“Allora, come sto?” chiese Annabeth sistemandosi il cappello a punta sul capo.

Che razza di domanda era? Era bella, stupenda, persino con tutto quel trucco verde addosso e la parrucca nera.

“Sei una meravigliosa strega” rispose lui ammirandola.

“Non una strega qualunque: Elphaba Thropp, la strega dell’Ovest” lo corresse lei.

“Chiedo umilmente perdono, meravigliosa Elphaba”.

“Grazie” sorrise la figlia di Atena “Anche il tuo costume è… carino.” Lo squadrò ridendo.

Al negozio erano rimasti pochi costumi. L’unico della sua taglia era la coda di Ariel corredata di parrucca. Non che gli dispiacesse tantissimo. Per completare l’opera, Rachel Dare gli aveva fatto un reggiseno come quello del film.

Fece swish con la parrucca. “LO SO” disse con tono ironico. La sua ragazza scoppiò nuovamente a ridere.

“Vogliamo andare?” chiese quando si fu calmata.

“Certo, ma prima…” premette le sue labbra contro quelle di lei. Annabeth prese il viso del ragazzo tra le mani.

Quando si staccarono da quel bacio, si guardarono per qualche secondo in silenzio senza dire nulla.

“Hai le labbra verdi. E ora dovrò risistemarmi il trucco e arriveremo in ritardo."

“Ops.”