Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |       
Autore: The Rosablue91    13/01/2020    4 recensioni
Lucy Hearthphilia torna a casa dopo aver passato la sua formazione in una delle università di cucina più rinomate di Fiore ed è finalmente pronta a prendere in mano le redini del ristorante di famiglia, lo StarKey, ma a casa l'attende una brutta sorpresa, infatti scopre che deve pagare un grosso debito in denaro lasciatole dal padre altrimenti perdera il ristorante.
Riuscirà a salvare lo StarKey? Ce la farà da sola? O sarà un'affascinante cuoco dai capelli rosa che riuscirà a salvare sia lei che il ristorante?
Che dite? Nascerà una storia d'amore sui fornelli?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu, Natsu/Lucy
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ritorno a casa

Il treno viaggiava  con tranquillità e la ragazza dagli occhi di cioccolata e i capelli lunghi come il grano maturo di giugno, guardava il paesaggio cambiare dal finestrino del suo solitario vagone, lasciandosi dietro la prestigiosa Mercurio Academy, rinomata scuola di cucina, si era appena laureata, Cancer e Tauros sarebbero stati fieri di lei come il resto della sua famiglia che l’attendeva a casa.
Una volta preso posto sul treno aveva mandato un messaggio alla sua ‘’famiglia’’ dicendo che sarebbe tornata a casa nel primo pomeriggio, poco dopo la preoccupazione fece capolino nel suo volto.
‘’Abbiamo bisogno di te vieni subito allo StarKey, questa è un’emergenza da codice rosso Lucy, mio fratello verrà a prenderti  alla stazione’’
Un abbraccio Aries
Così diceva il messaggio inviatole da Aries, la cameriera del ristorante dei suoi genitori.
Era forse successo un’altra tragedia?  In lei s’insidiò l’ombra del turbamento.
Molto tempo fa dovette affrontare la perdita della madre poi due anni fa era venuto a mancare il padre e non era nemmeno presente quando era avvenuta la triste circostanza, se fosse successo qualcosa ai membri dello staff non si sarebbe data pace. Chi stava male stavolta? Cruz? L’anziano direttore che si occupava del ristorante assunto dall’apertura del ristorante dei suoi ed era in là con gli anni. Orologium, il contabile? Tauros, il cuoco? L’aiuto -cuoco Cancer? Poteva essere la stessa Aries o magari Loki?
Tornò alla realtà quando qualcuno buttò sopra la sua testa accanto al suo bagaglio uno zaino da viaggio con tanto di sacco a pelo.
Lei sbatté le ciglia e voltò la testa verso il suo nuovo passeggero, un ragazzo su per giù della sua stessa età con una stramba capigliatura rosa dai petali di ciliegio, il sorriso sghembo e una sciarpa…blu?
No si corresse, avvolto al collo aveva una sciarpa di ermellino, una moda alquanto singolare come le signore di mezza età dell’alta società.
Si mise a sedere e chiese in ritardo-Era occupato?-
Il treno si era fermato un attimo ad una fermata ma era così assorta da non accorgersene nemmeno, riposò lo sguardo sul ragazzo che aspettava una sua risposta.
-N…no era libero-disse al tipo.
Doveva stare attenta, magari era un esaltato, e lei non era certo un’ingenua, si strinse la borsetta dove vi era lo spray al peperoncino, da usare in caso di necessità contro malintenzionati, se quello avesse fatto una mossa falsa avrebbe avuto pane per i suoi denti se solo si fosse provato a saltarle addosso.
Fu allora che lo sconosciuto fece la sua mossa, Lucy si preparò al peggio aveva già la mano dentro la pochette, egli gonfiò le guance come un rospo e poi premette due dita su di esse a sgonfiarle.
Lucy lo guardò in modo strano-ti senti bene?- aveva sentito storie su persone che si sentivano male su mezzi di trasporto, come si chiamava? Chinetosi, ma pensava fosse una leggenda come l’unicorno o le fate.
-Non ti fa ridere? Che ne pensi di questa faccia allora?- fece altre smorfie che fecero scappare una risata alla ragazza che tolse la mano dalla borsetta, era strano ma innocuo.
