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Autore: fenris    22/12/2019    3 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Qualche ora dopo l'attacco, aeronave di James Ironwood

 

Medea aveva diversi magazzini e laboratori sparsi per tutti i regni, acquistati e costruiti nel corso degli anni. Ma pochi eguagliavano quello riservatole sull'aeronave di Ironwood, l'unica rimasta a Vale della flotta arrivata quasi due mesi prima. Innumerevoli strumenti ipertecnologici dalla funzione più o meno sconosciuta galleggiavano su trasporti a mezz'aria in attesa d'essere presi dalla loro proprietaria.

 

Quest'ultima, una volta tornata dalla spedizione e fattosi una doccia come si deve, aveva appena ricevuto una bellissima sorpresa, sottoforma di una mezza Grimm congelata portata dal team RWBY, a sua volta rigenerato dopo la loro dura lotta contro la stessa.

 

Non aveva ovviamente perso tempo a sistemarla in una camera di contenimento formata da una sfera di diamante apribile da ogni lato, quasi indistruttibile e con decine di sistemi di sicurezza pronti a scattare se si fosse risvegliata. La signora di quel piccolo antro tecnologico guardò Jack con uno sguardo quasi di cupidigia prima di rivolgersi a coloro che l'avevano catturata.

 

“ Ragazze, siete state bravissime. Non ho dubbi che Summer sarebbe orgogliosa di voi. Io di certo lo sono.”, disse Medea allegra alle quattro ragazze. La loro leader in particolare arrossì, onorata dal paragone e le altre se ne accorsero. Normale considerando quanto idolatrasse Summer.

 

 

“ E' sempre un onore aiutarla, miss Seaspell. Spero tragga il meglio da questo regalo.”, disse lieta Ruby con un lieve inchino, che venne dismesso dalla donna.


“ Oh, dimentica le moine, Ruby, sappiamo entrambe che non sei capace . Summer in questo era appena più aggraziata di te.”, commentò la scienziata con un piccolo risolio. Ruby imitò quella risata con una nota appena più imbarazzata mentre le altre riprendevano la conversazione.

 

“ Quindi... pensa davvero di scoprire cosa sono Jack e quelli come lei?”, domandò invece Blake

 

“ Personalmente credo di avere già un'idea. Avete detto che... vi aveva teletrasportato in un altro luogo?”, domandò cauta la strega.

 

“ Non era Vale, poco ma sicuro. Per quanto ci muovessimo, eravamo sempre in quel quartiere invaso dalla nebbia. Era completamente disabitato a parte quegli orrendi ragazzini e anche troppo antiquato per essere qualsiasi luogo che conoscessimo.”, spiegò nuovamente Ruby.

 

' Ah, questo è la conferma!', pensò stizzita Medea, capendo cos'era successo. Doveva mandare via le giovani Cacciatrici davanti a lei il prima possibile per cominciare le analisi su Jack. Migliore delle ipotesi avrebbe scoperto la conferma alle sue ricerche.

 

“ Sarete tra le prime a essere informate se scoprissi qualcosa. Intanto sentitevi libere di tornare quando volete, farò degli upgrade da capo giro alle vostre armi.”.

 

“ Grazie, signora.”, disse infine Blake facendo un inchino decisamente più aggraziato della sua partner, imitata da Weiss e da Yang. Le quattro uscirono dal laboratorio e andando verso l'uscita dell'aeronave s'imbatterono nel team SESP, di cui tre membri avevano un ghigno strafottente eppur quasi caldo.

 

“ Abbiamo sentito tutto. Congratulazioni per esservi finalmente sbarazzate di Jack.”, cominciò Souchirou.

 

“ Cazzo, speravo di essere io a fare il culo alla marmocchia.”, scherzò Emil dando un pugnetto sulla fronte di Ruby, che fece il segno di sparargli con le dita. Era molto adorabile.

 

“ Concordo, anch'io voglio esserci la prossima volta che arresterete due criminali legate a chissà quale trama o esperimento strano.”, protestò Penny.

 

“ Mhh, non sareste resistiti un secondo. Neanche noi sappiamo come abbiamo fatto a sopravvivere!”, disse Yang.

 

“ Che volete dire?.”, domandò Ciel. La leader del team di Beacon sospirò, cercando di ricordare cos'era successo.

 

“ La cosa che ho usato per sconfiggere Jack... è qualcosa che non ho mai usato prima. Era una specie di lampo argentato che ha cominciato a bruciarla. N-non ho mai usato qualcosa di così potente.”, spiegò Ruby, insicura su quello che era successo.

 

“ Mia madre lavora da anni a nuovi modi di usare l'Aura, forse ne hai usato uno inconsciamente.”, ipotizzò il fauno serpente ricordando le ultime ricerche di Medea.

 

“ No, ero praticamente agli sgoccioli.”, insistette la mietitrice ripensando a quel momento. Non si era mai sentita così debole, neanche quando durante i suoi primi mesi d'allenamento affrontava gruppi troppo numerosi di Grimm.

 

“ Forse papà o zio Qrow potrebbero sapere qualcosa?”, suggerì Yang. Aveva senso considerati tutti i segreti che avevano tenuto nel corso degli anni.

 

“ Giusta osservazione, gliene parleremo durante le vacanze, a proposito, TU- disse indicando in maniera molto teatrale Emil- sei ancora invitato.”.

 

“ Sarà un piacere.”, sghignazzò il fauno lupo. In realtà lui sapeva cos'era successo, ma si guardò bene dal rivelarlo, quello era compito di Qrow. Comunque si sarebbe decisamente goduto quella vacanza. Quando i ragazzi se ne furono andati, Medea si avvicinò al bozzolo di ghiaccio e roccia in cui Jack era ancora intrappolata.

 

“ Bene, Jack, ora mi dirai tutto.”, disse la strega cominciando ad armeggiare coi suoi strumenti sulla bambina.

