Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: tiaspettoqui    20/10/2019    1 recensioni
Harry Styles ha venticinque anni ed un grande peso nel cuore da circa tre mesi. Lavora in un bar al centro di Londra, il bar dove Scarlet Brown prende sempre il suo solito caffè prima di andare a lavorare. Scarlet ha ventiquattro anni ed un lavoro come maestra alla scuola elementare. A lei le novità non sono mai piaciute.
Una corda sottile li lega, ma non riescono a rendersene conto. Tanti punti in comune, tanti piccoli e innocenti segreti si portano con sè, tanto amore da dare ma nessuno con cui condividerlo.
"Stringimi forte Harry, stringimi adesso."
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
banner-efp

 

4. Ritorno a casa


Louis Tomlinson e Peach Morgan sono le persone che meno si sopportano al mondo. Non si sopportano perchè sono maledettamente uguali in alcune cose, ma in altre sono come il giorno e la notte. Si conoscono da circa sei mesi e, nelle rare volte in cui sono usciti insieme, non fanno altro che litigare. Peach è troppo permalosa e, a detta sua, Louis è troppo infantile per avere ventisette anni.
Per questo odiano quando Scarlet li costringe ad uscire insieme, perché sanno che finiranno con il litigare anche su quale drink scegliere. Infatti, è quello che sta accadendo.
"Louis, il mojito è molto più buono del vodka lemon." Peach si porta indietro alcune ciocche di capelli ed incenerisce con lo sguardo il ragazzo.
"Peach mi dispiace ma di cocktail tu non capisci proprio un cazzo. - Louis le cinge le spalle con un braccio – fai scegliere all'esperto."
La ragazza sbuffa ed ordina quello che vuole lei perché lei sì, che è forte e indipendente.
Sorride al barista che le ha appena dato i drink e si gira, in cerca della sua migliore amica. Giura di averla lasciata dall'altra parte del bancone e ricorda anche che Scarlet le ha espressamente detto che non si sarebbe mossa da lì.
"Louis, hai visto tua cugina?"
Peach volge lo sguardo al ragazzo al suo fianco che in questo momento sta sorridendo e "Chi è quello?" chiede Louis, puntando il dito in un punto impreciso del locale.
La ragazza cerca di capire cosa stia indicando il ragazzo e, non appena riesce a focalizzare le due figure sedute ad un tavolo poco distante, strabuzza gli occhi.
"Oh merda, il ragazzo del bar".

**

Scarlet continua a guardarsi intorno, mentre si mordicchia le unghie per il nervoso. Dove sono finiti Louis e Peach?
Quando era uscita di casa non pensava minimamente di trovarsi davanti il barista che ogni mattina le serviva il caffè, ma soprattutto non aveva messo in conto che lui le avrebbe rivolto la parola.
Ora si ritrova seduta ad un tavolo con lui, con una birra in mano e degli amici scomparsi chissà dove. È che lei proprio non è fatta per queste cose. Non riesce a mantenere lo sguardo mentre chiede un caffè, figuriamoci ad un ragazzo che conosce appena. In questo momento vorrebbe solo uscire da lì, tornare a casa e dormire fino a scordarsi di tutta la serata. Non sa da dove ha preso tutta la spavalderia di prima, mentre stringeva la mano ad Harry e si presentava.
"Stai per caso aspettando qualcuno?" il ragazzo davanti a lei la risveglia dai suoi pensieri.
"I-io? No... è solo che c'erano degli amici con me e non so proprio dove siano finiti." Sbuffa.
"Allora scusami – Harry prende un sorso di birra – non volevo rapirti."
Scarlet ride e "Se avessi voluto rapirmi sicuramente non saremmo qui, in un pub pieno di gente."
"Ottima osservazione" Harry strizza l'occhio e la osserva. È veramente bella.
La ragazza arrossisce, poggia il gomito sul tavolo e chiude gli occhi. Il ragazzo che suona la chitarra ha appena iniziato a cantare Angela dei The Lumineers. Niente riesce ad eguagliare la voce del cantante della band, ma deve ammettere che questo Will è veramente bravo.
"Tutto bene?" Scarlet apre gli occhi e si accorge che Harry è nettamente più vicino e continua ad osservarla confuso.
Lei annuisce e "Si, ero solo in un'altra dimensione".
"Ti piace?" Indica con una mano il palco."
"Assolutamente si – fa una piccola pausa – a te no?"
Harry scrolla le spalle, beve un altro po' di birra e "Passabile" sentenzia.
"Passabile?"
"Si, passabile – ride guardando l'espressione sconvolta di Scarlet – spiegami perché dovrebbero piacermi queste canzoni".
"Cazzo sono i The Lumineers! Dovrebbe bastare questo! - Harry sta per ribattere ma la ragazza lo blocca – sai di cosa parla Angela? Ovviamente no, sennò non diresti così. Angela è una ragazza che ha amato tanto, tanto e forte. È una ragazza abituata a fuggire da tutti i suoi impegni, ma dall'amore non ci riesce. Perchè ogni volta che lo fa è un ritorno a casa. Lei si sente a casa." A Scarlet brillano gli occhi ed Harry se ne accorge. I suoi occhi ora sono di un colore diverso e lui può notare delle sfumature verdi.
"Ti è mai capitato Scarlet? Ti è mai capitato di tornare a casa?"
La ragazza rimane sorpresa dalla domanda e ci pensa un po' su. Lei non crede di essersi mai sentita a casa con nessuno, perché gli amori che lei ha vissuto erano un po' troppo immaturi per considerarsi casa.
"Diciamo che non ho mai avuto amori giusti, almeno non nel senso che intendi tu. - beve anche lei un sorso di birra – ma ho dodici piccoli amori che ogni mattina mi sorridono e mi fanno sentire a casa".
Harry sorride alla piccola confessione. "Sei una maestra?"
Scarlet annuisce e "E tu? Tu sei mai tornato a casa?" chiede.
Harry si blocca e il suo sguardo si incupisce. Continua a rigirarsi il bicchiere vuoto tra le mani in cerca di una risposta.
"Pensavo di sì. Ma le cose a volte non vanno come noi vogliamo."
Stanno in silenzio, in cerca delle parole giuste da trovare in momenti imbarazzanti come questo.
"Magari noi ci aspettiamo che le cose vadano in un certo modo – è Scarlet a rompere il silenzio – ma in quel modo non ci vanno perché semplicemente è giusto così. Non ci farebbero diventare le persone che in un futuro ipotetico vorremmo essere".
Harry annuisce e, finalmente, riesce a guardarla di nuovo negli occhi. Non crede che una persona che conosce appena e a cui ha fatto solo caffè per un anno potesse dargli una delle tante risposte che cercava da tempo. Harry è riflessivo quando si parla di risolvere un problema. Sarebbe capace di pensare per settimane senza però arrivare ad una conclusione. La risposta di Scarlet gli è arrivata come uno schiaffo in pieno viso. È stato uno di quegli schiaffi che ti fanno aprire gli occhi e ti fanno risvegliare da un sogno che non sapevi nemmeno di star facendo.
"Allora... come sono questi dodici piccoli amori?" Scarlet sorride e pensa anche che forse è meglio che Louis e Peach si siano persi chissà dove.

