Capitolo 8-4: ...O Destino?

I presenti rimasero sorpresi nel vedere quella persona varcare quella porta. 


Arthur IX Pendragon, accompagnato da Vermilion, una delle figure più importanti di tutta Avalon era li, davanti a loro, senza aver dato alcun preavviso.
Per poter incontrare una figura come lui era necessario, infatti, prenotare un appuntamento almeno un paio di settimane prima, a causa dei suoi svariati impegni e compiti che gli venivano assegnati quotidianamente, per evitare di causare problemi.

I ragazzi non riuscirono a credere ai loro occhi, e rimasero tutti a fissare l'uomo in silenzio con degli sguardi completamente scioccati.
Tra tutti, però, uno solo fissò quell'uomo con occhi non solo stupiti, ma colmi di ammirazione, e Arthur non poté far a meno di notarlo.


<< C'incontriamo ancora una volta, Michael. >>
Disse il soldato, dopo qualche secondo di silenzio, sorridendo al ragazzino.

<< E' un onore, signore! >>
Esclamò Mike, con una voce mista fra stupore e ammirazione, causando una risatina in Arthur.

<< Non serve essere così formali, ragazzo. Chiamami pure per nome, diamoci del tu senza problemi. >>
Sorrise, per poi rivolgersi al resto dei ragazzi.

<< Per favore, fate pure altrettanto. Mettetevi pure a vostro agio, non serve essere così agitati. >>
Continuò, notando lo stupore generale e cercando di far rilassare quei ragazzini.

<< Per quale motivo ci hai raggiunti, Arthur? >>
Domandò Xane, mostrando al soldato uno sguardo incuriosito ma dubbioso, come se avesse capito fin da subito che ci fosse qualcosa di nascosto dietro quella sua visita.

<< E' abbastanza inusuale una tua visita, specialmente a- >>
Prima che il figlio di Xernes potesse finire quella sua frase, Vermilion lo interruppe con un rapido gesto della mano, facendogli rapidamente capire che non servisse fargli ulteriori domande.

<< Non serve stare così sull'attenti, Xane. >>
Rispose Arthur.

<< Abbiamo tutto il tempo necessario per discutere di ogni cosa. >>
Sentendo quelle sue parole, Xane guardò per un istante i suoi compagni. Fece un profondo sospiro, per poi fare cenno al soldato di parlare, attendendo anche lui in silenzio di venire a conoscenza del motivo nascosto dietro la visita di una figura così importante ad Avalon.


Arthur chiuse la porta alle sue spalle e, afferrata una sedia, si sedette davanti al gruppo di ragazzi.

<< Suppongo abbiate almeno mille domande riguardo a questa situazione. >>
Cominciò, senza perdersi in troppi giri di parole.

Tutti i presenti annuirono, Vermilion inclusa.

<< Non posso dire di non aver pensato a ciò di cui abbiamo parlato... E alle parole di Andromeda. >>
Aggiunse Vermilion, attirando l'attenzione del suo compagno.

<< Mi sembra quasi che pensiate io non sia abbastanza affidabile per informarmi di ciò che sta accadendo. >>
Continuò, con un tono quasi infastidito e le braccia conserte davanti al petto.

<< No, è differente. Accadde anche con Andromeda, quando divenne un membro delle Quattro Galassie. >>
Le rispose Arthur, seguendo con un grosso sospiro.

<< Non concordo con i metodi di Xernes... Lui preferisce tenere le informazioni per un gruppo ristretto di persone, fino a quando non sa di potersi fidare anche dei nuovi. >>
Continuò, osservando poi tutti i presenti.

<< Ed è questo il motivo per cui volevo parlare con tutti voi. Non abbiamo molto tempo. >>
Concluse subito dopo, facendo un cenno ai presenti con una mano, facendo loro capire che potevano fargli qualsiasi domanda venisse loro in mente.

<< Cosa puoi dirci dell'attacco da parte di Nergal e Asteroth all'istituto Star? >>
Gli domandò Tesla, senza girare troppo intorno a quella domanda.


Arthur non gli rispose subito. Rimase in silenzio per qualche secondo a fissare quei ragazzini, portandosi le mani davanti alla bocca, mostrando loro uno sguardo cupo.

