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Autore: Pandora_chan    02/01/2020    5 recensioni
Dal testo: Non è così, Tu saresti una grandissima motivazione… se solo sapessi. Se solo riuscissi a parlartene… Ma per cosa? Ci conosciamo da così tanto tempo che la nostra amicizia è scontata. Potrei io prendermi la briga di rovinarla? Sono sempre così sicuro di me, che l’incertezza che crei tu in me mi spaventa come un adolescente alla prima cotta.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alan Croker/Yuzo Morisaki, Mamoru Izawa/Paul Diamond
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primavera che brilli nell’aria,
insegna anche a me la formula
dell’essere una rosa.
(Fabrizio Caramagna)

Mi domando come ho fatto a ritrovarmi in una situazione come questa, ma al momento non riesco a darmi una risposta. So perché non ci riesco, sono troppo impegnato ad ascoltare le tue confidenze amorose. Che poi mi chiedo perché proprio io… che so potevi prendere un Genzo o un Misaki qualsiasi, no invece hai chiamato me.

«Ciao Mamoru, è tanto che aspetti?»

«Ciao Yuzo, no sono arrivato da poco… allora come va?»

Te lo chiedo, ma alla fine non ho granché voglia di saperlo.

«Tutto alla grande… in campionato con la Shimuzu S-Pulse va tutto benone, anche con i compagni e l’allenatore. E a te, come va a Yokohama?»

Chissà se avrai intenzione di parlare anche di lui… “come te la passi con Taka eh? Ti tratta bene? O devo venirgli a spaccare la testa? “… queste domande mi frullano in testa, per fortuna arriva la cameriera per l’ordinazione…

«Ah per me una tazza di tè nero con qualche chinsuko. Per lui una bella tazzona di caffè fumante, molto forte. Giusto?»

Me lo domandi con fare sicuro, di chi non sbaglia mai, accompagnato dal tuo sorriso… oh che sorriso. Confermo. Confermo tutto.

«S-Si, giustissimo. Tazzona di caffè fumante per me!»

«Allora, non mi hai ancora riposto. Cosa si dice in quel dì di Yokohama? News all’orizzonte, o tutto come al solito!?»

«Al solito… anzi preparati che per il prossimo incontro in campionato ho messo su una tattica niente male.»

Cerco di rilassarmi, perché anche se non te ne sei accorto, il nervosismo mi sta divorando dall’interno.

«Ahah.. Certo, certo… Ti ricordo che sono il portiere dei 100 tiri… Piuttosto, quanto ti fermi a Nankatsu? Io resterò qui un paio di settimane, vista la pausa calcistica.»

«Io mi fermo qualche giorno, il tempo di rivedere qualche vecchio amico e tornare a Yokohama. Non ho grandi motivazioni per restare qui…»

Non è così, Tu saresti una grandissima motivazione… se solo sapessi. Se solo riuscissi a parlartene… Ma per cosa? Ci conosciamo da così tanto tempo che la nostra amicizia è scontata. Potrei io prendermi la briga di rovinarla? Sono sempre così sicuro di me, che l’incertezza che crei tu in me mi spaventa come un adolescente alla prima cotta.

«Ah beh, resti sempre ligio al dovere. Poco divertimento e tanto allenamento. Ricordati ogni tanto di  coccolare anche la tua anima giovanile, altrimenti ti troverai vecchio in poco tempo… E comunque a me va bene restare qui ancora un po', non ho molto da fare a Shimizu, a parte gli allenamenti.»

«Ah come… proprio tu che mi  accusi di non coccolare il mio animo giovanile, ti riduci tutto casa e allenamenti?»

Non so proprio perché io abbia dovuto servirti il tutto su un piatto d’argento, d’altronde a me va anche bene sapere se che tutto casa e allenamenti, altroché! Significherebbe che Taka non esiste più, se fosse così vorrebbe dire che si è eclissato…. E forse un po' di paura mista ad angoscia ce l’ho nell’attendere la tua risposta… Si vede che sono nervoso? Non lo so se lo noti, ma il tuo sguardo ha cambiato luce mentre mi osservi in attesa di rispondermi.

«Oh si, sono diventato un calciatore provetto… un po' alla Tsubasa! A parte gli scherzi, avevo bisogno di rilassarmi un po' e concentrarmi su me stesso e basta. E alla fine mi sono ritrovato anche a decidere di chiudere la mia relazione con Taka… Adesso mi muovo al grido di libertà, libertà!»

