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Autore: _Kalika_    24/10/2019    2 recensioni
Se vedere un variopinto Arlecchino lo riempiva di gioia, trasformarsi in un vampiro sexy era molto più allettante – e decisamente più eccitante. Halloween aveva quel pizzico di erotico che alle altre feste mancava, e quella sera, a quella festa in costume, Izou era certo che sarebbe stato il vampiro più sexy ed erotico che fosse mai esistito.
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Questa fanfiction partecipa all’iniziativa HalloWeek 2019 organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izou, Marco
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction partecipa all’iniziativa HalloWeek 2019 organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.
Tema: Zucche
Traccia usata: è uno spoiler importante, quindi l’ho dichiarato alla fine della storia. Clicca qui per arrivarci subito.
 

 

 


Lo sapevi che ai vampiri piacciono le zucche?

 
Izou amava Halloween. Amava quasi tutte le feste, in realtà, perché erano un gran bel pretesto per organizzare qualche uscita fuori e stare in compagnia di tutti i suoi amici – che vedeva regolarmente, ma l’atto stesso di celebrare gli dava un non so che di eccitante nel rivederli – ma Halloween era speciale.
Intanto perché c’erano un sacco di dolci ovunque, di tutti i tipi, in ogni negozio, e trovava anche quelli più strani (era stato ad Halloween che, grazie agli esperimenti culinari di quel santo di Sanji, aveva assaggiato per la prima volta la torta di patate dolci, i canederli alle albicocche e si era innamorato delle frittelle alla zucca, e delle zucche in generale), ma soprattutto perché aveva la possibilità di dare il meglio di sé nel trucco.
E non perché di solito si impegnasse poco, figuriamoci, ma ad Halloween era lecito esagerare, e con la sua esagerazione non avrebbe riscosso altro che vistosi complimenti. Carnevale era certamente colorato, festoso e allegro come piaceva a lui, ma Halloween aveva quel tocco di classe in più che lo faceva impazzire. Perché se vedere un variopinto Arlecchino lo riempiva di gioia, trasformarsi in un vampiro sexy era molto più allettante – e decisamente più eccitante. Halloween aveva quel pizzico di erotico che alle altre feste mancava, e quella sera, a quella festa in costume, Izou era certo che sarebbe stato il vampiro più sexy ed erotico che fosse mai esistito. Aveva passato giorni interi a progettare il suo costume, e altrettante ore davanti allo specchio per provare e riprovare il make-up fino a raggiungere la sfumatura perfetta, e addirittura per padroneggiare le movenze che avrebbe avuto un vero succhia-sangue di nobili origini e impeccabile aspetto.
Izou metteva sempre il massimo dell’impegno in ciò che faceva ma questa volta gli sembrava davvero di aver dato il millemila per cento e poteva giurare di essere favoloso.
E se già di solito adorava lasciarsi ammirare, quella sera era pronto ad attirare gli sguardi di tutti i presenti. Anche se, a dirla tutta, in quel momento nella sua testa c’era spazio per un solo sguardo, chiaro, calmo, deciso. Izou non vedeva l’ora di attirare su di sé quel meraviglioso paio di occhi color del cielo, e per far ciò sarebbe bastato che il proprietario di quegli occhi uscisse dalla loro camera da letto dove stava indossando il suo costume. Cosa che, in teoria, avrebbe dovuto fare già da un quarto d’ora buono.
Ora, Izou non poteva essere più sicuro riguardo al fatto che a Marco Halloween non importasse affatto, e che tantomeno gli importava vestirsi bene per andare a quella festa. Anzi, probabilmente se non avesse insistito non si sarebbe neanche travestito. Ma stavano pur sempre andando ad una festa in maschera, ed erano bastati un paio di occhi dolci e qualche decina in più di baci appassionati per convincere il compagno a indossare anch’esso una maschera.
Non che Izou si aspettasse un granché, eh. Era piuttosto certo che Marco avesse comprato all’ultimo minuto un costume dai cinesi sotto casa, magari una di quelle banali tute nere con il disegno di uno scheletro sopra. Non che l’idea di ammirare il suo Marco-chan in un’attillata tutina gli dispiacesse, anzi… ma non riusciva proprio a spiegarsi perché stesse impiegando così tanto tempo.
Aveva ormai superato di venti minuti abbondanti il tempo che solitamente usava per vestirsi, e Izou avrebbe mentito a sé stesso se avesse detto di non essere neanche un po’ preoccupato. «Marco-chan! Tutto bene?» lo chiamò dopo qualche esitazione, avvicinandosi alla porta della camera. «Koala, Usopp-kun e Sanij-kun dovrebbero arrivare fra neanche dieci minuti!»
Ci fu qualche secondo di silenzio. Poi la porta che si aprì lentamente fece da risposta.
«Finalmente! Non vorrai che gli altri pensino… che… c-che..» Tutta l’agitazione del corvino scemò non appena posò effettivamente lo sguardo sul suo compagno. Altro che costume da scheletro all’ultimo minuto.
«Ma-Marco c-chan…»
Agli occhi di chiunque altro Marco sarebbe sembrato impassibile come suo solito, ma no, Izou sapeva, Izou vedeva che nelle sue iridi cristalline c’era uno sguardo diverso, diverso da quello che aveva quando il moro lo aveva costretto a travestirsi, diverso da quando gli diceva «ti amo» e perfino diverso da quando si caricava il compagno in braccio per portarlo in camera da letto mentre lo tempestava di baci.
Marco quella sera aveva negli occhi mille pagliuzze di vitalità, di malizia, di divertimento. Marco era divertito e Izou non sapeva se preferiva guardare quegli occhi così lucenti oppure il suo corpo altrettanto allucinante.
Poi il biondo fece un passo avanti e sorrise, e Izou non riuscì a fare altro che schiudere le labbra in estasi, incapace di smuovere il suo corpo di un millimetro o anche solo di parlare. Sapeva soltanto che aveva davanti a lui la visione più divina e – doveva ammetterlo – erotica che aveva mai visto ad Halloween.
«Il costume è così brutto?» Provò a riscuoterlo provocatorio il biondo appoggiandosi allo stipite della porta e facendo scorrere i suoi occhi lungo il corpo coperto dagli impeccabili abiti di Izou.
«Brutto?! M-Marco chan!» Ci fu bisogno di ancora qualche istante affinché il torpore di trasformasse in stupore, in entusiasmo, e poi in autentica eccitazione. «Marco-chan!» Ripeté incredulo, concedendosi qualche istante ancora per ammirare interamente la figura del suo compagno. «Sei la cosa più bella che abbia mai visto!»
Perché Marco non indossava affatto un costume da teschio comprato all’ultimo minuto, decisamente no.
Marco aveva indosso un costume da zucca. E sarebbe stato anche piuttosto ridicolo, se non avesse avuto un costume da zucca fatto di zucca.
E Izou amava le zucche almeno quanto amava Halloween.
 
