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Autore: BeautyLovegood    13/10/2019    2 recensioni
Dopo l'Apocalisse mancata, Crowley e Aziraphale si sono finalmente messi insieme e stanno per festeggiare il loro primo anniversario, ma la sorpresa di Aziraphale cambierà per sempre la loro lunga esistenza...
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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DODICI ANNI DOPO

 

Crowley ed Aziraphale avevano appena finito di preparare la cena. Erano entrambi emozionati di rivedere la loro Magic dopo cinque lunghi anni che aveva passato in Africa ad aiutare le persone con i suoi poteri, stando attenta a non farsi vedere da nessuno. Grazie a lei, molti piccoli villaggi avevano cibo, acqua e medicine a volontà e molte scuole erano piene di bambini e bambine in ottima salute.

- Anche se, comunque, io rimango dell’opinione che non avrebbe dovuto usare troppo i suoi poteri.- disse Aziraphale mentre si toglieva il grembiule da cucina.

- Angelo, nostra figlia ha la fortuna di essere speciale e ha usato i suoi poteri per fare quel tipo di bene che solitamente gli umani sono bravi solo a dire piuttosto che a fare. E comunque, è riuscita a non farsi scoprire da nessuno, perciò smettila di fare il santarellino, anche se è il tuo secondo nome!- commentò Crowley.

- Il tuo, invece, dovrebbe essere… Dolcissimo!

Il demone rispose alla provocazione di suo marito spingendolo contro il muro e lanciandogli uno sguardo di fuoco, come se volesse farlo arrosto.

- Lo sai quanto odio quella parola rivolta a me, angelo!- disse a denti stretti.

- Ma adoro quando la dici tu…

E la sua bocca si ritrovò attaccata a quella del suo angelico marito.

- Amur… amur… mugi… stu… rrivnd…- cercò di dire quest’ultimo, ma più parlava, più Crowley spingeva la sua bocca contro la sua e lo faceva eccitare con la sua lingua.

- Lo so di essere grande, ormai, ma voi siete pur sempre i miei padri! Un po' di contegno!- disse una voce familiare.

Crowley finalmente si staccò e ammirò insieme ad Aziraphale la loro fantastica figlia trentenne. Aveva i capelli corti, indossava un abito da donna africana, lungo e variopinto, e persino dei gioielli di legno colorati e teneva in mano una grande borsa.

- Hi baba Cro! Hi baba Azi!- li salutò allegramente. Crowley l’abbracciò per primo e Aziraphale dovette aspettare un bel po’ prima che si staccasse.

- Ci sei mancata tanto, tesoro!

- Anche voi mi siete mancati tanto. Vi ho portato dei regali.

- Ma guardati, sei uno scheletro! Scommetto che ti sono mancate anche le crêpes del tuo papà angelo.- disse Aziraphale mostrando a Magic il dessert al sicuro nel forno.

- Veramente, ho imparato a cucinarle per i bambini africani con un po’ del loro grano e delle ottime banane ed erano anche piuttosto buone, ma non come le tue, papà Azi. Comunque… avrei preparato anche io un dessert.- disse Magic tirando fuori dalla sua borsa un piatto avvolto nella carta stagnola.

- Che cos’è, tesoro?- chiese Crowley, curioso.

- È una sorpresa, ve la mostrerò dopo.- disse lei mentre appoggiava il piatto sopra i fornelli spenti.

- Allora adesso facciamo un brindisi!- propose Crowley e alzò il suo calice di vino bianco, imitato dal marito e dalla figlia.

- Al ritorno della nostra meravigliosa figlia, non solo da questa lunga e intensa esperienza, ma anche… a casa sua.

- Bentornata, principessina.- disse Aziraphale guardando Magic con dolcezza.

- Grazie… a tutti e due.- disse lei e sfiorò il suo bicchiere con quello dei suoi papà.

Crowley e Aziraphale avevano preparato tutti i suoi piatti preferiti, lasagne, polpette e insalata di pomodori, ma al momento del dessert, Magic tolse la carta stagnola dal suo piatto, mostrando al demone e all’angelo…

- Che bella torta di mele!- esclamò Aziraphale.

