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Autore: Roe Jaeger    18/01/2020    1 recensioni
È al compleanno di Draco che Astoria e Draco si incontrano per la prima volta, ma sanno già che si dovranno sposare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Buonasera a tutti e benvenuti in questa OS betata da Juliet Leben22! Prima di lasciarvi alla lettura, ci tenevo a precisare che Astoria è due anni più piccola di Draco come ha deciso la Rowling, nonostante egli nella ff pensi abbia quattro anni in meno di lui. Vi lascio alla OS dunque!
 

Soli

 

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera.
(Salvatore Quasimodo)

 
Il ventesimo compleanno di Draco Malfoy stava per giungere. Aveva invitato tutta l'élite magica, ovviamente non mancava nessun ex-Slytherin. Questo significava che aveva invitato pure la famiglia Greengrass e tra loro c'era anche la donna che i suoi genitori avevano deciso che doveva sposare. Non l'aveva neanche mai vista in faccia, sapeva solo che si chiamava Asteria, Astoria, o qualcosa di quel genere. Il sapere che invece il suo nome era famoso e che quindi lei l'avrebbe facilmente individuato gli metteva una certa agitazione, tuttavia, come era nella sua indole, non si lasciò prendere dal panico.
A differenza degli altri compleanni, quel cinque giugno, come da tre-quatto anni, alla sua festa vi erano solo Slytherin: il nome dei Malfoy era ancora coperto di fango perché alla sua festa prendessero parte anche i membri delle altre Case.
La festa era iniziata già da un paio d'ore quando Draco aveva cambiato più di una partner per il ballo, ma non aveva ancora iniziato a divertirsi. Il vero problema di Draco a quella festa in grande stile era la noia. Tyger non c'era più e Goyle era più stupido di quello che Malfoy pensasse. Pansy era più vuota di un uovo di Pasqua senza la sorpresa e, eccetto Blaise e Theodore, tutti gli altri erano meri conoscenti. Draco non faceva nulla di particolare, mentre il suo amico Zabini era impegnato con una biondina niente male. E menomale che era alla sua, di festa!
Uscì in giardino e si perse nell'oscurità della notte, iniziando a camminare per raggiungere le mura del maniero. Prese a camminare lungo il loro perimetro, immerso nei suoi pensieri. Arrivò al suo albero preferito e stava per salirci quando si accorse che ai suoi piedi c'era qualcuno.
«Ciao, Malfoy...» sorrise la ragazza dai capelli castani. Era Astoria Greengrass, ma Draco non la riconobbe.
"Non avrà più di sedici anni" pensò Draco "e non l'ho mai vista prima."
«Ciao,» disse Draco, per nulla interessato al suo nome, qualunque fosse «non sei alla festa?»
«Mi annoiavo... mia sorella è così integrata, la invidio quasi. Mentre io non vado d'accordo nemmeno con le ragazze del mio anno.»
«Neanche con quelle del tuo anno della tua Casa?» chiese il biondo, incuriosito da quella ragazza in disparte.
«Ho sempre avuto qualche problema di socializzazione, a Hogwarts» i suoi occhi verdi si persero per un secondo nelle iridi grigie di Draco «ma non è mai stato un problema, in fondo. Avevo un po' mia sorella e un po' la mia convinzione che alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli*.»
Draco sorrise mestamente, trovandosi parzialmente d'accordo sulla veridicità della seconda parte della frase. «Sono d'accordo.» disse infatti «Tuttavia, credo sia possibile che in questo mondo ci sia qualcuno pronto a lenire le nostre solitudini, la difficoltà sta nel cercare e trovare la persona giusta, soprattutto se» si interruppe all'improvviso: cosa stava dicendo? Stava davvero confidando a quella sconosciuta la sua solitudine? Stava davvero dicendo a quella ragazza di cui non sapeva neanche il nome che i suoi genitori gli avevano combinato il matrimonio e presto avrebbe dovuto sposare una ragazza che neanche conosceva? Non doveva!
«Soprattutto se c'è qualcuno che me lo impedisce.» continuò Astoria per lui «Soprattutto se i miei genitori mi hanno combinato il matrimonio con un ragazzo che neanche conosco.»
Sebbene la coscienza di Draco volesse urlare "Anche a te?", il suo cervello gli consigliò di lasciare che quella ragazza continuasse a parlare; aveva un destino simile al suo.
«Non trovi anche tu che sia assurdo costringere la propria figlia a sposare un uomo solo perché è ricco? Solo per motivi d'interesse? E pretendere un erede? Non trovi anche tu che sia assurdo pretendere che io, Astoria Greengrass, sposi un uomo che neanche conosco solo perché l'hanno deciso loro?»
Astoria, al contrario di Draco che fino a quel momento non aveva idea di quale fosse l'identità della persona con cui stesse parlando, sapeva bene di avere il suo futuro marito davanti, per questo gli aveva detto il suo nome. Almeno quello doveva conoscerlo.
Draco, dal suo canto, rimase spiazzato. Era lei la persona che avrebbe dovuto lenire la sua solitudine? Capelli castani, occhi verdi, occhiali sottili, un sorriso smagliante. Non era male.
«Trovo sia giusto.» disse Draco, che poi specificò: «Trovo sia giusto che io, Draco Malfoy, sposi una ragazza bella quanto te.»
Astoria sorrise e continuarono a parlare per ore, fino alla fine della festa.


«Ehi, amore...» Astoria Greengrass sorrise, sfiorando le labbra di Draco.  
«Cosa c'è? Scorpius si è svegliato?» domandò Malfoy, girandosi tra le lenzuola.
«No, dorme beatamente... Stavo solo pensando...»
«Cosa pensi alle quattro del mattino, tesoro?»
«Stavo pensando che fondamentalmente la nostra situazione è quasi divertente.»
«Astoria, che diamine ti viene in mente a quest'ora?» domandò lui, stringendosi ancora di più a lei.
«Pensaci, tutti credono che ci siamo sposati per interesse delle nostre famiglie, nessuno sa che ci siamo conosciuti alla tua festa... nessuno sa che ci amiamo.»
«Ma chi ti ha detto che io ti amo, Greengrass?» scherzò Draco, anche se entrambi sapevano che era davvero innamorato di lei.
«Dormi, che è meglio... Malfurret!»
Draco sorrise e si addormentò, ben sapendo che dopo un paio d'ore il piccolo Scorpius li avrebbe svegliati.

 

"È per questo che tu sei qui ed è per questo che io sono qui. Noi stiamo cercando di difenderci dalla solitudine."
Erskine Caldwell

 

*Alla fine tutti quanti siamo e restiamo soli - Arthur Schopenhauer

   
 
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