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Autore: Hikari_1997    30/09/2019    1 recensioni
Nella valle protetta da generazioni dal clan Haruno, vi è un millenario albero di ciliegio, il rosa dei suoi petali riflesso ogni giorno nelle acque del lago che gli fornisce linfa vitale.
Ogni equinozio di primavera un piccolo e fragile bocciolo fiorisce a rimpiazzare quello sfiorito in autunno
Se il giorno 21 marzo la nuova vita nata sul ciliegio verrà distrutta, allora anche il mondo ne subirà le conseguenze.
Crossover tra Naruto, Inuyasha e Detective Conan
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Montagna Uchiha 18 ore prima.

Si era svegliato con un gran mal di testa, da quando Obito aveva recapitato a suo fratello la notizia che la Miiko del ciliegio si sarebbe recata nella montagna.

Sakura, la persona dalla quale dipendevano le sorti di tutta Konoha –ah, che seccatura-

Sasuke si alzò dal suo letto, per poi afferrare lo scuro tessuto del kimono di famiglia, scivolò lento sulla pelle coprendo i muscoli scolpiti.

Smosse le ciocche scure avviandosi svogliato verso la sala del trono, luogo d’affari di Itachi.

Per abitudine nascondeva le ali nere, simbolo del suo clan …troppo grandi ed ingombranti.

Quel giorno però erano libere, immense e nere che contribuivano a rendere più maestosa la sua figura; piccolo capriccio di suo fratello, quando doveva incontrare figure di “spicco” lo costringeva sempre.

Varcò la porta d’entrata, trovando suo fratello comodamente seduto sul suo trono, di fronte a due Kitsune –Oh, Sasuke sei arrivato- esclamò Itachi sorridendo.

-Ecco il demone più chiacchierato dai clan demoniaci-  esclamò Tooru –come te la passi? –

L’accigliata espressione di Sasuke fu una chiara risposta di non indagare ulteriormente.

-Permaloso- appuntò Shiho – tutte quelle rughe rovineranno quello schianto di faccia che ti ritrovi … conosco giusto un paio di demoni che piangeranno sangue-

-Smettila Shiho- disse Sasuke espandendo ancora di più le ali per poi appoggiarsi alla parete con gli occhi chiusi.

-em- la voce di Itachi si intromise all’improvviso –tralasciando queste futili questioni, sbaglio o dovete portarci un messaggio sulla Miiko del ciliegio? –

-Corretto- disse Shiho- siamo qui per ordine di Kushina e Minato, ma è a nome di tutta Konoha che vi chiediamo di ospitare Sakura e chi l’accompagnerà qui, come punto più vicino alla tribù Yoro-

Lo sguardo cremisi di Sasuke si spostò su di lei, schiudendo piano le labbra –cosa c’entrano i lupi con Sakura? -

-Con lei direttamente niente- rispose Tooru –ma Tsunade, l’unica sopravvissuta del suo clan oltre a lei è rintanata lì, sotto la custodia di Jiraya-

Itachi annuì –capisco, il territorio del nostro clan è il più vicino a quello degli Yoro-

-Precisamente- disse Shiho –con i membri dell’Akatsuki che le danno la caccia, è questione di tempo prima che intuiscano i nostri scopi dunque è bene agire in fretta-

-D’accordo- acconsentì Itachi –non posso tirarmi indietro, anche per il legame che unisce i nostri clan-

Lo sguardo di Tooru si spostò dubbioso su Itachi –Che legame? –

Il maggiore degli Uchiha si schiarì la voce cercando di trovare le parole giuste –diciamo che, grazie alle potenti abilità oculari del nostro clan, gli Haruno hanno stretto un forte legame con noi per favorire il controllo di Konoha, contribuendo così all’equilibrio- si alzò dal trono per avvicinarsi alla grande apertura che offriva la visione del bosco ai piedi della montagna –Inoltre- continuò Itachi –questi legami si sono intensificati grazie a matrimoni tra i due clan-

-Oh- sorrise beffarda Shiho –se me lo dicevate prima portavo un bel bouquet di fiori d’arancio-

Sasuke incenerì con lo sguardo la Kitsune, si divertiva così tanto a stuzzicarlo?

-Tradizioni a parte- riprese Itachi –è mio dovere proteggerla, ma-

-Ma? – indagò Tooru, conosceva quel Tengu da anni ormai e un “ma” non era mai un buon segnale.

-Voglio metterla alla prova-

-Tu vuoi cosa? – esclamò esterrefatta Shiho –Itachi non penserai mica di-

-Devo Shiho, è l’unico modo per testare la sua forza interiore e per proteggerla-

-Quanto sei premuroso- continuò lei –ti vorrei però ricordare che nell’Akatsuki c’è anche Kagura e, a detta di Naruto, ha già fatto la sua entrata in scena … sbaglio o era un membro del vostro clan-

-Non osare- gli occhi di Shiho si spostarono sulla figura di Sasuke dietro di sé, ancora appoggiato al muro, lo sguardo torvo e la gamba sinistra piegata –non osare pronunciare quel nome-

Itachi assottigliò lo sguardo, Sasuke non aveva mai digerito che lei e Naraku si staccassero dal clan Uchiha per seguire Kaguya Hyuga e Gin in quel folle piano.

