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Autore: Crateide    12/10/2019    1 recensioni
Si era appena immerso nelle sue pene d’amore, che la vide. Luna se ne stava ferma al centro del corridoio, avvolta in un abito argento un po’ vistoso, ma che le stava bene. Udendo i suoi passi, lei si girò e gli rivolse uno dei suoi soliti sorrisi sinceri e un po’ trasognati.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Iniziativa: Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.

Prompt: appuntamento (giorno 12).

Numero parole: 709.

 

 

 

 

Come gli fosse saltato in mente di chiederlo proprio a lei, non ancora riusciva a spiegarselo. Eppure, nonostante tutto, non ne era affatto pentito. Anzi, mentre percorreva il corridoio illuminato dalla luna, Harry pensava che si sarebbe addirittura divertito in compagnia di Luna.

Certo, gli sarebbe piaciuto invitare Ginny, ma per il momento poteva solo limitarsi a guardarla da lontano sia perché era la sorella di Ron sia perché stava con un altro ragazzo.

Si era appena immerso nelle sue pene d’amore, che la vide. Luna se ne stava ferma al centro del corridoio, avvolta in un abito argento un po’ vistoso, ma che le stava bene. Udendo i suoi passi, lei si girò e gli rivolse uno dei suoi soliti sorrisi sinceri e un po’ trasognati.

«Ciao Harry», lo salutò.

«Ciao Luna», disse, «non pensavo di incontrarti qui, credevo che ci saremmo visti più avanti.»

Harry si morse la lingua. Forse le aveva dato l’impressione che non gli facesse piacere percorrere la strada che li separava dalla festa insieme, ma Luna non parve affatto turbata.

«A dire il vero, volevo chiacchierare un po’. Ti va?» rispose.

«Certo.»

Si incamminarono in silenzio, passeggiando piano. Forse, nemmeno Luna aveva tanta voglia di andare alla festa di Lumacorno.

«È una bella serata, vero?» disse a un tratto lei, volgendo il capo. I suoi occhi riflettevano il lucore della luna.

«Sì, credo di sì», rispose Harry che si sentiva stranamente in imbarazzo.

Ma che ti prende? È Luna! Solo Luna!

«Di cosa volevi parlarmi?» le chiese.

«Oh, non di “cosa”, Harry, ma di “chi”», rispose Luna, allegra.

«Ovvero?»

«Di Ginny.»

Sentendo il suo nome, Harry cercò di nascondere il proprio rossore tornando a guardare dritto davanti a sé. Il corridoio era vuoto.

«Perché?» chiese dopo un po’, quando fu certo di avere il pieno controllo sulla voce.

«Perché sei un idiota, Harry Potter.»

Harry si fermò, incredulo. Luna gli aveva davvero dato dell’idiota? Rimase a fissarla e lei ricambiò con uno sguardo deciso e fermo.

«Luna...»

«Io e Ginny siamo amiche da tanto e per questo vorrei aiutarla», lo interruppe Luna, «con te, ora, non ci dovrei essere io.»

Harry spostò il peso del corpo da un piede all’altro, sempre più confuso e in imbarazzo.

«Ma Luna, lei sta con un altro e poi è la sorella del mio migliore amico», rispose in un soffio. Era la prima volta che si confidava con qualcuno e gli sembrò assurdo di farlo proprio con Luna.

Luna, dal canto suo, gli sorrise di nuovo.

«Harry, non posso dire di conoscere Ron quanto te, ma sono certa che sarebbe felice di sapere che sua sorella sta con il suo migliore amico», disse, «e poi, chi ti ha detto che Ginny non avrebbe accettato un appuntamento con te se glielo avessi chiesto? Io so che lei non aspetta altro, so che per quanto cerchi di mentire anche a se stessa, lei è te che ama davvero.»

Harry rimase a fissarla a bocca aperta. Non si sarebbe mai aspettato un discorso del genere da Luna, che viveva in un mondo tutto tuo e aveva sempre la testa fra le nuvole. Richiuse la bocca e raddrizzò la schiena, abbozzando un sorriso.

«Vuoi molto bene a Ginny», constatò.

Luna arrossì un poco.

«Lei è l’unica vera amica che abbia mai avuto, è naturale che le voglia bene», rispose, per poi accigliarsi subito dopo, «mi dispiace che tu abbia invitato me al posto suo, so quanto Ginny ci tenesse», continuò.

Harry non sapeva cosa rispondere. Bofonchiò qualcosa di incomprensibile e si guardò le scarpe. Luna gli si accostò e gli prese una mano fra le sue, stringendola con gentilezza. Risollevò il capo per guardarla e la vide sorridere. Lei sorrideva sempre...

«Perché non le chiedi un appuntamento?» gli chiese, come se fosse la cosa più semplice e ovvia del mondo.

Harry avvampò di nuovo, ma questa volta non riuscì a nasconderlo.

«Potrei... sì... cioè, non lo so...»

«Provaci», insistette Luna.

«V-va bene», disse infine. L’amica gli lasciò la mano e fece per proseguire il cammino, quando lui la trattenne. «ehm, Luna?»

«Sì?»

«Chiederò a Ginny di uscire, ma... questa sera sono felice di essere con te», le disse e la riprese per mano.

Luna rise e ricambiò, seguendolo lungo il corridoio.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

Ciao a tutti!

Non chiedetemi se è una brotp o una ship perché non lo so nemmeno io.

Battute a parte, io ho sempre visto Luna un po’ come la sorella che Harry non ha mai avuto, perché lui le vuole davvero bene, quindi direi che in questa OS non ci sono risvolti romantici di alcun tipo.

Luna che veste i panni di Cupido... beh, non so perché ma ce la vedo a fare il tifo non solo per Harry e Ginny, ma anche per Ron e Hermione, perché sono gli unici amici che ha e quindi desidera vederli felici. Per lo meno, è questa l’idea che ho di Luna.

Che dire? Ah, non lo so, ditemelo voi se questa “cosa” ha senso oppure no.

 

p.s.: per chi fosse masochista volesse, QUI sul mio blog trovate tutte le altre storie scritte fino a oggi per il writober.

 

Senza alcuna pretesa,

Elly

 

 

 

   
 
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