Marco attese qualche secondo prima di chinarsi verso Izou e posare la mano sulla sua guancia. A quanto sembrava, aveva ottenuto un effetto ancora migliore di quanto aveva immaginato. Il moro sembrava quasi imbambolato, ma si risvegliò quando Marco si avvicinò al suo volto.
Non aveva parole per descrivere quanto avesse gradito quella sorpresa, quindi il metodo migliore gli sembrò dimostrarglielo con i fatti. Il biondo ebbe appena il tempo di registrare un sorriso gioioso, poi Izou si appese al suo collo e si fiondò sulle sue labbra con impeto, incurante del rossetto che si sarebbe sicuramente sbavato.
Marco prese tra le proprie mani il volto di Izou, trattenendolo contro di sé per poter allungare il bacio. Sentò le mani del moro carezzargli i capelli mentre lo spingeva contro lo stipite della porta e faceva aderire i loro corpi. Izou continuò a disseminarlo voracemente di tracce rosee di rossetto sulle labbra, sulla mandibola, sul collo, poi risalì verso le orecchie e gliele mordicchiò appena prima di sussurrare: «Stai rendendo realtà uno dei miei sogni più reconditi»
Marco sentì il sussurro affannato e seducente direttamente nelle sue orecchie e percepì l’eccitazione salire vertiginosamente. Sospirò sentendosi più leggero e dopo qualche istante domandò: «Hai sempre sognato…» si fermò un attimo per cercare con gli occhi l’attenzione di Izou e per mugugnare appena, riprendendo a parlare quando notò che il compagno aveva rallentato la sua opera di marchiatura sul suo collo per ascoltarlo. «…di spogliare una persona vestita da zucca?»
Izou si fermò per un istante, nel momento in cui stava iniziando a mordicchiare – e divorare – la collana arancione di Marco. Sorrise appena mentre il biondo incrociava il suo sguardo con i suoi occhi liquidi «…di essere un vampiro che spoglia una persona vestita da zucca» precisò prima di ammirare quasi con orgoglio la scia di rossetto che svettava sul viso del suo ragazzo e avventarsi di nuovo sulle sue labbra.
Perché la cosa non mi stupisce?
Marco non si propose neanche di esprimere il suo pensiero ad alta voce, preferendo perdersi nella passione del suo compagno. Affondò a sua volta una mano nei capelli corvini finissimi di Izou, quella sera acconciati in una semplice coda bassa. “Semplice” solo per lui, immaginò, perché sentì Izou mugugnare contro le sue labbra chiaramente contrariato al suo scompigliargli i capelli. Tuttavia non gli indicò di allontanare la mano, anzi preferì concentrarsi sulla giacchetta in zucca di cui stava iniziando a mangiare il colletto mentre le sue, di mani, esploravano il corpo di Marco. Si strusciò contro di lui e poggiò senza tanti complimenti le mani sui suoi glutei, strappandogli l’ennesimo sospiro.
Il biondo ricambiò il favore, poi adocchiò con lo sguardo il letto matrimoniale della camera da cui, pochi minuti prima e pieno di dubbi per la sua assurda decisione, era uscito con l’intento di andare alla festa. Lasciò scorrere le sue mani fino alla schiena di Izou, poi si spinse contro di lui, strappandogli un verso di sorpresa mentre cambiava le loro posizioni e lo spingeva più o meno delicatamente sul materasso, sedendosi a cavalcioni su di lui. «Marco-chan…» lo chiamò con voce incerta quando il biondo iniziò a baciarlo sul collo e palparlo rendendo evidenti le sue intenzioni.
“…Koala e gli altri dovrebbero arrivare tra poco!” Questo era ciò che intendeva dirgli tra un ansito e l’altro. Quindi lo guardò, osservò nuovamente il suo costume, si mordicchiò le labbra gonfie. «..Se stai sopra come faccio a mangiarti?»
Marco ansimò in silenzio, trattenendo a stento un sorriso. «Hai ragione.»
Un istante, e le posizioni erano invertite. Izou, pur essendo ancora restio a levarsi di dosso gli abiti che aveva indossato con tanta cura, si avventò contro il biondo con veracità. Puntò gli occhi sulla cintura di Marco. C’è zucca anche lì! Alzò gli occhi verso Marco, e vide il suo sguardo che brillava.
