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Autore: Neko    01/08/2009    3 recensioni
Non si gioca con il destino delle persone, nè di un intero villaggio. Ci possono essere delle conseguenze sia gradite che spiacevoli. C'è sempre una punizione per chi osa interferire con lo scorrere del tempo, ma qualsiasi cosa possa essere, quello a cui si può andare incontro non è niente, se ciò per cui si è compiuto un tale gesto porta a ciò che si è desiderato per anni. L'ultimo sogno di un uomo che ormai ha perso le speranze.
Genere: Azione, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 19: non più ninja

 

“In tal caso mi vedo costretta a punirti! Naruto Uzumaki…sei dimesso dai tuoi incarichi ninja!” disse Tsunade con uno sguardo che non faceva pensare a un cambio di decisione.

Naruto sussultò impercettibilmente…non voleva dargliela vinta.

Sakura sgranò gli occhi e osservò preoccupata il compagno.

Avrebbe pensato a una scenata da parte, ma il ragazzo restava silenzioso a fissare la donna con astio.

“è inutile che mi guardi così. Non riuscirai a farmi cambiare idea. Ti avevo avvertito. Hai voluto sfidarmi e ora ne paghi le conseguenze!”gli disse la donna.

“Ma maestra non può fare una cosa del genere!” le disse Sakura ancora incredula per quanto stava avvenendo.

“Non ti intromettere Sakura! Se è così testardo da voler mettere in gioco la sicurezza di Konoha, non ha bisogno di essere un ninja del villaggio, dato che non sembra desideroso di proteggerlo!” continuò l’hokage scatenando la rabbia di Kyuubi, la quale, non riuscendo a trattenersi, saltò sulla scrivania dell’hokage ringhiando e buttando tutto all’aria.

Per reazione Tsunade si alzò di scatto dalla sedia.

Kyuubi!” lo chiamò Naruto.

“ti conviene ritirare quello che hai detto, se non vuoi davvero avere un motivo per cui Naruto sia costretto a richiamarmi indietro!” disse la volpe minacciosa.

Kyuubi!” ripetè il ragazzo stringendo i pugni.

“Puoi non aver fiducia in me per quanto accaduto al villaggio 16 anni fa, ma mettendo in dubbio la decisione di Naruto di lasciarmi scorazzare liberamente, significa che non hai nemmeno fiducia in lui e dopo tutto quello che ha fatto in questi anni, osi davvero mettere in dubbio la sua lealtà verso Konoha? mi viene voglia di sbranarti! Se non fosse stato per la sua volontà a proteggere il villaggio e tutti coloro che lo hanno trattato male in questi anni, di sicuro ora Konoha non esisterebbe più”

Kyuubi smettila!” disse il ragazzo arrabbiato, avvicinandosi alla scrivania e prendendo in braccio la volpe “Lascia stare! Non ha senso discutere” gli disse il ragazzo avviandosi verso la porta, ma prima di uscire Tsunade lo richiamò.

Naruto si fermò senza girarsi.

“Il copri fronte!” disse Tsunade.

Il ragazzo sgranò gli occhi, il copri fronte era una delle cose a cui era più affezionato e non lo avrebbe mai ridato indietro per niente al mondo.

Naruto si girò lentamente e la guardò con  rabbia “scordatelo!” disse scandendo bene la parola per non doverla ripetere.

“Solo un ninja può portare il copri fronte e da questo momento non lo sei più. Quindi per favore consegnamelo senza fare storie!”

Naruto strinse i pugni per la rabbia, ma non cedette al ricatto “questo copri fronte non è solo qualcosa che mi identifica come ninja di questo villaggio, me è un regalo che mi ha fatto Ero-sennin e non ho alcuna intenzione di separarmene e tu non riuscirai a strapparmelo via, sia chiaro!” disse prima di andarsene sbattendo la porta.

 

Tsunade sospirò mentre Sakura aveva ancora una mano sul cuore. Era ansiosa per come si erano messe le cose.

“Maestra, non crede di aver esagerato?”intervenne la rosa sperando di sistemare un po’ la situazione.

“No Sakura. Kyuubi può rivelarsi una minaccia per il villaggio!”

“Ma sappiamo dal futuro che Kyuubi si rivelerà nostra alleata!”

“Lo so…lo so benissimo, ma come vedi, gli eventi si sono già modificati, il kyuubi del nostro tempo, potrebbe non essere come quella del futuro. Non voglio correre rischi Sakura!”

Sakura abbassò la testa “Si lo capisco, ma… se Kyuubi avesse voluto far del male, avrebbe già potuto farlo da giorni, invece è stata calma. Come Naruto anche io credo che non abbia intenzioni cattive”

Tsunade si fermò a riflettere.

