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Autore: Mentos E CocaCola    09/12/2019    0 recensioni
Lei è una ragazza con la passione del pugilato, una brutta storia alle spalle che influenza la sua vita e le sue decisioni.
Lui è un ragazzo con la passione del canto, deve fare il doppio gioco per proteggere chi ama, ma l'unica persona che non può proteggere è se stesso.
Due ragazzi completamente diversi ma accomunati dallo stesso destino.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-E ho battuto anche questo!- dissi sbattendo un pugno contro l’altro. L’allenatore mi guardò soddisfatto.
-Playcastle, sei l’alunna più promettente del mio corso, se ti organizzassi un incontro contro la Shield lo vinceresti?-
Deglutii.
-La Shield? La scuola di box?-
Lui sorrise.
-Io vengo da lì e devo dire che potresti battere la maggior parte di loro. Certo, è necessario un allenamento intensivo. Ci vediamo tutti i giorni dopo le vacanze natalizie, va bene?-
Annuii entusiasta per poi correre verso le docce. Chissà cosa avrebbe detto Liam!!
Arrossii sorridendo, dopo diciott’anni avevo trovato qualcuno che mi capiva e con cui stavo bene insieme.
Non era impossibile come credevo allora.
Quando entrai in casa improvvisai un balletto.
-Perché così euforica?- mi chiese Liam spuntando all’improvviso fuori dalla cucina.
Gli sorrisi.
-Farò un match contro un boxista professionista, ti rendi conto? Per me è… è quasi un sogno- dissi sdraiandomi sul divano al colmo della felicità.
-E se venissi a vedere la tua vittoria?-
Lo guardai.
-Stai scherzando?-
-No, perché dovrei? Non posso venire a vedere una mia amica che mette al tappeto un avversario che pesa il doppio di lei?-
Mi alzai e mi avvicinai a lui.
-Credi che vincerò?-
-Ne sono sicuro- disse sorridendo -e poi, ehi, basta che fai quello che ti piace come meglio sai fare e vedrai che andrà tutto bene-
Annuii rassicurata e quando sentii la sua mano sulla mia spalla alzai lo sguardo per incontrare il suo. E mi persi di nuovo in quegli occhi grandi e luminosi.
-Grazie Liam, mi fai sentire sempre bene- riuscii a dire.
Beh sì, era una sorta di confessione, ma in quel momento non m’importava, era una delle poche persone che credevano in me e di certo non lo avrei deluso.
Gli diedi velocemente un bacio sulla guancia e poi me ne andai di sopra a stendermi un po'.
-Dove credi di andare Meg?- mi chiamò Liam dal piano di sotto. -Non credi che dovremo iniziare a pensare ai regali?-
Impallidii, per poi precipitarmi fuori dalla porta e giù per le scale.
-Natale è dopodomani… cavolo- dissi mettendomi le mani tra i capelli, tornandomi in mente che avrei mangiato con la famiglia Payne.
-O mio dio, c’è anche tua madre!-
Lui scoppiò a ridere.
-Meg, devi stare tranquilla, mio padre e mia madre si accontentano di un dolce…-
Sbiancai ricordandomi da chi avevo ereditato le mie doti culinarie - … e le mie sorelle di un mazzo di fiori, forse la più piccola verrà anche un giocattolo-
Sbiancai ancora di più.
-Hai una sorella più piccola… di quanto?-
-Ha otto anni, perché?-
Mi schiarii la voce.
-Non sono molto brava con i bambini… i miei fratelli mi odiano e probabilmente anche lei finirà per non sopportarmi-
Feci una smorfia disperata. Mi mise una mano sulla schiena e mi spinse leggermente verso la porta.
-Non preoccuparti, andrà tutto bene ed ora andiamo a comprare questo regalo-
Annuii e mi infilai il cappotto per poi seguirlo fuori casa.
Camminavamo l’uno a fianco all’altro, forse un po' troppo vicini, ma a me sicuramente non dispiaceva e a lui non sembrava dare fastidio.
