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Autore: _Rael_89    03/12/2019    1 recensioni
FFXV è uno dei giochi più complessi dal punto di vista dello sviluppo: ha subito vari rimaneggiamenti, tagli e smembramenti nel corso degli anni che ne hanno totalmente stravolto la narrazione, creando non pochi problemi ai giocatori per quanto riguarda la comprensione della vasta lore di questo capitolo. Ho passato in rassegna tutto ciò che è uscito in relazione del gioco finale (film, anime, guida, traduzioni dell’Ultimania, Wikia, trailer, artworks, dichiarazioni del team di sviluppo) e quello che ne è venuto fuori è la vera trama, di una ricchezza e bellezza che in pochi hanno colto. Da questa premessa potete capire come mi sia venuta l’idea di questa fanfiction. Ho deciso di ricostruire l’intera trama a partire dalla storia di Eos descritta nell’Ultimania fino ad arrivare al finale del gioco (compresi tutti i dlc e gli aggiornamenti che usciranno) per renderla fruibile a chiunque voglia conoscerla.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Requiem for Final Fantasy XV
Parte III: Kingsglaive
Capitolo 48: The fall of the Wall


Opponendosi alla corrente di gente in cerca di riparo, il principe Noctis perlustrava la terrazza alla ricerca di Lunafreya; la fanciulla sembrava volatilizzata nel nulla, così come non vi era alcuna traccia dei dignitari imperiali che fino a pochi minuti prima si erano mescolati tra la folla dei Luciani: non ci voleva un genio a capire che, qualunque cosa fosse successa giù in strada, faceva tutto parte di un piano di Nifhleim.
Si fermò improvvisamente ai piedi della scalinata d'accesso alla passerella con un'orribile consapevolezza.
Luna non è più qui.
A quel punto, la priorità era un'altra.
-Devo tornare da mio padre...!-
Un improvviso lampo di luce catturò la sua attenzione.

La piazza antistante la Cittadella si andava riempiendo di cadaveri; il plotone d'attacco di Nifhleim (quello Iedolas che si era portato dietro come garanzia per la sua incolumità) stava dando del filo da torcere alla Guardia di Lucis, nonostante il numero esiguo: l'elemento sorpresa aveva sicuramente giocato a loro favore. C'era anche da dire che, se da un lato i soldati del Re cercavano di evitare di colpire quanti più civili possibili, dall'altra parte gli androidi Magitek non si facevano di questi problemi e anticipavano le contromosse degli avversari.
Libertus cercò di ripararsi dietro dei rottami; disarmato com'era e con la gamba che gli doleva terribilmente non poteva fare molto, eppure sentiva la rabbia ribollirgli in corpo. Tra la gente in fuga notò Pruvia aggirarsi nel bel mezzo della piazza, pieno di euforia e sull'orlo del delirio.
-E' arrivata la resa dei conti!- proclamava il leader dei ribelli, rivolgendosi quasi al Palazzo Reale. -L'alba di una nuova era!-
Libertus assistette impotente al momento in cui l'uomo venne raggiunto da un proiettile alla schiena, forse di fuoco amico, più probabilmente nemico, ma di certo la cosa non faceva alcuna differenza; Pruvia cadde in ginocchio senza perdere il folle sorriso che aveva.
-NOOOOOOO!!- l'ex Glaive urlò di orrore, allungando una mano verso di lui.
Poi qualcosa lo costrinse a dirigere il proprio sguardo in alto.

