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Autore: Roberto Turati    07/12/2019    1 recensioni
Storia ideata e iniziata dal mio amico Jack02forever, autore su Wattpad, scritta in collaborazione tra lui e me.
 
[Monster Hunter World + Monster Hunter Stories]
 
Ambientata tra Monster Hunter World e MHW Iceborne. Quattro mesi dopo la sconfitta dello Xeno'Jiiva, la Commissione di Ricerca continua ad operare serenamente nel Nuovo Mondo. Ma una minaccia colpisce l'ecosistema: l'Orrore Nero, una malattia nata in un'estensione recondita del Vecchio Mondo, che affligge i mostri e li rende estremamente pericolosi. Per rimediare a ciò, la Gilda manda un Rider dal villaggio di Hakum, affinché aiuti la Commissione a debellare la malattia. Ma per Xavia Rudria, una cacciatrice della Quinta Flotta, la giovane Rider che si è offerta per l'incarico si rivelerà molto di più di quello che sembra...
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Commissione di Ricerca'
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Tra le fronde, nascosta dalla vista della cacciatrice e della bestia zannuta, si trovava la ragazzina. Era appena arrivata, non era riuscita a vedere molto di quanto era successo. Aveva visto la cacciatrice e il Rathalos evitare l'assalto del mostro sconosciuto. Non aveva mai visto un mostro simile nel Vecchio Mondo, con quel corpo slanciato e il pelo argenteo. Ora stava osservando la cacciatrice in armatura di lega combattere quel mostro di taglia media, sfoggiando un martello di Barroth. Sembrava esperta nel maneggiare quella classe d'arma, colpendo il mostro alle zampe e al muso senza tante difficoltà, nonostante la velocità dell'avversario. Ratha, intanto, si manteneva in disparte e aveva un'ala ferita. Probabilmente quella cacciatrice l'aveva attaccato, o forse qualche altro mostro della zona; non voleva pensarci. Furiosa, estrasse la spada e uscì nella pianura. Né il mostro elettrico, né la cacciatrice sembrarono notarla, così si diresse subito dal suo amico. Ratha, vedendola, gracchiò dolorante, andandole incontro. La ragazzina si affrettò, abbassandosi e prendendogli il muso fra le mani, sentendosi sollevata a rivederlo. Poi alzò lo sguardo, accarezzandogli la fronte; in risposta, lui chiuse l'occhio buono, apprezzando il gesto. Possedeva un paio di graffi sulla testa, mentre la membrana dell'ala destra era stata strappata verso il centro. Probabilmente non sarebbe stato in grado di volare per un po', tentare di farlo decollare gli avrebbe solo fatto più male. Dopo aver esaminato le ferite del Rathalos, la ragazzina tornò ad osservare lo scontro che stava avendo luogo appena qualche metro da loro. Sembrava che la cacciatrice se la stesse cavando più che bene, ma lei si sentì comunque in dovere di contribuire:

"Devo aiutarla! Ma Ratha è ferito, cosa devo fare?" si chiese, stringendo la mano sulla sua spada nera, ancora legata al fianco.

Xavia stava martellando e schivando da svariati minuti, ormai, eppure il Tobi-Kadachi non si ritirava: era più testardo del previsto. Ma lei non aveva tutto il giorno, né poteva perdere tempo con un mostro che non era il suo bersaglio. Caricò un coltello imbevuto di narcotici nella fionda, tentando di colpire il mostro all'addome. Le probabilità di addormentarlo erano alte, ci sarebbe voluto pochissimo. Sparò un paio di volte, ma il Tobi-Kadachi riusciva sempre a schivare con delle giravolte fluide.

«Maledetto!» imprecò la donna, sottovoce. 

Xavia distolse lo sguardo per un attimo, in cerca di un baccello letame. Rialzò gli occhi appena in tempo per vedere il Tobi-Kadachi che, con la coda e la schiena avvolte da scintille elettriche, prendeva la rincorsa per travolgerla. L'istinto le disse di rotolare via, lanciarsi di lato, qualsiasi cosa, ma le gambe non rispondevano: anche agli esperti, ogni tanto, hanno delle falle. Il colpo, tuttavia, non arrivò. Xavia vide il Kadachi venire sbalzato via da una palla di fuoco, facendolo finire a terra. Il Rathalos! Se ne era completamente scordata nella foga della battaglia, ma quel Rathalos era ancora lì. Malconcio, vero, ma a quanto pare riusciva ancora a combattere, se era riuscito a sputare una palla di fuoco abbastanza forte da rovesciare l'altro mostro. Forse, se avesse attirato il Tobi-kadachi da lui, avrebbe avuto un enorme vantaggio. Quello che vide, però, muovendo lo sguardo da dove la palla di fuoco era arrivata, la fece rimanere sbigottita: sul dorso del Rathalos, che si stava avvicinando di corsa, si trovava una persona. Indossava un'armatura bianca che le lasciava scoperte le braccia e il collo, mentre l'elmo ne lasciava scoperto il viso, ed era bassa di statura. Non riuscì a scorgerne i lineamenti, ma dal tipo di armatura, femminile e leggero, sembrava trattarsi di una ragazza adolescente.

«Tutto bene?» chiese con una voce dolce, quando fu abbastanza vicina alla cacciatrice.

Il Rathalos si piazzò accanto alla cacciatrice e la ragazza si voltò verso di lei, permettendole di guardarla bene. 
Xavia, per quanto confusa da quello che stava succedendo, annuì. Stava per domandarle chi era, quando un ruggito del wyvern volante riportò la loro attenzione sul Tobi-Kadachi, che si era rialzato. Le scariche elettriche diventarono ancora più intense.

«Forza, Ratha!» esortò la ragazzina, scendendo dalla sua schiena, e il mostro annuì.

Con grande difficoltà e dolorante, a giudicare dai gemiti che emise, il Rathalos riuscì ad alzarsi in volo, planando verso il suo avversario. 
La ragazzina, intanto, sguainò la spada, facendo per seguire il suo compagno, quando Xavia la afferrò per un braccio.

«Chi sei? Che ci fai qui?» chiese, confusa.

La ragazza non si voltò verso di lei e guardò i due mostri che lottavano. Il Rathalos colpì il lungo mostro con le sue zampe posteriori. Lei scosse la testa, muovendo il braccio e facendo mollare la presa a Xavia.

«Risponderò a tutte le domande che vuole, ma quando avremo finito!» disse, di fretta, per poi battere la spada sullo scudo che aveva legato all'altro braccio.

Poi scattò verso la bestia zannuta, lasciando la cacciatrice lì, ancora confusa da quello che stava vedendo: una Rider.

"Ah, ma certo! Dev'essere il cavalcamostri che stavamo aspettando dal Vecchio Mondo" pensò Xavia, mentre il Rathalos e la ragazzina combattevano il Tobi-Kadachi.

A quel punto, la cacciatrice si sentì triste e addolorata per un attimo: conosceva molto bene il mondo dei Rider. E non ne aveva per nulla dei ricordi felici.

   
 
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