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Autore: LorasWeasley    12/10/2019    2 recensioni
SEQUEL di "I'm pregnant" e "You're a asshole"
[TodoMomo|Katsudeku]
"-Io non ci voglio finire imparentato con questo qui- Shoto indicò Bakugou senza neanche guardarlo, ormai erano anche arrivati a concludersi le frasi l’uno con l’altro –Senza offesa Midoriya.
-Esatto!- Gli diede man forte Katsuki –Noi non siamo d’accordo."
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Momo Yaoyorozu, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I - You - We'
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Eccomi qui con l'ultima storia di questa raccolta!
Per leggerla è MOLTO consigliato leggere le altre due storie della serie.
Non sto qui a ridire tutti gli avvertimenti sui personaggi OOC, vale la stessa cosa che ho scritto nelle note delle altre due storie.
Unica precisazione: la figlia di Katsuki e Midoriya alla fine non è stata adottata, ma ho pensato che in un mondo con dei quirk stranissimi magari ce ne poteva essere uno che riusciva a unire i loro due dna e fare in modo che avessero qualcosa con entrambe le loro caratteristiche.
Non che uno dei due sia rimasto incinto, ovvio, ma in laboratorio si possono fare un sacco di cose.
Buona lettura!
Deh
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We do not agree


Deku teneva la bambina per mano, bambina che aveva le sue stesse lentiggini e il suo stesso colore di capelli, capelli raccolti in due codine alte che si muovevano al ritmo della sua andatura saltellante e vivace.
Sun fece un urletto felice e, non riuscendo del tutto a controllare il suo quirk, bruciò la mano che stringeva del padre con una piccola esplosione per farsi lasciare andare.
-C’è Aki! C’è Aki!- ed esaltata corse via.
Midoriya sospirò esasperato massaggiandosi la mano, poi si girò a fissare il suo compagno –Kacchan! Ti ho detto di insegnarle a gestire il suo quirk.
Ma Katsuki non sembrò neanche ascoltarlo, troppo concentrato a fissare con orgoglio la figlia, aveva proprio il suo stesso comportamento, era così fiero di lei.
Izuku alzò gli occhi al cielo, poi afferrò la mano del suo ragazzo e lo trascinò verso la panchina all’interno del parco dove erano seduti i genitori di Akihiko, il bambino dal quale loro figlia era appena corsa e ora stavano giocando insieme tra i giochi.
Bakugou tornò a fare una faccia infastidita non appena li vide e commentò a mezza voce –Si dia il caso che io continui a venire qui solo per quella mocciosa.
-Certo Kacchan.
Era la prassi di ogni domenica che loro quattro si incontrassero al parco, che i loro figli giocassero insieme e che Katsuki si lamentasse di tutto questo.
Akihiko era identico a Momo e aveva un quirk tutto particolare, aveva preso da Shoto solo la sua parte del ghiaccio ma nonostante la giovane età riusciva già a realizzare oggetti con questo elemento, sicuramente quindi aveva preso anche un po' del quirk della madre.
-Come va?- chiese Izuku felice sedendosi accanto ai suoi amici e iniziando una conversazione.
Bakugou rimase li accanto, le mani in tasca poggiato contro la ringhiera, rispondeva a monosillabi scazzati solo se veniva direttamente interpellato e non staccava gli occhi dalla sua bambina.
Diverso tempo dopo sentirono il suono indistinguibile delle esplosioni di Sun e le sue urla infuriate, Deku corse subito da lei non appena vide che aveva gettato Akihiko a terra e gli stava urlando qualcosa contro.
La spostò subito di lato allontanandola dal bambino e arrabbiato iniziò a sgridarla –Sun! Quante volte ti ho detto che non devi usare il tuo quirk contro gli altri bambini? Devi smetterla! O ti metto in punizione e non veniamo più al parco.
La bambina aveva un carattere forte, sosteneva il suo sguardo restando in piedi davanti al padre, i pugni stretti e le labbra serrate. Ma nonostante questo Izuku vide subito che le sue labbra stavano tremando e aveva gli occhi lucidi.
Fece in tempo solo a sospirare, perché sapeva quello che stava arrivando, quando appunto la bambina esplose in un pianto arrabbiato e corse via urlando il nome dell’altro padre.
Bakugou la prese in braccio e alzandola da terra se la strinse addosso cullandola mentre piangeva sulla sua spalla.
Midoriya gli lanciò uno sguardo di fuoco, doveva smetterla di viziarla in quel modo, che poi finiva per passare sempre lui per il cattivo della situazione.
Nel frattempo Shoto e Momo avevano raggiunto il loro piccolo per accertarsi che fosse tutto okay.
-Che è successo, Aki?- chiese Shoto tranquillo mentre si abbassava al suo livello e gli passava dolcemente una mano tra quei capelli neri.