Sicuramente si era dato del cretino – e l’avrebbe fatto per gli anni a venire – per aver ideato una cosa del genere, ma chiaramente era fiero di quel dettaglio.
Izou baciò con malizia la patta del suoi pantaloni, poi mangiò il pezzetto di zucca e proseguì con lo slacciare la cintura. «Hai anche i boxer di zucca, Marco-chan?»
«Non esag…»
«Ragazzi! Ci siete?!» La voce squillante di Koala fece perdere un colpo a entrambi. Koala aveva le chiavi. Come avevano fatto a non sentirla? Ma soprattutto, come avevano fatto a non pensarci???
«Izou? Marco?»
Izou si mise in ginocchio, esibendosi in un verso a metà tra il disperato e il frustrato. Marco dal canto suo si rimise reticente la cintura e lanciò un’occhiata allo specchio della stanza mentre Izou rispondeva a Koala.
«Siamo quasi pronti, Koala! Dacci… dacci un attimo!»
«Va bene! Ma stai bene? Mi sembri agitato..» Izou sentì distintamente il rumore dei suoi tacchi che avanzavano verso la camera. «C’è qualcosa che non va con il costume?»
«Ah, ma ti pare? No no, va tutto bene! Siamo solo un po’ in ritardo!»
Agguantò al volo due salviette e ne lanciò una a Marco che iniziò a lavarsi le tracce di rossetto sul corpo. Il moro corse in bagno, fortunatamente interno alla loro camera, per sistemarsi i capelli – lo sapeva, lo sapeva che avrebbe fatto meglio a fermare Marco! Ah, ma figuriamoci se ascoltava per una buona volta la voce razionale interiore che occasionalmente gli parlava nella testa!
Se non altro il trucco era meno rovinato di quanto avesse pronosticato. Si sistemò il colletto della camicia, aggiunse uno strato di rossetto alle labbra, si affacciò nuovamente nella camera: Marco, davanti allo specchio, stava cercando di sistemare l’abito e di coprire – inutilmente – il succhiotto che stava magicamente iniziando a fare la sua apparizione. Girò la testa verso Izou, forse per accertarsi a sua volta delle condizioni del compagno: «Andiamo?»
Il moro annuì e si diresse verso la porta. Tutto sommato, avevano un bell’aspetto. Certo, tra i vestiti un po’ stropicciati e il rossore alle guance non era difficile per Koala e compagnia intuire perché avessero fatto tardi, ma tanto che importava? Come se non fossero abituati.
«Eccoci! Pronti per la festa?!» Izou spalancò teatralmente la porta, internamente incerto se dedicare la sua attenzione ai suoi amici o al suo Marco-chan. Dopotutto erano appena rimasti a bocca asciutta.
«Oh Koala sei meravigliosa! Non ho mai visto uno zombie così sexy!» La ragazza ridacchiò mentre osservava, non senza una punta di incertezza, i due fidanzati raggiungere l’ingresso.
«Potrei dire lo stesso per voi. Marco… cosa ha fatto Izou per convincerti a vestirti così?»
Il biondo stirò un sorriso mentre salutava Usopp e Sanji e si dirigeva verso l’appendiabiti. «Lo scoprirò tra poco.»
A Izou brillarono gli occhi: «Oh, puoi dirlo forte Marco-chan! Ma voi due! Voi due siete sublimi! Non ho mai visto tanta genialità in una sola coppia!»
Sanji lanciò un’occhiata di striscio ad Usopp che sghignazzava: «Cosa vuoi farci, Izou, una mente superiore non si contraddice mai!» Perché ovviamente, naturalmente, l’idea di vestirsi da Cappuccetto Rosso e dal lupo era venuta ad Usopp. Certo un Cappuccetto con un naso un po’ più lungo della norma, ma restava di fatto che quella era la migliore idea della storia per un costume di coppia. Secondo Usopp, almeno.
«L’unica soddisfazione è che sicuramente anche Marimo avrà fatto un ridicolo costume di coppia con la mia dolce Nami-san. La mia dea sarà come sempre splendida, ma lo spadaccino non potrà far altro che rovinare l’accoppiata.»
Izou si calò sulle spalle il mantello e ridacchiò mentre apriva la porta: «Oh non iniziare con i litigi, Sanji-kun! Questa sera voglio divertirmi! Questa sera sono un vampiro assetato di sangue! Sono sexy!»
 
