Anime & Manga > Altro - anime/manga fantasy
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    03/11/2019    1 recensioni
[Crossover]
Federico, giovane ragazzo di 20 anni con una passione innata per gli anime e i manga di tutti i tipi.
Un giorno, mentre stava cambiando la sua residenza, sbanda paurosamente contro un individuo mascherato nelle fredde foreste del Nord del Giappone perdendo i sensi.
Al risveglio, non riesce a ricordarsi il suo nome e vaga come un anima smarrita verso l’ignoto affrontando pericoli e venendo arrestato ingiustamente e portato in una città misteriosa.
Chi ci vive in quel territorio nascosto da un bosco fitto e dimenticato dal mondo?
Come farà Federico a ritrovare la memoria?
Una missione molto rischiosa in compagnia di alcuni personaggi molto diversi tra di loro che lo aiuteranno in questa impresa e risolveranno una serie di misteri legati tra di loro che li metterà continuamente in pericolo.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I due poliziotti e Federico rimasero immobilit senza fare niente.
< Come faremo ad annientarlo? Non possiamo farcela da soli > fece Federico.
< Accidenti a voi quando mi avete trascinato fin quassù! > sbraitò Ryo.
< Cosa vuoi che ne sapessi di questo pokémon? > ribatté Saeko.
< Non me ne frega niente! Io non dovevo essere qui punto e basta. >
< Smettetela di litigare > s’intromise Federico < Adesso non è il momento. >
< I miei poteri psichici vi faranno pentire di essere venuti fin qua. Preparatevi! >
Ma prima che Mewtwo potesse sfoderare la sua forza, l’intervento tempestivo del Professor Oak lo fermò all’istante.
< La vedi questa, Mewtwo? Questa è la master ball. La poké ball infallibile che eviterà per sempre le tue continue fughe. >
< Nessuno strumento potrà mai imprigionarmi. Nemmeno quella stupida sfera. >
< Proviamo?! >
Dopo averla lanciata contro il pokémon, Mewtwo non poté far nulla per contrastarla, cadendo definitivamente sotto il suo potere.
< Anche stavolto ho vinto io > fece il professore prendendo la master ball e mettendosela nella borsa.
< Professore, la dobbiamo ringraziare se è giunto fin qui > rispose Federico stringendogli la mano.
< Invece mi devo scusare con voi, ragazzi… E’ colpa mia se quella creatura stava per uccidervi. È riuscito a scappare dal mio laboratorio in città, diventando incontrollabile. >
< Cosa? Quel pokémon è stato creato in laboratorio da lei? >
< Mi chiami semplicemente Oak, signorina Saeko. E mi dia del tu. >
< Lasciando stare la confidenza, ti rendi conto che potevamo essere spediti all’altro mondo se non arrivavi fin qui?! > gridò Ryo spazientito < Come si può creare un pokémon di tale distruzione?! >
< E’ l’essere perfetto > spiegò Oak < Ma non avrei mai creduto che si sarebbe ribellato al mio volere non ubbidendomi. >
< E adesso che cosa succederà? Lo terrai rinchiuso in quella sfera fino alla fine dei suoi giorni? >
< Ci proteggerà da qualsiasi minaccia incomberà su Willon City. Ve lo prometto. >
< Quindi il tuo aiuto è stato praticamente una mano dal cielo > fece Federico < Dobbiamo risolvere la questione del Santuario maledetto. E credo che il tuo pokémon potrebbe esserci utile grazie ai suoi poteri psichici. >
< Lo sai ragazzo? Potresti essere un ottimo allenatore di pokémon. Ti dovrie presentare ad Ash Ketchum. >
< Non vedo Ash Ketchum da molto tempo, professore. È ancora in città? > domandò Saeko.
< Si allena tutto il giorno nella foresta. Strano che non l’abbiate incontrato. >
< Ma abbiamo avuto il piacere di incontrare Mewtwo > replicò sarcastico Ryo.
< Vi porgo ancora le mie più scuse sincere. Davvero. >
< Adesso smettila, Ryo. Non è successo niente di grave, ok? >
< Ma se ciò non fosse stato? >
< Pensa al presente e basta, guastafeste vagabondo che non sei altro. >
< Ragazzino, le tue parole mi stanno facendo innervosire, sai? >
< Te le meriti tutte oltre alla tua irresponsabilità. >
< Che cosa vorresti dire?! >
< Federico, credo che non sia il momento > s’intromise Saeko < E poi dobbiamo ritrovare Shinichi. >
< Credo di aver visto la sua vettura sul retro del santuario > fece il professore.
