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Autore: Dauntless_99    20/10/2019    5 recensioni
Christian Grey il più giovane miliardario di tutti tempi non ha sempre avuto la vita facile. In alcune fasi della sua giovane vita ha imboccato delle strade che si sono rivelate essere sbagliate. Mi sono sempre chiesta: che cosa sarebbe successo se accanto a lui ci fosse stata una delle persone più importanti della sua vita? Una persona talmente speciale che solo lei conosce i segreti più oscuri di Grey (prima di Ana) e che gli è stato e gli sarà accanto per sempre.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi trovo in un ampio giardino a me sconosciuto e sento una voce infantile chiamare qualcuno:
“Papà vieni! Mamma è tornata a casa”
Seguo questa voce fino a ritrovarmi davanti ad una villa circondata solo da boschi e da questo immenso giardino. Un bambino dai capelli ramati sta correndo verso una donna dal volto oscurato, mentre un uomo con in braccio una bambina lo segue. Non riesco a capire chi siano queste persone, ma il bambino si gira per un istante e mi perdo in quei occhi azzurri uguali a quelli di Ana.
“Teddy fai piano con la mamma.” Quella voce… sembra quasi la mia, ma non ho il tempo di avvicinarmi ed indagare che qualcun’altro mi sta chiamando.
 
“Buongiorno Chris”
Mmm…apro gli occhi un po’ intontito e guardo l’ora: le otto e mezza.
Le otto e mezza! Cavoli devo andare in ufficio! Ma forse potrei rimanere ancora un po’ nel letto.
Faccio per richiudere gli occhi quando la stessa voce che mi ha svegliato me lo impedisce.
“Chris sveglia…”
“Buongiorno…Ana” rispondo con la voce impastata dal sonno. “Ehi ma sei già vestita.”
“Sì, devo andare al lavoro. Ti ho preparato la colazione è sul comodino.”
“Resta qui.”
“Sai che non posso.”
“Ma…”
“Niente ma signorino. Dovresti alzarti anche tu, il mondo ti aspetta.” Mi fa l’occhiolino usando le mie esatte parole di venerdì. Non possiamo tornare a quel giorno? E fare il replay del weekend?
“Va bene mamma, mi alzo.” Mmm… che profumino. “Sai potrei abituarmici.”
“Alla colazione a letto? Solo se fai il bravo.”
“Ma io sono bravo…” protesto.
“In questo momento no. Stai impedendo ad un’onesta cittadina di andare a compiere i suoi doveri. Buon lavoro Chris, ci vediamo sta sera.”
“Buon lavoro. Ana” la chiamo.
“Sì?”
“Fatti accompagnare da Taylor. Almeno non mi potrai accusare di averti fatto arrivare tardi.”
“Grazie.”
Mi volto mal volentieri verso la colazione preparata da Ana, che delizia! Pancakes, sciroppo d’acero, spremuta d’arancia e caffè.
 
Arrivo in ufficio verso le dieci, il che è insolito per me. Nella hall saluto Andrea e Ross, più in avanti vado a salutare anche Tiffany per poi sedermi sulla mia scrivania. Sento che questa sarà una settimana fantastica! Devo chiamare il dottor Flynn tutta questa felicità mi manderà fuori di testa, inoltre voglio parlargli dei miei ultimi sogni. Riguardano sempre una famiglia, la stessa per la precisione. Il primo riguardava un matrimonio, il secondo c’erano loro con un figlio alcune volte capitano scene di vita quotidiane, ma gli incubi sembrano spariti.
“Buongiorno farfallino.”
“Farfallino?” domando.
“Oh avresti dovuto vederti.” Tiffany scoppia a ridere.
“Che ho fatto?”
“Vediamo arrivi alle dieci in ufficio, cammini come John Travolta e saluti tutti con un sorriso smagliante. Per  poco non mi facevi una piroetta e mi spiccavi il volo.”
“Sono felice.”
“Lo vedo e ne sono felice. Ma ti prego evitiamo certe scene in ufficio in futuro.”
“Forse hai ragione. Hai da dirmi qualcosa di importante oltre a questo?”
“Sì. Come ti avevo detto devo partire tre giorni per New York e poi Ross mi raggiungerà a Detroit giovedì come stabilito e poi verrà da te a Portland. Ti serve qualcosa nel frattempo?”
“No, se ci dovessero essere novità ti aggiornerò via mail.”
“Perfetto allora venerdì sera rientro e sabato ti stilerò il rapporto di com’è andata.”
“Allora siamo d’accordo” … “Tiff”
“Sì?”
“Tutto apposto?”
“Ora sì. Buona settimana Christian”
Esce dalla stanza con uno sguardo triste, ma per il momento non voglio indagare. Penso che per il momento New York potrebbe farle bene.
 
