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Autore: jaj984    04/08/2009    1 recensioni
Prima Au! Forse un po' OCC! La mia mente lavora e io scrivo! Se devo dire la verità questa storia mi piace molto e sto abbastanza avanti ma ho deciso di pubblicarla per avere un idea di quello che ne pensavate.
Dal X capitolo:
Nessuno dei due in quel momento ha avuto il coraggio di dire altro. Siamo rimasti sconvolti perché il padre di Ryo ci ha parlato con una luce particolare negli occhi che non ti dà il coraggio di distruggere i suoi sogni.
Credo che lui sappia che non stiamo realmente insieme ma spera che un giorno ….
Guardo l’orologio e cavolo è tardissimo.
Genere: Sportivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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… Aldilà della porta: Kaori alla sbarra …

Ci stiamo riscaldando alla sbarra da un dieci minuti circa, ma il provino è iniziato. Da questo momento in poi sono sotto esame. 
Quanto tutto manca avrò fatto una lezione di classico.
Mentre facevo stretching, le ragazze mi hanno chiesto chi fosse quel bel ragazzo bruno che stava con me.
Quando ho detto che era il mio migliore amico si sono meravigliate pensavano che fosse il mio ragazzo, in ogni modo si sono prenotate per conoscerlo.
A quanto pare Ryo ha fatto già strage di cuori, forse gli potrò presentare qualche ragazza dell’accademia e chissà se questa non è la volta buona.
Speriamo che Yuki si tenga alla lontana da lui è l’unica cosa che desidero, perché quella lì sarebbe capace di rubarmi il mio migliore amico.
Abbiamo appena finito gli esercizi alla sbarra che ci fanno mettere in posizione per le diagonali.
Siamo state divise in gruppi di tre. Speriamo in bene!
Appena abbiamo finito di fare le diagonali, ci hanno messo al centro della sala con una musica e abbiamo dovuto danzare e lì vedevo parlottare e indicarci. Speriamo che questa volta riesca a entrare. Speriamo!
È finito il provino è finito! Ci hanno messo in fila e ci hanno detto di fare un  passo avanti quando avremo sentito il nostro numero.
E iniziano con l’elenco, ho una fifa pazzesca, calcolando che ne prendono dodici in tutto. Sono severissimi. Hanno già preso otto tra ballerine e ballerini. Quindi ne rimangono solo tre, speriamo di esserci tra quei tre.
Quando sento il numero trentacinque, il mio, faccio un passo avanti, con le gambe che mi tremano.
Respiro lentamente, mi sento mancare l’aria.
Al sentire le parole: “Quelle che ho chiamato ci vediamo lunedì, per le altre grazie sarà per una prossima volta”, mi sento venir meno.
Non ci credo c’è l’ho fatta sono dentro. Vedo l’altra ragazza che è stata presa esultare, le altre piangere per il dispiacere, invece io non riesco a esprimere alcuna emozione.
Esco e ti vedo, mi rilasso e riesco finalmente a esprimere la mia gioia.
Ti salto addosso abbracciandoti e ti ringrazio di essermi stato vicino.
Grazie Ryo! Grazie per essere il mio migliore amico.
All’improvviso mentre sono felice tra le tue braccia dicendoti che c’è l’ho fatta mi sento spingere.
Quella spinta mi fa perdere l’equilibrio e tu per non farmi cadere, mi tieni più stretta a te e ti sistemi meglio per rimanere in equilibrio, ma alla fine finiamo con il baciarci.
E’ stato tutto nel giro di un secondo non capisco più niente, so solo che vorrei che questo momento non finisse mai.
Provo una strana sensazione di essere in pace, il mondo intorno a me non esiste.
All’improvviso mi rendo conto di quello che sta succedendo e mi stacco, scusandomi e incolpando lo spintone ricevuto, che poi è la verità. Gli dico di aspettarmi dieci minuti, che mi vado a cambiare poi andiamo da Miki, lui non risponde, annuisce soltanto, sembra da tutt’altra parte.
Corro in camerino a cambiarmi e non faccio altro che pensare alla reazione strana di Ryo.
Dio mio aiutami, speriamo di non aver combinato un guaio. Ti prego signore, aiutami.
Dai Kao, calmati, non è successo nulla, non facciamo una strage per un bacio a stampo, è successo altre volte che vi siete scambiati dei bacetti a stampo, perché ora stai così agitata??
Perché quel bacio anche se era a stampo è stato stupendo … Ryo sa baciare magnificamente e da parte sua non mi è sembrato tanto a stampo.
Kaori smettila è una tua impressione, lui è il tuo migliore amico, è come un fratello per te, non puoi rovinare una cosa così preziosa con le tue stronzate.
Forza ora che ti sei vestita, respira ed esci fuori.
Abbi il coraggio di affrontare le tue azioni.
E se poi è incavolato nero?? No, no io non esco.
Basta Kaori, su forza, non fare la bambina, se è incavolato nero, ti ripari dietro al bancone del bar di Miki.
Alla fine mi faccio coraggio ed esco e noto che c’è una bacheca dove stanno affiggendo la sistemazione delle camere.
Evidentemente avranno trovato anche l’ultimo alunno dell’accademia.
Mi avvicino e leggo il mio nome chissà con chi sono capitata, spero di avere in camera Eva quella ragazza simpatica che ho conosciuto nei camerini.
No, merda sono in camera con Yuki, un anno con quell’arpia. Ecco la mia tortura.  Questa è la punizione divina per aver baciato il mio miglior amico.
Ok, rilassati andrà tutto bene! Eccolo lì mi sorride come se non fosse successo niente, meno male.
Calmati, però, non puoi farti vedere così agitata da lui. Figuriamoci se si è accorto del bacio, lui è abituato a ben altro e questi bacetti “innocui”non gli fanno né caldo né freddo.
Allora ripeto perché sono così agitata?
Sono così agitata perché non mi sento un tantino bene, credo lo stare digiuno da circa quarantotto ore si stia facendo sentire.
La testa che mi gira e, lo stomaco in subbuglio, mi viene quasi da vomitare, mi sento le gambe molli e mi devo appoggiare alla parete per non cadere.
Neanche due secondi dopo ecco che Ryo, è accanto a me che mi fa ingoiare a forza una caramella d’orzo.