-Sei buffo- disse la ragazza tenendosi una mano davanti alla bocca.
-Ecco così va meglio- sorridendo soddisfatto lei era molto carina quando sorrideva.
-Cosa sei un clown?-  magari quel tipo lo ingaggiavano per i compleanni a rallegrare i bambini.
-No, ma eri così preoccupata che mi dispiaceva vedere quell’espressione seria che appartiene alle settantenni- disse senza troppi giri di parole.
Agitò i pugni in aria-Hei guarda che non sono una vecchia!-
-Veramente lo sembravi eccome poco fa-
-Cosa?!-ok l’idea di dargli una spruzzata al peperoncino si fece largo nella sua mente, quando si mise a fare dei mimi.
-E adesso che ti prende?- più strano che mai quel tipo, mentre con le mani unite mimava qualcosa di allungato e aveva lo sguardo assorto.
-Coraggio indovina chi sono?-
Lucy si mise le dita sul mento e pensò non era mai stata brava a sciarada mimetica perdeva di continuo ma tentò ad indovinare-mmm…sei un…pescatore?-
-No- si alzò dalla sedia e decidendo di fare uno strappo alla regola emise dei versi per aiutarla che facevano Nin..nin…nin, si piegò sulle ginocchia e camminava di traverso.
Quel ragazzo si rivelava sempre più buffo-Sembri un granchio- associandolo al crostaceo.
-Non è nemmeno questa, non ci arrivi proprio?- certo che era ottusa quella ragazza.
-Sei tu che le fai difficili!- allora il rosato si piegò verso di lei e prese il foulard bianco a pallini colorati che era al suo collo-come ti permetti?- tentando di riprenderselo.
-Rilassati ti do un altro indizio- mentre si avvolgeva la faccia con quel telo di cotone da lasciargli visibili solo gli occhi e qualche ciocca di capelli rosa.
-Allora?-
-Adesso sembra che tu abbia il morbillo- si fissò al riflesso del finestrino e ridacchiò-hehehe be questo è vero ma non ho il morbillus Arcobalenus-
-Mmmh…. Un ragazzo pestato dopo una rissa e si è trovato in ospedale?-
-No- con una mano mimò di buttare qualcosa e nascondersi a passo felpato dietro un sedile, allora Lucy ebbe la soluzione-ci sono! Sei un ninja!-
-Brava- applaudì il ragazzo sorridendole sghembo-adesso prova tu?-la incitò  rimettendosi a sedere mentre tentava di liberarsi dal foulard ma invano aveva fatto un nodo troppo stretto.
-Io? No, no non sono brava in questo gioco- scuotendo il capo.
-Coraggio- insisté lui.
-Uff…va bene, ma non ridere- prima di cominciare notò l’ermellino sbattere un secondo gli occhi, si stropicciò i suoi e guardò con attenzione la sciarpa ma aveva gli occhi chiusi, magari era stata solamente un’allucinazione.
-Non inizi?-le chiese il rosato.
-Ah…si certo- gliel’avrebbe fatta vedere lei ma non poté cimentarsi nel mimo perché Lucy si rizzò in piedi ed emise un urletto diventando pallida come un cencio -Eeeek! –sembrava che avesse visto un fantasma.
Si dimenticò di liberare la sua faccia e di concentrò-Sei spaventata da qualcosa- buttò il rosato non accorgendosi minimamente che era spaventata per davvero.
-È….è….è-riuscì a dire solo questo mentre tremava da capo a piedi inghiottendo saliva.
-Che ti prende? Hai visto un topo?- mentre quell’ermellino alzava la testa verso di lei e sbatteva pigro i suoi occhietti.
-I….Il fa…tto è che…È vivo!- puntando il dito tremante alla sciarpa blu.
Il rosato si accigliò-Parli di Frankenstein? Qua non vedo nessuno zombie nei dintorni- spostando lo sguardo sui sedili vuoti.
Uno zombie umano no, ma l’ermellino che gli fungeva da sciarpa si.
Un ermellino zombie!
