Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Giorgiazzi    23/11/2019    1 recensioni
Soulmate AU dove...
Nasci con un bocciolo in qualsiasi parte del corpo, il quale sboccerà una volta incontrato il tuo soulmate, che ha il stesso fiore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frank Zhang, Hazel Levesque, I sette della Profezia, Nico di Angelo, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Nico, calmati, andrà tutto bene.» sospirò Hazel per l'ennesima volta, ma con ancora il sorriso sulle labbra.
Guardò il fratello che si sistemava nervosamente i capelli davanti allo specchio «Fermo, lascia che faccia io.» si avvicinò e si mise sulle punte dei piedi. Nico accennò un sorriso stanco «Grazie Hazel, ma come posso calmarmi dopo quello che è successo l'anno scorso? Credo che sia un miracolo che Will non mi abbia lasciato visto come è andato il nostro quarto anniversario.» rispose, ignorando l'assurdità dell'affermazione.

La riccia tornò a sedersi sul letto «Hai organizzato tutto alla perfezione, niente potrà andare storto.» affermò convinta, studiando l'abito elegante del maggiore, fino a posare lo sguardo sul braccio sinistro, dove un tulipano giallo e nero si attorcigliava dal polso al gomito: il segno che lui aveva trovato il suo soulmate.
Infatti Will, il suo ragazzo, avevo lo stesso fiore avvolto sul braccio destro.

Hazel un po' li invidiava, loro si erano incontrati al liceo e avevano passato tutti e quattro gli anni insieme, così come avrebbero fatto per il resto della vita. Nico si era dato da fare per settimane in modo tale che nulla potesse andare storto durante il loro quinto anniversario.
La ragazza invece non aveva ancora trovato la sua anima gemella, quindi il suo bocciolo non era ancora sbocciato. Spesso si domandava che fiore sarebbe spuntato dalla sua spalla destra.

Purtroppo, l'appena ritrovata quiete, venne distrutta dal moro «Non ho preso i fiori!» urlò, facendo sobbalzare la sorella. Guardò l'orologio «Mancano venti minuti, forse faccio ancora in tempo, tu vieni con me.» Nico la prese per il polso e, ignorando le potreste, la trascinò in macchina, per poi partire alla volta del centro commerciale ad una velocità discutibile.

«Perché mi vuoi con te?» chiese la più giovane una volta scesa dall'auto. Il ragazzo continuò a correre tenendola per il polso «Tu hai buongusto.» fu l'unica risposta.
Alla fine giunsero al negozio del fioraio, piombandoci dentro.
«Dovresti prendere dei Tulipani, magari un bouquet composto da alcuni gialli e alcuni neri, dopotutto sono il vostro fiore.» l'altro si guardò freneticamente in giro «È troppo banale.»

Hazel sapeva che suo fratello non era tipo da smancerie, ma a quella serata ci teneva veramente molto, quindi era consapevole che avrebbero dovuto sbrigarsi. Decise quindi di chiedere aiuto ad una commessa e, per sua fortuna, quella distrasse Nico.
La ragazza si portò una ciocca dietro le orecchie e iniziò a guardare affascinata i fiori, ma una voce la fece voltare «Posso aiutarti?» a parlare era stato un busto, o almeno dall'altezza di Hazel, che dovette alzare la testa per vedere in faccia il suo interlocutore.
Hazel era bassa, ma il ragazzo che aveva di fronte era sicuramente più alto della media, con spalle larghe e corporatura massiccia.
Tuttavia, nonostante l'imponenza, il volto non metteva in soggezione, era rassicurante e i tratti asiatici lo addolcivano ancora di più.
Questo non le impedì di imbarazzarsi «Uh, n-no, sto aspettando mio fratello, è qui perché deve prendere dei fiori per il quinto anniversario con il suo ragazzo, sono soulmate e lui si è dimenticato di questo dettaglio e...» all'improvviso si fermò, accorgendosi di star parlando troppo e arrossendo. «Scusa, stavo divagando.» il ragazzo le sorrise «Non importa.»