 

*****

 

La situazione alla stazione di polizia di Vale era confusionaria come non accadeva da anni. Poliziotti e soldati giravano in giro con prigionieri da interrogare, verbali da redarre e armi da riparare. Alcuni infermieri si prendevano cura dei feriti che risentivano ancora di qualche ferita.

 

I capi della spedizione( a parte Jaune e Siegfried, che erano sfiniti) erano seduti in una zona più riservata, dove uno dei loro prigionieri più importanti attendeva. Gli altri non avevano detto molto a parte il modo in cui avevano domato i Grimm( che non era comunque poco) e qualche dettaglio sull'attacco a Beacon.

 

Non erano informazioni da poco conto di per sé, ma niente di paragonabile a ciò che serviva se volevano fermare davvero tutto. Dovevano sperare in lui... Roman Torchwick.

 

“ Dici che ci dirà quello che serve? Per quello che ne so non ha mai parlato fin'ora.”, disse Ironwood severo guardando Roman, seduto nella stanza d'interrogatorio dietro un vetro a specchio. Il generale Atlesiano era piuttosto nervoso nonostante la vittoria. Diamine, era appena tornato da una delle battaglie più frenetiche della sua carriera come Cacciatore e ora scopriva che c'era ancora qualcos'altro nascosto sotto il territorio di Vale stando a quanto riferiva Siegfried.

 

Nella fattispecie un mostro di roccia alto minimo trenta metri e potenziato all'inverosimile dalla Polvere. Dovevano distruggerlo prima che potesse risvegliarsi e causare il massacro.

 

“ Se c'è qualcuno che può farlo cantare, sono io- ribadì Joseph, che aveva con se un sacchetto azzurro dall'odore dolciastro- secondo voi chi gli ha regalato quel cappello?”. Gli altri guardarono stupefatti il commissario, persino Vlad che lavorava con lui da mesi non era a conoscenza della sua familiarità con Roman.

 

“ Sei serio?”, domandò Atlanta pensando fosse una battuta. Ma aveva molto senso, Roman aveva iniziato come informatore a quanto dicevano le voci prima di diventare praticamente il boss della città.


“ Sì, lo conosco da quand'ero bambino. Era solo un orfano nei quartieri di Vale che faceva lavoretti per i gruppi criminali, consegnando messaggi, pacchetti di droga e quant'altro. Mi offriva informazioni in cambio del gelato. Già allora però pensava in grande, voleva preparare la sua ascesa sbarazzandosi dei pezzi grossi attraverso il mio lavoro.”, ammise il commissario ripensando ai loro primi incontri.

 

“ Allora vai.”, disse Vlad indicando la porta. Il commissario passò diversi secondi davanti alla porta cercando di assumere l'espressione giusta: Roman non avrebbe mai preso sul serio un viso troppo serio e uno gentile l'avrebbe fatto pensare di manipolare la conversazione a suo vantaggio. Mise finalmente su un viso neutro, si toccò inconsciamente la gamba rotta ed entrò.

 

 

“ Ehila, mr. Baker, come butta? Spero la sua vecchia ferita sia migliorata.”, salutò sardonico Roman come fosse al bar e fosse appena entrato un suo amico. L'altro si sedette mettendo il suo misterioso pacco sul tavolo.

 

 

“ Credo andrebbe meglio tu non aiutassi la White Fang a distruggere uno degli ultimi quattro rifugi sicuri per l'umanità. Certo, sei sempre stato ambizioso, ma sapevi quanto i Regni fossero preziosi per i pochi di noi che rimangono. Non sei davvero così stupido da aiutare chi proverebbe a distruggerli... non senza una minaccia e/o una promessa che ti salverai dal chaos che conseguirà.”, disse l'uomo con un tono estremamente sarcastico.( Non posso ovviamente sapere quant'è vasta la popolazione di Remnant. Considerando quel poco che sappiamo della storia di RWBY e se i continenti sono all'incirca grandi quanto i nostri, direi la popolazione si aggiri sul miliardo o poco più tra umani e fauni).

 

“ Che vuoi, si fa quel che si può per sopravvivere. E poi sono stati loro ad aiutare me, era un mio piano.”, ridacchiò il ladro, non ingannando l'altro nemmeno per un istante però.

 

“ L'hai già detto sul viaggio di ritorno verso Vale, ma non sparare cazzate, so bene che tu non agisci così. Diamine, aiuti persino a tenere lontana la droga dal tuo territorio ed evitavi che le persone si ferissero durante gli scontri tra gang, che non è poca cosa per noi. Sicuramente è stato più di quanto facessero i miei uomini prima che Vlad venisse a svegliarci-o contraddisse il commissario indicandolo col dito con finta teatralità. Era proprio come ai vecchi tempi, ma rovesciato. All'epoca Roman era il chiacchierone e Joseph stava in silenzio proponendo di tanto in tanto il prezzo per le soffiate- ti ricordi quand'ero piccolo? Quando eri ancora un piccolo orfano decisamente troppo furbo per la sua età e cui proponevo continuamente di diventare detective e Cacciatore?”, domando l'uomo, ripensando a quando era ancora un detective.

 

“ Sì, giravo tra i vari quartieri fregandomene di tutto e tutti, prendendo portafogli e informazioni. Queste ultime le davo a te in cambio del gelato.”, scherzò Roman, rimembrando a sua volta.

 

“ Bei tempi. E in onore di essi voglio pensare tu non sia responsabile. Chi c'è dietro?”, chiese semplicemente, picchiettando sul pacco che aveva portato con sé. Era un chiaro segno che voleva il ladro l'aprisse, ma Roman era cresciuto imparando trucchetti da Joseph. Sarebbe stato lui a comandare la conversazione. Il fatto stesso che il commissario non aveva utilizzato la sua semblance, la capacità di far confessare chiunque mentre soffriva di dolori tremendi, era una prova che desiderava fare le prove civilmente. Almeno in rispetto delle loro passate collaborazioni.

