Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Darlene_    31/12/2019    9 recensioni
La vigilia di Natale avvolge New York con la sua magica atmosfera, ma mentre famiglie numerose si riuniscono intorno ad una tavola imbandita, ma per Josh, costretto in ospedale, non vi è nulla di straordinario, fino a che un messaggio da un numero sconosciuto cambia il corso della sua serata.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure dei fratelli Atwood'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Storia scritta per il concorso:
Calendario dell’avvento
Di Carmaux e Soul_Shine
Sul forum di efp
 

 
Prompt 1 dicembre
Cibo
Mezzanotte
 
 
Originale
 
Personaggi: Josh e Chris




Appuntamento di mezzanotte




 
 
 
La busta giaceva ancora chiusa sul comodino; Josh vi lanciò un’occhiata, indeciso se aprirla o rimandare ancora. Temeva di ricevere un responso negativo, forse anche quella volta l’operazione sarebbe stata rimandata, sarebbe riuscito a sopportarlo? E se invece le analisi avessero confermato la sua idoneità? Era davvero pronto a sottoporsi all’intervento? Quel foglio di carta gialla era diventato, nelle ultime ore, il suo peggior nemico, ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto farci i conti. Valutò l’ipotesi di chiarire finalmente ogni dubbio, quando il cellulare vibrò nella sua tasca. Lo estrasse e, sorpreso, lesse il messaggio proveniente da un numero sconosciuto.
 
IN TERRAZZA A MEZZANOTTE
 
Solo quelle quattro parole, senza spiegazioni o mittente. Stava già per eliminarlo, quando si disse che in fondo poteva anche accettare, non aveva nulla da perdere.
Erano solo le dieci e i minuti pareva scorrere più lenti del solito mentre fremeva all’idea di scoprire cosa vi fosse di tanto urgente al piano superiore. Restò a lungo ad osservare lo skyline di Manhattan, illuminato a festa da grossi abeti e file di insegne che auguravano un felice Natale. Sospirò, pensando a casa, al fuoco che probabilmente ardeva nel caminetto, a suo padre e suo fratello, forse intenti a guardare un programma alla televisione. Tra un pensiero e l’altro la lancetta dell’orologio a muro gli ricordò che mancavano pochi minuti alla mezzanotte, perciò arraffò il cappotto dalla sedia e si diresse nel luogo dell’incontro misterioso.
Non sapeva nemmeno lui cosa aspettarsi da un appuntamento al buio, di certo non immaginava di ritrovarsi sul terrazzo, illuminato solo dai neon del corridoio. Non appena aprì la porta una ventata d’aria fredda lo investì, facendolo rabbrividire. Le mani di uno sconosciuto gli coprirono gli occhi e il suo fiato caldo gli solleticò la nuca.
“Buon Natale, Josh.” Solo a quel punto il ragazzo riconobbe la voce, e sul suo viso si dipinse l’ombra di un sorriso, non avrebbe mai immaginato di incontrare suo fratello.
“Cosa ci fai qui, Chris? Non è orario di visita, come…” Domandò curioso, ma l’altro decise di non svelargli i suoi segreti ed accennò solamente a trucchi del mestiere. Il giovane si accovacciò a terra e accese un paio di candele che illuminarono una coperta sui cui giacevano un tacchino arrosto, salsa all’uvetta e il tipico pudding natalizio. Josh si sedette a terra, ancora incredulo e Chris si posizionò accanto a lui.
“Ho pensato che ti sarebbe piaciuto mangiare qualcosa di diverso dalla solita minestrina…”
Il maggiore annuì, allungando un piatto per servirsi. Prima ancora di poter afferrare il coltello il fratello gli sistemò una porzione di arrosto con contorno di patate e ne posizionò una cucchiaiata anche nel suo. Masticavano in silenzio, incantati dall’atmosfera magica, incuranti del freddo che si insinuava al di sotto delle loro giacche, provocando loro piccoli brividi lungo la schiena.
“Ti ricordi quando eravamo piccoli?” Domandò Chris e Josh annuì, già immaginando quali sarebbero state le parole successive. “Papà non voleva festeggiare il Natale, ma io ero piccolo ed invidioso dei miei compagni di scuola e piangevo perché desideravo anch’io una vigilia magica…” Lasciò che le parole fossero trasportate dal vento che si era alzato spazzando via le nuvole. Josh allungò le gambe sulla coperta, facendo attenzione a non urtare quel prezioso banchetto. Si puntellò sui gomiti, lo sguardo puntato verso il cielo, per osservare le stelle. Dopo qualche istante disse: “Una sera, era forse il tuo sesto o settimo Natale, piangesti per ore, nel tuo letto, soffocando i gemiti con il cuscino per non essere udito da papà. Io non riuscivo a dormire, ascoltando i tuoi lamenti, perciò mi alzai e scesi di sotto. Preparai dei pancake e arraffai qualche sacchetto di caramelle e le misi in un cesto insieme alle coperte.” Sorrise, ripensando a quel momento, ancora vivido nei suoi ricordi.
Chris annuì, probabilmente tentando di rammentare le emozioni di quella notte. “Tornasti nella camera che condividevamo e mi presi tra le braccia, avvolgendomi in una coperta. Mi portasti sul tetto, dove avevi preparato una specie di pic-nic.” Il tacchino si era ormai raffreddato nel piatto, ma a nessuno importava, troppo presi dalla narrazione.
“Non pensavo nemmeno che te lo ricordassi.” Sospirò Josh. Negli ultimi anni lui e suo fratello si erano come persi, uno troppo preso dalle partite di football e dai balli scolastici, l’altro catapultato in un mondo fatto di visite mediche e analisi, ma forse quella notte avrebbero ritrovato la loro intesa.
Il minore prese dell’altra salsa e vi intinse un pezzo di carne, sbocconcellandolo. In effetti non pensava a quella vigilia da tantissimo tempo. In lontananza una campana scandì dodici rintocchi. Chris afferrò una bottiglia di vino che aveva nascosto sotto uno straccio e la stappò. Porse un calice al fratello e brindarono come vecchi amici ritrovatisi dopo un lungo tempo di lontananza.
“A noi.” Brindarono, consapevoli che forse il maggiore non avrebbe potuto festeggiare il Natale successivo.
Trascorsero la serata in terrazzo, raccontandosi aneddoti divertenti e rammentando eventi della loro infanzia. Tra una fetta di pudding ed un sorriso Josh si rese conto di essere felice, per la prima volta da quando aveva scoperto della sua malattia.





Ciao a tutti! Questa storia è nata solo grazie al concorso "il calendario dell'avvento" e ringrazio moltissimo le giudici per la bellissima idea. Ammetto che il testo non è dei migliori, mi sembrava potesse essere buono, ma poco prima della pubblicazione mi sono resa conto che forse manca la scintilla che accende la curiosità dei lettori, eppure ho deciso di pubblicare comunque. Nonostante tutto sono fiera di questo racconto e dei miei personaggi e spero che piacciano anche a voi. Se avete amato Josh e Chris li potete ritrovare anche come protagonisti della mia storia fantasy "viaggio a Greenhills" di cui vi lascio il link: 
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3877923&i=1
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Darlene_