Capitolo 6: Una Gran Brutta Bestia Chiamata Gelosia

Quando suonò la campanella dell’intervallo, Demyx e Axel andarono verso la classe dei due più piccoli, come ormai erano abituati a fare da quando era cominciata la scuola.

I due rimasero sorpresi dell’assenza di Riku, e quando Sora gli raccontò che l’argenteo era fuggito senza un motivo, naturalmente omise la parte del bacio e tutto quello che riguardava Vexen.

Ne avrebbe parlato dopo con Axel.

Era una cosa necessaria.

-Allora… Facciamo qualcosa dopo la scuola?- chiese il castano.

-Ehm… Non so tu, ma noi usciamo. Ho intenzione di far vedere a Dem un po’ la città…Ehm da soli…

Sora spalancò gli occhi.

-Voi state insieme?Perchè non me l’avete detto?

-…Ma sei impazzito?- chiese Axel che ormai aveva raggiunto la tonalità dei suoi capelli per l’imbarazzo.

Demyx, invece, scoppiò a ridere una reazione naturale per uno come lui. Non poteva negarlo, a lui il rosso piaceva e anche tanto. Stare insieme a lui, sarebbe stato un sogno, quindi nel suo cervello quella risata serviva per dissimulare la sua voglia, altrimenti avrebbero capito.

- Ehm, scusate… Quindi è un’uscita tra amici…cioè volete ricordare i bei vecchi tempi…giusto?Ho capito bene?Non è che mi nascondete qualcosa?

-Semplice uscita tra amici!- confermarono i due all’unisono.

-Non ti dispiace, vero?- chiese Axel – Voglio dire… Puoi andare a vedere come sta Riku, no?A proposito… Chissà dove starà?Scappare così all’improvviso, non è proprio da lui… Io penso che potresti provare a chiamarlo, in fin dei conti non sappiamo proprio dove sia…

Demyx interruppe il discorso del rosso con un gesto, per prendere la parola.

-…Penso sia da Zexion….

-Chi?- chiese Sora curioso, mentre Axel mostrava lo stesso interesse avvicinandosi ai due.

- Zexion… Un nostro amico… Mi ricordo che quando eravamo piccoli... Riku ogni volta che aveva un problema correva da lui.

Sora sentì una morsa al cuore… cos’era quella?

Dolorosa e Fredda…

Quella fastidiosa sensazione che senti ha un nome…

Gelosia

-Lui… Non ce ne aveva mai parlato…

-Posso capire… Zexy è un tipo un po’ strano e molto diffidente, forse Riku non voleva metterlo a disagio… - cercò di spiegare Dem passandosi una mano tra i capelli.

-Capisco…-cominciò Sora, ma il suono della campanella lo costrinse ad ritornare in classe.

-E questo Zexion, cosa rappresenta per Riku?- chiese Axel continuando il discorso approfittando del ritardo del prof.

-Una sorta di punto di riferimento, come lo è per me, lui ci ha sempre tirato fuori dai guai… In un certo senso ha sempre fatto da baby-sitter a tutti e due…Gli devo molto…

Axel impallidì improvvisamente.

-Ehi!Ax… Stai bene?

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-Ora sei convinto che io sappia tutto di Dem, sono sempre stato in contatto con lui dopo che ha lasciato questa città…Voi due avete sempre avuto l’abitudine di confidarmi i vostri dubbi e tutto ciò che vi succede… Quindi è per questo che conosco il rapporto tra Vexen e Demyx. Tu stai tranquillo… Dem sa quello che fa, ma penso di dover parlare con Vexen a questo punto… Anche se detesto avere a che fare con quel tipo… - disse Zexion mentre si stava picchiettando il mento con una matita.

Riku lo osservava curioso, ogni movimento del suo amico aveva un che di affascinante[Ok... questo lo penso anche io!XD N.D. Isuzu].

-Ma cosa vuoi dirgli?- chiese continuando a guardarlo negli occhi.

-Devo mettere in chiaro alcune cose!Comunque… Quel Sora potrebbe preoccuparsi se non ti vede tutto il giorno, dovrai affrontarlo prima o poi…

-Meglio poi che prima!

Zexion scosse la testa sorridendo dolcemente al ragazzo e lo abbraccio.

-Senti facciamo così, prendo la macchina e ti accompagno io da lui, va bene?Ah… Volevo chiederti una cosa… Com’è che io Sora e Axel non li ho mai visti?

- La verità è che a te non è mai piaciuto conoscere persone nuove. Un conto sono i clienti di questa libreria un conto sono persone con le quali potresti facilmente stringere un legame… Tu sei fatto così…

Zexion scoppiò a ridere.

-Che c’è? Ho detto parole bellissime e tu ridi?

-Non mi aspettavo tutta questa sensibilità da parte tua… A quanto pare Dem ti ha già contagiato… Anche se non sembra è molto sensibile il ragazzo…

-Lo so, ma è bravo a mascherare i suoi sentimenti… Chissà da chi a preso… Tu ne sai qualcosa Zexion… O ti devo chiamare “Burattinaio Mascherato”?

Zexion si limitò a sorridere.

-Appunto…- affermò Riku vedendo la reazione del giovane.

-Dai muoviti che ti accompagno a casa!

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Sora aspettava il suo amico davanti al cancello nero di casa sua. Rifletteva sulle poche parole che aveva scambiato con Demyx. Chissà com’era questo Zexion…

Sospirò pesantemente.

Camminava avanti e indietro, preoccupato.

Ma di cosa?Se Demyx diceva che Riku era con quel ragazzo voleva dire che stava bene…

O forse è proprio perché si trovava con lui che sei preoccupato…

-Strano che non ci sia ancora nessuno in casa… Comincio a preoccuparmi!- si disse guardando la strada nella speranza di vedere Riku.

Passarono dieci minuti, dopodiché una grossa macchina rossa si fermò davanti a casa dell’argenteo. Alla guida c’era un giovane con un enorme ciuffo davanti agli occhi che abbassò il finestrino e guardò Sora, poi si rivolse a qualcuno seduto sul sedile affianco a lui:

-Forza Riku!Scendi!Siamo arrivati e c’è il tuo amico… Sora, giusto?

Riku scese velocemente dalla macchina e con un rapido cenno saluto Zexion che sorrise semplicemente per poi ripartire con il suo macchinone rosso fuoco.

-Sora…- cominciò il ragazzo per poi interrompersi subito.

- Riku… Stai bene…?

-Ehm…Sì… Vieni entriamo in casa… Dobbiamo parlare!

Dobbiamo Parlare… Mai parole furono più dure…

 Intanto la macchina di Zexion procedeva nel suo percorso per poi arrestarsi davanti ad un enorme palazzo; frettolosamente citofonò e si fece aprire la porta.

Corse su per le scale e si bloccò davanti ad una porta segnata con il numero 21.

Suonò il campanello.

La porta si aprì lentamente…

-Oh!Zexion che piacere da quanto tempo!

-Ciao anche a te… Vexen…