Inizia a guardarmi un po' in giro ricordandomi di colpo che era Natale anche per Liam e che almeno il regalo dovevo farlo, ma non sapevo assolutamente cosa comprargli e questo mi faceva andare ancora più nel panico.
-Perché così silenziosa?- mi chiese.
-Stavo solo pensando, niente di che-
-Sei stanca?-
Lo guardai per un attimo.
-Per cosa?-
-Beh, la scuola, lo sport e i colpi in cucina… ne sono successe parecchie-
E di certo lui non migliorava, stare sempre con lo stomaco chiuso e stretto in un nodo non è molto rilassante.
-Già- sussurrai abbassando lo sguardo e arrossendo leggermente.
-Ehi, ti va di entrare qui dentro un attimo?-
Era un negozio di animali, stavo per rispondergli, ma lui mi aveva già preso per mano e mi aveva portato dentro.
Mi fermai davanti ad una teca con un’iguana. Però non era male, poteva tornare utile, magari farla trovare nel letto di Evelyn poteva essere piuttosto divertente. No, mi ero cacciata in abbastanza guai da sola figurarsi con un’iguana.
Mi voltai e mi guardai intorno ma Liam era sparito.
Sicuramente doveva essere ancora dentro il negozio, mi misi a cercarlo e alla fine lo trovai nel reparto cuccioli. Aveva un piccolo cagnolino tra le braccia e gli stava sorridendo teneramente mentre quello gli leccava un dito.
Mi avvicinai e grattai delicatamente un orecchio al cucciolo. Incontrai il suo sguardo e come era già successo non lo sfuggì.
-Non sapevo che ti piacessero i cani-
Lui sorrise.
-Mi piacciono davvero tanto- disse rimettendo il cucciolo insieme agli altri.
-E cos’altro ti piace?- gli chiesi.
Lui mi guardò con un sorriso malizioso.
-E perché lo vuoi sapere?- mi chiese avvicinando leggermente il volto al mio.
Il cuore cominciò a battermi all’impazzata: aveva capito tutto?
-Nie-niente, per sapere… in fondo tu sai molte cose su di me, perché non potrei essere curiosa a perne altrettante su di te?-
Mi prese una mano e uscimmo dal negozio salutando il proprietario.
-Mi piace cantare, fare surf, pallanuoto e il cibo cinese-
-E le ragazze?- mi tappai subito la bocca non appena mi accorsi di cosa avevo detto.
Potevo essere così scema?
Lui mi guardò, studiandomi per un attimo.
Sentii la stretta della sua mano stringersi un po'.
-Ho un obiettivo ben preciso-
Annuii cercando di nascondere la tristezza che avrebbe sicuramente trovato nei miei occhi se solo me li avesse guardati.
Sicuramente non ero io il suo obiettivo, io ero più il suo obbligo e si sa ai teenagers non piacciono gli obblighi.
Quel piccolissimo briciolo di sentimento che si chiamava speranza si volatizzò.
No, non sarebbe stato male se l’uomo con cui avrei dovuto passare il resto della mia vita avesse provato qualcosa per me.
-La conosco?- chiesi titubante.
Mi lanciò una rapida occhiata.
-Non aspettare che te lo dica: vederti covare manie omicide contro Evelyn è stato già abbastanza –
Abbassai lo sguardo con il cuore spezzato, interruppi il contatto con la sua mano e mi strinsi le braccia al petto come se avessi avuto freddo.
-Era solo per parlare- dissi.
Manie omicide… non avrei avuto neanche la forza d’animo di farle uno sgambetto, altroché!
È brutto sperare e poi inaspettatamente accorgersi che la dura realtà ti ha preso per il naso per tutto il tempo; sì perché mi ero illusa, mi ero illusa che potessi piacere a qualcuno e quel qualcuno era Liam.


ECCO UN NUOVO CAPITOLO!
  
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