< Davvero? >
< Sì. Però non ho visto lui… Se volete la mia opinione, quel posto mi mette alquanto i brividi. Davvero volete entrarci? >
< Professore, sembrerà che dovremmo contrastare un demone molto potente… >
< Capisco… >
< Purtroppo non abbiamo altra scelta > mormorò Federico < Se non lo fermiamo, potrebbe riversarsi in città scatenando un caos irreversibile. >
< E’ così potente come lo dipingete? >
< Ancora non lo so visto che non l’ho mai visto… >
< L’ho visto io > mormorò Ryo < E vi assicuro che non è un bello spettacolo. L’aura negativa che emana ti fa accapponare la pelle. >
< E Shinichi è là dentro e potrebbe essere in pericolo. Dobbiamo subito andare a controllare e a salvarlo. Non c’è un minuto da perdere. >
< Chi ti dice che è in pericolo? >
< Il mio istinto femminile! > gridò Saeko.
< Calmati! Non volevo farti arrabbiare. Almeno non ora… >
< Sei uno sciocco ad averlo abbandonato. Ricordatelo. >
< Non è colpa mia se voleva fare il coraggioso. Io l’avevo avvertito. >
< Certo… Ma chi vuoi che ci creda? >
< Quando la smetterete di litigare voi due? Ci state solo facendo perdere tempo. >
< Il ragazzo ha ragione. Muoviamoci. >
 
 
Una volta entrati nel santuario, un senso d’inquietudine s’impadronì per primo di Ryo.
< Questo posto mi da i brividi > fece Ryo con voce roca < Andiamocene finché siamo in tempo. >
< La macchina di Shinichi è fuori dal santuario… Non possiamo abbandonarlo a sé stesso. >
< Ed io dovrei rischiare la vita per lui?! >
< Sei un egoista bastardo > tuonò Saeko < Pensi solo a te. Ti rendi conto che la vita di un tuo collega è in pericolo? >
< E quindi? Voi avreste fatto lo stesso per me? >
< Certo! Perché anche se sei un maledetto infame, ti voglio ancora molto bene. >
Sentendo quelle parole, il cuore di Ryo mancò un battito.
< Non pensare male, stupido che non sei altro. Tra noi due è finita per sempre. >
< Se vuoi saperla tutta, non è nemmeno cominciata. >
< Quando la smetterete di litigare come due innamorati? Volete farvi sentire da ogni membro di questo santuario? > li interruppe Federico.
< Stiamo vagando in questo posto da più di mezz’ora ma non c’è anima viva nelle vicinanze. >
< Professore, l’apparenza inganna > replicò il ragazzo < Dobbiamo stare molto attenti. Quando meno ce l’aspetteremo, succederà sicuramente qualcosa… >
Infatti, da lì a poco, un forte acuto rimbombò nelle orecchie dei presenti.
< L’avete sentito tutti, non è vero? >
< Che cos’era quell’urlo? >
< Questo non era un urlo… Era come un avvertimento. >
Mentre continuavano ad avanzare nel santuario, una figura misteriosa si avvicinò verso di loro.
< E’ Naraku! Mettetevi tutti al riparo! > gridò Ryo come se fosse stato fuori di sé.
Ma la figura in questione non era Naraku, bensì Kagome.
< Ma è una ragazza… è Kagome! >
La giovane ragazza fissava i presenti con lo sguardo perso nel vuoto.
< E’ come se fosse posseduta da qualcosa > spiegò il professor Oak.
< Ne sei sicuro? >
< Mai stato più certo prima d’ora… Guardate voi stessi. Ha gli occhi scuri e… >
< Che cosa siete venuti a fare nel mio santuario? > tuonò la ragazza con tono raccapricciante < Non siete stati invitati da nessuno… E così dovrete morire. >
< Kagome, siamo noi. siamo venuti a scacciare il demone da questo posto > mormorò Federico.
< Kagome, sai dove si trova Shinichi? >
< Shinichi non esiste più in questo mondo… Il posto che si merita è insieme a noi. >
< Che vuoi dire? Insieme a chi? >
Improvvisamente, dal corpo della povera Kagome uscì lo spirito oscuro di Naraku.