Dopo tre birre e qualche risata, Harry e Scarlet stanno ancora parlando.
Harry sta ridendo di gusto mentre Scarlet cerca di raccontargli gli innumerevoli episodi che le capitano a lavoro.
"Ti giuro, c'era questo bambino con le mani tutte sporche di tempera che continuava a toccarmi la maglietta. Sono tornata a casa che sembravo un arcobaleno".
"Ma dirglielo sembrava brutto?"
"Ci ho provato, ma lui lo ha preso come un gioco e quindi non la smetteva più".
Harry scuote la testa e prende l'ultimo sorso di birra. Il locale è semivuoto e, oltre a loro, ci sono solo altre due coppie che sorseggiano i loro drink in tutta tranquillità. Will, il chitarrista, ha finito di suonare mezz'ora fa e ora, si sente solo una leggera musica provenire da una radio.
"Ragazzi – il proprietario del locale si avvicina a loro – scusatemi, ma stiamo chiudendo."
Harry guarda l'orologio e "Wow, sono già le una." afferma, alzandosi in piedi.
Scarlet lo imita e, dopo aver pagato, escono dal pub. La ragazza si guarda intorno perché i suoi amici non sono ancora tornati.
Harry, prendendo in mano il telefono, si accorge di avere tre chiamate perse e otto messaggi da parte di Liam, messaggi poco carini e grammaticalmente scorretti, segno che Liam li ha scritti da ubriaco.
"Beh, grazie della serata Harry." Scarlet lo saluta con un cenno della mano.
"No aspetta, ti accompagno – Harry mette le mani nelle tasche dei jeans – fammi strada."
Scarlet annuisce e comincia a camminare lungo la strada. Passeggiano in silenzio, senza dirsi nulla ma guardandosi di tanto in tanto.
A Londra è sempre più freddo e, a quell'ora, non circola praticamente più nessuno. Sono solo loro due lungo tutta la strada. Il telefono di Harry comincia a squillare e quest'ultimo sbuffa, riagganciando la chiamata.
Scarlet lo osserva confusa. "Perchè non rispondi? Ma soprattutto, perché hai John Mayer come suoneria del telefono?"
"Perchè non voglio sentire Liam sbraitare e perché John Mayer è un mito."
"Mi piacerebbe intavolare una conversazione sul perché John Mayer sia un mito per te, ma sono arrivata e se non vado a dormire credo che domani mattina non andrò a lavoro".
I due scoppiano a ridere e "Allora ciao - Harry la osserva e continua a sorridere – domani mattina caffè doppio".
"Certamente, buonanotte Harry."
"Buonanotte Scarlet."
Scarlet apre la porta di casa e la chiude subito dopo, poggiando la schiena contro di essa. Dopo aver chiuso gli occhi per bearsi della bellissima sensazione, una domanda si fa spazio nella sua mente. Peach e Louis dove cazzo sono?
Prende il telefono in mano e controlla i nuovi messaggi. Sorride e si dirige verso il piccolo salottino. Louis dorme beato sul divano letto e, dopo avergli lasciato un bacio in fronte, si dirige verso la camera di Peach. Apre di poco la porta e, fortunatamente, la sua migliore amica è sotto le coperte. Si avvicina appena per controllarla e, dopo essersi appurata che fosse tutto apposto, esce dalla camera.
Il telefono suona un'altra volta. Corruga la fronte e apre il messaggio.

Domani mi racconti tutto. Peach.

Sorride per la milionesima volta e pensa che forse, ora, svegliarsi la mattina e andare al bar sarà molto più interessante.


Writer's wall. 

E quindi eccoci qua. E' stato molto importante e difficile scrivere questo capitolo perchè, insomma, è il primo incontro e non volevo cadere nel banale. Scrivere questa storia mi sta calmando e mi porta proprio in un'altra dimensione. Spero stia capitando la stessa cosa a voi. 

Beh, al prossimo capitolo!

Un bacio grande.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: tiaspettoqui