Quella sera Izou si divertì. Tutti si divertirono, qualcuno litigò come al solito, qualcun altro mangiò fino a scoppiare, qualcuno si ubriacò.
Quella sera anche Marco si divertì. Molte persone si complimentarono per il suo originale costume, anche se lui alla fine l’aveva indossato soltanto per una persona.
Fu una fortuna che di tanti invitati, erano davvero moltissimi quelli che avevano dei costumi particolari, quindi il suo venne dimenticato in mezzo a tanti altri.
Perché ad un certo punto della serata sia Izou che Marco si assentarono, e quando riapparirono Marco non indossava più il suo costume fatto di zucca e aveva invece una semplice tuta da scheletro, di quelle che si comprano dai cinesi all’ultimo minuto.
Quasi nessuno se ne accorse, ma anche se qualcuno l’avesse fatto – e né Marco né Izou avevano dubbi che almeno Koala e Robin se ne sarebbero accorte – non sarebbe poi stata chissà quale tragedia: dopotutto era Halloween, e tutti sapevano che Izou amava Halloween e amava le zucche, e che non si sarebbe perso per niente al mondo l’occasione di unire queste due cose all’elemento fondamentale della sua vita: Marco-chan.
 
 
 
 

Questa fanfiction partecipa all’iniziativa HalloWeek 2019 organizzata dal forum FairyPiece – Fanfiction & Images.
Tema: Zucche
Traccia usata: A indossa un vestito fatto di zucca, B cerca di spogliare A mangiando il vestito.

***Angolo dell'Autrice*** Eccomi con la HalloWeek indetta dal FairyPiece! Non ero sicura di poter partecipare, ma poi ho visto la traccia che avete appena letto: sembrava firmata MarcoXIzou, e mi sono sentita in dovere di scriverci qualcosa! Come al solito mi sono trovata all'ultimo, vale a dire che ieri pomeriggio ero solo a metà storia. Oltretutto non ho scritto molte volte di Marco e Izou, ma mi piace moltissimo. Izou è un personaggio meraviglioso e scrivere incentrandomi sulla sua introspezione è un'esperienza mozzafiato. Spero davvero di aver arricchito il suo personaggio con questa Ff e non di averlo rovinato: modestia a parte, mi sembra che ne sia uscito proprio un bel lavoro. E ringrazio Page che mi ha introdotta, nonché fatto innamorare, della SanjiXUsopp! A tutti quelli che pensano che non sia una bella ship, dico di andare a leggere le sue storie: vi ricrederete! Come al solito ringrazio tutti i miei lettori e vi invito a farmi sapere cosa pensate della storia, se vi ha fatto ridere o se avete qualche critica! A presto, _Kalika_
   
 
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