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Autore: Angels4ever    06/10/2019    4 recensioni
[Questa storia partecipa al contest “Pesca la coppia” indetto da EstherGreenwood - giudice sostitutivo Dark Sider - sul forum di EFP]
James aveva deciso che un giorno avrebbe sposato Lily Evans a undici anni.
A tredici le aveva chiesto di uscire per la prima volta.
Sirius, invece, si era scoperto innamorato della ragazza dai lunghi capelli rosso scuro e gli occhi verdi a sedici anni, quando ella aveva preso ad odiare “i malandrini” un po' meno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Sirius Black | Coppie: Sirius/Lily
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                                  Vorrei....Ma non posso.

 

James aveva deciso che un giorno avrebbe sposato Lily Evans a undici anni.
A tredici le aveva chiesto di uscire per la prima volta.
Sirius, invece, si era scoperto innamorato della ragazza dai lunghi capelli rosso scuro e gli occhi verdi a sedici anni, quando ella aveva preso ad odiare “i malandrini” un po' meno.
Sirius Black aveva scoperto su Lily Evans un sacco di cose, prima fra tutte che rideva. Sì, Lily Evans rideva, e spesso.
Amava i gatti. E ne aveva una: una gatta non proprio giovane, dal pelo rossiccio che le si acciambellava addosso ogni volta che ne aveva l'occasione.
Era una ragazza con grandi sogni e aspirazioni. Voleva diventare un auror per sconfiggere Voldemort, colui di cui tutti avevano cominciato a temere il nome. Sirius non ne fu sorpreso: era caparbia, coraggiosa, brava a scuola...ce l'avrebbe fatta.
Ma fu qualcos'altro a lasciarlo basito; una notte, a metà del sesto anno, mentre alla sua destra Ramoso ronfava e alla sua sinistra Lunastorta bisbigliava parole incomprensibili a causa di un sonno agitato, egli aveva la mappa del malandrino aperta sulle ginocchia, e guardava un nome in particolare che ciondolava per i corridoi ad un'ora veramente troppo tarda, persino per un prefetto.
Sembrava zigzagare al quarto piano, troppo lontano da dove sarebbe dovuta essere.
Cosa ci faceva Lily Evans lì su?
Sirius si infilò le pantofole e la vestaglia, attento a non far rumore. Attraversò il buco del ritratto a quattro zampe, uscendo nell'oscurità dell'altro lato.
<< Lumos >> . sussurrò nel buio, la bacchetta sollevata in una mano e la mappa del malandrino ancora stretta nell'altra.
Camminò a passo veloce fin quasi a scontrarsi con la persona oggetto del suo desiderio, dei suoi sogni più accesi.
Si fermò di botto, sussultando, ma Lily continuò ad avanzare come se non l'avesse visto. Solo in quel momento, Sirius si rese conto che era sonnambula.
Cosa doveva fare? Sapeva che era preferibile non svegliarla.
La afferrò docilmente per le spalle: si limitò a guidarla verso la prima aula vuota che trovò. Non sapeva proprio come comportarsi.
Inavvertitamente pensò a James, al suo miglior amico, a suo fratello. Come avrebbe reagito nel saperlo così vicino alla ragazza che avrebbe tanto voluto un giorno sposare? Male, ecco come! Molto male!
Gli occhi verdi di Lily erano vitrei, ma piano piano presero a chiudersi.
Si acciambellò sul pavimento freddo, di marmo, e si assopì di colpo, come la più angelica delle creature.
Sirius soffocò la sua risata “simile a un latrato”, come la chiavano il resto dei malandrini, e rimase seduto accanto alla bella addormentata.
Finalmente poteva contemplarla senza essere costretto a distogliere lo sguardo per paura che qualcuno notasse la voglia che aveva di lei, delle sue labbra, di stringerla.
Passarono ore interminabili, ore in cui Lily Evans dormì beata con il suo fidato cane da guardia, ore in cui Felpato sonnecchiò ogni tanto per poi tornare sull'attenti.
All'alba, i raggi del sole entrarono dalle finestre; uno in particolare, prepotente e caldo, si poggiò su Lily, illuminando la sua figura esile e destandola da quel sonno forse per la prima volta da diverso tempo ristoratore.
Si stropicciò gli occhi, si guardò intorno, riconoscendo a stento l'aula in cui si trovava.
Ridusse gli occhi a due piccole fessure a mandorla, in un'espressione che a Sirius ricordò vagamente la sorella, quella strana ragazza che lui e i suoi amici avevano incrociato un paio di volte alla stazione, e che Lily chiamava “Tunia”.
Mise a fuoco la sagoma che aveva davanti, e sbatté le palpebre un paio di volte, strabuzzando gli occhi nel notare chi aveva davanti: il tanto desiderato Sirius Black.
<< Per la barba di merlino! Black! >>
<< Buongiorno Evans! Dormito bene? >>
<< Che diavolo ci facciamo qua? >> Lily arrossì, e Sirius si domandò se fosse per la sua presenza, o per il fatto che l'avesse vista dormire, o sonnambula, o tutte queste cose insieme.
<< Bé...ti avventuravi per i corridoi come un fantasma, un bel fantasma per carità, ma non sapevo come riportarti alla torre di Grifondoro senza farci beccare, o farti cadere per le scale. Eri sonnambula. >>
Lily aprì la bocca e poi la richiuse, sorpresa.
E Sirius forse era quello più sorpreso. Possibile che a sedici anni non sapesse che nel cuore della notte lasciava il suo letto?
