Con un sospiro Nico varcò il cancello in ferro battuto che segnava l'ingresso del luogo in cui più di tutti si trovava a suo agio.

Iniziò a camminare per il sentiero che in origine doveva essere bianco ma che adesso, dopo tanti anni, tendeva al grigio.

Il silenzio era padrone del posto, nessun grido riecheggiava nell'aria, non si udivano passi, nessuna parola, solo poche persone che camminavano lente con la testa china, gli occhi non vedevano altri colori che il bianco. 

Dopo aver percorso il viottolo che lo portava alla tomba della sorella, vi si fermò davanti e si sedette a parlarle; da quando tempo non andava a trovarla? 

Eppur Bianca era stata il centro del suo mondo fin da bambini, dopo la morte della madre e la scomparsa del padre erano rimasti soli e Bianca si era presa cura di lui.
E poi in un pomeriggio che doveva essere come tutti gli altri, lei era morta, per salvare lui da una macchina che andava troppo veloce e un conducente che non si curava di vedere dove andava.  Bianca aveva solo dodici anni e Nico dieci, ed era morto un po' con la sorella.

E adesso a distanza di dieci anni, davanti alla lapide della sorella maggiore, Nico, alzando gli occhi e guardando la luna schiarire timidamente il blu della notte, pensava a tutto quello che aveva passato, al rancore che aveva provato, al ragazzo schivo e freddo che era diventato.
Aveva passato tre anni della sua vita ad andare ogni giorno dalla sorella, e poi un giorno aveva ritrovato il padre e scoperto di avere un'altra sorella, Hazel. 

Da allora tutto era cambiato e ogni cosa che era successo da allora lo aveva portato ad essere quello che era in quel momento; doveva moltissimo ad Hazel ma anche a Will, quando lo aveva conosciuto non avrebbe mai creduto di potersene innamorare, Will era il suo completo opposto, capelli biondi, occhi azzurri, pelle abbronzata in qualsiasi stagione dell'anno e tantissimi parenti; ma la cosa che mai si sarebbe aspettato e mai avrebbe pensato possibile era di poter essere ricambiato.

Nico sorrise tristemente guardando la lapide bianca della sorella e ripensando ai momenti che avevano passato insieme e che non avrebbero più potuto passare, si chinò ad accarezzare la lapide, cambiò i fiori ormai secchi con delle dalie fresche e lasciando un bacio alla sorella si voltò e si diresse nuovamente verso il cancello.