 

“ Te l'ho detto. Io.”, insistette indicandosi con entrambe le mani prima di rimetterle sul tavolo. Joseph rilasciò un sbuffo esasperato e posò a sua volta la mano sul tavolo rilasciando un flusso d'Aura che giunse fino a Roman spedendolo via di qualche metro. Per qualche secondo la sedia strisciò indietro con un fastidioso rumore prima che Roman si rimettesse al proprio posto, lo sguardo visibilmente offeso.

 

“ Ti ho detto di non mentire, e ringrazia che non abbia usato la mia semblance. Se anche fossi il vero responsabile dell'attacco pianificato, ora avresti già cantato o avresti chiesto un avvocato. Secondo me hai già intenzione di confessare, ma vuoi qualcosa in cambio. E con ciò che è a risco, siamo disposti a pagare quasi tutto. Dimmi pure.”, domandò l'uomo, modificando la frequenza della sua Aura affinchè apparisse il più rilassata possibile al giovane boss del crimine.

 

 

“ Lo sai. Lasciami mandare un messaggio a Neo.”, domandò il ladro, lasciando volutamente fuori dalla questione Jack. Se avessero avuto occasione di prendere un servant, avrebbero fatto tutto il possibile per ottenere del materiale di studio che poteva dar loro così tanto vantaggio.

 

Joseph in utta risposta gli offrì un sorriso. Non beffardo, sembrava quello di un padre gentile. E aprì finalmente il sacchetto, rivelando guardacaso una confezione di gelato neopolitan: cioccolato, fragola e nocciola. Lo stesso gelato che era solito prendere da piccolo e da cui aveva preso il nome per Neo quando l'aveva raccattata per strada quasi undici anni prima.


“ Purtroppo... questa è l'unica richiesta che non posso soddisfare.”.

 

“ Cosa, è perchè?!”, protestò Roman.

 

“ Poche ore fa Neo e la tua nuova protetta hanno provato a catturare il team RWBY. Non è finita bene per loro e ora sono qui. Posso farti parlare direttamente con Neo, anche se l'altra ragazza è attualmente nella custodia di Medea Seaspell.”. Lo sguardo di Roman si incupì, prima di sbottare.

 

“ Cosa... brutte stupide, ma che gli è saltato in testa?”.

 

“ Volevano aiutarti, penso. Quattro delle più talentuose studentesse di Beacon, una delle quali l'erede della SDC e l'altra principessa di Menagerie, sarebbero stati la perfetta merce di scambio per te.”.

 

Roman sospirò pesantemente, si mise la faccia tra le mani prima di colpire nuovamente il tavolo.


“ Ah, gliel'ho detto a Neo... MAI giocare d'anticipo, aspetta sempre e comunque la mossa del tuo avversario.”.

 

“ Che vuoi, è giovane, tutti fanno degli errori a quell'età.”, ammise il commissario.

 

“ Già, il mio è stato non fidarmi di te. O fidarmi... non ho mai capito bene cos'è successo.”.

 

“ Hai un nome quindi?”, domandò nuovamente Joseph, consapevole che finalmente avevano trovato il suo punto d'incontro. In fin dei conti Roman si era arreso fin da quando era stato preso, voleva solo mantenere un po' le apparenze.

 

“ E tu prometti che avremmo una protezione adeguata? E non parlo di una protezione da quattro Swat o simili, voglio roba al livello di Glynda Goodwtich o degli allegroni che ci stanno guardando... minimo.”, chiese ancora il ladro, che necessitava di quell'ultima rassicurazione. E sapeva che Joseph non gli avrebbe mentito.

 

Pur essendo un poliziotto, era praticamente cresciuto assieme agli uomini che avevano costituito la precedente generazione di criminali a Vale prima che lui stesso li fece cadere dal loro trono, spianando involontariamente la strada a Roman. Sapeva come operavano e aveva adottato la loro politica riguardo i debiti, onorandoli sempre.

 

“ Una delle suddette allegrone ha un posto a disposizione dove sarai al sicuro da praticamente tutto. Tu, Neo e Jack potrete trasferirvi lì entro una manciata di giorni. Anche se dovrai fornire qualche servizio.”, affermò l'ex Cacciatore ripensando all'orfanotrofio di Atlanta. La leonessa, venuti un paio di giorni prima per fare il punto della situazione dell'attacco, aveva parlato delle difficoltà all'orfanotrofio durante una pausa caffè.

 

Era l'ultimo posto dove la White Fang e chiunque li stesse supportando avrebbe cercato. E avrebbe potuto aiutare nel gestire una banda di marmocchi addestrati da una delle più grandi Cacciatrici del pianeta. Era anche una delle punizioni migliori che potevano dargli per la sua chilometrica fedina penale. Ovviamente omise quella parte, l'avrebbe scoperta all'arrivo( anche perchè così non avrebbe avuto il tempo di mettersi in contatto con la malavita di Mistral, che avrebbe provato a reclutarlo almeno come consigliere).


“ Preferisco non chiedere i dettagli- affermò Roman prendendosi finalmente un cono e gustandolo soddisfatto- comunque, purtroppo non posso dire così tanto perchè anch'io conosco a malapena l'un per cento dell'un per cento del progetto. Ma in questa frazione c'è il nome di chi dovete cercare...”.

 

Il gruppo di Cacciatori fuori dalla stanza osservò così come Roman finalmente diede loro il nome del capo di quella piccola congiura contro l'ordine di tutta Saunus. Il viso di Joseph s'illuminò e andò ad avvisarli.

 

“ Ho un nome... Cinder Fall!”, annunciò il commissario uscendo come una tempesta.

