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Autore: Cyrluke    06/01/2020    2 recensioni
L'innocenza di un bambino. Volevo essere colui che cambiava il mondo, colui che avrebbe portato felicità e gioia. La strada non fu facile, piene di dossi e buche, ma alla fine quel sogno nostalgico si è quasi avverato.
Qual è il tuo sogno nostalgico? Questo è il mio.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nostalgic Dream

Da piccolo, mia madre mi disse che sarei stato destinato a grandi cose ed ero fiducioso in questo. Mi addormentavo felice e sognante, incuriosito da quale destino mi attendeva. Avrei combattuto contro tante persone malvagie, avrei lottato per diventare un eroe o avrei salvato donzelle in difficoltà. A quel tempo, comparavo tutto il mondo reale con un mondo medievale. Ricordo quando facevo combattere i miei pupazzetti creando storie epiche, combattimenti fra cavalieri per onore e gloria, dove la giustizia era messa al primo posto, i paladini venivano rispettati per via del loro animo incorruttibile, dedicando la vita a fare del bene. Ed io sognavo di essere come loro.
Crebbi con un cuore gentile, dove io potevo subire di tutto, ma niente mi avrebbe incrinato. Avrei resistito alla violenza, anche a costo di rimetterci la vita. L'unica cosa che volevo era la felicità e il sorriso sul volto degli altri bambini. Il resto non importava. Ricordo che all'asilo, dividevo il mio panino con chi non aveva la merenda e a volte ne rimanevo sprovvisto per darne a chi ne aveva bisogno. 
Alcuni di loro sapevano come essere crudeli però. Fecero tutte le loro bravate su di me e più volte tornavo a casa con lividi e dolori sul corpo. Tuttavia non mi arresi. Più colpi ricevevo, più la mia determinazione nell'essere buono cresceva. Questo mondo aveva bisogno di una piccola luce di speranza e bontà. Ogni volta che cadevo, mi rialzavo, a volte anche aiutato dalle bambine che mi accolsero ben presto nel loro gruppo a braccia aperte. 
Raccontavo tutto a mia madre, senza problemi e senza paura, fiero di ciò che facevo, con l'orgoglio di chi ero. 
Ma, aihmé, un giorno accadde qualcosa che non doveva accadere e solo allora capì come funzionava il mondo. 
All'elementari, la maestra lanciò un oggetto ad un bambino con rabbia. Presa dallo spavento, ci disse di non dirlo ai nostri genitori perché era una cosa che non si raccontava. Mentre uscivo, ero in conflitto. La maestra era un leader per me, una regina. La regina va sempre ascoltata. Non dissi nulla a mia madre, ma capii che la regina aveva ascoltato i suoi valori egoistici. Mi sentivo tradito, come se avessi ricevuto una pugnalata al cuore. Tutti gli altri bambini avevano raccontato il fatto accaduto e così la notizia saltò fuori. In me, tuttavia, rimase quel senso di protezione e di complicità. Un bambino può essere leale più di un adulto. Come un vero paladino, presi il mio orgoglio spezzato, lo ricostruì e partii per il viaggio della crescita. La mia chiamata al destino.
Questo è il mio ricordo nostalgico. Nonostante il dolore, io ci credevo fino in fondo alla bontà. Le cose sono cambiate, ma un'idea non è mai andata via.
Questo mondo ha un disperato bisogno di benevolenza e lotterò affinché tutti possano ricevere un po' di luce. Sopratutto a coloro che lo meritano. .
   
 
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