“Ha davvero intenzione di revocare Naruto dai suoi compiti?” chiese la ragazza.

“Si! so che è un buon ninja, anche se ancora un genin e che su di lui si può contare, ma…sta diventando un po’ troppo ribelle. Deve capire che non può fare sempre di testa sua e soprattutto che i miei ordini non si discutono! Se dimostrerà di aver capito la lezione. Potrà tornare a svolgere missioni per Konoha!” Disse la donna pensierosa.

Non sapeva se aveva fatto bene ad agire in quel modo.

Aveva sempre rimproverato Naruto per la sua fretta di agire senza pensare alle conseguenze, ma in quel momento si dava della stupida. In fondo anche lei aveva appena agito senza pensare.

Le deva fastidio il modo in cui Naruto si era messa contro di lei e di come aveva sottovalutato il potere della volpe.

Sapeva che togliere l’incarico di ninja a Naruto sarebbe servito a poco. Il ragazzo avrebbe agito di testa sua come sempre e fino ad allora anche se aveva rischiato parecchie volte di morire o di far perire gli altri, il suo modo di agire era sempre risultato abbastanza efficiente.

Ora aveva timore, con quel gesto, di perderlo per sempre. L’aveva fatto davvero arrabbiare, anche se lui non era da meno.

Non sapeva cosa fare.  Di certo non poteva tornare sui suoi passi e inoltre un periodo di tranquillità al ragazzo avrebbe fatto bene, soprattutto dopo quello che aveva dovuto passare negli ultimi tempi.

 

Naruto era fuori di se e una volta arrivato a casa, diede sfogo alla sua rabbia buttando a terra tutto quello che incontrava.

Per sino Kyuubi si era nascosto per sicurezza.

Sakura subito dopo aver parlato con Tsunade si recò a vedere le condizioni del ragazzo.

Bussò alla porta, ma non sentì risposta. Sentì invece un grande trambusto  provenire dall’appartamento e decise di entrare, violando la proprietà privata.

Sussultò quando vide tutto per aria e Naruto agitarsi come un matto.

Il ragazzo non si era accorto della sua presenza e avvicinandosi a lui, Sakura gli mise una mano sulla spalla.

“Calmati Naruto!”

Naruto si girò verso di lei “Sakura…c-cosa ci fai qui?”

“Sono preoccupata per te!”

“Scusa! Non volevo farti preoccupare. Va tutto bene!” disse calmandosi

Sakura lo guardò dubbiosa.

“Non direi proprio! Ti conosco Naruto, so che per te essere ninja è importante. Non nascondere i tuoi sentimenti. Se vuoi sfogarti sono qui…solo per te!”

Il ragazzo la osservò e le sorrise pieno di gratitudine.

“Oh ma guarda che disastro hai combinato!” disse Sakura guardando in giro “ok che ti volevi sfogare, ma alla fine devo pulire io!”

Sakura cominciò a raccogliere la roba che trovava in giro.

Naruto la guardava affascinato e dopo averla ammirata per un po’ le si avvicinò da dietro e l’abbracciò.

Sakura rimase sorpresa non aspettandosi quel gesto.

“Grazie Sakura! Non so cosa farei se non ci fossi tu!”

Il ragazzo rafforzò la presa e le sussurrò all’orecchio.

“Se fosse possibile rimarrei abbracciato a te per sempre!”

Sakura rise “così moriremo di fame!”

“Ho del ramen in frigo!”

“Moriremo per cattiva alimentazione!”

“Ma staremo comunque insieme per sempre!”

Sakura si slegò dalla presa del ragazzo e lo guardo con le mani sui fianchi

“Preferirei  vivere ancora per diverso tempo, non so tu!”

“non sarebbe male!”

Disse il ragazzo sospirando e andando a sedersi sul letto.

“Però che vita è senza avventure?”

Sakura si sedette accanto a lui.

“Suvvia, non penserai che Tsunade ti abbia revocato il tuo incarico di ninja per sempre?”

Naruto scosse la testa “Non so cosa pensare, di certo non avrei mai pensato che arrivasse a tanto!”

“Non può farlo. te lo sei meritato quel copri fronte e inoltre il fatto che non ti abbia costretto a consegnarglielo significa che è una cosa momentanea. E poi dubito che il suo volere possa fermarti…dico bene?”

Naruto alzò lo sguardo verso di lei “In che senso?”

“nel senso che è raro le volte che ti fai fermare da un ordine dell’hokage, perché dovresti farlo ora?”

“Mi stai chiedendo di trasgredire alle regole di quella vecchia zitella?” chiese sorpreso il ragazzo.

“No, ma solo che il solito Naruto lo farebbe!”

Naruto sospirò.

“Sakura tu sai…tu sai come mai non posso avere un attimo di tranquillità?”

