpianto, nei suoi ricordi.
Ricordo di aver pensato allora, che era vero quindi quello che in molti dicevano.
Che l’amore può anche uccidere.

Quella volta arrivai in tempo per salvarlo.
E ricordo che si strinse tra le mie braccia, freddo e infreddolito, tremava.
Si lasciò prendere in braccio da me, dopo che ebbi provato in tutti i modi a farlo parlare, a farmi spiegare cosa era successo.
Capii…INTUIVO che c’entrasse Jensen, ma non capivo cosa era realmente successo.
Era già parecchio che eravamo lontani da loro, io credevo..credevo stupidamente che stesse soffrendo meno.
E fu allora che capii…capii quanto grande può essere l’IGNORANZA di un uomo.
Capii che anche l’amicizia ha i suoi limiti e che io li odiavo, perché per colpa di essi, io stavo per perdere il mio migliore amico.
 
 
Mentre disperato, mi stavo lasciando confortare dal Tritone del mare. (un tritone! Un pesce!) e quasi mi strappavo i capelli dall’ansia, lui mi diceva parole che io non riuscivo ad accettare.
“Il mio migliore amico non può soffrire il mal d’amore! Lui..gli era passata..lui non..perchè non mi parla? Perché quando l’ho soccorso non mi ha voluto dire niente?? VOGLIO che me lo dica lui, altrimenti non ci crederò!”

Il re Tritone mi guardò con compatimento, come se fossi un inutile mollusco, con il cervello di un lombrico. Stavo facendo una figura pessima con un pesce! Non credevo di vivere a lungo per poter vedere anche questo!
“L’amore del tuo amico è forte e solido, ama così tanto questa persona che non ha voluto dirti che per quest’amore ha quasi rischiato di morire, lo ama così tanto che non voleva rischiare che tu lo odiassi per questo.”
MI sentii crollare le gambe, non avevo pensato a questo. Io odiare Jensen?

L’avrei fatto? Sì, forse avrei potuto, se Jared..
Oddio, che pensiero tremendo. No, no, no.
“Voglio vederlo.” Dissi io e il tritone acconsentì.
 
 
Jared era ancora convalescente, quando lo raggiunsi, il guaritore incaricato di rimetterlo a posto, se ne stava andando.
Vidi l’essere alto, dal colore di un puffo e la forma armonica di un cavalluccio marino, sorridermi e lasciare la stanza. Aveva un curioso ciuffo di capelli blu brillante e sembrava l’immagine della salute.
Sorrisi in modo malinconico pensando a quanto siamo stati stupidi sulla Terra a pensare che un nostro simile fosse inferiore perchè avesse la pelle color cioccolato, piuttosto che bianca come la parete di un ospedale.

Le differenze erano incantevoli, e quanto arroganti siamo potuti esseri per pensare che la NOSTRA specie fosse quella migliore.
Esistono infiniti esseri più belli di noi. Per fortuna.
Se la bellezza più grande fosse stata riservata ad esseri tanto ignoranti, limitati e spregevoli, sarebbe stato un grande guaio.

Andai dal mio migliore amico e mi inginocchiai ai piedi del suo letto, stringendogli la mano teneramente, che ricambiò con dolcezza.
Restammo così per 5 minuti, poi mi decisi a parlare.
“So che stai così per Jensen..”
Non rispose.

“Non devi nascondermi nulla..io..io non mi sarei arrabbiato..” coprii la sua mano con un’altra della mia e lui quasi singhiozzò.
“Perdonami..io..”
“Schhh..”non volevo che provasse a scusarsi per la mia stupidità.
Mi chinai e lo abbracciai.

Se essere amanti significava amare una persona, allora forse anche io e Jared lo eravamo.
Non volevo prendere il posto di Jensen, solo proteggerlo e non rischiare che una cosa del genere si ripetesse mai più.
 
E un giorno, mi si presentò l’occasione per esaudire questo mio desiderio.
Il legame Parabatai.






















Note dell'autrice: chiedo scusa per il cambio di rating, non intendo confondere nessuno, ma credo di aver dato per scontato, quando ho cominciato questa raccolta, che sarebbe stato arancione, abituata come sono, che tutte le mie storie son così
ma ora pensandoci bene, davvero in questa raccolta non c'è neanche la più piccola forma di violenza che giustifichi l'arancione xd
e non credo neanche arrivi a giallo, quindi credo lascerò a verde, se non arriverà altro che giustifichi almeno il giallo :)
   
 
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