<< Volete la versione breve, o quelle lunga? >>
Domandò loro, cogliendoli alla sprovvista.

<< Preferirei una risposta dettagliata che non lasci nulla in sospeso. E' chiaro come il sole che sta accadendo qualcosa di cui non siamo informati, e mi piacerebbe non rimanere più all'oscuro di tutto questo. >>
Gli rispose Xane.
Arthur rispose con un semplice cenno del capo.

<< Suppongo di dover cominciare dall'inizio... Molto bene, allora. >>
Rispose il soldato, cominciando a raccontare.



<< Tutto cominciò circa tre mesi fa, quando venne organizzata una riunione tra gli attuali membri del Consiglio, il Gran Generale Xernes Ravier e due dei quattro membri delle Quattro Galassie, io ed Ehra.

Il motivo che si nascondeva dietro quella riunione era molto semplice: il Sigillo su Bael si stava rompendo.
Un motivo tanto semplice quanto preoccupante. Se Bael fosse tornato a piede libero, non ci sarebbe stato modo per fermarlo una seconda volta.

Quella riunione, però, prese una direzione inaspettata quando una figura mai vista prima si rivolse al Gran Generale. Tutti capimmo che non fosse un membro del consiglio, considerando che nessuno dei presenti lo vide mai prima d'allora. Xernes si rese probabilmente conto che quella non fosse una persona comune... Dopotutto, era impossibile entrare all'interno di quella stanza senza venir scoperti, specialmente se consideriamo il fatto che Ehra avesse innalzato una barriera attorno all'edificio per accertarsi nessuno potesse intrufolarsi.
Quella figura riuscì a superare le difese di Ehra come se nulla fosse, senza farsi scoprire... Quindi Xernes decise di ascoltare sue parole.

Ben presto ci rivelò il suo nome... Lucifer.
Non riuscimmo a credere a quelle parole. Alcuni di noi impugnarono le loro armi, altri non riuscirono neanche a muoversi dalla paura, altri semplicemente non credettero alle sue parole, esclamando che fosse uno "scherzo di cattivo gusto". 

Sfortunatamente per loro, non era uno scherzo.
L'energia che potei sentire provenire da quella figura, quel suo sguardo freddo e minaccioso... Prima di quel momento non vidi mai Lucifer con i miei occhi, ma non ebbi alcun dubbio riguardo alla sua identità, non appena ci rivelò il suo nome... E lo stesso provarono Xernes ed Ehra.

Xernes fu il primo a chiedergli il motivo per la sua presenza li, in quell'aula. In verità, il Gran Generale fu l'unico a continuare a parlare con Lucifer, tra tutti i presenti, e credo che quel demone l'abbia preso in simpatia da quel momento.

Lucifer disse di avere delle "informazioni interessanti" che poteva fornirci. Ovviamente, Xernes mise subito in dubbio le sue parole: non avevamo la minima idea dei motivi che si nascondevano dietro quella assurda e inusuale visita, quantomeno quale fosse il piano che Lucifer stesse architettando.

Xernes gli fece quella domanda e l'unica risposta che ottenne fu: "Ho le mie ragioni. Sappiate, semplicemente, che non sto mentendo."


Dopo ciò, scomparve nel nulla esattamente come apparve.


All'inizio non riuscimmo a credere alle sue parole, e pensammo che il suo fosse un tentativo di distrarci da ciò che fosse realmente il suo piano, ma comunque Xernes decise di non prendere alla leggera quelle rivelazioni.

Con la prima di quelle tre informazioni, Lucifer ci informò dell'imminente assalto dell'istituto Star. Ci disse che "Due demoni, la mattina del dodici Settembre, avrebbero attaccato uno dei nostri istituti, durante l'esame di ammissione."

Non ci mettemmo molto a capire che si trattasse dell'istituto Star. Non credemmo alle sue parole, ma Xernes decise comunque di prendere delle precauzioni. Decise di non mobilitare gruppi di ammazza-demoni, per evitare di attirare troppo l'attenzione e di lasciare la capitale più vulnerabile, quindi affidò a Ehra il compito di badare all'istituto, come nuova direttrice, e di accertarsi che tutto andasse nel migliore dei modi, se avesse dovuto esserci un effettivo attacco.