Il bambino aveva lo stesso sguardo di Shoto, sempre calmo e quasi impassibile, ma in quel momento qualcosa lo stava tormentando internamente –Io non voglio andare via da mamma e papà.
Shoto corrugò le sopracciglia confuso e guardò prima Momo e poi Midoriya.
-Perché dovresti andartene via da noi, tesoro?- chiese a quel punto Momo.
-Sun ha detto che devo sposarla, ma io non voglio andarmene da casa di mamma e papà- tirò su con il naso e li lasciò senza fiato.
Tutti si girarono verso la bambina, che era ancora tra le braccia di Bakugou, che forse era il più sconvolto di tutti, tanto che urlò incredulo –SUN!?
La bambina aveva smesso di piangere nonostante avesse ancora gli occhi lucidi e le guancie bagnate, fissò il padre stringendo le braccia al petto –Io voglio essere la fidanzata di Aki.
Midoriya intervenne togliendole la bambina dalle braccia prima che il suo ragazzo la facesse letteralmente esplodere, se la portò un po' più lontano e iniziò a parlarle, ignorando le urla di Katsuki che erano tipo “tu vivrai sotto il mio tetto minimo fino ai 30 anni, e con i ragazzi ci vuole una distanza minima di cinque metri! Mi stai ascoltando?!”
-Ascolta tesoro- iniziò Izuku pacato –Avete cinque anni, siete ancora piccoli per parlare di queste cose.
Sun sbuffò –Ma papà… A me Aki piace.
Midoriya sorrise dolcemente e le accarezzò una guancie lentigginosa –Allora vedi di non spaventarlo urlandogli contro e usando il tuo quirk contro di lui.
La bambina lo fissò confusa –Ma non è quello che papà fa sempre con te?
Le guancie di Izuku divennero completamente rosse –Non… Non c’entra nulla questo- iniziò ad annuire più per convincere sé stesso e riprese –Non devi prendere esempio da tuo padre per queste cose.
Sun si imbronciò e Izuku la trovò adorabile –Ascoltami okay? Vai li e chiedigli scusa, ti piace giocare con lui, vero?
Lei annuì velocemente e Midoriya riprese –Allora continuate a giocare insieme, quando sarai più grande poi si vedrà, va bene?
Distolse lo sguardo e borbottò un “va bene” svogliato con il quale non voleva dargli nessuna soddisfazione.
Midoriya sospirò per l’ennesima volta, ma di Katsuki doveva prendere proprio tutto il suo carattere?
Mentre loro facevano questa conversazione Momo e Shoto cercavano di tranquillizzare Akihiko –Non devi andartene da casa, sei ancora piccolo- Momo era terribilmente divertita ma cercava di non ridere.
Shoto era più serio e preoccupato per la situazione –Non devi continuare per forza a stare con lei se ti fa male con il quirk o…
-No!- il bambino fece un passo indietro e strinse il tessuto della gonna della madre –è mia amica! Io voglio stare con lei!
-Va bene amore- fu Momo a rispondere –Torna a giocare con lei, okay? Poi ci penserete quando sarete più grandi a queste cose.
Il bambino annuì convinto e si avvicinò a Sun la quale aveva appena finito di parlare con Midoriya, sembrava più tranquilla e imbarazzata.
Izuku raggiunse Katsuki che non aveva per niente una bella cera, non fece neanche in tempo a chiedergli se andasse tutto bene che questo gli mise entrambe le mani sulle spalle e lo fissò serissimo –è una tragedia, Deku.
Lo disse con un timbro di voce di chi stava per annunciare la fine del mondo.
-Così ti impari a viziarla e a darle tutto quello che vuole- si prese la sua rivincita Midoriya con un sorrisetto.
-Ma cosa c’entra questo! Non ridere! Non capisci la gravità della situazione!
Dando un’occhiata ai loro bambini notarono che Aki aveva appena creato un fiore di ghiaccio e l’aveva regalato a Sun, la bambina l’aveva accettato leggermente in imbarazzo e poi gli aveva lasciato un veloce bacio sulla guancia.
-Sono adorabili- sospirò Momo e Izuku annuì felice, Shoto era impassibile e Katsuki stava diventando sempre più livido in volto.
Izuku non riusciva più a trattenere le risate e anche Momo si unì a lui, poi inaspettatamente Shoto intervenne stando dalla parte di Katsuki.
-Ha ragione, è una tragedia.
Momo lo fissò divertita ma allo stesso tempo confusa.
-Ma che vi prende, sono bambini, chi non ha avuto una cotta da bambino?- fu Izuku a parlare, lo disse arrossendo leggermente e fissando Kacchan.
-Avevi una cotta per me!?- Katsuki stava entrando nel panico –E guarda dove siamo oggi! Non va assolutamente bene.
-Io non ci voglio finire imparentato con questo qui- Shoto indicò Bakugou senza neanche guardarlo, ormai erano anche arrivati a concludersi le frasi l’uno con l’altro –Senza offesa Midoriya.
-Esatto!- Gli diede man forte Katsuki –Noi non siamo d’accordo.
Ma a quel punto nessuno li stava ascoltando più perché Momo e Midoriya stavano ridendo così tanto che avevano le lacrime agli occhi.
Nessuno dei quattro avrebbe dimenticato tanto facilmente quella giornata.

[1341 parole]
  
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