 

Sentendo l'ultima James prese il suo tablet, facendo partire una ricerca. Uno dei suoi vantaggi rispetto alla semplice polizia era poter consultare anche gli archivi militari, inclusi quelli delle varie Accademie.

 

“ E' una degli studenti di Leo, attualmente è a Beacon con due compagni temporanei perchè quelli ufficiali sono rimasti finiti in coma durante una missione.”.

 

“ Cosa?!”, esclamarono tutti i presenti, shockati dalla prospettiva.

 

“ E non solo, guardate chi sarebbero i cosiddetti infortunati.”, aggiunse mostrando le immagini di Emerald e Mercury.

 

“ I misteriosi complici di Roman che hanno provato a uccidere Tukson e che erano anche alla battaglia oggi.”, disse Vlad. I suoi compagni si irrigidirono. Studenti infiltrati così facilmente in una rispettabile Accademia, erano caduti così in basso da non fare neanche controlli? O Salem era diventata tanto abile nel far infiltrare i suoi scagnozzi?

 

“ Ma cosa può significare?” , si domandò Joseph, non volendo pensare alla peggiore ipotesi. Che ci fosse un infiltrato ad Haven anche ai piani superiori.

 

 

“ Atlanta, cercali subito.”, ordinò Vlad alla compagna di team, che non perse tempo ad eseguire.

 

“ Li ho trovati intanto... sono tutti con Adam e Gilgamesh... e anche i compagni temporanei di quella ragazza.”, riferì la fauna.

*****

 

“ Tutto secondo i piani.”, disse Cinder soddisfatta, osservando la città di Vale da lontano. Così sicura, ignara del pericolo che avevano appena corso, una dolce preda per lei e chi ancora rimaneva a tramare. Ma quasi tutti i suoi sottoposti, ad appena qualche metro di distanza nella radura in cui si trovavano, non erano affatto contenti e non si fecero problemi a farlo sapere.

 

“ Oh, farsi fare il culo era secondo i piani?!”, disse stizzito Adam, ripensando alla facilità con cui era stato battuto da Ironwood. L'uomo nella sua lista 'uccidere a vista' veniva subito dopo gli Schnee e Blake... e lui si era fatto fregare come un vitello.

 

Quel poco di Aura che aveva rigenerato ribolliva attorno a lui come un lieve alone rosse mentre guardava infuriato gli altri.

 

“ Il piano di Salem è far sentire il i nostri nemici al sicuro, ed è quanto è successo. Io e Mercury siamo stati incaricati di salvare i combattenti più... importanti quando sarebbe stato chiaro che le cose non sarebbero andate a nostro favore.”, spiegò rapidamente Emerald. Mercury annuì con sguardo contrito. Aveva accettato di essere solo uno strumento, ma sapere d'essere così sacrificabile... beh, sempre meglio che essere alla mercè di Marcus.

 

“ Mphh, non ho neanche la libertà di decidere quando morire. Questa si sta rivelando davvero la più insopportabile delle mie evocazioni.”, disse seccato Avicenbron sedendosi su una roccia appena creata con la sua semblance. Chiaramente non era felice, ma non importava molto a Cinder.

 

“ Prima ci aiuti, prima puoi andartene. Tanto se tutto va bene non ci vorranno meno di due anni affinchè tutte le reliquie siano nelle nostre mani.”, gli rispose Cinder sprezzante. Qualcuno non apprezzò minimamente la risposta, specialmente la parte sui due anni.

 

“ In questo caso... quale sarà il Mio sfolgorante compito per riprendermi dall'umiliazione di oggi almeno fino a quando non avrò le teste di Iskandar Skarlatina e Lancelot?”, ringhiò Gilgamesh, ben più arrabbiato di Adam. L'antico sovrano di Uruk stava lontano da tutti gli altri. O meglio, gli altri si erano allontanati di proposito, l'Aura che emanava era semplicemente troppo opprimente per essere sopportata, sembrava quasi Salem. Quell'unica volta in cui Salem l'aveva vista fuori dal suo reame, almeno.

 

“ Tu... voglio dire, sua maestà, lei dovrà andare a sorvegliare Adamo. Se lo trovassero non perderebbero un solo minuto a distruggerlo prima che possa risvegliarsi.”, spiegò la bruna.

 

“ Mhh, gran bel modo per redimerMi.”, protestò il servant, visibilmente erato. Per tutta risposta evocò dal un portale lo stesso veicolo con cui era fuggito dalla battaglia e dopo aver preso per il collo Avicenbron, partì ad altissima velocità verso le zone selvaggie di Vale.


“ Oh, quanto si lamenta quello. Che dovrei dire io?! James Ironwood mi ha fatto il culo!”, si lamentò Adam. Cinder grugnì dandosi uno schiaffo in faccia e provando a spiegargli cos'era successo per la millesima volta.

 

“ Primo, ti ho avvertito mesi fa cosa sarebbe successo legandosi con troppi Grimm, ti avrebbero succhiato via buona parte dell'Aura per tutta la durata di uno scontro. E secondo, sappiamo entrambi che ti avrebbe comunque sconfitto e arrestato senza troppi problemi . E' preside per un motivo, che diamine. Più che altro ringrazia Emerald e Mercury.”.

 

Il fauno toro si voltò verso i due umani menzionati. Emerald sembrava un cucciolo smarrito, mentre Mercury gli fece ciao ciao con la mano. In tutta risposta grugnì e si sedette nuovamente su una roccia vicina, borbottando di patti andati a male e umani inutili.

 

“ Per Neo, Roman e Jack come facciamo?”, domandò Astolfo. La notizia che le due fossero state catturate non aveva fatto piacere al paladino, che si era un po' appassionata alla ladra. Cinder scrollò le spalle.

