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Autore: lmpaoli94    15/01/2020    0 recensioni
1893.
Nel mentre sul nuovo ponte di Londra che si affacciava dinanzi alla famigerata Torre londinese dove venivano rinchiusi i più importanti criminali politici del passato, si consumò un furto di pietre preziose che ammontò a milioni di sterline.
Gli operai impegnati ad ultimare la costruzione della torre furono tutti licenziati, ritardando la fine della costruzione.
Ma Richard Janson, uno dei muratori del ponte, non riuscendo ad accettare simile decisione, si mise indagare personalmente.
Ma non avrebbe mai immaginato che dietro il furto alla Torre di Londra si potesse consumare un omicidio talmente rude da richiamare l’attenzione della stampa di tutto il regno.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra
Capitoli:
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< Tu sei completamente pazzo, Richard > ribatté Steve con una risata isterica < Nessuno può entrare nella Torre di Londra a parte le guardie della Regina. Tu sei uno di loro? >
< Ovvio che no… Ma la notte la sorveglianza è molto più vulnerabile di quello che pensiamo. >
< E come fai a saperlo tu? >
< Invece di andare subito a casa dovresti guardare le cose che ti girano intorno… Le guardie della Regina se ne fregano di badare ad un mucchio di oggetti che non le riguarda minimamente. Anche perché alcuni di loro erano degli ex operai mandati a proteggere la Regina a causa di scarsi volontari. >
< Questa sì che non la sapevo… Quindi potremmo farci aiutare da loro? >
< Ovvio che no… E’ molto probabile che il furto dei gioielli della Regina sia ad accomunare a loro e a uomini potenti come ho appena detto. >
< Ma se ci stessimo sbagliando? Per lo meno, mi sembra tutto surreale. >
< Anche per me… Ma non dobbiamo dare niente per scontato. >
< Richard, fammi un piacere: perché non decidi di rimanere un umile muratore facendoti gli affari tuoi? >
< Perché io, come te, dobbiamo riconquistare il nostro lavoro e il nostro onore. Per me questo è più importante di qualsiasi altra cosa. E non mi fermerò mai dinanzi a niente. >
Steve non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito.
< E tu naturalmente Steve mi aiuterai. Non posso farcela da solo. >
< perché credi che in due sarà diverso? >
< Tentar non nuoce. Abbiamo qualcosa da perdere? >
< Oltre alla vita? L’hai detto tu. >
< Molto bene. Allora entriamo in azione quando ci sarà il cambio della guardia. Lì sarà il momento più vulnerabile. E da lì in poi la nostra entrata in scena sarà effettiva. >
< Spero che vada tutto bene > rispose Steve preoccupato.
 
 
Analizzando la costruzione che gli operai avevano portato avanti, l’architetto Fleming e l’avvocato Rupert notarono alcuni difetti della costruzione.
< Il piolo portante della prima torre non è stato fissato correttamente, ingegnere. E per di più i mattoni e il cemento usato sono minori di quello che possiamo vedere. >
< E lei come fa ad esserne sicuro? >
< Ingegnere, perché lei crede che io faccia questo lavoro? >
< I miei operai, prima di licenziarli, hanno fatto un ottimo lavoro. Anche il segretario della Regina mi ha dato ragione su tale consenso. >
< Ingegnere, vorrei proprio sapere chi vi ha incaricato nella costruzione di questo ponte > replicò l’avvocato < Si vede che lei e il segretario non capite niente di architettura e di costruzione. >
< Perché lei? La smetta di darmi contro e vada a fare l’avvocato. >
< Che cosa vuole dire? >
< Da quando ci siamo conosciuti, non ha fatto altro che darmi contro. >
< Ovvio. Perché ha preso decisioni sbagliate. Oltre che sugli operai, s’intende. I peggiori di tutta la storia britannica. >
< Allora ci pensi lei a reclutarmi degli operai adatti. >
< Infatti è quello he sto facendo, mio caro ingegnere. >
< Tornando a noi, sono riuscito a parlare con il segretario della Regina e a convincere che la rivolta di ieri sia solo un lontano ricordo. Quindi la costruzione può riprendere anche in questo momento senza alcun intoppo. >
< Sì, ma con quali operai?! >
< Possiamo mandarla avanti da soli, sa? Almeno finché degli uomini volenterosi ed esperti sulle costruzioni non ci raggiungano in cantiere. Poi potrà vedere con i suoi occhi che il Tower Bridge verrà ultimato. Anche in tempi record se occorre. >
< Non ci credo nemmeno se lo vedo. >
< Lei è molto titubante sulle nostre decisioni, vero? >
< Ovvio che sì. Secondo me state dicendo un mucchio di sciocchezze. >
< Lo vedremo con il tempo… Se il Ponte dovesse crollare per qualche dispiacevole motivo, il primo indiziato sarà lei Ingegnere Stevenson. E dopo come riuscirà a difendersi? Tutti saranno contro di lei e la prigioni non le basterà. Verrà linciato da una folla inferocita per aver distrutto delle vite inutilmente. A questo non ci pensa? >
< No. Perché sono convinto che i miei operai abbiano fatto un ottimo lavoro. >
< Magari sì… Però fino alla scoperta di quella famosa scritta > rispose l’avvocato con ghigno malefico.
