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Autore: tiaspettoqui    19/10/2019    1 recensioni
Harry Styles ha venticinque anni ed un grande peso nel cuore da circa tre mesi. Lavora in un bar al centro di Londra, il bar dove Scarlet Brown prende sempre il suo solito caffè prima di andare a lavorare. Scarlet ha ventiquattro anni ed un lavoro come maestra alla scuola elementare. A lei le novità non sono mai piaciute.
Una corda sottile li lega, ma non riescono a rendersene conto. Tanti punti in comune, tanti piccoli e innocenti segreti si portano con sè, tanto amore da dare ma nessuno con cui condividerlo.
"Stringimi forte Harry, stringimi adesso."
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Nuove conoscenze


Nella vita di ogni essere umano vi è un sentimento che arriva e travolge come un uragano, un sentimento che non si riesce a controllare e che spazza via ogni certezza. Questo sentimento è la confusione. Quando una persona è confusa si riconosce: la si vede vagabondare per la città con lo sguardo di chi non sa proprio dove sta andando, sono solo i piedi che continuano ad andare uno davanti all'altro per forza d'inerzia. Altre persone invece riescono solo a guardare il soffitto e pensare, che è anche la cosa peggiore. Si può essere confusi per tante cose: cosa farò dopo la scuola? Cioccolato bianco o fondente? Scrivo a quel ragazzo tanto carino oppure aspetto che mi scriva lui?
Scarlet Brown, in questo momento, è confusa. Continua a fissare l'armadio pieno zeppo di vestiti perché non ha proprio la più pallida idea di cosa mettersi stasera. Una parte di lei vorrebbe osare perché sono giorni che indossa i soliti vestiti per andare a lavoro, ma l'altra parte, quella più razionale, vorrebbe che lei rimanesse nascosta nei suoi soliti maglioni. Sbuffa e si passa una mano tra i fini capelli marroni. Il cellulare vibra e la foto di Peach compare sullo schermo. Si avvicina al letto e afferra il telefono.
"Peach?"
"Ehi raggio di sole! - in sottofondo si sente il frusciare del vento – sto arrivando. Tu a che punto sei?"
"Al punto che penso proprio di restare a casa. Non so cosa mettermi"
Peach sorride anche se Scarlet non può vederla e "Ripeto, sto arrivando. La tua stilista personale sta accorrendo in tuo aiuto."
La chiamata si chiude e Scarlet si sdraia sul comodo materasso del suo letto. A Scarlet piace uscire, ma allo stesso tempo preferisce restare a casa perché è sempre indecisa su cosa deve indossare. Insomma, chi glielo fa fare di prepararsi per ore se poi tanto dopo nemmeno trenta minuti il trucco è già colato e la maglietta si sgualcisce?
Mentre aspetta la sua amica decide di mettere un po' di musica e di truccarsi. Entra nel bagno ed apre il primo cassetto dell'unico mobiletto nella stanza. Ne tira fuori una piccola pochette dove tiene con molta cura i pochi trucchi che possiede.
Decide di non appesantire molto il suo sguardo, scegliendo colori chiari per gli ombretti e una linea sottile di eyeliner. Scarlet non è mai stata una guru del make up e quelle poche nozioni che sa riguardo i cosmetici le sono stati insegnati da Peach e da qualcuno su Youtube. Dopo tre canzoni e qualche imprecazione, Scarlet si guarda allo specchio abbastanza soddisfatta. Il campanello suona e la ragazza corre ad aprire la porta.
"Finalmente ce l'hai fat..." alza lo sguardo e, al posto degli occhi marroni di Peach, si ritrova due pozzi di oceano a fissarla confusa.
"Ciao cuginetta, non credevo sapessi del mio arrivo". Louis Tomlinson le sorride sornione, con le mani dentro le tasche della giacca jeans che indossa, i capelli un po' scompigliati e le scarpe tutte rovinate, perché a lui piacciono così.
"L-Lou, scusa pensavo fosse Peach – lo abbraccia forte per poi farlo entrare in casa – ma cosa ci fai qui? Non ti aspettavo prima di Natale".
Louis scrolla le spalle e "Mi mancava Londra."
Louis Tomlinson è il fratello che Scarlet non ha mai avuto. Sono cresciuti insieme, uno al fianco dell'altro, Louis l'ha raccolta quando è caduta due anni fa, perché Louis è una roccia. Louis va avanti sempre con il sorriso, perché per lui le cose su cui piangere sono veramente poche e lo sa bene.
"Ma stai andando da qualche parte?"
Scarlet apre la porta della cucina e si avvicina alla mensola sopra al lavandino per prendere un bicchiere. "Si, Peach mi ha costretto ad andare ad una serata – apre il rubinetto e riempe il bicchiere – ora si è fissata che deve trovarmi un ragazzo".
Louis ride e "Quella ragazza è praticamente me, solo con le tette".
"Questa vostra coalizzazione mi fa paura sai? - anche Scarlet ride – Comunque Lou, seriamente, perché sei tornato?"
Louis si guarda intorno nervoso e sta per dire qualcosa quando il campanello suona.
"Questa è Peach, ha sicuramente scordato le chiavi – la ragazza esce dalla cucina – continueremo questo discorso dopo."