 

“ Personalmente? Vorrei trovarle tutte e ucciderli, con l'eccezione di Jack. Sanno troppo e non esiterebbero a rivelarlo in cambio di essere liberati. Ce ne occuperemo mentre buona parte degli studenti sarà in vacanza.”, spiegò fredda e logica come sempre. L'occhio di Astolfo sbattè irritato mentre il guerriero fu sul punto di apostrofarla, ma fu fortunatamente interrotto.

 

“ Buone notizie in compenso- intervenne Diarmuid mettendosi davanti all'amico Rider- Raven ha accettato di unirsi alla nostra causa. E' ferita a causa di uno scontro con King Hassan, ma appena si sarà leccata le ferite, andrà ad Haven per prendere la reliquia.”.

 

Cinder, soddisfatta che le cose andassero più o meno come speravano, stava per rispondergli quando sentì un sibilo familiare. Quello di una freccia carica di Aura. Il proiettile centrò Mercury in pieno esplodendo sul colpo e scaraventandolo via tra gli alberi in un'esplosioni di fulmini e ghiaccio.

 

“ ECCOLI!”, gridò la voce di Atlanta seguita da altre frecce, che esplosero attorno al piccolo gruppo. Astolfo e Diarmuid si misero davanti ai loro compagni deflettendo le frecce con un rapido fluire di fendenti prima di caricare ben tre slash D' Aura che diressero contro la loro assalitrice. Ma questi saltò facilmente in alto per poi attirare accanto a Cinder e cominciare un rapidissimo corpo a corpo.

 

“ Arrendetevi subito e non ci sarà bisogno di usare la forza.”, ordinò Lancelot saltando a sua volta sulla scena, già avvolto nella sua armatura rilucente di Polvere.

 

Adam si lanciò subito contro il cavaliere ignorandone l'avvertimento, ma ogni suo fendente fu preso direttamente dall'armatura e ricevette poi risposta con un potente pugno la cui onda d'urto fu sufficiente a spaccare il terreno per diversi metri, mentre l'Aura di Adam, non ancora ripresasi del tutto, si spaccò e venne avvolto da una gabbia di pali di roccia.

 

Infatti Vlad si svelò subito dopo l'attacco, emergendo da sottoterra mirando a Cinder con una raffica di proiettili congelanti.

 

“ Ve l'hanno già detto i miei colleghi, ma vi consiglio d'arrendervi.”, intimò il generale Menageriano gettandosi contro i due Servant ancora presenti. Emerald provò ad attaccarlo con una raffica di proiettili, ma si ritrovò intrappolata da un groviglio di pali infusi di Polvere congelanti.

 

“ Adam, levati dalle palle, sei solo un peso morto.”, ordinò Mercury, appena ripresosi dal colpo di prima.

 

“ PESO MORTO?!”, gridò il fauno, sentendosi più insultato che mai. Per tutta risposta provò a lanciarsi contro Vlad con Wilt in mano. Cinder provò a urlargli di fermarsi, ma fu la propria avversaria a interromperlo dopo averle premuto la mano sullo stomaco per una scarica d'Aura incredibilmente dolorosa.

 

“ No, mio caro, le parole peso morto sono un eufemismo per te.”, scherzò Atlanta apparendogli alle spalle con un rapidissimo scatto e dandogli un fortissimo pugno che lo spedì dall'altra parte della radura.

 

“ Lurida traditrice.”, si lamentò Adam tentando di riattivare la sua Aura mentre i suoi complici si occupavano dei tre Cacciatori, ma Vlad lo bloccò in una gabbia di pali. Cinder, ripresasi dal colpo di Atlanta, aveva cominciato a fare grosso uso della propria magia ricoprendo gli avversari con potenti vampate di fuoco.

 

“Perchè non vi arrendete e basta? Potrete avere un normale processo, non sono così male.”, provò a parlare Atlanta prima di deviare una palla di fuoco.

 

“ VAFFANCULO!”, gridò Cinder focalizzando l'Aura nel proprio vestito per formare due sciabole di ossidiana che lanciò contro la fauna leonessa. Questa fu sul punto di tirarle una freccia dritta tra gli occhi ambrati, ma colpì solo l'aria.

 

La vera Cinder era a pochi centimetri di distanza da lei e la avvolse con un'esplosione. Atlanta gridò dal dolore, ma le sue riserve d'Aura resistettero e fu rapida a contrattaccare con uno slash multipo dei suoi artigli, che la strega dovette prendersi in pieno. Astolfo quindi partì all'attacco, iniziando un duello tra le loro lancie incredibilmente rapido ed elegante.

 

Emerald era ai lati della radura, riuscita a liberarsi pochi secondi prima dalla gabbia. Lancelot però si accorse della sua presenza e le sparò un laser contro. Mercury, accortosi dell'attacco, ci si mise davanti parandolo a malapena con le gambe. Dopo però gli rimase appena un briciolo d'Aura.

 

“ Non distrarti, cretina. Siamo ancora vivi solo perchè si stanno trattenendo.”, le spiegò l'albino sparando una raffica di proiettili contro il cavaliere, che se li scrollò di dosso senza il minimo problema.

 

“ Dici bene, figliolo, ci stiamo trattenendo perchè tre di voi sono poco più che bambini. Non forzateci la mano e arrendetevi.”, intimò Lancelot creando un glifo rosso sulla sua arma a enfatizzare. Mercury non sapeva che fare, un solo colpo di Arondlight e sarebbero finiti all'ospedale... della prigione ovviamente. Purtroppo si era scordato dei due servant presenti, finalmente riusciti a liberarsi dalle trappole di Vlad con un impulso d'Aura che però aveva levato loro parecchie energie.

 

“ Tocca a me, Lancelot.”, disse Diarmuid, caricando entrambe le sue lance di energia per contrastare il fendente infuocato di Lancelot che distrusse l'intera area con un'onda d'urto mista a possenti aloni d'energia.