Era solo un cucciolo quando, con la testa piena di domande, aveva assistito alla fuga dei due, non li aveva mai perdonati, non poteva immaginare cosa provasse dentro.

Quel tradimento che lo aveva spinto a chiudersi in sé stesso, taciturno e lontano da tutti.

Solo una volta aveva visto negli occhi del fratello minore un’apertura, un piccolo spiraglio di luce, e anche per questo doveva portare al termine il suo piano.

A quel punto un corvo planò all’interno della grotta –Obito- esclamò Tooru inchinandosi leggermente, rispettoso nei confronti della personificazione demoniaca dei Tengu.

-Itachi, Sasuke, ho scorso il nostro obiettivo in avvicinamento, dovrebbe arrivare questa sera-

-Bene- disse il maggiore degli Uchiha –fino ad allora penseremo ad un piano per accompagnare Sakura da Tsunade, dov’è Akai? –

Chiese, facendo finta di non captare il leggero rossore comparso sul volto di Shiho e il sorrisetto malizioso su quello di Tooru.

-vostro fratello Akai è nei territori Nara, rientrerà sicuramente a breve-

-Bene- annuì lui –Sasuke dove stai andando? – chiese poi notando che il fratello stava lasciando la sala.

-A godermi gli ultimi momenti di pace … prima che quella testa quadra di Naruto arrivi a fracassarmi i timpani-

*****************

Aveva passato l’intera giornata a fissare il soffitto della sua camera.

Sicuro che mentre suo fratello e i due Kitsune ragionavano, lui avrebbe fatto meglio a riposare perché il suo intuito gli suggeriva che da lì a poco avrebbe intrapreso una situazione di forte stress … e il suo intuito non sbagliava mai.

Afferrò la sua katana, quel fendente demoniaco tagliente e spietato con il quale riusciva a scagliare scariche potentissime simili a fulmini.

Nel suo clan era l’unico in grado di usare quella Katana, Chidori, suo fratello maggiore in quanto capo clan, aveva il diretto collegamento con Obito e primeggiava nell’ipnosi, instaurando nella mente della “vittima” visioni riguardanti il suo passato.

Akai era un mezzo demone, a differenza di lui e Itachi che erano fratelli di sangue, non possedeva poteri ma la sua vista era comunque molto sviluppata, rendendolo molto temuto nel tiro con l’arco, Kanna, la più piccola degli Uchiha.

Strinse il codolo della katana mentre si avvicinava alla cucina, al solo pensiero dell’ingiusto passato che aveva dovuto subire Kanna, gli ribolliva il sangue nelle vene, perché era stata privata della funzione più importante per un Uchiha … la vista.

Afferrò un Onigiri preparato da Itachi la sera prima … quando era in cucina sembrava una persona totalmente diversa, cucinando per un esercito intero e gli avanzi duravano anche settimane.

Diede un morso deciso alla polpetta di riso, la lingua passò sulle labbra catturando i chicchi rimasti agli angoli della bocca.

-Sasuke- si girò notando suo fratello –è ora.

***************

Sasuke raggiunse Tooru e Shiho, nascosti dall’oscurità della grotta.

-Tutto pronto? –Chiese lui
–si- rispose Shiho –sappiate però che in quanto donna non condivido i vostri barbari metodi-

-Questo posto è un labirinto- i tre demoni si voltarono al suono di quella voce, scorgendo un gruppo di sei persone avventurarsi nella grotta.

Riconobbero Inuyasha e Kagome, insieme a un monaco, un’umana in armatura e una giovane samurai.

Fu in quell’istante che una chioma rosa entrò nel campo visivo dei tre.

Avanzava senza paura verso l’oscurità della grotta, facendo vagare gli occhi verdi intrisi di curiosità –però, carina- commentò Tooru.

Sentì un brivido lungo la colonna vertebrale notando gli occhi di Sasuke su di lui, accigliati dal commento fuori luogo –vado a raggiungere Itachi- disse Sasuke.

Tooru deglutì, perché era così inquietante a volte?

-Ehi, sciupafemmine- disse Shiho a quel punto –ho notato una cosa strana-

-Ovvero? –chiese lui leggermente infastidito dal nomignolo
–Sakura, sembrava fissare da questa parte … come se sapesse che oltre il nero della grotta ci siamo noi-

-Ma non- non fece in tempo a ribattere perché i lampi del Chidori ruppero una parte della montagna, assordando le sensibili orecchie dei due Kitsune –privo di tatto e manesco come al solito Sasuke- commentò Shiho.

L’ombra di Itachi planò verso Sakura, lo sguardo cristallino della ragazza ora fisso su di lui.

-Ci siamo- disse Tooru in quel momento –sta attivando la tecnica di ipnosi tramandata dal clan Uchiha; Itachi è l’unico in grado di usarla-

-Continuo a sostenere che sia un metodo brusco e inutile- disse Shiho –non capisco perché devono ipnotizzarla-

-Fidati, Itachi non fa mai nulla senza una ragione- disse Tooru osservano il Tengu attivare quell’abilità segreta capace di scombussolare la ragione altrui … lo Sharingan.

   
 
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