Iniziativa:
Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.
Prompt:
appuntamento (giorno 12).
Numero
parole: 709.
Come
gli fosse saltato in mente di chiederlo proprio a lei, non ancora
riusciva a
spiegarselo. Eppure, nonostante tutto, non ne era affatto pentito.
Anzi, mentre
percorreva il corridoio illuminato dalla luna, Harry pensava che si
sarebbe
addirittura divertito in compagnia di Luna.
Certo,
gli sarebbe piaciuto invitare Ginny, ma per il momento poteva solo
limitarsi a
guardarla da lontano sia perché era la sorella di Ron sia
perché stava con un
altro ragazzo.
Si
era appena immerso nelle sue pene d’amore, che la vide. Luna
se ne stava ferma
al centro del corridoio, avvolta in un abito argento un po’
vistoso, ma che le
stava bene. Udendo i suoi passi, lei si girò e gli rivolse
uno dei suoi soliti
sorrisi sinceri e un po’ trasognati.
«Ciao
Harry», lo salutò.
«Ciao
Luna», disse, «non pensavo di incontrarti qui,
credevo che ci saremmo visti più
avanti.»
Harry
si morse la lingua. Forse le aveva dato l’impressione che non
gli facesse
piacere percorrere la strada che li separava dalla festa insieme, ma
Luna non
parve affatto turbata.
«A
dire il vero, volevo chiacchierare un po’. Ti va?»
rispose.
«Certo.»
Si
incamminarono in silenzio, passeggiando piano. Forse, nemmeno Luna
aveva tanta
voglia di andare alla festa di Lumacorno.
«È
una bella serata, vero?» disse a un tratto lei, volgendo il
capo. I suoi occhi
riflettevano il lucore della luna.
«Sì,
credo di sì», rispose Harry che si sentiva
stranamente in imbarazzo.
Ma
che ti prende? È Luna!
Solo Luna!
«Di
cosa volevi parlarmi?» le chiese.
«Oh,
non di “cosa”, Harry, ma di
“chi”», rispose Luna, allegra.
«Ovvero?»
«Di
Ginny.»
Sentendo
il suo nome, Harry cercò di nascondere il proprio rossore
tornando a guardare
dritto davanti a sé. Il corridoio era vuoto.
«Perché?»
chiese dopo un po’, quando fu certo di avere il pieno
controllo sulla voce.
«Perché
sei un idiota, Harry Potter.»
Harry
si fermò, incredulo. Luna gli aveva davvero dato
dell’idiota? Rimase a fissarla
e lei ricambiò con uno sguardo deciso e fermo.
«Luna...»
«Io
e Ginny siamo amiche da tanto e per questo vorrei aiutarla»,
lo interruppe
Luna, «con te, ora, non ci dovrei essere io.»
Harry
spostò il peso del corpo da un piede all’altro,
sempre più confuso e in
imbarazzo.
«Ma
Luna, lei sta con un altro e poi è la sorella del mio
migliore amico», rispose
in un soffio. Era la prima volta che si confidava con qualcuno e gli
sembrò
assurdo di farlo proprio con Luna.
Luna,
dal canto suo, gli sorrise di nuovo.
«Harry,
non posso dire di conoscere Ron quanto te, ma sono certa che sarebbe
felice di
sapere che sua sorella sta con il suo migliore amico», disse,
«e poi, chi ti ha
detto che Ginny non avrebbe accettato un appuntamento con te se glielo
avessi
chiesto? Io so che lei non aspetta altro, so che per quanto cerchi di
mentire
anche a se stessa, lei è te che ama davvero.»
Harry
rimase a fissarla a bocca aperta. Non si sarebbe mai aspettato un
discorso del
genere da Luna, che viveva in un mondo tutto tuo e aveva sempre la
testa fra le
nuvole. Richiuse la bocca e raddrizzò la schiena, abbozzando
un sorriso.
«Vuoi
molto bene a Ginny», constatò.
Luna
arrossì un poco.
«Lei
è l’unica vera amica che abbia mai avuto,
è naturale che le voglia bene»,
rispose, per poi accigliarsi subito dopo, «mi dispiace che tu
abbia invitato me
al posto suo, so quanto Ginny ci tenesse»,
continuò.
Harry
non sapeva cosa rispondere. Bofonchiò qualcosa di
incomprensibile e si guardò
le scarpe. Luna gli si accostò e gli prese una mano fra le
sue, stringendola
con gentilezza. Risollevò il capo per guardarla e la vide
sorridere. Lei
sorrideva sempre...
«Perché
non le chiedi un appuntamento?» gli chiese, come se fosse la
cosa più semplice
e ovvia del mondo.
Harry
avvampò di nuovo, ma questa volta non riuscì a
nasconderlo.
«Potrei...
sì... cioè, non lo so...»
«Provaci»,
insistette Luna.
«V-va
bene», disse infine. L’amica gli lasciò
la mano e fece per proseguire il
cammino, quando lui la trattenne. «ehm, Luna?»
«Sì?»
«Chiederò
a Ginny di uscire, ma... questa sera sono felice di essere con
te», le disse e
la riprese per mano.
Luna
rise e ricambiò, seguendolo lungo il corridoio.
Angolino
dell’autrice:
Ciao
a tutti!
Non
chiedetemi se è una brotp o una ship perché non
lo so nemmeno io.
Battute
a parte, io ho sempre visto Luna un po’ come la sorella che
Harry non ha mai
avuto, perché lui le vuole davvero bene, quindi direi che in
questa OS non ci
sono risvolti romantici di alcun tipo.
Luna
che veste i panni di Cupido... beh, non so perché ma ce la
vedo a fare il tifo
non solo per Harry e Ginny, ma anche per Ron e Hermione,
perché sono gli unici
amici che ha e quindi desidera vederli felici. Per lo meno,
è questa l’idea che
ho di Luna.
Che
dire? Ah, non lo so, ditemelo voi se questa “cosa”
ha senso oppure no.
p.s.: per chi fosse
masochista volesse,
QUI sul mio blog
trovate tutte le altre storie scritte fino a oggi per il
writober.
Senza
alcuna pretesa,
Elly