-No sciocco, ma di quella cosa che hai sul collo!- puntandogli il tremante dito, e conscia di aver sbagliato specie quello era un comunissimo gatto che saltò sulle ginocchia del padrone ed emise delle fusa non appena il rosato gli grattò la testolina.
-Miao-emise come saluto alla biondina, che spavento le aveva fatto era soltanto un semplice e comunissimo gatto.
Scoppiò a ridere sventolando una mano-Hahahaha, tranquilla Happy non farebbe male neanche ad una mosca-
-E ti sembra il modo di portarti dietro un gatto? Non puoi usare un trasportino come tutte le persone normali?- rimproverandolo come fosse un alunno indisciplinato che aveva combinato una marachella davanti a tutta la classe.
Arricciò il naso dietro il foulard che gli copriva la faccia-Intendi quelle gabbie per gatti? Ad Happy non piacciono gli spazi stretti, non è vero Happy?-gli domandò.
Il gattino spalancò gli occhietti vivaci e rispose-miao- il padrone gli grattò la testolina pelosa.
Pure il gatto claustrofobico mancava all’appello, ma Lucy si sciolse doveva ammettere che era adorabile.
-Gli manca solo la parola-mormorò la ragazza, certo  che in treno si facevano incontri interessanti e s’incontrava gente altrettanto interessante, allungò una mano per carezzarlo e quello fece le fusa, poco dopo il gatto era atterrato a quattro zampe sul palque e con la zampina aveva puntato il nasino in una busta accanto alle gambe di Lucy, per la precisione  quella del pranzo.
-Happy che fai?-il padrone lo raccolse da terra e Lucy rise-il tuo gatto deve appartenere all’unità cinofila, deve aver fiutato il mio pranzo a proposito- guardò l’ora sul display del cellulare-adesso è l’ora del pranzo-
Rovistò nella busta e tirò fuori un cesto e un termos, Happy smaniava in direzione del cesto e il ragazzo annusò l’aria-ecco da dove proveniva l’invitante odorino che sentivo-
Lucy si chiese se anche il ragazzo facesse parte dell’unità canina, aprì il cesto e sorrise, aveva preparato un sacco di deliziosi sandwitch di avocado e salmone nel thermos aveva del thè verde, si preparò a infilarsi il primo panino in bocca e gustarselo boccone per boccone quando prima di morderlo vide il ragazzo e il gatto fissarla con l’acquolina in bocca, e Lucy chiese-voi non mangiate?-
Scosse la testa sconsolato-Purtroppo ho speso i soldi per il biglietto e mi sono dimenticato di rifornirmi al bancomat, dovremo aspettare ad arrivare a Magnolia prima di mettere qualcosa sotto i denti-
Le dispiacque per quella strana coppia, dovevano essere molto affamati tanto che guardavano il cesto con venerazione, guardò il cesto e poi loro, ne aveva fatti troppi di sandwitch e sicuramente sarebbero avanzati-volete favorire?-domandò porgendogli la cesta con un sorriso, sarebbe stato più bello mangiare in compagnia che in solitudine.
Il ragazzo congiunse le mani con gli occhi lacrimanti-ti ringraziamo nostra dea del cibo- disse anche al nome del gatto.
Aprì un varco tra i lembi del foulard e si riempì la bocca di sandwitch, Lucy non aveva mai visto nessuno mangiare con un simile appetito tra un boccone e l’altro il ragazzo si presentò col nome di Natcchù , le parve di capire, più che un nome le sembrava il suono di uno starnuto- chomp…il tuo chomp?- domandò Natsu continuando a mangiare.
-Io sono Lucy- mentre mangiava il suo unico panino scampato alla voracità di Natsu disse il suo nome coperto però dagli insistenti miao di Happy richiamando il suo padrone a pretendere la sua parte di pappa, il ragazzo aprì un sandwitch prese una fetta di salmone e lo porse al micio che lo mangiò con gioia, che carino quel gattino gli faceva tanta tenerezza quanto avrebbe voluto anche lei un cucciolo tutto suo da viziare e coccolare purtroppo suo padre era allergico al pelo degli animali e quindi aveva dovuto rinunciarci.