I sotterranei della Cittadella erano un vero e proprio labirinto; per fortuna, uno come Ignis Scientia poteva vantare non solo una vasta conoscenza del luogo ma anche un ottimo senso dell'orientamento. Il garage reale era quasi alle spalle del palazzo, dall'altra parte rispetto alla piazza; una perfetta collocazione in un  momento di caos come quello. 
Riepilogò mentalmente il tragitto che aveva da fare: percorrere la rampa fino a prendere l'uscita del settore E, imboccare il tunnel sotterraneo e circumnavigare l'intero isolato attorno alla Cittadella sbucando nel settore D dove, come Cor gli aveva comunicato poco prima attraverso la ricetrasmittente, avrebbe dovuto aspettarli; sempre che non fosse sorto qualche imprevisto nel mentre...
-Ignis!- la voce dell'Immortale tuonò attraverso la radiolina.
-Comandante!- rispose prontamente. -Mi sto dirigendo verso il garage.-
-Cambio di destinazione.- gli comunicò. -Dalla rampa prendi l'uscita per il settore F e segui tutta l'autostrada fino alla statua del Primo Re: noi ci vediamo lì.-
Il ragazzo si bloccò improvvisamente nel mezzo del corridoio. -Ma signore, se arrivo fin laggiù voi dovrete farvi tutto il centro a piedi...-
-Non c'è altra scelta, Ignis: i contingenti imperiali hanno completamente ostruito il passaggio attorno alla Cittadella. Noi a piedi possiamo trovare una via di fuga per sfuggirgli ma con la macchina sarà difficile passare. E poi, se Regalia dovesse riportare qualche danno non potremo più uscire dalla città.-
Il ragazzo annuì istintivamente, come se Cor potesse vederlo. -Capisco perfettamente la situazione, Comandante; la aggiorno non appena sono...!-
Una sirena squarciò il silenzio che lo circondava; gli mozzò la voce.

-Ignis?!- l'Immortale traccheggiò con la ricetrasmittente, non capendo se c'era un problema di linea o altro; accanto a lui, Prompto scrutava con lo sguardo la folla alla ricerca di Gladio. Prese il cellulare con l'intento di richiamarlo ma, quasi per telepatia, l'amico lo anticipò.
-Ehi, ma dove sei?-
-Alla tua destra, scemo!-
Il biondino si girò nella direzione indicata; Gladiolus era lì, a pochi passi dai finestroni della terrazza.
-Vieni via da lì!-
-No, venite voi qui!- affermò con una nota di preoccupazione nella voce. -C'è qualcosa che il Comandante deve assolutamente vedere...-
Indicò con l'indice il cielo di Insomnia, al di là del vetro.

Ignari dei pericoli che li attendevano in città, Nyx Ulric e Sua Grazia Lunafreya erano alle prese con un gigantesco Molboro che li stava inseguendo: i due ragazzi riuscirono ad introdursi all'interno di un condotto decisamente troppo stretto per il daemon che, almeno per il momento, sembrava seminato; da lì proseguirono la loro marcia verso la sala comandi, alla ricerca di una navicella di salvataggio da poter utilizzare.
Consapevole che da solo non poteva farcela, il galahdiano cercava disperatamente di mettersi in contatto con i suoi compagni ma il segnale sembrava in qualche modo disturbato; l'unico canale che funzionava era quello della base di comando.
-Capitano!-
Sentì un suono stridente che quasi lo stordì ma fortunatamente la linea non cadde; riuscì ad avvertire a scatti la voce di Drautos.
-... Ul... Ulric!... Ci...-
-Capitano, che succede?-
-... ci hanno... sotto attacco...! Ripeto, Insomnia è... Nifhleim ci ha attaccato!... Noi...-
Nyx chiuse le comunicazioni e si staccò l'auricolare dall'orecchio, restando leggermente indietro rispetto la principessa; Luna si voltò a fissarlo.
. -Chi vi ha portato qui?- le chiese.
-... il Generale Glauca.-
Il Glaive finalmente ricollegò tutti i punti che non gli tornavano. -Ma certo, è ovvio! Vi hanno usata come esca! Sapevano che saremmo venuti a salvarvi.-
La ragazza si portò le mani a coprire la bocca, desolata e fortemente in colpa per quello che era successo. -Io...-
-Non è il momento di preoccuparsi per questo.- le disse, in modo duro. -Seguitemi.- 
Nyx condusse la principessa attraverso uno stretto anfratto laterale, seguendo la mappa mentale che aveva imparato sulle aeronavi imperiali; i gemiti del Molboro si facevano lontani mentre aumentava proporzionalmente il rombo dei motori del velivolo. Attraverso una passerella i due giunsero davanti ad un portellone a tombino, che il galahdiano aprì con non poco sforzo; all'interno c'erano delle scalette.
-Scendete.- le disse; mentre Luna eseguiva il suo ordine riattivò l'auricolare all'orecchio, sperando di riuscire a comunicare decentemente con il suo comandante. -Qui Ulric. Obiettivo recuperato; chiedo la ritirata.-
Tutto sommato la linea sembrava essere diventata più stabile, anche se la voce di Drautos gli giunse stranamente lontana e metallica.
-Concessa. Tornate a...-
Il comandante non finì la frase; stavolta però non fu la linea a cadere.