Ci fu un silenzio imbarazzante per qualche attimo, ma alla fine Hazel decise di spezzarlo «Comunque piacere, sono Hazel» disse allungando timidamente una mano. L'altro l'allungò a sua volta, mostrando così un germoglio «Frank». La ragazza distolse immediatamente lo sguardo ma l'altro ridacchiò «Lo hai notato eh? Sì, purtroppo non so ancora chi sia la mia anima gemella. Tu, invece?» chiese, arrossendo subito dopo per via della domanda, ma la riccia rispose subito «Nemmeno io, il mio bocciolo è sulla spalla destra, quindi non si vede».

Frank allora guardò i fiori che stava osservando Hazel in precedenza «Ti piacciono questi?» la giovane annuì «Sono Dalie, nel linguaggio dei fiori indicano gratitudine».
Hazel aveva già sentito quel nome, doveva essere il fiore di qualcuno del gruppo. Infatti, nel loro gruppo di amici, ognuno aveva trovato il proprio soulmate, la Dalia apparteneva a Leo e Calypso.
Ricordava perfettamente il giorno in cui il ragazzo messicano era entrato di corsa a scuola mostrando loro il dorso della mano sinistra, su cui spuntava una Dalia rossa, completamente ignaro di chi l'avesse fatta sbocciare.
Inutile dire che la nuova vicina di casa di Leo portava lo stesso fiore, ma sulla caviglia.
Poi c'erano Piper e Jason, che sfoggiavano con orgoglio un Ibisco indaco: la prima tra capelli, il secondo al polso.
E infine Annabeth e Percy, coperti di Non ti scordar di me fin dall'infanzia, uno sulla schiena, l'altra sul polpaccio.

Le loro chiacchiere furono interrotte dall'arrivo di Nico con, sorpresa sorpresa, un mazzo di Tulipani «Dai Hazel andiamo, ti lascio a casa e poi vado subito a prendere Will, non c'è tempo da perdere!».
Frank rimase imbambolato a guardare la ragazza che veniva trascinata via di corsa, riuscendo appena a salutarla con la mano.

***

Quella notte Hazel non dormì molto bene, sentiva qualcosa pizzicare, ma non diede importanza alla cosa. Il mattino seguenti si alzò piuttosto svogliatamente e si diresse in bagno con l'intenzione di farsi una doccia.
Si stropicciò gli occhi davanti alla specchio, per poi togliersi la maglia del pigiama.
Per poco non urlò.

Dei fiori dal colorito bluastro uscivano dalla spalla e si avvolgevano intorno alla parte iniziale del braccio, ma Hazel non aveva idea di cosa fossero.
In casa al momento non c'era nessuno a cui chiedere, quindi decise di farsi la doccia e ragionare con calma.
Ricostruì la giornata precedente, non aveva incontrato nessuno di nuovo, a parte per il ragazzo dal fioraio, avrebbe potuto chiedere a lui di che fiore si trattasse.

Improvvisamente qualcosa fece clic nella sua mente e si portò le mani davanti alla bocca «Frank.»
La ragazza uscì dal bagno alla velocità della luce, asciugandosi e preparandosi il più velocemente possibile.
Purtroppo, la patente non ce l'aveva, quindi si dovette accontentare del bus.
Durante la corsa non fece altro che ammirare il riflesso del fiore nel finestrino, aveva messo un abito con le spalline, in modo che si potesse vedere. Ma un pensiero la tormentava: e se in realtà stesse sbagliando persona? Non restava che entrare e scoprirlo.

Una volta entrata nel negozio si diresse subito al bancone, chiedendo di Frank.
Quando furono uno davanti all'altro, il ragazzo le mostrò la mano, coperta degli stessi identici esemplari «Sono Delphinium, nel linguaggio dei fiori significano amore sincero.»

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Giorgiazzi