-Torni a casa tua?- disse Natsu dopo un po’, Happy ormai sazio si stiracchiò e andò a strusciarsi sulle gambe di Lucy facendo nuovamente le fusa, lei accarezzò il suo pelo morbido e rispose distrattamente.
-Umh..si, ho finito di studiare e finalmente posso tornare a casa a gestire l’impresa di famiglia-
-Un’impresa di idraulici- buttò sicuro il ragazzo.
-Cosa?-Disse la ragazza senza capire mentre stava sorseggiando il thè verde.
-Ma si Luigi, avrai anche un fratello che si chiama Mario sai come i Super Mario Bross-
Ma quali sciocchezze si sparava quel Natcchù? che avesse fumato erba? E da dove lo vedeva che era un’idraulica?
Non si chiamava in quel modo, stava per dire che aveva sbagliato tutto quando la corsa del treno si fermò e i due si accorsero di essere arrivati a destinazione e l’altoparlante del treno annunciò la fermata.
‘’ Ultima fermata Magnolia’’
-Siamo arrivati!- disse Natsu euforico, prese lo zaino ed Happy in braccio e disse a Lucy-è stato un piacere viaggiare con te e grazie ancora per il pranzo-
-Figurati- per lo meno era grato per il cibo, la ragazza lo fissò e ricominciò-comunque mi chiamo…-non finì la frase che fu interrotta una seconda volta, il questo caso dal suono di un fischietto acuto e potente che li fece voltare entrambi gatto compreso,  e videro un furente controllore gridava contro il ragazzo squadrando sia lui che il gatto-è severamente vietato introdurre animali senza guinzaglio o sprovvisti di trasportino!-
-Accidenti è meglio squagliarsela, andiamocene Happy! Arrivederci Luigi!- la salutò frettolosamente Natcchù scappando come un fuorilegge dal pedante controllore e Lucy che gli gridava ancora-mi chiamo Lucy! E ridammi il mio foulard!- troppo tardi era già sparito insieme al suo partner felino.
Ciuff…ciuff…ciuff….
Lucy apparve sulla soglia della porta del treno che sbuffò come un vecchio marinaio intento a fumare una pipa, prima di fermarsi e la giovane alzò gli occhi dal libro che stava leggendo per osservare la stazione ricca di gente, un andirivieni continuo, ma del ragazzo dagli appuntiti capelli rosa e del suo gatto blu neanche l’ombra.
Col trolley in mano scese dai gradini e respirò a pieni polmoni l’aria di Magnolia.
-Sono a casa finalmente- scese dal treno e si guardò attorno nella speranza di notare qualcuno.
-Lucy!-chiamò un ragazzo con gli occhialetti e dai capelli arancioni, lei sorrise.
-Loki!-i due si corsero incontro e si abbracciarono felici, una volta staccati Loki la rimirò-è una mia impressione ho se più bella dell’ultima volta che ti ho vista?-
-Sei sempre il solito adulatore ma questi trucchi con me non funzionano- come se non sapesse che flirtava con le ragazze di mezza Magnolia, avrebbe fatto concorrenza a Rodolfo Valentino.
-Su vieni, il tuo principe è venuto sul cavallo bianco per portarvi nel vostro castello, principessa-le sussurrò galante prendendole il trolley-non merito un bacio?-sporgendosi con le labbra che la ragazza mise due dita sulla bocca e lo spinse all’indietro.
-Fammi strada, Chat Noir-le avance che faceva erano uguali al supereroe felino in tuta nera che riservava alla sua partner e insieme difendevano Parigi dal malvagio Papillon.
Gli fece l’occhiolino-hai vostri ordini, Lady Bug-
I due ragazzi salirono sul camioncino bianco del catering del ristorante, Loki le aprì lo sportello galante-si accomodi pure, mademoiselle-
-Da quando parli francese?- chiese non appena il ragazzo si accomodò nel posto guida.
-Da quando ho scoperto che le ragazze hanno un debole per questa lingua, si sciolgono al solo suono, sto prendendo lezioni da Ichiya-infilando la chiave e facendo partire il furgoncino-di francese non di altro-specificò Loki.