Ehra esaminò personalmente i documenti di tutti i partecipanti all'esame di ammissione, senza trovare nulla d'insolito. Quindi raggiunse la conclusione che l'assalto all'istituto non sarebbe avvenuto.

Ciononostante, tutto cambiò quando, trenta minuti prima dell'inizio dell'esame, Ehra avvertì la presenza di due grosse fonti magiche proprio all'esterno delle mura dell'istituto.

Purtroppo, non fu in grado di capire da dove arrivassero quelle due fonti magiche... I due demoni usarono degli incantesimi di alto livello per mascherarsi in mezzo alla folla, impedendole di localizzare chi fossero tra i vari partecipanti.

Improvvisamente, la barriera che avrebbe dovuto proteggere i suoi studenti divenne un muro tra lei e loro. La barriera, innocua per gli umani, avrebbe impedito ai demoni di passare attraverso, colpendoli con delle scariche elettriche... Se fosse accaduto, i due demoni avrebbero rivelato la loro vera forma nel mezzo della folla, e a quel punto le sarebbe stato impossibile salvare tutti quei ragazzi.

Quindi prese una semplice ma pericolosa decisione: abbassò la barriera, permettendo ai due demoni di entrare nell'istituto. Mantenne la guardia alzata per tutto il tempo, e credo che Asteroth stesso avesse ormai realizzato che Ehra fosse sull'attenti. 
Purtroppo, però, durante uno degli incontri Ehra abbassò la guardia, dando ai due demoni l'occasione perfetta per passare all'attacco... Ciò che è accaduto dopo, penso lo sappiate già.


Con l'assalto all'istituto Star, anche la seconda informazione che Lucifer ci diede fu confermata.

I mezzo demoni, se non registrati alla nascita, una volta scoperti vengono considerati come una minaccia, e rapidamente arrestati insieme a chiunque li abbia nascosti.

Vi siete domandati perché Michael e suo zio non abbiano subito questo trattamento? 
Potreste aver capito cosa voglio dire, ormai, ma lo dirò comunque.

La seconda informazione che Lucifer ci diede, ci rivelò dell'esistenza di un mezzo-demone nascosto nella cittadina di Samir, figlio di Azael, conosciuto con il nome di Michael. All'inizio, ovviamente, nessuno credette alle sue parole... Ma dopo l'assalto all'istituto Star da parte di Asteroth e Nergal, non potemmo più ignorare le parole di Lucifer. Per qualche motivo quel demone ci aiutò, dandoci informazioni importanti... E quello significava che anche la terza informazione era potenzialmente vera.

La ragione per cui Michael non è stato preso sotto custodia, e suo zio arrestato, è perché eravamo già al corrente del fatto che potesse essere un mezzo-demone. Era sotto sorveglianza anche da Ehra stessa, durante il periodo in cui le venne affidato l'istituto Star. Se avesse dovuto rilasciare i suoi poteri in mezzo alla folla, lei avrebbe potuto intervenire nel giro di pochi secondi, e per questo decidemmo di non agire oltre. 

Sfortunatamente, quando Michael rilasciò effettivamente i suoi poteri, Ehra si trovava all'interno di una barriera... 
Fu una sua distrazione, non siate arrabbiati con lei. Le stavate a cuore tutti quanti, e non sarebbe mai stata in pace con se stessa se vi fosse accaduto qualcosa.

Non aveva alcuna intenzione di mettere a rischio le vostre vite, lei per tutto il tempo non ha fatto altro che assicurarsi che quei due demoni non potessero attaccare gli studenti, una volta usciti allo scoperto. Per questo abbassò la barriera, per non rivelare la loro presenza ai partecipanti dell'esame e impedire che potessero prendere ostaggi o uccidere qualcun altro.