Gli eventi che catturarono l'attenzione di Noctis e Libertus, che spinsero Gladio a chiamare a gran voce Prompto e Cor, che ammutolirono perfino Drautos ed Ignis furono essenzialmente tre.
Il primo, che solo Ignis poteva udire trovandosi in un luogo silenzioso e deserto della Cittadella, era la sirena d'allarme della sala del cristallo: lui sapeva bene cosa stava a significare.
Il secondo era la comparsa di lunghe ombre nere su nel cielo, proprio al di là della barriera; due soldati esperti come Gladiolus e Libertus se ne accorsero subito, intuendo cosa stava per capitare.
Il terzo, la vampata di fuoco improvvisa, fu causata dalla mine poste dagli Imperiali sulla teca del cristallo; non soltanto investì chi era nelle più immediate vicinanze come Noctis ma fu visibile ad occhio nudo anche a chi era ancora a qualche chilometro di distanza, come Luna e Nyx.
L'impalcatura che reggeva il più prezioso oggetto di Insomnia cedette e lasciò che mani impure toccassero e rimuovessero il suo tesoro: come conseguenza il sempiterno raggio di luce che partiva dal centro del palazzo si affievolì fino a svanire. La barriera in cielo rimase senza alimentazione e la sua cupola semitrasparente si riempì di crepe fino a frantumarsi in particelle cristalline, che caddero al suolo svanendo prima di toccarlo.

-La barriera è caduta...-
Regis fu il primo a dirlo, con un filo di voce: un'ombra di orrore attraversò gli occhi di tutti i consiglieri Luciani che lottarono per non farsi sopraffare dal terrore in un momento delicato come quello.
-Esatto.- rise l'Imperatore, dandogli del tu con disprezzo. -Cos'è, credevi che ci fossimo limitati a rapire quella sciocca ragazzina? O che sperassi di coglierti impreparato alla firma del trattato? Mi sottovaluti! Lo spettacolo che abbiamo architettato è ben più vasto e con molti più attori di quelli che ti immagini...- passò in rassegna con gli occhi ogni consigliere reale. -Sono pochi quelli di cui ti puoi fidare realmente, Regis... in molti invece sono stati quelli che ti hanno tradito. I tuoi soldati, i cittadini... non sai quanti ci hanno dato manforte, nascondendoci o dandoci informazioni per infiltrarci qui a palazzo.-
Il Re rimase senza parole, come non mai in vita sua: ammutolito, ascoltava angosciato le rivelazioni del nemico.
-E non è tutto! Sai di quel gruppo di aeronavi dove era tenuta la principessa, quello che siete stati tanto furbi da scovare? Un semplice specchietto per le allodole: eravate talmente impegnati a guardare verso sud ovest che non vi siete accorti che la mia vera armata era a nord est; armata che, proprio ora, sta atterrando sulla vostra bella capitale.-
A questo punto Iedolas tacque, godendosi la folle rabbia che investì gli occhi di Regis.
-La pagherai, bastardo.- gli promise, con voce ferma ma traboccante d'ira. -La pagherete tutti.-


***
Ho concentrato tutto il capitolo su questo momento cruciale, coinvolgendo tutti i personaggi nei vari e diversi scenari in cui si trovano: non era nei miei progetti iniziali ma è venuto fuori così, spontaneamente, e tutto sommato mi piace. Vi prometto che cercherò d'ora in avanti di andare un pò più velocemente con la trama per non allungarmi troppo.
Nei prossimi capitoli, come promesso, darò molto più spazio a Noctis.

Questo mini-aggiornamento termina qui! Ho deciso di pubblicare intanto pochi ma buoni capitoli per non farvi aspettare ulteriolmente; ho già pronti tutti i capitoli che mancano per terminare l'arco narrativo del film ma devono ancora essere revisionati. Nel frattempo ho già steso qualcosina riguardante l'inizio vero e proprio del videogioco.
Concludo queste note a piè di pagina scusandomi per la mia lentezza e ringraziandovi ancora per la costanza con cui seguite questo mio lavoro... cercherò di non far passare così tanto tempo per il prossimo aggiornamento!

  
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