- L’ho fatta con le mie mani.- spiegò Magic, poi notò la bocca e gli occhi spalancati di Crowley.

- Che tipo di mele ci sono là dentro?- chiese il demone con un filo di voce.

- Rosse.- rispose Magic con un sorriso. Crowley si alzò in piedi e strofinò con le mani il viso di sua figlia.

- Chi sei? Che ne hai fatto di mia figlia Magic?

- Sono sempre io, papà Cro… ho solo scoperto… nuovi sapori in Africa. E ti dirò, le mele rosse sono le mie preferite!

Crowley posò il piatto con la torta sul tavolo e abbracciò di nuovo forte Magic e le diede un lungo bacio sulla guancia.

- Mi hai reso il papà demone più felice del Mondo! Anzi no, di tutti gli Universi! E ora gustiamoci questa delizia!

La torta era così buona che Crowley fece ben due volte il bis, mentre Aziraphale rinunciò alle sue amate crêpes senza rimpianti.

- Sono felice che vi sia piaciuta la mia torta. E… ci sarebbe anche un’altra sorpresa, ma è meglio mostrarvela in un posto più grande.

- Allora andiamo in salotto.- disse Aziraphale dopo essersi pulito la bocca con il tovagliolo.

- Veramente… stavo pensando… a St. James Park, vicino alla nostra panchina. Mi è mancata tanto anche lei.- disse Magic mentre sparecchiava.

- Ma, Magic, il parco è chiuso ed è anche molto buio.- puntualizzò l’angelo.

- Lo so… ma è l’ideale per la mia sorpresa.

Crowley schioccò le dita per rimettere tutto in ordine.

- Allora andiamoci subito!

- Posso guidare io, Papà Cro? Ormai sono grande a sufficienza per guidarla.- chiese Magic e il demone le rispose con una grassa risata.

- Ti voglio bene, Magic, ma tua sorella Bentley può essere guidata solo dal sottoscritto!

Aziraphale fece segno alla figlia di non insistere in quella inutile battaglia.

Arrivati alla loro panchina al St. James Park, Magic si guardò intorno per essere più sicura e poi si rivolse ai suoi padri.

- Papà Cro… Papà Azi… quello che sto per mostrarvi potrebbe farvi andare fuori di testa, ma spero anche che vi renda felici.

- Sei forse incinta?- chiese Crowley togliendosi gli occhiali per guardare il ventre piatto di Magic.

- No, no, non si tratta di quello, ma… di due bellissime cose…

Aziraphale schioccò le dita per far apparire un lampione acceso e vedere meglio la sua donna. Dietro la sua schiena erano spuntate due enormi e splendide ali dalle piume bianche ma anche nere. Il demone e l’angelo erano meravigliati da quella visione.

- Magic… sei meravigliosa!- disse Crowley.

- Sono le ali più belle che abbia mai visto! Ma quando sono arrivate, tesoro?

- È successo quando sono arrivata in Africa. Ero emozionata e piena di buone intenzioni, ma dopo aver passato alcuni giorni a fare piccolo miracoli per aiutare uno dei villaggi più poveri che avevo trovato, una notte scappai nella foresta perché mi sentivo malissimo. Mi faceva male tutto il corpo ed ero spaventata perché non riuscivo a capire che cosa mi stesse succedendo e non avevo neanche la forza di battere le mani per far passare tutto. Mi strappai persino i vestiti e mi sdraiai a terra, convinta che fosse arrivata la mia ora…

Magic guardò soprattutto Aziraphale in quel momento, ma poi sorrise e sfiorò le sue ali.

- Poi all’improvviso… il dolore cessò e sentii qualcosa di caldo e morbido addosso a me, come una coperta. Aprii gli occhi, vidi queste due bellissime ali… e mi resi conto di aver ricevuto un dono. E il merito è anche vostro.

Crowley si avvicinò alla figlia e le accarezzò una piuma nera dell’ala destra mentre la guardava negli occhi.