Finisco di lavorare un po’ prima del solito così decido di passare dal dottor Flynn.
“Christian accomodati. Ti vedo felice più del solito.”
“Va tutto bene per il momento. Niente più incubi.”
“Sono contento di sentitelo dire. Hai riflettuto riguardo a quello che ti ho detto l’ultima volta?”
“Ci sto ancora lavorando, ma non sono venuto qui per questo.”
“E allora cos’è che ti turba?”
“Nell’ultimo periodo sto facendo dei sogni un po’ insoliti.”
“Raccontami.”
“C’è una famiglia felice, ma non so chi sono di preciso. C’è un bambino di due forse tre anni dai capelli ramati e occhi azzurri sembra la fotocopia mia e di Ana.”
“Quando sono iniziati questi sogni?”
“Circa dopo il nostro ultimo incontro.”
“E non hai idea di cosa possono voler dire.”
“No” ammetto.
Si toglie gli occhiali e si mette comodo sulla sua poltrona, di solito fa così quando sta riflettendo per poi darti una sua opinione.
“Hai mai pensato a un futuro con Ana? Intendo sposati e con una vostra famiglia.”
“Ho a malapena il tempo per vedere la mia famiglia, come potrei metterne su una?”
“Non hai risposto alla mia domanda”
“No”
“Eppure il tuo subconscio lo ha fatto. Io credo che tu abbia già la risposta Christian.”
“Se l’avessi come dice lei non sarei qui.”
“Tu parli di questo bambino che è un incrocio fra te e Ana. Non hai mai pensato che quella famiglia foste voi con i vostri figli?”
“No e per il momento non ho intenzione di mettere su famiglia né ora né mai.”
“E allora perché stai con lei?”
“Perché… mi fa star bene, sembra quasi una medicina per me. Quando la vedo è come se il mondo non esistesse più.”
“Hai mai pensato che lei un giorno voglia metter su una sua famiglia?”
“Ma perché stiamo parlando di queste cose? Stiamo insieme da un mese e lei mi parla già di futuro.”
Quando sono entrato volevo delle risposte, ma ora sono pieno di domande e dubbi. Voglio una famiglia? E lei? E Se non la volessi?
“Mi hai chiesto un parere ed io te lo sto dando. L’ora è finita, ma se vorrai domani sarò ancora qui.”
Quando esco sono le sei, ma non ho voglia di vedere nessuno.
Appena torno a casa il telefono squilla, ma non rispondo.
Mi metto a capofitto nel lavoro, ma perdo l concentrazione quasi subito. Ho tante domande ma poche risposte e non so chi chiedere.
 
Quella che pensavo che sarebbe stata la migliore settimana della mia vita è morta come è nata. Martedì in ufficio c’è un via vai tremendo: Tiffany non c’è, chiamare Elliot o Mia è fuori discussione, Ana è a lavoro così decido che oggi sarebbe stato il mio giorno libero per la prima volta da quando lavoro.
Cosa fa la gente nel suo giorno libero? Bella domanda Grey.
A mezzogiorno mi sto già annoiando: sono andato dal sarto, in palestra da Claide, ho fatto un’ora nella vasca del fango. Sono annoiato! Ma la gente come fa?
Camminando a vuoto per la città mi viene in mente un’idea.
Un’ora dopo sono a casa di nonna e nonno sommerso da una valanga di cibo.
“Nonna non dovevi far tutto questo.” In sala da pranzo nonna ha allestito tutto come fosse un cenone di Natale: c’è l’arrosto con le patate, la pasta, gli stuzzichini.
“E invece sì. Mio nipote che viene a pranzo da me è un evento da festeggiare.”
“Nonna ha ragione e poi ragazzo ci devi aggiornare un po’ sulla tua vita.”
“Sono passate due settimane dal ballo. Cosa vuoi che sia successo?”
“Qualcosa visto che hai preso un giorno libero.”
“Nulla d’importante.”
“Amore di nonna vi conosco voi piccoli Grey. Prima Elliot e poi tu. Avanti cosa c’è che non va.”
“Nulla sul serio, posso rimaner qui.”
“Certo. Ti preparo la torta.”
La torta al cioccolato di nonna, la mia preferita!
Mi siedo sul dondolo in veranda perdendomi a guardare l’orizzonte. Nonna ha ragione! Devo venire più spesso a trovarla.
“A cosa stai pensando?” mi domanda nonno Theo.
“Che nonna dovrà smetterla di preparare il super pranzo altrimenti perdo la linea.”
“E poi…”
“Ma cosa volete tutti da me? Non posso più venire a trovare i nonni.”
“Io e tua nonna siamo preoccupati.”
“Non c’è nulla di preoccuparsi.”
“E Elliot?”
“Che centra?” domando un po’ incuriosito.
“Sai è strano che sia tu che lui siate venuti a trovarci dopo il ballo, soprattutto se riguarda questioni di cuore.”
“Mai detto questo.”
“Siete pessimi bugiardi.”
“Posso farti una domanda?”
“Ma certo”
“Come hai capito che nonna è quella giusta?” Mi guarda sorpreso e non mi stupisce la cosa. In tutti questi anni non ho mai chiesto consigli né ai nonni né hai miei, ma ora ne ho bisogno.
“Come mai questa domanda?”
“Così mi è passata per la testa.”
“Non credo ci sia un modo per capire se quella persona sia quella giusta. Lo senti dentro di te e poi che rimanga fra noi come avrei potuto lasciarmi sfuggire una donna come tua nonna? La miglior cuoca del mondo” mi fa occhiolino.
“Nonno”
“È vero! Scherzi a parte se Anastasia è quella giusta non fartela sfuggire. Io e nonna l’abbiamo promossa.”
“Di cosa state parlando?” ci interrompe nonna.
“Di quanto sei brava in cucina.”
“Non me la date da bere. Christian ti fermi a cena?”
“Certo.”
L’ultima volta che ho passato un intero pomeriggio con i nonni è stato molto tempo fa, non mi ricordavo che fosse così divertente.
 
