Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Rota    02/08/2009    5 recensioni
Silenziosa, altera, fiera.
Dovresti vederti, Temari, mentre cammini con lo sguardo indomito lungo i corridoi della Scuola, lo zaino posto sulle spalle, la camminata decisa, l’espressione ferma.
Passo dopo passo, percorri quanto il tuo tragitto senza a nulla badare, senza nulla guardare.
Sembra che tu risplenda, con i tuoi capelli biondi, con la tua pelle candida, con quel sorriso che si accende solo raramente, e che per questo è così prezioso, così sincero.
Prima classificata al contest "Questa scuola è una giungla" indetto da Superkiki92 e Roro-Chan
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shino Aburame
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*Nick autore: Rota23/meg89
*Titolo: Different
*Genere: Romantico, Introspettivo
*Rating: Arancione
*Personaggi e Paring: Shino Aburame, Temari no Sabaku; ShinoTemari.
*Avvertimenti: one shot, AU
*Introduzione: Silenziosa, altera, fiera.
Dovresti vederti, Temari, mentre cammini con lo sguardo indomito lungo i corridoi della Scuola, lo zaino posto sulle spalle, la camminata decisa, l’espressione ferma.
Passo dopo passo, percorri quanto il tuo tragitto senza a nulla badare, senza nulla guardare.
Sembra che tu risplenda, con i tuoi capelli biondi, con la tua pelle candida, con quel sorriso che si accende solo raramente, e che per questo è così prezioso, così sincero.
*Note dell'Autore: Mentre si ascolta “Zombie” dei Cramberries ci si carica di una carica negativa a dir poco micidiale °°
Ho avuto esperienza di discriminazione a scuola, non a livello personale, ma una mia carissima amica ne è stata purtroppo vittima.
E’ un tema difficile, per questo ho alcune volte usato parole dure (non ho messo il rating arancione per nulla). Spero di aver reso cmq l’idea che volevo trasmettere.
La scuola qui è usata da me semplicemente come campione di vita, come luogo qualsiasi dove si ripropone la realtà in piccola scala. Perché la scuola è anche questo, dopotutto.
A voi il giudizio ^^






DIFFERENT

-Clandestina di merda! Tornatene al tuo Paese!-

Silenziosa, altera, fiera.
Dovresti vederti, Temari, mentre cammini con lo sguardo indomito lungo i corridoi della Scuola, lo zaino posto sulle spalle, la camminata decisa, l’espressione ferma.
Passo dopo passo, percorri quanto il tuo tragitto senza a nulla badare, senza nulla guardare.
Sembra che tu risplenda, con i tuoi capelli biondi, con la tua pelle candida, con quel sorriso che si accende solo raramente, e che per questo è così prezioso, così sincero.
-Buongiorno, Shino! Andiamo in classe?-
Allunghi ogni tanto anche la mano nella mia direzione. Forse sperando che un giorno io abbia il coraggio di stringerla di fronte a tutti, forse perché desideri che io superi la mia riservatezza testarda.
Non lo so, tra noi due davvero non saprei dire chi è il più sciocco.

Ogni volta, quando ti avvicini a me, mille e più sguardi sembrano trafiggere il tuo corpo.
Non li vedi o fai finta di non vederli, questi sguardi così carichi di odio.
Solo per il colore della tua pelle, solo per la tonalità dei tuoi capelli.
Solo per il cognome straniero.
Non sai davvero quante volte avrei desiderato cavare quegli occhi.

Matematica, Inglese, Letteratura, Arte.
La tua materia preferita è sicuramente Storia, ancora fatico a comprendere il perché.
Forse ti diverti a ricordarmi quanto il mio Paese, in passato, non si fosse comportato esattamente bene col tuo, forse ti diverti a ricordarmi cosa vi abbiamo fatto sopportare, le angherie di uno stato coloniale contro una povera colonia spaurita. E con orgoglio, mi rimembri sempre come il tuo stato ha ottenuto la liberazione dal nostro sommo potere.
Forse è proprio per questo che ti piace Storia, Temari.
Perché trovi nel passato una risposta ai problemi del presente della tua amata Terra, come se in questa ragione essa trovasse un riscatto morale e psicologico.
Ma io sono solo un appassionato di biologia, Sabaku. Proverò a comprendere la tua rabbia quando guardi una svastica o la nostra bandiera nazionale che viene mostrata con tanto orgoglio dai nostri compagni.
Proverò a comprenderti più di quanto non faccia già ora.

E quelle parole maledette le ricaccerò nelle loro gole.
Quelle parole che ti dipingono inferiore a me per l’ accento della tua parlata, per il tuo modo di pensare liberamente… le ricaccerò nelle gole di chi le pronuncia, Temari.
Non voglio sentirle.
Non voglio che tu le senta. Mai e poi mai.