-Il naso?-
Il ‘’naso’’ era tale Ichiya Vandalay Kotobuki, il soprannome era molto corto  e azzeccatissimo  il personaggio era fuori dal comune e uno speziale rinomato.
-Proprio lui-
-Quel pervertito della Cristina’ spice?  Scommetto che ti sta dando anche delle lezioni su come far colpo sulle ragazze- tutti conoscevano quel negozio di spezie e ancora di più la fama di quel donnaiolo del suo proprietario.
-Da cosa lo avresti capito?-domandò scettico.
-Lo sanno tutti della sua originalità-per non parlare del suo modo inquietante di sniffare le donne che audacemente mettevano piede nel suo covo per comprare delle spezie introvabili alle donne faceva un ottimo sconto ma il genere maschile non aveva lo stesso trattamento favorito, anzi sembrava che dovessero pagare il doppio del prezzo, ma il ragazzo la rassicurò-ti assicuro che sto apprendendo solo ed esclusivamente francese da lui nient’altro-
-È successo qualcosa di nuovo mentre ero via?- buttò la ragazza cambiando discorso.
-Oh si! Hanno aperto una scuola di cucina a Magnolia quando eri assente-
-Davvero? Come si chiama?- questa era nuova.
Loki tirò fuori un’aria maliziosa-Fairy Tail, dicono che le ragazze che la frequentano siano molto carine e gente di ogni tipo-
-Hei, non pensare nemmeno per un secondo di marinare il lavoro per correre dietro alle gonne-lo ammonì le ragazze non sarebbero state al sicuro se nei dintorni c’era Loki il seduttore.
-Agli ordini chef-
Comunque per quel giorno ne aveva abbastanza di tipi strani sia di vederli che di sentirli, si ricordò de messaggio e chiese a Loki che guidava-Aries mi ha mandato un messaggio sul treno- attaccò la biondina e Loki si fece attento come un falco, Lucy continuò-senti è successo qualcosa mentre ero via a studiare?-
Il ragazzo sembrava concentrato alla guida che alla domanda della sua amica Lucy e assunse un’espressione seria-credo che per lo Starkey non ci sia più niente da fare-
Il pugno centrato  allo stomaco di un pugile avrebbe senz’altro fatto meno male alla catastrofica notizia che dette Loki.
-Cosa vuoi dire?- gli occhi color cioccolato dell’amica si velarono di preoccupazione e Loki scoppiò a ridere-hahahaha ci sei caduta, ahahahha-
-Eh? Era uno scherzo?!- prima il tizio con i capelli a punta rosa ora Loki, ma che cosa gli prendeva ahi ragazzi? Era la giornata prendiamo per i fondelli Lucy?
-Che faccia arrabbiata-continuando a ridere.
Se non avesse continuato a guidare gli avrebbe tirato uno schiaffo seduta stante-non sono scherzi da fare! Mi hai fatto prendere un colpo!- su poche cose non poteva scherzare e la sorte del ristorante era una di queste.
Il ristorante aveva un grande valore affettivo per lei, era dei suoi genitori entrambi rinomati chef era cresciuta in cucina e sin da quando era piccola aveva passato bei momenti lì dentro.
Lucy s’illuminò quando si avvicinarono col camioncino.
Finalmente era tornata a casa. Nulla era cambiato in quel ristorante situato sotto l’appartamento in cui lei abitava nella strada di Strawberry street.
Loki parcheggiò davanti al ristorante e si offrì di portarle il trolley da galante cavaliere quale era, quando si avvicinarono alla porta di vetro Lucy notò il cartellino dell’insegna con la scritta chiuso, e dentro era tutto buio.
A quell’ora il ristorante doveva essere in fermento invaso dai clienti.
-Ma che succede? Aries non è qui?- interrogò l’amico il quale scrollò le spalle. Lucy poggiò la mano sulla maniglia e notò che era aperta la aprì cautamente e…
Un abbaglio di luce e voci allegre la investirono.
-SORPRESA!!- le urlarono i dipendenti dello Star key, c’erano tutti, Taurus, Cancer, Crux, Orologium e Aries e il locale era tirato a festa, appesi sul soffitto e le pareti vi erano degli addobbi e sul tavolo c’erano tutti i suoi piatti preferiti.