 

“ C- che razza di potenza.”, disse Mercury impressionato. Ma come faceva Cinder a essersi concentrata solo su Amber e le altre Dame quando c'erano simili mostri in giro? Lancelot da solo si era dimostrato molto peggio del loro primo obbiettivo. E dubitava i suoi compagni fossero molto inferiori.

 

“ Ve l'abbiamo detto, arrendetevi e avrete un processo clemente.”, ripetè il guerriero dall'armatura nera mentre Vlad saltò al suo fianco, entrambi sperando che ascoltassero. Astolfo e Diarmuid non avevano altra scelta, sarebbero stati più che felici di essere liberati dalla loro miseria, mentre i tre ragazzi probabilmente erano stati presi da Salem mentre erano nella merda. Migliore delle ipotesi avrebbero potuto convincerli a cambiare lato e dopo un paio d'anni in prigione sarebbero potuti unirsi a un'Accademia

 

Per Adam non c'era niente da fare, su di lui ormai pendevano chissà quanti ergastoli. Se non l'avessero ucciso durante la prigionia. Non vedendo alcuna occasione di vincere quello scontro, Cinder capì che l'unica cosa da fare era ritirarsi.

 

“ Dobbiamo scappare, subito. Astolfo!”, ordinò lesta e il Rider dai capelli rosa capì. Fece un fischio e davanti alla luna spezzata di Remnant si potè vedere una figura nera che scese in picchiata a velocità folle sui tre Cacciatori.

 

“ Oh, mamma.”, esclamò Atlanta quando capì di cosa si trattasse. Sembrava un Griffon particolarmente grande e potente, ma la testa era più simile a quella di una comune acquila e le zampe posteriori erano quelle di un cavallo. Era decisamente più grande e potente persino del Grimm che aveva affrontato poco più di un mese fa. La creatura si lanciò a velocità incredibile sul trio, intrappolando Lancelot sotto la zampa. Lo spadaccino riuscì però a liberarsi elettrificando la sua armatura e poi infilandogli Arondlight nel collo prima di saltare via.

 

Atlanta non fu da meno e cominciò a sparargli contro una raffica di frecce elementali, scatenando piccoli esplosioni che ne nascosero la figura per qualche secondo. Questi però corse verso di lei praticamente illeso e col becco aperto. I pali di Vlad non riuscirono a fermarlo nonostante si fossero infilati direttamente nelle sue zampe.

 

“ Dobbiamo approfittarne.”, ordinò Cinder radunando le energie nelle mani e creando una nebbia simile a quella di Jack mentre i tre avversari venivano tenuti a bada dal Grimm, Diarmuid e Astolfo. In breve salirono tutti sulla creatura e volarono via nella notte. Quando infine la nebbia si diradò Vlad, Lancelot e Atlanta guardarono impotenti la bestia allontanarsi a velocità straordinaria col suo prezioso carico.

 

“ MERDA!”, esclamò la fauna prendendo il suo scroll.

 

“ Che succede, li avete presi?”, chiese la voce di Joseph.


“ Ci sono scappati a bordo di un Grimm. Avverti subito Iskandar e James.”.

 

“ Cazzo, faccio subito. A proposito, mi avevano detto di avvertire che Vlad deve andare subito alla CCTT.”.

 

“ Capito- rispose Atlanta chiudendo e rivolgendosi ai suoi compagni- saremmo dovuti venire tutti e avremmo finito.”.

 

“ In quel caso Diarmuid e Astolfo avrebbero fatto ricorso alla loro piena potenza e non so se ne saremmo usciti vivi.”, spiegò Vlad sperando che consolasse un po' la leonessa. Tentativo mancato, ma apprezzato. La Nikos sapeva che ancora non potevano combattere servant con pieno accesso ai loro Noble Phantasm.

 

“ Torniamo a Vale, ci riorganizzeremo.”, concluse Lancelot sforzandosi di sembrare ottimista.

 

*****

 

Era mezzanotte passata e nonostante tecnicamente Vale avesse avuto un'incredibile vittoria all'insaputa delle masse, la situazione nell'ufficio di Ozpin non era affatto gioiosa, neanche poteva considerarsi tranquilla. L'uomo, affiancato da Glynda, James, Vlad e Iskandar stava facendo rapporto ai membri del consiglio via webcam, supportato anche dai file datogli dai presenti, più Medea e Joseph.

 

I governanti non erano molto soddisfatti a causa della mancata cattura di Cinder e Adam.

 

“ Ozpin, lei capirà in che situazione siamo.”, disse uno dei governanti, una donna, con un tono estremamente severo( e seccante) per il preside.

 

“ Una finta studentessa responsabile di un possibile attacco?! Ma che razza di controlli fate a Beacon.”.

 

“ Ne sono ben consapevole, ma vorrei sentire anche l'opinione di Leonardo.”, spiegò calmo Ozpin. Dietro di lui i tre generali restarono immobili.

 

“ Abbiamo contattato i nostri colleghi di Mistral. Sebbene non ancora ufficialmente colpevole, Mr. Lionheart è al momento prigioniero nella sua stessa accademia, ma ha affermato di sapere di un furto che si presenterà a breve.”.

 

“ Un furto?”, chiese dubbioso l'albino, non capendo a cosa il suo collega abbia potuto riferirsi. Un tentativo disperato di ripulire la sua reputazione dopo l'infiltrazione di Cinder o che altro?

 

“ Sì, dice che ci saranno bisogno di tutti i professori per impedirlo.”, fu la risposta successiva.

 

Ozpin non sapeva che pensare. Leo aveva avuto la sua buona dose di problemi, non solo economici, negli ultimi anni e non averlo aiutato era stato un suo grande rammarico. Ma qual era il suo piano adesso? Era forse responsabile, seppur contro la sua volontà, dei piani di Cinder?

 

“ Insomma, in base ai seguenti fattori, credo che dobbiamo affidare la sicurezza del Vytal Festival a qualcun altro.”.