<< Non lo sapevi? >> domandò, cercando di essere rassicurante.
<< Ecco...io...lo ero da bambina, ma poi è passata. >> borbottò, passandosi una mano tra i lunghi capelli, ora disordinati.
<< Forse c'è qualcosa che ti preoccupa. >> sentenziò il ragazzo, sperando di poterle leggere l'anima, di poter entrare nella profondità del suo cuore. Forse tra loro non ci sarebbe mai stata una storia, ma almeno potevano diventare amici, o qualcosa di simile.
<< Saranno gli esami... >> sussurrò Lily in risposta, una spiegazione sciocca e senza senso.
Sirius aggrottò la fronte e strisciò al suo fianco. Erano vicinissimi, forse non erano mai stati così vicini in sei anni che si conoscevano. Anzi, probabilmente non erano mai stati così vicini ad un altro essere umano.
<< Balle. Ti conosco Evans, tu non sei mai preoccupata per gli esami. >> Sirius le accarezzò le nocche della mano, facendola rabbrividire.
E Lily, in quel momento, per la prima volta, si domandò cosa fosse quella sensazione al centro del petto. Quel calore così acceso che le scaturiva irradiandole ogni parte del corpo.
Non si allontanò nemmeno per un secondo, stranamente non ne aveva la minima intenzione. Voleva continuare a sentirsi così. Amata, desiderata, voluta.
<< Mia sorella sta per sposarsi. >>
<< E' una cosa bella. No? >>
Gli occhi di Lily si riempirono di lacrime fino a fuoriuscire come un fiume in piena, e fermarle sembrava impossibile.
<< Non vuole che io vada. >>
Felpato avrebbe voluto rassicurarla, dirle che quella Tunia l'aveva vista poche volte e l'era sempre parsa un po' scema, con quel suo collo ossuto e quei cappelli assurdi.
Invece fece la cosa più sbagliata in assoluto, soprattutto in quel momento, ma fu più forte di lui: raccolse una lacrima scesa fino al mento della strega con le labbra, e rimase così, assaporando la sua pelle che sapeva di rosa e lavanda.
Lily non si mosse. Smise di piangere, questo è poco ma sicuro.
Trattenne il fiato.
Mai le era accaduta una cosa del genere. Eppure, nonostante lo sconcerto iniziale, la sorpresa, non avrebbe mai voluto che si staccasse dal suo corpo.
Invece, Sirius Black si riscosse. Cosa diavolo stava facendo? Era forse stato il suo istinto animale a prevalere?
<< Per Silente! Lily scusa...io... >>
La rossa lo fissò stralunata.
Lily. L'aveva chiamata Lily. Prima di quel momento ella aveva sempre pensato che quel ragazzo non conoscesse il suo nome, o lo avesse rimosso.
Gli prese il viso tra le mani, accarezzandogli una guancia, avvicinò la sua bocca a quella di lui e lasciò che le loro labbra si toccassero prima in un casto bacio, poi in un bacio sempre più impetuoso.
Per lei era il primo vero bacio, se si escludeva Eric Wilson in terza elementare, e non aveva idea di ciò che stava facendo, o se stava muovendo la lingua nel modo giusto.
Sirius invece era esperto, lei ne era perfettamente consapevole. Lo sapeva non solo dalle voci scolastiche, ma anche dal modo in cui aveva preso a stringerla: una mano dietro la sua schiena, un'altra a stringerle i capelli con una passione ed un desiderio che credeva nessuno potesse avere.
Si staccarono ancora affannati, fronte contro fronte.
<< Dio...è stato... >>
<< Lily... Dobbiamo rientrare ora. >>
Sirius si alzò di scatto. Nella sua mente, nel suo cuore, nel suo corpo, le meravigliose sensazioni appena provate si stavano rimpicciolendo. Al suo posto stava comparendo l'immagine di James.
James, James, James.
Il suo migliore amico.
Che aveva appena tradito.
Doveva rimediare.
Subito o in futuro.
<< Black...Sirius... >> Lily non sapeva cosa dire. Lo aveva visto impallidire, agitarsi di colpo.
<< Non sono la persona giusta per te. >> Sirius sorrise con malizia, fingendo di tornare lo stronzo strafottente di sempre, mentre dentro si sentiva morire. << Era solo un bacio... non ne facciamo una questione di stato. >>
Lily gli lanciò un'occhiata di fuoco, e lacrime di rabbia presero a fuoriuscire di nuovo.
Una mano, veloce e scaltra, si posò a tutta forza sulla guancia di Sirius, e quando egli se ne rese conto, la ragazza era già corsa via...di lei aveva intravisto solo lo svolazzare dei lunghi capelli rossi.

 

Sirius e Lily non raccontarono mai a James di quella notte, del sorgere di quel giorno.
Sirius fece a James da testimone. Si finse onorato e felice.
Sirius fece a Harry James Potter da padrino, e ne fu davvero onorato e felice.
Nel momento in cui prese in braccio il suo figlioccio, e vide che aveva gli occhi della madre, capì che lo avrebbe amato sempre. E per sempre.

 

Angolo Autrice:

Hola gente!
Preciso che sono una fan di Harry Potter molto tradizionale, che predilige la coppia Lily/James, ma questo contest aveva dei requisiti particolari...in caso andate a dare un'occhiata perché è stato molto interessante e c'è ancora un po' di tempo per partecipare!
Spero che questa piccola OS vi sia piaciuta!
Le recensioni non sono obbligatorie, ma se siete arrivati fin qua, molto gradite.

Angels4ever

 

  
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