Resto un attimo imbambolato, facendo finta di non aver capito ciò che hai appena detto impastato ad una risatina un po' nervosa. Ti sei lasciato con Taka? E me lo dici così? Però non posso, adesso, dirti tutto ciò che vorrei… so che combinerei solo un disastro e con te non posso permettermelo. Credo di aver deciso che tu fossi la mia persona importante alla fine del World Youth, non riuscivo a credere a quello che avevamo raggiunto tutti insieme, e non riuscivo a distogliere il mio sguardo da te. Le tue mani, i tuoi occhi, le tue gambe e il tuo volto. Tutto di te mi faceva vibrare il cuore, ogni tuo movimento per me era musica. La stessa musica che mi ha accompagnato in questi anni a fantasticare di te, di me, di noi. Perché giusto una fantasia può rimanere, no? Siamo amici da troppo tempo, sappiamo tutto l’uno dell’altro, ci conosciamo meglio di chiunque altro. Ed è questo a franarmi, a frenare le varie occasioni in cui avrei potuto dirti realmente ciò che pensavo di te, ciò che realmente provavo per te. Mentre continuo a fantasticare di noi, vedo che ti alzi e quasi meccanicamente ti seguo. Paghiamo il conto ed usciamo a far due passi verso il parco, in silenzio, come a non voler rovinare questo momento.

«Ehi, sei silenzioso. Non parli da quando siamo usciti dalla caffetteria, che ti prende? Tu, Mamoru, solitamente sbruffone o logorroico sei stranamente taciturno.»

Sorridi, prendendomi in giro. Sorridi fissando il riflesso del lago dal ponte di legno. Da qui il paesaggio è fantastico, si vede il lago e tutto intorno il rosa dei ciliegi. L’azzurro che si fonde con il rosa, la tranquillità e la pace. Hai ragione, sono sempre stato un tipo iperattivo, mai fermo e soprattutto mai zitto. Prendo un respiro profondo, prendo i miei pensieri e li metto uno dopo l’altro cercando di dargli un senso tutto mio.

«Ma no, non ho nulla. Mi sto beando del paesaggio intorno a me, di ciò che vedo. Mi sto godendo la tua compagnia, che non è cosa da poco visto che riusciamo a vederci di rado.»

«Oh quale onore!»

Paura, ansia, irrequietezza.

«E’ caldo… la primavera inizia a farsi vedere. Sbocciano i primi fiori, gli alberi diventano rigogliosi… La neve è solo un lontano ricordo e il sole ha quel tepore da volerti far star fuori tutto il giorno a poltrire… Gli animaletti si risvegliano dal loro letargo in cerca di qualcosa che chissà se troveranno… Però ci provano, attendono e continuano a cercare.»

«Oh… Non mi aspettavo di vedere ed ascoltare un Mamoru Izawa così… come dire… romantico!!»

Ridi, non riesci a frenare la tua risata. Ed è giusto, quando mai, io il più sfrontato degli Izawa mi sono ritrovato a far simili ragionamenti? Ah ma io lo so di chi è la colpa… tua. Tua e del tuo sorriso.

«Forse è il caso che tu ti prenda le tue responsabilità… Se sorridi in quel modo non posso far a meno di essere romantico.»

Le cose importanti vanno dette al momento giusto… al momento giusto…

«Mamoru… »

«Beh… come dire… Hai presente quando giochi una partita di calcio oltre i tempi regolamentari e sai che tutto si decide in quei 30 minuti? L’adrenalina, l’ansia.. O quando ti ritrovi tu da solo davanti alla palla in attesa di quel calcio di rigore che decide la partita? Ecco.. io mi sento così quando sono con te. Adrenalina, paura, ansia, eccitazione… amore. Mi piaci Yuzo Morisaki, mi piaci.»

L’ho detto, l’ho fatto. Guardo il riflesso dei ciliegi nel lago per non alzare lo sguardo verso di te ed incrociare quegli occhi color nocciola che sanno mandare in fumo tutto di me. Non voglio incrociare quelle labbra che vorrei incollare alle mie in uno di quei baci da premio Oscar. Non voglio sfiorare le tue mani, perché poi saprei di non poterle più lasciarle andare, di non volerlo. Percepisco il tuo disagio, non ti muovi e non parli. Paura.

«Oddio… beh ecco… non intendevo dire…cioè… Scusa non volevo metterti in imbar….»

Sento la frase morire sulle mie labbra, nessun suono, nessun rumore. L’unica cosa che riesco a sentire è l’umido delle tue labbra poggiate sulle mie, il calore delle mie guance e la forza di quel bacio.

«Stavi per caso dicendo? … Forse che non volevi imbarazzarmi?»

«S-Si.. non volevo assolutamente imbarazzarti.. ma alla fine sembra che sia stato tu a far imbarazzare me! Vedi, vedi sono tutto rosso e accaldato…»

«Si ti vedo benissimo… Resta fermo li, non muoverti.»

La tua mano stretta alla mia come per dire che non mi molli più. Ma questo lo capisco dal tuo bacio.. Mi stai assaporando, sei delicato. Ma non ti accontenti, cerchi di farti strada e non ci vuole molto prima che io mi sciolga e ti dia tutto lo spazio di cui hai bisogno.

Le nostre lingue si intrecciano in un bacio che per molto tempo ho sognato, e che spero sia solo l’inizio di una lunga scia di baci.

 

 

Note: Alla fine ho ceduto, con il nuovo anno al mondo delle FanFiction. Questa è la mia prima FF ed, onestamente, l’ho scritta molto di getto. *_* Siate onesti, ma clementi!

Grazie comunque a coloro che dedicheranno un po' di tempo alla sua lettura XD

   
 
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