< Naraku… Sapevo che dietro tutto questo c’eri tu > fece Saeko rabbiosa.
< Guarda che bel comitato di benvenuto… Non pensavo che questa notte fosse  la fine del vostro destino nefasto. >
< Dove si trova Shinichi? Diccelo! >
< Il tuo fidanzato? È in buone mani… Le mie! >
Scaraventando una sorta d’incantesimo contro Saeko, anche la giovane poliziotta fissò i presenti con lo sguardo perso nel vuoto.
< Cara Saeko, anche tu mi appartieni in questo momento… Perché non fai fuori i tuoi amici? Vedrai, sarà divertente. >
< Non così in fretta, Naraku… Mewtwo! Vieni a darci una mano! >
Il pokémon creato dal Professor Oak fissava il demone con sguardo serio.
< Professor Oak, tu credi che questa creatura possa fermare le mie arti demoniache? >
< Lo vedremo… Mewtwo, attacco psichico! >
Con gli occhi illuminati di una luce blu intensa, Mewtwo immobilizzò il demone con le sue arti psichiche.
< Quest’attacco non riuscirà mai a fermarmi. Io sono l’essere più potente di questo mondo! > gridò Naraku.
< Non più ormai… Perché hai incontrato me. >
Con una sola mossa, Mewtwo controllava il suo nemico senza che quest’ultimo potesse fare qualcosa per contrastarlo.
< Lascia andare subito i due ragazzi… Per il tuo bene. >
< Se ti ubbidisco, mi lascerai in pace? >
< Tu fai quello che ti ho detto e non discutere! > tuonò il pokémon.
< Sarà meglio che tu ascolti la mia creatura se non vuoi finire male > mormorò il professore.
< Ho forse un’altra scelta? >
< Credo proprio di no. >
< Va bene… Avete vinto. >
Annullando le sue arti demoniache, Saeko e Shinichi furono liberati dal potere di Naraku.
< Shinichi… dove si trova?! >
< Sono qui, Federico > replicò il detective con la testa che gli stava scoppiando < Accidenti, non riesco a ricordare cosa mi è successo… Inizialmente stavo per entrare nel santuario, ma poi all’improvviso sono stato attaccato alle spalle e subito dopo il buio più totale. >
< Shinichi, vorrei chiederti scusa per averti abbandonato al tuo destino e averti lasciato solo. >
< Non preoccuparti, Ryo. L’importante è che non c’abbia rimesso la pelle. >
< Shinichi, io… >
< Dite le vostre ultime preghiere, cari ragazzi! >
Mentre Mewtwo aveva annullato i poteri psichici su Naraku, quest’ultimo ne approfitto scagliando una delle sue arti più potenti.
Ma l’intervento tempestivo di Ryo fece da scudo a Shinichi e Saeko.
< Ryo! No! >
Il giovane poliziotto crollò a terra battendo violentemente la testa.
< Sciocco… Credeva di salvare la sua amata proteggendola… Voi esseri umani siete proprio degli stupidi. >
< Almeno loro hanno un cuore. >
Piombando all’improvviso dal tetto del santuario, Inuyasha sguainò la sua spada tagliando il due il corpo demoniaco di Naraku.
< Libera la mia Kagome! Ora! >
< No… Tu non potrai mai sconfiggermi… >
< Tu sei già sconfitto > mormorò Oak < Attacco iper – raggio, Mewtwo! >
< Con piacere, professore. >
Una volta sferrato il suo attacco più potente, l’anima di Naraku si disintegrò all’istante, facendo scomparire subito dopo quell’aura negativa che si era venuta a creare nel santuario.
< E’ finita. Le arti demoniache di Naraku sono state sconfitte. >
< Ma Ryo… Ryo è morto > fece Saeko con le lacrime agli occhi mentre stava sorreggendo la sua testa.
< Non ancora > replicò il professor Oak sentendogli il polso < E’ molto debole ma non è morto. Dobbiamo portarlo subito in un ospedale. >
< Con la mia porsche faremo in un attimo. >
< Non servirà la tua macchina > fece Inuyasha mentre prese con sé il corpo addormentato di Kagome < Con la tecnica del teletrasporto, arriveremo all’ospedale di Willon City in un attimo. >
< Davvero riusciresti a fare questo? >
< Unitevi a me e preparatevi. Tra poco arriveremo lì. >
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Altro - anime/manga fantasy / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94