< Già ingegnere, lei non sa minimamente chi possa essere stato? >
< No. La polizia sta ancora indagando. >
< Allora credo proprio che non lo scoprirà mai… Scotland Yard sono contro quei poveracci. La feccia dell’Inghilterra, lì hanno tradotti. Mi sa tanto che non ci sarà un vero colpevole. Mi dispiace per lei. >
< Dormirò lo stesso sogni tranquilli > rispose l’ingegnere con indifferenza < L’unica cosa che conta è che il ponte sia ultimato. >
< Così che lei possa prendere tutti gli onori, vero? >
< Certo che no, architetto. Da quello che so anche voi riceverete una buona parte di merito. >
< Da chi? Ingegnere Stevenson, crede che io sia uno sciocco? Pensa davvero che non abbia scoperto che ha riferito al segretario della Regina che io non sto facendo niente per continuare i lavori? >
< E’ forse una bugia, architetto? >
< No… Però poteva omettere questa cosa. >
Sentendo quelle parole, l’ingegnere Stevenson si alzò dalla sua sedia andando a muso duro contro l’architetto Fleming.
< Se non si fanno le cose fatte per bene architetto, è naturale che prima o poi la verità venga alla luce… Quindi lei e il suo fidato compare che ha come avvocato, sarebbe meglio che vi metteste all0opera. La Regina Vittoria non aspetta. E se alle sue orecchie dovessero arrivare le voci di un nuovo ritardo, nessuno di noi verrà risparmiato… Vuole davvero che succeda questo? >
< Ci sono cose molto più importanti che la nostra Regina deve pensare, lo sa? Come ad esempio quel furto alla Torre di Londra. >
< Una situazione che presto si risolverà visto che hanno già su cui indagare. >
< Ah davvero? E chi sarebbero costoro? >
< Perché non ne parlate con la polizia? Sono sicuro che vi risponderà meglio di me. >
Intuendo che l’ingegnere stava nascondendo qualcosa, l’architetto e l’avvocato insistettero per farselo dire.
< Avete forse la coscienza sporca voi due? > fece l’ingegnere con ghigno malefico < Fate ben. Perché adesso siete voi che dovrete guardarvi le spalle. Sono stato chiaro? >
< Ingegnere, se veniamo a sapere che lei sta tramando contro di noi, non le risparmieremo delle brutte figure. >
< Fate pure quello che volete. Io non ho minimamente paura di voi… E adesso, se volete scusarmi, ho un ponte da costruire. Con permesso > disse infine l’ingegnere uscendo dall’ufficio dell’architetto.