La terza informazione che ci diede non ha a che fare con voi. Riguarda uno scienziato nascosto da qualche parte ad Avalon che stava facendo esperimenti con la necromanzia e i demoni. Lucifer ci disse che la sua presenza era una minaccia sia per lui che per noi, quindi ci consigliò di tenere gli occhi aperti. Non abbiamo ancora idea di quale sia il suo fine, ma non possiamo rischiare che qualcuno che è addirittura una minaccia per Lucifer possa camminare indisturbato sotto al nostro naso, facendo esperimenti disumani con la necromanzia. >>
Non appena finì di parlare, Arthur rimase in silenzio a fissare quei ragazzi, con sguardi scioccati e increduli.

Tutti, inclusi Vermilion, non riuscirono a rispondergli nulla.
La situazione, però, sarebbe ben presto cambiata non appena avrebbe mostrato loro quelle foto.


<< So che sia molto da digerire, ma non ho ancora finito. >>
Continuò, portando una mano nella sua tasca e afferrando le foto che, pochi minuti prima, mostrò a Ehra.

<< Qualcosa di ancora più grande sta accadendo dietro le quinte, e dubito che Xernes v'informerebbe se consegnassi a lui queste immagini prima di parlarvene. >>
Aggiunse subito dopo, appoggiando due foto sopra un tavolo in legno circolare.

<< La prima fu scattata a Mistral, cinque anni fa. Me la consegnò un agricoltore, quando mi incontrò. La seconda, invece, ad Avalon da un gruppo militare di ricerca. >>
Concluse subito dopo.


I ragazzi si avvicinarono a tavolo, afferrando le foto e guardandole una ad una.

<< La prima foto è sfuocata, ma non è difficile riconoscere chi vi sia immortalato. Quella corporatura massiccia, un grosso mantello nero e rosso all'interno, due corna ricurve nere come la pece, capelli rossi come il fuoco. Anche se non si può vedere il volto, è palese chi sia...

Quella foto venne scattata tra i boschi della capitale di Seishin. Un agricoltore notò una strana figura nascosta tra gli alberi, riuscendo a scattare una foto prima che scomparisse nel nulla... Non credo sia un falso, l'ho fatta controllare più volte da esperti per accertarmene... Quella figura è, senza alcun dubbio, Azael.

La seconda è connessa allo scienziato di cui ci avvertì Lucifer. Il suo nome è "Arus Bevelle". Era un dottore rinomato di Mistral, fino a quando non perse sua moglie e sua figlia a causa di un incendio. Dopo quell'evento cadde in depressione, e scomparve nel nulla subito dopo essere evaso da una clinica per riprendersi dall'accaduto. Si persero le sue tracce, e venne dichiarato morto... Fino a quando non apparve questa foto.

Due anni fa, nei pressi di Magnus. Stiamo ancora cercando di capire chi fosse la ragazzina che stesse portando insieme a se. >>
Disse Arthur, descrivendo una ad una le foto che il gruppo di ragazzi osservò.


Nonostante la maggior parte dei ragazzi rimase a fissare la foto che sembrava aver immortalato Azael, qualcos'altro attirò l'attenzione di Seryu.
Allungò un braccio, afferrando la foto che ritraeva quel Dottore e fissandola intensamente per qualche istante.

Improvvisamente, un brivido gli passò nella schiena.
Il respiro di Seryu cominciò ad accelerare e sbiancò di colpo, quasi come se avesse visto un fantasma.

Il ragazzo cominciò rapidamente a tremare, senza smettere di fissare quella immagine, che cominciò a stringere con forza con entrambe le mani.
Jessica e Arthur furono i primi a notare ci fosse qualcosa di strano nel suo comportamento.

<< Cosa ti prende, Seryu? >>
Domandò la ragazza al suo compagno.


Seryu non riuscì a credere ai suoi occhi. Aveva già visto quella ragazza, in passato... Ma, a quel tempo, era molto più piccola.
Rapidamente venne pervaso dal terrore e lanciò un forte urlo, attirando l'attenzione di tutti i presenti.

<< Dove?! >>
Ringhiò, indicando ad Arthur la ragazza immortalata nella foto insieme a quel Dottore.

<< Dove è stata scattata?! >>
Continuò subito dopo.

Arthur non fece in tempo a rispondergli.
Sotto gli sguardi confusi e scioccati dei presenti, un fiume di lacrime amare cominciò a rigare il volto di Seryu.

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Fine del capitolo 8-4, grazie di avermi seguito e alla prossima!