 

“ Chi?”, domandò nuovamente il preside di Beacon, cercando di mantenersi calmo nonostante il furente desiderio di rompere tutto.

 

“ Beh, dietro di lei ci sono già tre ottimi candidati. Generale Ironwood, accetta l'incarico?”.

 

“ Vi ringrazio per la fiducia... ma temo di non essere adatto al momento. Anche a causa della mia negligenza i mebri della White Fang e i loro complici si sono appropriati di armi con cui avrebbero causato una strage inaudita. Non ho fatto altro che evitare il peggio nelle ultime settimane. Prima di aspirare a tale incarico ho bisogno di rivedere le mie priorità.”, spiegò James col tono più umile che avesse usato in vita sua.

 

“ Capisco. Mr Scarlatina?”, domandarono i membri del concilio, appena un po' seccati, a Isdandar, che si schiarì la voce.


“ Sono anch'io molto onorato della nomina, ma le mie specialità sono le battaglie in campo aperto e l'esplorazione. Sebbene non manchi di competenza in attività civili, organizzare la sicurezza di un evento così grande non è tra queste.”, rispose educatamente. I tre governanti sbuffarono.

 

“ In questo caso... generale Drakul?”, chiesero al fauno, che si inchinò umilmente ai tre governatori.

 

“ Accetto molto volentieri l'incarico. In cambio però chiedo i finanziamente per costruire finalmente un'accademia a Menagerie. Inoltre chiedo carta bianca per come organizzare le difese e disporre i soldati.”, disse semplicemente.

 

I membri del concilio si accigliarono. Quando Menagerie venne promessa ai fauni dopo la guerra, era praticamente un mezzo scherzo. Anche dopo la rivoluzione per i loro diritti, Kuo Kuana non era molto più che un grosso villaggio. Poi era arrivato l'uomo che ora si trovava davanti a loro.

 

In pochi anni aveva trasformato quella minuscola isola in una città che poco aveva da invidiare ai Regni. Non sapevano quanto fidarsi di lui, ma i due candidati più promettenti gli avevano già dato le redini.

 

Cosa avrebbero potuto fare lui e Ghira Belladonna una volta che Menagerie avrebbe avuto tutte le carte in regola per definirsi un Regno?

 

“ … accordato, mr. Drakul, purchè rimaniate nei confini delle nostre leggi. Ozpin, generale Ironwood e generale Scarlatina, ci aspettiamo che collaboriate totalmente”. Concluse l'ultimo mebro del consiglio, chiudendo la trasmissione una volta che tutti e tre ebbero acconsentito. Il fauno pipistrello si rivolse ad Ironwood non appena i governatori furono fuori portata d'orecchio.

 

“ James, chiama gli Ace Ops. Se c'è qualcuno che possono trovare la nuova arma di Salem, sono loro.”, ordinò all'amico.

 

“ Sarai accontentato, amico mio.”, rispose l'uomo prendendo il telefono. Sperò che fossero disponibili.

*****

 

Erano passati alcuni giorni dal piccolo casino a Vale. La vita degli abitanti era trascorsa normalmente, d'altronde in pochissimi sapevano cos'era successo, ma le vidende non furono meno animate nel loro piccolo, ma meno preoccupanti.

 

Port si era divertito a raccontare a tutti la battaglia agli studenti, enfatizzando per una volta anche il lavoro altrui. Per una volta tutti erano arrivati a sentire la fine.

 

“ Avete tutto pronto, lumache?”, domandò a Yang ed Emil,proprio dietro di lei, ognuno con le proprie valigie.

 

“ Prontissimo, non vedo l'ora di arrivare a casa.”, esclamò felice la bionda, sebbene le dispiacesse separarsi dalla sua nuova fidanzata, cui diede un piccolo bacio.

 

“ E io di allenarmi con Qrow e Tayang.”, disse contento il fauno lupo. Purtroppo Blake e Weiss non ebbero la stessa fortuna. Proprio il giorno prima Vlad, ora nominato direttore della sicurezza durante il Vytal festival aveva informato la nipote che i suoi genitori sarebbero venuti a giorni insieme a Sienna Khan( sebbene la presenza di lei sarebbe stata un segreto per i più). Avrebbero dovuto discutere degli ultimi eventì coi governanti di Vale, inclusi i preparativi per rendere Menagerie il quinto Regno ufficiale, ma tenevano l'incontro con la figlia quasi più a cuore.

 

Weiss dal canto suo era stata invitata dal padre a tornare a casa per un paio di giorni, ma ci andava solo per assicurarsi che Whitley non stesse diventando una copia di quell'uomo senza cuore e che sua madre non bevesse troppo... più del solito almeno. Lancelot sarebbe rimasto per aiutare il suo vecchio leader a cordinare le truppe e senza di lui ad allenarla l'unica compagnia davvero piacevole era quella di Klein. Conclusa quella piccola parentesi avrebbe raggiunto Ruby e Yang a Patch e si sarebbe goduta una VERA vacanza.

 

Che si sarebbe conclusa con una festa per praticamente tutti gli amici e conoscenti di casa Rose Branwen Xiao- Long. Sarebbe stata una cosa epica, ne erano sicuri e ne avevano bisogno.

 

“ Buone vacanze, ragazzi. Non so cosa darei per venire con noi.”, sospirò la fauna gatta, seccata per le ultime nuove. Non sapeva proprio come reagire al nuovo incontro con Ghira e Kali.

 

“ Tranquilla, tanto ci vedremo tutti a Patch per festeggiare l'inizio del torneo.”, disse Jaune, appena uscito col team JNPR e il CVFY. Loro sarebbero rimasti a Vale, ma non vedevano l'ora arrivasse la festa e con essa il torneo.

 

“ Oh, io sarò qui a consolarla.”, scherzò Sun prima che la suddetta fauna gli diede una scoppola potenziata dall'Aura in testa.

 

“ Non metterti strane idee in testa.”, disse con un tono fintamente serio.