< Quel maledetto! Ci sta nascondendo qualcosa, Fleming. >
< Stai calmo, Rupert. Non sospetta minimamente su di noi. >
< Invece è qui che ti sbagli… L’hai visto, no? Non ha battuto ciglio sui presunti difetti di costruzione, fregandosene altamente. Ma non gli interessa la sorte di tutti coloro che ci passeggeranno? >
< Rupert, il nostro ingegnere è molto più furbo di quello che pensiamo… Sa che i lavori sono stati eseguiti alla perfezione… Ma se noi li manomettessimo? Nessuno sospetterebbe nulla. >
< Architetto Fleming, crede davvero… >
< Con il furto dei gioielli della Regina ci siamo presi un bel gruzzoletto mettendo si conseguenza in cattiva luce quei poveri operai anche dopo il brutto fatto della scritta di sangue…. Quindi, chi potrebbe mai sospettare di noi? >
< Sì, ha pienamente ragione. >
< Non c’è niente di cui preoccuparci, avvocato Rupert. La situazione è totalmente sotto controllo. E gli operai impegnati nel furto e nella scritta non oseranno dire niente, altrimenti saranno loro i primi ad essere spediti in prigioni. >
< Abbiamo il coltello dalla parte del manico… >
< Puoi ben dirlo, amico mio… Se fossi in te starei tranquillo. Come ho appena detto, non c’è niente di cui preoccuparci. Nessuno risalirà a noi. Nessuno. >
Ma l’architetto Fleming e l’avvocato Rupert non poterono mai immaginare che l’ingegnere Stevenson avesse ascoltato tutto.
“Adesso che è tutto chiaro è meglio chiamare subito la polizia e scusarmi principalmente con Richard e Steve. Anche loro devono sapere.”
Ma prima che l’ingegnere potesse uscire dall’edificio dell’architetto, fu circondato da un’orda di uomini9 incappucciati.
< Che cosa volete da me? > domandò spaventato l’uomo.
< Ingegnere, che cosa pensava di fare? Voleva spifferare tutto alla polizia? Mi dispiace per lei, ma la sua corsa finisce qui. >
Imbavagliandogli le mani e coprendogli il viso, il povero ingegnere fu spedito nei cunicoli sotterranei del Ponte di Londra dove veniva usato dagli operai per poter ricaricare le energie dopo lunghe ore passate alla costruzione.
< Lasciatemi andare! >
< Ha osato mettersi contro di noi, ingegnere… E nessuno può rimanere impunito. >
Guardandosi intorno, l’ingegnere poté notare un quantitativo di pietre preziose intorno a lui.
< Che cosa guardi?! Se ti abbiamo scoperto il viso non è per farti curiosare in giro! >
< Siete stati voi a rubare dalla Torre di Londra, vero? >
< E’ stato molto più facile del previsto > fece uno dei ladri < Se ci si allea con le persone giuste, si può diventare ricchi in pochissimo tempo. >
< A chi vi state riferendo? >
< A noi. >
Sentendo la voce dell’architetto, l’ingegnere Stevenson rimase sorpreso.
< Allora siete voi due ad aver architettato tutto! >
< Visto che eravamo a corto di fondi, abbiamo deciso di crearcela da soli > spiegò l’architetto < E quale cosa migliore se non rubare dalla Torre di Londra? La povera Regina non sospetta niente al riguardo… E quando si renderà conto che una gran parte delle sue pietre preziose manca dalla sua collezione, noi saremo già scappati. >
< Dannati! Avete interrotto i lavori per distrarre l’opinione pubblica dal furto dei gioielli, vero? >
< Nessuno sa del furto dei gioielli > spiegò l’avvocato < Né tantomeno verranno a sapere che lei è stato sequestrato, ingegner Stevenson. >
< Che cosa volete farmi? >
< Credo che buttarla dal punto più alto della Torre di Londra in costruzione sia la decisione più adatta… Spero per lei che sappia notare ingegnere, altrimenti non ha nessuna possibilità di sopravvivere nelle acque del Tamigi. >
Sentendo che il suo destino era segnato, il vecchio ingegnere pregò che i suoi amici operai più fidati potessero rendersi conto della sua scomparsa per accorrere in suo aiuto.
ma i due giovani operai non avevano molto tempo a disposizioni visto che l’architetto Fleming diede ordine ai suoi uomini di far sparire il suo corpo il prima possibile.
   
 
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