-Ragazzi…-emise Lucy con le lacrime agli occhi.
-Bentornata a casa figliuola-la accolse a braccia aperte il vecchio Crux con un sorriso.
-Ma allora, non era un’emergenza- disse la ragazza tirando un sospiro di sollievo-Loki mi ha fatto prendere uno spavento con la storia che il ristorante aveva le ore contate ahahahaha- scoppiando a ridere, non colse l’occhiataccia che Crux dette al ragazzo che abbassò lo sguardo, nemmeno i baffi di Orologium muoversi su e giù come lancette impazzite, Taurus e Cancer rimanere muti come pesci e  Aries notando il disagio che si era formato nella sala si fece avanti colpevole, confessò e disse con un sorriso tirato-mi dispiace Lucy, era una sorpresa-
Lucy abbracciò con tanto affetto quella ragazza dalla lacrima facile e rispose- non temere è una graditissima sorpresa-a poco avrebbe pianto anche lei.
-Perché non mangiamo? Sarai affamata Lucy- propose il mastodontico Taurus, Lucy annuì aveva soltanto toccato quel panino sul treno ed ora moriva di fame, cominciò dal dolce prese una fetta di  torta alla crema e ne mangiò in due bocconi-che buona-leccandosi i baffi, aveva dimenticato quanto era buono il sapore di casa. Oltre ai dolci c’erano pop corn, patatine, noccioline, delle salse, quali il guacamole, la pico gallo e quella ai fagioli.
Crux si appartò un momento accanto al ragazzo e gli tirò la maglietta sussurrandogli all’orecchio-cosa gli hai detto, Loki? Eravamo tutti d’accordo a rivelargli la verità solo domani-
-Senti mi è scappato, ma non è giusto illuderla così- non voleva mentire alla sua amica Lucy non se lo meritava.
-Domani, glielo diremo domani- sussurrò come se al posto suo si fosse trovato un asino, vennero richiamati da Cancer-venite anche voi prima che Lucy si spazzoli via tutto-
-Hey Lucy perché non ci racconti qualcosa dell’accademia? Ti sei fidanzata?- chiese Aries, mettendo sull’attenti Taurous e Loki.
-Se porterà un ragazzo qui dentro lo sfiderò a duello per la sua mano-rispose teatralmente Loki non sapeva mai se stava scherzando o faceva sul serio.
-Tranquillo mio cavaliere, non dovrai lanciare il guanto della sfida tanto non mi sono fidanzata con nessuno- lo tranquillizzò sventolando una mano.
-Ne sei sicura?-insistette il ragazzo dai capelli arancioni.
-Vuoi piantarla!- non potendone più di quell’insistenza persino Tauros disse la sua-E io lo ridurrò a tante bistecche di pretendente, mooo!-
-Non cominciare anche tu, Tauros!-
-Proprio nessuno?- chiese Aries, si dispiaceva per l’amica era anche una bella ragazza.
-L’unico ragazzo che mi si  avvicinato negli ultimi tempi è un tipo conosciuto sul treno-
Loki e Taurous urlarono scossi-COSA?-
-E che è successo? Vi siete baciati?- volle sapere Aries.
-Ma scherziamo! Io non  mi metto a baciare sconosciuti!- sbottò rossa in viso.
-Beata gioventù- commentò Crux.
-Io propongo di festeggiare il ritorno di Lucy- disse Orologium alzando una mano in alto e dando inizio alla festa, e susseguito da un corale –SIII- quanto era mancato a Lucy la sua casa, quel ristorante era ormai ha tre stelle e aveva perso qualità, hai tempi di sua madre ne vantava quattro, ma dopo la scomparsa della donna aveva cominciato a perdere qualità nei piatti suo padre aveva fatto del suo meglio purtroppo non era riuscito a mantenere le quattro stelle, ma a lei non importava amava quel posto e per niente al mondo ci avrebbe rinunciato e ora che era tornata grazie agli anni di studio della Mercurio Academy avrebbe mandato avanti l’impresa di famiglia, ora era il suo turno. Si guardò intorno e provò un grande calore in quel momento tutto era perfetto. Notò Orologium sorseggiare un bicchiere d’aranciata in un angolo del salone e si diresse verso di lui-non ti stai divertendo Orologium?-domandò la ragazza, quasi si strozzò col succo, non era mai stato bravo a tenere un segreto.
