Il Sole
Fa
piano Isabeau mentre scende le scale in piena notte.
Non
vuole svegliarlo. L’ha guardato dormire, ha posato la mano
sulla sua guancia
irsuta. Ha accarezzato la curva delle spalle pelose prima di coprirla
con il
lenzuolo.
Adesso
aspetta l’alba, affacciata alla finestra della cucina. Guarda
il buio stendersi
nella valle come un velo.
Attende
e attende, la tazza di caffè tra le mani, finché
non vede i primi chiarori.
Allora
stringe gli occhi, trattiene le lacrime, e lascia che le orecchie si
riempiano
con il suono dei suoi passi sui gradini.
Il
cuore batte più veloce quando cigola il parquet.
Si
morde un labbro quando le braccia di Navarre la circondano. La fa
voltare e,
come ogni mattina, bacia le sue palpebre, gli zigomi alti, le tempie e
i suoi
capelli.
«Navarre…»
Si
lascia avvolgere dal suo abbraccio, mentre fuori la luce si fa
più intensa.
Presto nascerà il sole.
Presto
dovranno separarsi.
«Vorrei
fermare il tempo» lo sente dire.
Poi
lo bacia con urgenza, prima che l’istante svanisca.
«Un
giorno…» sussurra Isabeau, riempiendosi gli occhi
di lui, della malinconia del
suo volto. «Un giorno staremo insieme. Per sempre.»
Poi
lo stringe più forte.
N.d.A.:
Storia
scritta per la WordWar indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp;
la sfida
è con Ladyhawke83