Fanfic su artisti musicali > Chicago
Ricorda la storia  |       
Autore: evelyn80    08/01/2020    12 recensioni
Una raccolta di dodici momenti, più o meno romantici, tra Peter Cetera e Robert Lamm.
Questa raccolta partecipa alla sfida "12x12" lanciata da Soul Dolmayan su EFP
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Peter Cetera, Robert Lamm
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Hot Streets'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ben ritrovati a tutti! Questa raccolta partecipa alla sfida “12x12” lanciata da Soul Dolmayan su EFP.
In cosa consiste? Dodici partecipanti dovranno scrivere una drabble o una flash fic ogni dieci giorni, su prompt sempre diversi suggeriti da ogni partecipante a turno, quindi dodici storie per dodici partecipanti.
Il primo prompt, suggerito proprio dalla organizzatrice e partecipante Soul Dolmayan, è “Tempesta di neve”.
Ho deciso di dedicare questa raccolta ai Chicago, ma non a tutti i membri. Se possibile, vorrei concentrarmi sulla mia OTP preferita: la Lammetera, ovvero la coppia slash Robert Lamm – Peter Cetera, rispettivamente tastierista e bassista del gruppo.
Per chi non conoscesse i Chicago (e credo siate in molti) vi lascio i link alla pagina Wikipedia sia in italiano – https://it.wikipedia.org/wiki/Chicago_(gruppo_musicale) – che in inglese – https://en.wikipedia.org/wiki/Chicago_(band)
Di volta in volta, visto che molto probabilmente i capitoli della raccolta saranno ambientati in anni diversi, inserirò delle foto dei due protagonisti nel periodo da me scelto, per darvi modo di farvi un'idea del loro aspetto.
Buona lettura!

 

Non puoi darmi tutto

 

Robert Lamm Peter Cetera

 

Dortmund, 20 dicembre 1982

 

Dopo aver fatto la doccia, Bobby uscì dal bagno vestito del solo accappatoio. Si tamponò i capelli con un asciugamano mentre, con lentezza, raggiungeva Peter davanti alla finestra, i piedi nudi silenziosi sulla moquette.
Ritto davanti ai vetri, il bassista guardava fuori con aria preoccupata, le mani a cingere le proprie braccia in una stretta di auto-conforto. Robert gli arrivò alle spalle e sostituì alle sue mani le proprie.
«Cosa c'è che non va, mio piccolo Pete?», chiese in un sussurro sfiorandogli il lobo sinistro – e l'orecchino che lo adornava – con le labbra.
Peter sospirò. «Non mi piace affatto questa tormenta», rispose, fissando le strade della città rese vuote e spettrali dalla tempesta di neve che imperversava ormai da quella notte. Non appena avevano raggiunto il loro albergo dopo il concerto al Westfalenhalle il tempo era cambiato improvvisamente, coprendo l'intera Germania di una coltre nevosa che aveva reso impossibile qualsiasi spostamento. *(1
«Guarda il lato positivo. Possiamo prenderci qualche giorno di vacanza tutto per noi», replicò Bobby, continuando a solleticargli l'orecchio.
Peter si contorse, liberandosi dalla sua stretta e voltandosi verso di lui, l'espressione frustrata.
«È quasi Natale! E, poco prima che partissimo, Diane mi ha detto che aveva un ritardo di venti giorni e che voleva fare il test di gravidanza. Potrebbe essere incinta, e io non sono nemmeno a casa con lei per festeggiare la bella notizia!». *(2
Robert incrociò le braccia sul petto e fissò il suo amante, accigliandosi.
«Mi sembrava di aver capito che ti importasse più di me che di lei», disse freddo.
Peter sospirò ancora. «Lo sai che è così... ma, cazzo, e se stessi davvero per diventare padre? Io e Diane vogliamo un figlio. Questo è il mio desiderio più grande, per quanto non provi per lei niente più che un amore fraterno. Tu non potrai mai rendermi padre...».
Robert gli voltò le spalle, e il bassista sospirò per la terza volta. «Vedi? Questa cazzo di tormenta ci sta facendo persino litigare... e io non voglio farlo. Cristo, sei l'uomo che amo! Ma ci sono altre priorità nella mia vita e non posso negarle. Io voglio diventare papà, Bobby».
Il tastierista si voltò lentamente verso Peter, lo sguardo chino.
«Hai ragione», sussurrò. «Non ho il diritto di negarti la gioia della paternità. In fondo, anch'io sono padre, ed è la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita... oltre a te, si intende». *(3
Il bassista si lasciò sfuggire un sorriso. «Facciamo pace?», chiese allargando le braccia.
Bobby lo guardò in silenzio, poi sciolse la cintura che teneva fermo l'accappatoio, lasciandolo scivolare a terra.
Peter fissò per un istante il corpo nudo dell'amante poi prese a sbottonarsi la camicia, scoprendo il petto villoso. Si accostò a Robert e gli passò le braccia dietro la schiena, facendo aderire i loro torsi. «Lo sai cosa voglio da te, vero?».
Bobby sorrise, lo sospinse verso il letto e prese a sfregare insieme i loro corpi, per fargli sentire il rumore del mare.

 

 

 

Spazio autrice:

Eccoci alla fine del primo capitolo. Per chi ha letto le mie storie con protagonisti questi due, avrà notato tantissimi riferimenti. Per chi non ha letto le storie, darò qualche delucidazione.
Nella mia personalissima story line, Peter e Robert sono amanti dalla fine di agosto del 1977. I due vivono il loro amore in clandestinità: entrambi sono sposati/fidanzati e – date le difficoltà del periodo – hanno deciso di mantenere una facciata di “normalità”, continuando le loro storie ufficiali e diventando genitori (e in questo ho cercato di rispettare al massimo la realtà), mentre di nascosto vivono il loro amore clandestino.
Una cosa ricorrente, in tutte le mie storie su di loro, è l'accenno al rumore del mare: entrambi gli uomini hanno i petti molto villosi e, nel mio immaginario, il suono dei loro peli che sfregano insieme ricorda a Peter il rumore della risacca (che tra l'altro gli ha ispirato una delle sue canzoni più belle: “Wishing you were here”).
Quando ho iniziato a scrivere questa flash volevo essere molto più fluffosa, ma poi mi sono lasciata trasportare dall'ispirazione (e non posso fare a meno di seguirla, altrimenti non cavo un ragno dal buco), ed è venuto fuori forse più angst che fluff, ma spero che sia gradita lo stesso.
E ora, vi lascio alle note numerate, che ormai mi contraddistinguono.
*(1 – Il 18 e 19 dicembre del 1982, i Chicago hanno partecipato a un evento, chiamato “Rock Pop in Concert 1982”, che si è tenuto al Westfalenhalle a Dortmund, in Germania. Ovviamente, la tempesta di neve è una mia licenza poetica, data dal primo prompt della sfida.
*(2 – Peter Cetera e Diane Nini sono diventati genitori nel 1983. Per quanto abbia cercato, non sono riuscita a trovare la data di nascita esatta della loro figlia, Claire Cetera, così ho ipotizzato che Diane potesse aver scoperto di essere incinta giusto alla fine dell'anno 1982. I primi test di gravidanza fai-da-te sono stati immessi sul mercato nel 1978, quindi nel 1982 erano già disponibili al pubblico.
*(3 – Robert Lamm e Julie Nini sono diventati genitori nel 1978.

 

  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Chicago / Vai alla pagina dell'autore: evelyn80