E' passata circa mezz'ora e il letto di Scarlet è pieno di vestiti, camice e pantaloni. Louis e Peach sembrano due giudici di una sfilata di moda, seduti sul letto aspettando che Scarlet si provi l'ennesimo vestito.
"Scar, quanto ci vorrà? Io comincio ad essere stanco..." ribatte Louis.
"Stai zitto – Peach lo colpisce su una spalla – se tua cugina stasera non troverà nessuno sarà tutta colpa tua e della tua fret..."
"Porca puttana". Louis apre la bocca in segno di stupore mentre guarda Scarlet. Quest'ultima sorride imbarazzata e "Louis, falla finita. Non è niente di che."
"Stai scherzando spero." dicono gli amici all'unisono.
Scarlet non indossa niente di così attraente e provocante. I jeans chiari e stretti fasciano le sue gambe alla perfezione, gli stivali sono bassi e neri, una maglietta bianca lasciata volontariamente lenta e una giacca nera a completare il tutto.
La reazione di Louis è la dimostrazione che non serve un vestito corto per attirare l'attenzione, ma solo indossare l'abito perfetto che descriva la tua persona. Louis ne è rimasto colpito perché vede che Scarlet è a suo agio ad indossare quei vestiti.
"Scar, sei bellissima. E sono sicura che lo penserà anche Will."
Scarlet punta un dito contro Peach e "Stasera vengo solo per farti un favore, ricordalo".
"Si certo, come no." Peach ride e incrocia le braccia al petto.

**
La musica rimbomba forte, le luci cambiano colore ad un intervallo ben preciso ed Harry ha già perso di vista Liam. L'ultima volta che ha visto la sua strana camicia è stata al bancone, mentre prendevano da bere, bancone da cui Harry non si è mai mosso. Gioca distrattamente con la cannuccia del suo drink, ne prende un sorso e sospira. Perchè si è fatto convincere?
Guarda l'orologio del telefono che segna le ventidue e trenta, prende un altro sorso e decide di uscire da quel posto che lo sta soffocando.
Si fa spazio tra la folla e, finalmente, riesce ad aprire la porta di quella casa mai vista prima e respira aria pulita. Un brivido percorre il suo corpo. Le sue braccia sono coperte solo da una camicia celeste leggera e l'aria frizzantina di Ottobre gli si insinua nelle ossa.
Harry sospira – di nuovo – e non riesce ad accettare il fatto che lui lì non vuole stare. Ci ha provato, ci ha provato fino all'ultimo e ci ha provato per Liam, ma proprio non ce la fa. Gli serve più tempo, più tempo per lui e per i suoi pensieri. Magari ci sbatterà la testa due o tre volte prima di capire che non serve a nulla stare così, ma vuole esserne sicuro.
Prende il telefono e manda un messaggio a Liam:"Amico non ce la faccio, torno a casa. Vai e stendile tutte. H."
Rientra in casa solo per prendere la sua giacca e, una volta uscito, infila le mani nelle tasche dei jeans e comincia a camminare per le vie di Londra. E' venuto alla festa con la macchina di Liam, quindi dovrà passeggiare. Non che gli dispiaccia.
Osserva la luna che è ancora più luminosa delle altre sere e tira un calcio ad un piccolo sasso davanti a lui. Il suo sguardo si sposta su ogni persona accanto a lui: una signora sta passeggiando con il suo cagnolino, due innamorati camminano stretti l'uno all'altro per riscaldarsi, un uomo litiga al telefono. Gli sembra incredibile che ogni persona sulla faccia della Terra abbia una vita completamente diversa da ogni altro essere umano. Una musica attira la sua attenzione, distogliendolo dai suoi pensieri. Si guarda intorno e capisce che il suono proviene da un piccolo pub vicino. Entra nel locale e il caldo accogliente lo investe, insieme alla piacevole musica che lo ha attirato fino a lì.
Ci sono pochi tavoli e un bancone con qualche sgabello. E' tutto in legno e in fondo, sulla destra, vi è un piccolo palco dove un ragazzo sta suonando "Little lion man" dei Mumford & Sons.
Respira a pieni polmoni e Harry lo sa, sa che quello è il suo posto nel mondo. Osserva attentamente ogni particolare del pub per poi posare lo sguardo su un punto preciso. Sorride e, preso da qualche strano istinto, si avvicina al bancone.
Si schiarisce la voce e "Scusi, ci conosciamo?"
La ragazza si gira e, quando lo vede, sbarra gli occhi e Harry crede che le sue gote si siano colorate di rosso. Si ricompone e "Dovremmo?" gli risponde.
Harry ride e ordina una birra al barista. Punta le sue iridi verdi in quelle nocciola di lei e si mette seduto sullo sgabello accanto al suo.
"Diciamo che come ti preparo io il caffè macchiato non lo fa nessuno. - le porge la mano – Harry Styles, piacere."
La ragazza sorride e gli stringe la mano decisa "Scarlet Brown, il piacere è mio". 
 

 

Writer's wall.

Buongiorno a tutti! Eccoci qui con il terzo capitolo della storia. Finalmente Harry e Scarlet si incontrano in un posto che non sia il bar dove lavora il ragazzo. 
In questo capitolo entra in gioco anche Louis, il cugino di Scarlet. Sarà un personaggio abbastanza importante nella storia. 
Ho dovuto dividere in due il capitolo, volevo dare molta più importanza all'incontro vero e proprio tra i due. Mi sto già affezionando a tutta la storia e spero che questa cosa capiti anche a chi passerà a leggere la mia storia. 

Un bacione grande.

 

   
 
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