- Tesoro… anche io ho provato quel tipo di dolore quando sono caduto e le ali mi erano diventate nere, ma a differenza di te, non le consideravo un dono, bensì una maledizione… almeno fino a oggi.

Magic sorrise e lo baciò sulla guancia.

- Però… non ho mai avuto la forza di provarle, anche perché non volevo farmi scoprire da nessuno, perciò… non so volare.

- Hai fatto benissimo, cara, perciò t’insegneremo noi ad usarle. Sembra difficile, ma è come quando ti abbiamo insegnato ad andare in bicicletta: una volta che hai imparato, non smetti più.- disse Aziraphale con entusiasmo e prese per mano la figlia insieme al marito. Entrambi spalancarono le ali e si alzarono lentamente per non spaventare Magic.

- Sembriamo una colomba, una gazza e un falco.- disse Crowley ironico.

- Adesso agita un po’ le ali, Magic.- disse Aziraphale e Magic fece come lui le aveva detto, rimanendo comunque concentrata sul panorama della Londra semi-addormentata, fino a quando le sembrò di essere in mezzo a due cieli stellati.

- È bellissimo!- disse emozionata.

- Adesso ti lascio andare, tesoro, poi, quando ti sentirai pronta, lo farà anche Papà Cro!- disse l’angelo e si allontanò un po’ da Magic, che si sentiva già molto sicura di sé e agitava le ali pronta ad esplorare, ma Crowley la strinse a sé e la fece volare lontano.

- Ehi, aspettatemi!- esclamò Aziraphale volando più veloce che poteva, ma gli era difficile proprio come per il jogging. Mentre volava, Crowley guardava negli occhi sua figlia quasi come se fosse la sua fidanzata.

- Magic… sono felice che tu sia tornata. Fosse per me, non te ne andresti mai da casa. A volte è dura essere padre della donna migliore del Mondo, ma ne vale la pena perché sei un esempio per tutti!

- Grazie, papà… adoro quando sei… dolce!- disse Magic in tono di sfida e Crowley la lasciò andare, pentendosi subito dopo, ma lei spalancò le ali e volò da sola fino alle nuvole, raggiungendo il suo affaticato padre angelo.

- Non sei niente male, Magic, per essere una principiante!- commentò meravigliato.

- Vediamo se Papà Cro riesce a prenderci!- disse lei, gli prese la mano e volarono insieme lontano.

- Papà… ti confesso che ho avuto dei piccoli dubbi riguardo… il mio patto con Dio… soprattutto dopo aver ottenuto queste ali.- disse a voce bassa.

- Che tipo di dubbi, tesoro?

- Quel dolore che ho provato… mi ha fatto desiderare di morire e di finire… in uno dei due posti…

Magic rallentò un po’ e Aziraphale vide una lacrima scivolare sulla sua guancia.

- È normale, tesoro. Anche io ho provato certi dolori forti, soprattutto nel cuore e anche quelli fanno altrettanto male. Detesto dirtelo, ma te l’avevo detto che un giorno o l’altro ti saresti pentita di aver fatto quel patto.- disse a voce bassa l’angelo.

- Non ho detto questo, papà! Ero sola e lontana da casa, pensa che cosa sarebbe successo se fossi morta lì! Tu e Papà Cro non mi avreste più rivista e avrei sprecato per l’eternità il dono che mi ha fatto Dio!- disse Magic nascondendo il viso con l’ala sinistra, così Aziraphale volò a pancia in su sotto di lei.

- E invece… come puoi vedere anche adesso, Lei te ne ha fatto un altro perché te lo sei meritato e io non potrei essere più fiero!

- Beccati!- esclamò Crowley apparendo davanti a loro con le ali nere spalancate. Aziraphale e Magic si spaventarono, ma subito dopo risero di gusto.

- Direi che per stasera può bastare! È ora di tornare con i piedi a terra! Ho bisogno di riposare un po’ prima di tornare ad aiutare il Mondo!









































L'esperienza di Magic è quella che vorrei vivere anche io, ma per molti motivi non ho potuto farla...
Comunque, ho cambiato idea, sarà il prossimo l'ultimo capitolo, ma non per questo le sorprese finiranno!

  
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