"Ciao. Mi presento.
Sono una persona che soffre di continui attacchi di ansia, panico, insicurezza e nervosismo.
Non esiste una cura, o non sarei qui a parlarvi.
I miei attacchi di ansia si manifestano a volte in modo esplosivo e a volte in modo silenzioso. E forse sono quelli più distruttivi.
Questo mi ha portato molto spesso a dubitare delle persone che mi circondano, anche per via del mio trascorso personale.
Oltre a questo, un altro mio problema è il fatto che voglio che tutto venga in modo perfetto, e soffro di un leggero disturbo ossessivo compulsivo. Non mi prendo i meriti di queste scoperte, mi sono stati fatti notare.
È molto difficile da bilanciare, perché da una parte ti ritrovi persone che ti fanno stare davvero bene e dall'altra persone che spesso non capisci e ti portano a chiedere perché sembri sempre quella sbagliata.
Sono giovane, sto ancora crescendo, ma mi sono stancata del mio inconscio perché non riesco a controllarlo.
Sto cercando di mettere in ordine la mia vita, ma ogni 5 passi arretro di 1 perché qualcosa o qualcuno che non sono io mi blocca. Sto cercando di strappare questo cordone ombelicale che mi sta soffocando ma sembra fatto di acciaio.
Sto cercando di fare tutto e niente perché tutto quello che io voglio fare, voglio farlo IO ma mi sento sempre come se mi tagliassero le gambe.
Voglio dimostrare che ce la faccio, ma al minimo errore crollo per la tensione.
Voglio scappare lontano. Voglio riprendermi ciò che è mio, ma non so come fare.
Ho crolli nervosi un giorno si e l'altro pure, perdo i capelli dal troppo stress, quando cerco di condividere delle idee o delle proposte sembra che mi ascoltino in due, e via sempre più giù nella spirale della depressione.
Mi ritrovo a scrivere questa lettera sulla mia scrivania, in un giorno grigio di pioggia mentre le foglie cadono.
Non so se qualcuno la troverà mai, ma in caso spero finisca in buone mani.
Voglio concludere in positivo, però.
Chiunque tu sia, ti voglio bene, e ti ringrazio di aver letto fino qui.
Ti auguro il meglio dalla vita, e se avrai bisogno di aiuto, io ci sarò sempre."
I ragazzi nell'aula rimasero tutti molto interdetti. Il tema che era stato loro affidato quel giorno in aula aveva scatenato la fantasia di tutti, "Scrivi una lettera personale a chi vuoi tu". Banale per dei ragazzi, forse, ma era il corso di scrittura creativa, e qualcosa doveva pur venir fuori. Mai si sarebbero aspettati un tale carico emotivo.
Il silenzio era l'unico rumore che permeava e riempiva la stanza. A qualcuno erano venuti i brividi, altri avevano gli occhi lucidi.
In quel momento, l'insegnante si alzò dalla sedia e andò ad abbracciare la persona che aveva scritto quelle parole così taglienti e così amare, ma che comunque continuava a sperare in un futuro migliore nonostante tutte le ferite, perché lo aveva visto, e sapeva che prima o poi lo avrebbe ottenuto.
Hemingway aveva ragione.
Non ci vuole niente a scrivere. Tutto ciò che devi fare è sederti alla macchina da scrivere e sanguinare.









Ciao a tutti! Come avrete notato, alcuni dei miei scritti sono molto istintivi e arrivano principalmente da un momento personale che sto attraversando.
Qui ho voluto provare a dare un messaggio di speranza a me e a chiunque possa mai trovarsi in questa condizione. Spero di esserci riuscita, o perlomeno di aver smosso anche solo in minima parte voi che mi state leggendo, e anzi vi ringrazio con tutto il cuore.

"La felicità la si può trovare anche negli attimi più bui, se uno si ricorda di accendere la luce."

-Albus Percival Wulfric Brian Silente

Sincerely yours,
Aoife