Red wine
Si erano fermati in quella locanda per mettere sotto i denti qualcosa di decente dopo giorni di viaggio.
Sandor stava sorseggiando del vino rosso che, nonostante non fosse uno dei più pregiati di tutti i sette regni, perlomeno era abbastanza forte per i suoi gusti. Si sarebbe ubriacato fino a collassare se solo non ci fosse stato qualcuno con lui, qualcuno a cui aveva promesso la sua protezione. E fu proprio quel qualcuno a costringerlo a distogliere la sua attenzione dalla coppa di vino.
«Voglio provare.»
Sandor, in un primo momento, non capì a cosa si riferiva, poi la vide posare gli occhi sulla caraffa di vino e subito le rivolse uno sguardo divertito. «Questa roba è troppo forte per te, uccelletto» le disse, ridendo.
Il viso di Sansa s'imbronciò all'istante. «Soltanto un sorso, promesso.»
Perché non riusciva a dirle di no? Perché semplicemente non la ignorava?
Ti stai rammollendo, Clegane.
Quel pensiero lo fece infuriare.
Voleva giocare a fare la donna adulta? Benissimo. Di certo lui non glielo avrebbe impedito, in fondo non era mica la sua balia.
Riempì la coppa senza dire altro e la fece strisciare sul tavolo finché non fu di fronte a lei.
Sansa la fissò per qualche secondo, poi guardò di nuovo lui, come se stesse aspettando la sua approvazione. Un attimo dopo la prese tra le mani e bevve un generoso sorso di quel liquido rosso.
Sandor la vide strizzare gli occhi ma non ci fu alcun segno di cedimento. Non gli avrebbe dato quella soddisfazione, ne era sicuro.
Quando ebbe finito, ripose la coppa sul tavolo e poi lo fissò di nuovo; aveva le guance rosse per il caldo e le sue labbra erano bagnate di vino. La voglia di assaggiare quella bocca morbida si fece spazio con prepotenza nella sua testa.
Impose a se stesso di darsi un contegno, prima che la situazione gli sfuggisse di mano, e con un rude sorriso alzò l'altra coppa verso di lei, simulando un brindisi in suo onore. «Alla tua salute, uccelletto!»