I miei compagni ridono ogni volta che ti vedono assieme a me.
Non capisco cosa mai ci sia di così divertente nella relazione tra due ragazzi d’età diverse. Non mi da fastidio il fatto che tu sia più grande di me, così come anche il fatto che abbiamo due classi diverse.
Mescolare amore e amicizia non è una mossa che mi azzarderei a fare così a cuore leggero.
A me fa ridere invece come tutti si intimoriscono davanti ai tuoi ordini imperiosi, quando sei stufa di sentire risatine isteriche trattenute nemmeno troppo discretamente. Hai imparato che con me vale la regola del silenzio, e se non sono io a parlare non vuoi che lo facciano altri al posto mio.
Non sai nemmeno quanto sia bello osservarti in mensa mentre magi il tuo pranzo, in silenzio, come assorta da quello che stai facendo.
Come se la mia presenza non ti pesasse e non cambiasse per questo il tuo comportamento.
Sei così pura ai miei occhi, Temari.

La moralità viene messa in dubbio dai maliziosi.
Non si vede la malizia se non la si conosce a fondo, fin troppo bene.
Se solo sentissi come ti chiamano, molti di loro non si ritroverebbero neppure la faccia. Ti conosco abbastanza bene da prevedere le tue azioni.
Ho paura lo stesso però.
Ho paura che tu non possa più guardarmi in viso. Il tuo orgoglio probabilmente te lo impedirebbe. Il tuo orgoglio da donna, il tuo orgoglio di persona.
Non ascoltare Temari, non ascoltarli mai.

Sei semplicemente una forza della natura. Non ho mai visto una ragazza applicarsi così tanto allo sport.
Eppure sai essere femminile, inglobata così in quegli abitini che paiono fatti solamente per imbrigliare i corpi delle ragazze e contenerli tutti, manco fosse peccato mortale mostrare un poco di carne.
Sei donna, eppure butti giù la tua avversaria quando giochi a basket neanche fosse un pupazzo di gommapiuma, correndo da una parte all’altra del campo rincorrendo un pallone che rimbalza.
Energica, prendi tutto come se fosse una sfida personale, come se il risultato di una stupida partita potesse in un qualche modo influenzare davvero tutta la tua esistenza, tutta la tua carriera scolastica.
Ma è il tuo carattere Temari, lo so. Non saresti così spavalda se non dessi tutto quello che hai in ogni occasione, non saresti così orgogliosa di te stessa se non provassi in ogni istante quanto tu valga.
E’ inutile che ti pavoneggi con me, non sono così stupido da non capire quanto c’è dietro le tue parole gridane come se fossi sordo, o i tuoi rimproveri severi, o i tuoi colpi di testa, o la tua testardaggine cocciuta.
Io ho il silenzio che parla per me, e certo tu non pretendi che io mi cimenti in un discorso di più di cinque parole di seguito.
Sabaku, ho dovuto attendere il tuo arrivo per essere accettato da qualcuno.

    E’ forse l’istinto quello che ti fa chiudere gli occhi di fronte a quanto ti fa la gente?
Forse stai solo cercando di sopravvivere in questa giungla astiosa, Temari?
Non puoi non renderti conto di come ti si rivolge la gente, di come ti guardano, di cosa dicono di te.
Te ne freghi, volgi lo sguardo altrove. Probabilmente sei stufa di sprecare fiato nel tentativo di una spiegazione futile, chi ha chiuso il cervello alla comprensione difficilmente intende.
Comincio a credere che la tua indifferenza verso certi comportamenti nasconda più dolore di quanto tu stessa voglia ammettere…

E’ ora di lasciarci, come ogni giorno.
La scuola è finita, così come il tempo a nostra disposizione. Arriverà il giorno in cui ti presenterò ai miei, Temari, e conoscerò i tuoi amati fratelli. Arriverà, ma sicuramente non oggi.
-Ti lascio Shino. A domani….-
Le mani si sfiorano appena, non sono riuscito a trattenermi neppure questa volta; ed è immensa gioia sul tuo volto, felicità che non riesce mai a diventare abitudine.
Mi sorprendi ogni giorno come se fosse il primo.
Ma ciò che realmente sento, le mie sensazioni e i miei sentimenti profondi non li ascolterai mai se non ne miei silenzi, Temari. E so quanto sei brava ad intendere le parole che non riesco a dire.
I colori del tramonto che si spande nel cielo, caldo, si fondono con la tua figura, e divieni un tutt’uno col cielo.

Se gli occhi di tutti quanti sapessero veramente vedere, Temari no Sabaku, non avresti bisogno della corazza che ti sei costruita attorno.
Se gli occhi di tutti sapessero realmente intendere ciò che gli si para loro di fronte, non avremmo bisogno di questo silenzio ad isolarci dal resto del mondo.

Ti amo.

-Basta! Non ne possiamo più di questi immigrati del cazzo! Tornatevene a casa vostra!-






Questa storia si è classificata prima al contest "Questa scuola è una giungla" indetto da Kiki e Ro' *______*
I commenti autore arriveranno quando la scrittrice ritornerà dalle vacanze e smetterà di far lavorare una zucca al posto suo X°D

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Rota