“Sei tu a lamentanti se non accade niente e ora chiedi qualcosa di tranquillo?

Naruto abbassò a testa.

Naruto, tu non sei un ragazzo normale, sei un ragazzo speciale, in grado di fare tante cose grandiose. Però si sa queste cose comportano sempre dei rischi!”

“Già, però a volte vorrei avere una vita normale come tutti! invece dovrò portarmi quella volpaccia dentro per tutto il resto della vita continuando a essere braccato come una volpe!” disse con falso tono arrabbiato.

Kyuubi che se n’era andato in cucina per lasciare i due disse “dovresti essere onorato di avere me nel tuo corpo!”

“Stai origliando?”

“oh guarda, muovo dalla voglia si sapere cosa vuoi due vi diciate!” disse la volpe ironicamente.

“E allora torna a mangiare le crocchette per cane che ti ho preso!”

“Non mi piace quella roba!” disse Kyuubi contrariata.

“infatti hai ancora il muso sporco di briciole!” disse Naruto prendendola in giro.

 

Sakura guardava i due stupita.

“che c’è?”

“Fate spesso così?”

“Praticamente ogni volta che ci parliamo! È divertente prenderla in giro!!”

“Non hai paura che possa reagire male?”

“No, prima di tutto non potrebbe mai farmi del male per due motivi. Se mi uccide muore anche lei e secondo…bhe non lo ammetterà mai, ma ci tiene a me!”

“E tu? Insomma ti ha fatto passare l’inferno da bambino!”

Naruto abbassò la testa

“è vero, ma…è stata lei a crescermi dopo tutto. Quando avevo  bisogno era sempre presente. Ok, era obbligato a essermi accanto, ma non era costretto a consolarmi nei momenti di sconforto…eppure l’ha fatto. in certi aspetti la considero con se fosse mio padre!”

Sakura sorrise.

“Capisco! Non ne avevi mai parlato così prima d’ora!”

“Perché facevo caso solo ai brutti scherzi che in questi anni mi ha tirato, ma quando l’akatsuki mi ha catturato…mi è stata molto di aiuto. Non so se ce l’avrei fatta senza il suo spingermi ad andare avanti.”
“Non credi che lo abbia fatto solo perché non voleva morire?” chiese dubbiosa la ragazza.

Naruto sgranò gli occhi “No, assolutamente no! solitamente quando gli chiedevo del potere per difendermi, mi sfotteva e mi chiamava moccioso con una voce crudele. Lo faceva per spronarmi e perché non contassi sempre su di lei, ma quando ero prigioniera, non o mai sentito quella voce e le sue prese in giro. Aveva un atteggiamento dolce e mi incoraggiava come fa un padre con un figlio…almeno credo!”

“non so cosa dire,mi sembra una gesto carino da parte sua. infondo alla fine è pur sempre un demone!”

“Ora capisci perché non voglio tenerla prigioniera? Mentre ero da akatsuki era tremendo dovermene stare li chiuso, senza possibilità di fare niente. vedere quello che succedeva attorno a me, senza poter reagire.

Credo che anche Kyuubi abbia diritto a una vita più libera. La prigionia ti rende cattivo e non la biasimo per i mille suoi tentativi di liberarsi, al suo posto avrei fatto la sua stessa cosa!”

Continuò a dire a testa bassa.

Sakura lo fissava. Poteva capire quello che il ragazzo intendeva dire e pensare a quello che aveva dovuto passare nelle grinfie dell’akatsuki la faceva star male, ma soprattutto la rendeva triste pensare che Naruto soffrisse ancora per quell’evento.

Sakura si avvicinò a Naruto e alzandogli il viso gli disse “Non pensare più a quei brutti momenti. Pensa a vivere la tua vita ora, nel migliore dei modi.”

Naruto le sorrise e lentamente i loro visi si avvicinarono fino a sfiorarsi…per poi scambiarsi un bacio inizialmente semplice che piano piano diventò sempre più passionale.

Naruto sai dov’è…Kyuubi entrò nella stanza, ma appena vide la scena disse “ Non importa, faccio da solo!” disse tornado in cucina.

Il bacio durò diversi minuti, ma un’esplosione costrinse i due separarsi.

“Cosa è stato?” chiese preoccupata Sakura guardando fuori dalla finestra dove si intravvedeva del fumo.

“Proviene dalle porte del villaggio!”

Sakura si alzò “Dobbiamo andare a vedere!”

Naruto annuì e appoggiò il copri fronte sul letto.

Sakura lo guardò stupita.

“Non potrò intervenire come ninja di Konoha, ma Tsunade non mi può fermare se agisco come cittadino, andiamo!” disse il biondo chiamando Kyuubi e dirigendosi verso le porte del villaggio.

 

 

 

 

 

  
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