 

“ Oh, prendetevi una camera per pomiciare- rise Ruby- non voglio una Freezeburn 2.0.”, concluse usando il nomignolo che avevano dato a Yang e Weiss.

 

“ Fottiti, Ruby.”, disse quest'ultima alzandole un dignitosissimo medio, che scatenò un'ilarità generale.
 

“ Ragazzi, vi voglio bene, non azzardatevi a cambiare durante queste vacanze!”, disse Coco con una finta autorità.

 

“ E smettere di far impazzire i nostri amati insegnanti e genitori? Te lo scordi.”, fece Nora dandole una pacca sulla spalla che si trasformò in breve in una piccola rissa cui nessuno a parte Ren diede conto.

 

“ Auguriamoci che Cinder non provi niente in queste vacanze. Altrimenti se la dovrà vedere con me.”, commentò Yang, i suoi occhi rossi per la rabbia al pensiero che una persona che stesse giusto qualche porta di distanza da loro avesse potuto ordire un piano simile.

 

“ Almeno per il momento non potrà fare niente. Poi ho sentito che il generale Ironwood ha chiamato gli Ace Ops per cercarla con l'ordine di chiamare rinforzi non appena succederà. Dubito che resisterà a lungo.”, spiegò Souchiro.

 

Gli Ace Ops erano, come suggeriva il nome, la migliore squadra di specialisti dell'esercito Atlesiano, più che al pari di diversi Cacciatori con molta più esperienza sulle spalle e dotati della migliore tecnologia che Atlas poteva fornire loro. Nel relativo breve periodo in cui erano stati insieme avevano distrutto diversi Grimm anziani e posto fine all'attività di interi cartelli criminali, inclusi Cacciatori rinnegati.

 

 

 

 

“ Con quelli alle calcagna, dubito avrà tempo per fare molto.”, commentò Weiss, ben conscia delle loro capacità. Specie con Vlad E Ironwood a guidarli.

 

“Beh, purtroppo non abbiamo più molto tempo Ci vediamo!”, salutò Ruby dirigendosi alla navetta con la sorella, che diede un ultimo bacio a Weiss, ed Emil. I restanti studenti si salutarono a loro volta prima di andare alla propria navetta o ad allenarsi.

 

“ Ah, ora prepariamoci a questa visita.”, sospirò Blake, augurandosi che i suoi genitori non ce l'avessero così morte con lei. Ma questo forse avrebbe peggiorato il tutto, in quel caso non sapeva proprio come parlare loro.


“ Ce la farai.”, la consolò ancora Sun allegro tenendosi le braccia dietro la schiena.

 

“ Grazie, Sun, e non volevo colpirti prima. Era solo uno scherzo.”, disse la mora passandogli una mano dove prima l'aveva colpito.

 

“ Lo so, figurati. Ci vediamo dopo.”, disse allegro Sun dirigendosi verso la palestra dove aveva appuntamento con altri team di Haven per un bell'allenamento di gruppo, quando incrociò Vlad Drakul steso contro un albero. Quando il giovane assassino la salutò, però lo prese in disparte.

 

“ Devo avvertirti di una cosa, mr. Wukong.”, disse con tono cauto e... spaventato? No, sembrava spaventato a prima vista, Sun conosceva quel tono abbastanza da sapere che sarebbe stata uno scherzo travestito da minaccia... almeno, sperava sarebbe stato uno scherzo.

 

“ Dica.”, rispose Sun non capendo dove volesse arrivare. Qualche messaggio per Hassan forse?

 

“ No, è per te. Vedi, da quando Ghira e Kali sono tortnati a Menagerie, li ho sempre tenuti in forma perfetta nel caso di un altro attacco all'isola.”, spiegò Vlad con uno sorriso che ben pochi gli avevano visto in volto, molto lontano da quello serio che usava con amici e sottoposti. Era qualcosa di spaventoso, abbastanza dallo spingere il giovane assassino a deglutire.

 

“ … quanto devo preoccuparmi?”, domandò preoccupato il fauno scimmia, improvvisamente molto spaventato. Il ghigno del fauno pipistrello decisamente non aiutava.

 

“ Beh, non sono come i tuoi fratelli maggiori, ma se Ghira dovesse mettersi strane idee in testa, o peggio Kali, non vorrei essere nei tuoi panni.”, scherzò Vlad dandogli una pacca sulla spalla. In breve Sun crollò a terra tremante. Quanto avrebbe voluto fare scambio di posto con Emil.

 

                                                                                                              *****

Comincio dicendo che questo capitolo non è ancora pronto, aspetto una parte betata nel dialogo tra Joseph e Roman, quindi aspettate che arrivi prima di recensire. E' che avevo una voglia maledetta di recensire oggi.

Comunque, come sempre mi auguro che questo capitolo che continua la tradizione del ' fuck canon' vi abbia soddisfatto. Ho cercato di ritrarre bene Roman e Joseph facendo sembrare la loro quasi come una relazione padre/figlio senza però diventarla davvero prima della sua confessione riguardo Cinder. Lo scontro tra lei e sottoposti contro il trio di Cacciatori penso sia il punto debole del capitolo, anche perchè ho deciso di inserire Vlad solo all'ultimo( se vi chiedete perchè sono solo in tre, Iskandar doveva risistemare le proprie truppe mentre Sieg e Jeanne erano mezzi morti e gli altri si stavano facendo ancora rattoppare... purtroppo è uno di quei buchi di trama che proprio non posso evitare).

Da qui seguiranno tre capitoli relativamente più calmi, necessari a mostrare gli sviluppi più sociali entro le varie accademie e nelle case dei protagonisti, tra cui anche l'anticipata riunione dei Belladonna.Non so quando potrò aggiornare causa esami, per ora mi auguro i miei progetti saranno apprezzati, buon natale e buon anno.

  
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