Mercoledì esco dal lavoro prima e decido di fare una sorpresa ad Ana, ma quando la vedo uscire sembra che abbia appena visto un fantasma. Esco subito dalla macchina e mi basta in nome di Jack per capire. Chiamo Barney ed entro nell’edificio insieme a Taylor. Quando usciamo Jack ha inscatolato tutte le sue cose.
“Christian…”
“Tranquilla Ana, me ne occupo io.”
La serata non procede come avevo previsto.
Porto a casa Ana con me e la lascio nelle buone mani di Gail, mentre mi dirigo nello studio. Esco solo ad ora di cena.
“Ora cosa succederà?” mi domanda Anastasia.
“Domani faremo una riunione con tutto il consiglio della SIP, vorrei che ci fosse anche Tiffany, ma è a New York per affari. Decideremo come agire.”
“Perderò il lavoro?”
“Ne dubito. Tu e Jack lavoravate a stretto contatto da quello che ho capito, quindi è più probabile che ti occuperai dei suoi impegni di questa settimana e poi chi lo sa. Magari se riuscirai a stupire il consiglio possono offrirti la sua posizione.”
“Ne dubito. Insomma sono qui da nemmeno tre settimane e non so niente di come gestire le scartoffie.”
“Ehi guardami. Non dubitare di te stessa, nessuno nasce maestro. Può essere che commetterai degli errori, ma sono sicuro che sarai fantastica. All’inizio è normale avere paura, anch’io l’avevo ma poi pian piano si impara e essa sparisce.”
“Lo pensi davvero?”
“Certo e se provi a chiedere ad Elliot ti dirà la stessa cosa. Forse lui era messo peggio di me”
Abbozza un leggero sorriso “Non riesco a immaginarti te tutto tremolante dalla paura.”
“Oh invece era così. Ma ho avuto delle persone fantastiche attorno che mi hanno aiutato ed un ottimo mentore.”
“Ora ti invidio”
“Non devi. Il consiglio della SIP è buono e molto disponibile, cosa molto rara e poi hai il miglior mentore di tutta Seattle.”
“E sarebbe…”
“Ce lo hai davanti baby.”
Scoppia a ridere e mi unisco a lei. Domani ci sarà molto lavoro da fare, ma sono sicuro che stupirà tutti.
“Ora che ne dici di lasciare i racconti tristi e di gustarci questa prelibata cena?”
Quando Ana mi sta per fare una domanda scomoda le si arrossano le guance e inizia a sentirsi a disagio.
Questo è uno di quei momenti! Non avrei mai pensato che sganciasse una bomba.

Fonte Capitolo: Cinquanta Sfumature di Grigio di E.L. James, 2011  

Angolo della scrittrice:
Buona sera a tutti cari lettori,
inizio subito con lo scusarmi per i due mesi d’assenza. Ho avuto dei problemi, nulla di grave, che mi hanno preso un bel po’ di tempo.
Come avrete sicuramente letto il nostro amato Christian sta facendo dei sogni un po’ insoliti per lui ed uno di questi riguarda un futuro non troppo lontano. Ho voluto far uscire di scena in questo capitolo Tiffany in quanto alcune di voi mi hanno fatto notare che mi sto concentrando troppo su di lei e riflettendoci forse avete ragione.
Così il prossimo capitolo potrò dedicarmi completamente a Christian ed Ana anche se devo ammettere che sono un po’ a corto di idee.
Ho voluto togliere la parte di Leila anche perché non saprei come inserirla in modo organico nel contesto: qui infatti non c’è il Christian dominatore, ma non escludo la possibilità di farla apparire più in avanti.
Come sempre vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate del capitolo
 
Mi scuso ancora per il ritardo.
 
Al prossimo capitolo,
Dauntless_99
   
 
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