-Sto…sto a meraviglia, Lucy- disse senza guardarla in faccia.
La ragazza si accigliò? Che le stesse tenendo nascosto qualcosa –sicuro?-
-No! Cioè…si…insomma…ecco…io-sembrava un orologio impazzito ma venne salvato dalla campanella che annunciava l’entrata di clienti, stranamente il locale era diventato di colpo silenzioso, Lucy inquadrò subito i due e sorrise, andando a pochi passi davanti loro-mi dispiace signori, adesso siamo chiusi, volete ripassare più tardi?-
Quelli ghignarono e rivolsero l’attenzione a Cruz e gli altri che guardarono i nuovi venuti in cagnesco-noto che avete assunto una nuova cameriera, allora dovete tenere nascosta della grana-esordì il più alto.
L’altro, in abiti cinesi e coda lunga a treccia, replicò in un tono che la sapeva lunga-Non è possibile fratello, tra poco non avranno abbastanza soldi da ingaggiare nemmeno un misero lavapiatti-
Lucy li fissò interdetta e gli altri si affiancarono accanto a lei e Loki ribatté-lei non è una cameriera!-la sorella annuì-Lucy è la proprietaria dello StarKey!-
-Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo?- pretese Lucy, quella situazione la stava esasperando e vide il tizio alto afferrare un triangolino di tortillas immergerla nella guacamole e metterselo in bocca ma sputò tutto nella salsa con aria schifata, facendo arrabbiare Lucy  e gli altri-bleha,  e questa sarebbe una salsa? Mai assaggiato niente di più disgustoso, i pochi clienti che avete devono essere dei disperati se vengono ancora a mangiare cibo scadente-
-Non provocateci!- li avvertì Taurus.
-Se provate di nuovo ad insultare la nostra cucina non ve la faremo passare liscia, ebi!-
Era troppo! Lucy li sorpassò aprì di scatto la porta e puntò il dito fuori- Andatevene dal nostro ristorante!-
Quei due scoppiarono a ridere- il vostro ristorante? Ancora per poco biondina- l’uomo in abiti cinesi le mostrò un foglio e Lucy lo afferrò accigliata diventando bianca come un lenzuolo-non è possibile- ma quella era la firma del padre non c’erano dubbi.
-A quanto pare i tuoi dipendenti non ti hanno detto niente- la sbeffeggiò il più grosso e  l’altro le spiegò-il precedente proprietario tre anni fa chiese in prestito dei soldi al nostro capo-spalancando le braccia come ad abbracciare lo spazio intorno a sè-ipotecando il ristorante e l’appartamento-
-Credici è tutto vero, siamo venuti a rammentarvi che se non pagate entro sei mesi tutto questo passerà di proprietà al nostro capo, Mr Everlue- Sfilando il foglio dalle mani e guardandola provocatorio-quindi vi conviene mettere insieme la somma di denaro, se non volete che questa bettola chiuda i battenti, andiamocene fratello- quei due lasciarono il locale portandosi via l’euforia che pochi minuti prima inondava il locale, e Lucy spinse la porta con entrambe le mani chiudendola di scatto poi si voltò lentamente verso gli altri con le  facce colpevoli- ditemi esattamente cosa è successo- disse atona rivolta allo staff dello StarKey.
 
 
 

 
 
 

Angolo dell’autrice: Salve gente! Come state? Avevo pensato di scrivere qualcosa che unisse insieme le mie due grandi passioni, la cucina e Fairy Tail.
E che dire ho fatto la FU-SIO-NE!!! Hahahahaha.
Oggi è un giorno molto speciale è il compleanno di una mia cara amica e grande autrice del fandom di FT, colei che mi ha ispirato a questa storia.
La mitica…l’unica…l’inimitabile…daimler!!! Tanti auguri daimler, spero che questo regalo ti sia piaciuto.
Ti auguro buon compleanno.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: The Rosablue91