- Bleh! Che schifo è dolcissima!
- È puro zucchero, ti tirerà su almeno fino a quando non saremo usciti da qua.

Non discuto non ho neanche la forza di camminare figuriamoci di discutere.
Ci teniamo abbracciati, come una coppia felice. Questo è l’unico modo che conosciamo per non far vedere a nessuno che non sto bene, lui con la scusa ti tenermi abbracciato per la vita riesce a sorreggermi quel tanto  che basta per farmi “camminare”, per finta.
Tutti sorridono, perché pensano che siamo una bella coppia, li conosco quei sorrisi, quei sorrisi significano pure “beata lei che ha un marcantonio come quel ragazzo”, “Ah che darei per stare al suo posto” oppure “ Chiamate i pompieri vado a fuoco, o meglio chiamate un’ambulanza e lasciatemi il lettino che ho già trovato l’infermiere”.
L’unica cosa, però, che mi viene in mente è una: “Fatemi arrivare da Miki e ve lo cedo volentieri, dopo è tutto vostro, ma ora vengo prima io o sbatto per terra”.
Detto fatto appena vedo la macchina nelle vicinanze, sento le mie forze ridursi sempre di più. Quando sento finalmente il sedile dell’auto di Ryo chiudo gli occhi.
Ryo credendo che mi fossi addormentata spegne il cell e non accende la radio. Mi mette il suo cappotto come coperta e andiamo da Miki.
Sarà stato il rumore della macchina, la stanchezza, il calore ma mi sono addormentata risvegliandomi quasi nei pressi di Miki.

- Buongiorno, ben svegliata?
- Mmm, buongiorno! Quanto ho dormito?
- Venti minuti circa!
- Venti minuti? Ma quanto tempo ci abbiamo messo per fare due isolati con la macchina?
- Parecchio, è ora di punta e c’è un po’ di traffico.
- La prossima volta anche se sto male, conviene farsela a piedi, almeno non ti stressi con il traffico.
- Non conveniva, con la debolezza che avevi prima, saremmo arrivati anche più tardi! Comunque come ti senti? Stai meglio?
- Sì, sono pronta per una bella lezione con i miei ragazzi del centro sociale. Sbaglio o oggi tu e Mick avete la vostra partita di basket?
- Sì, infatti, quindi ti controlleremo e non ti faremo strafare. Farai solo la lezione, non rimarrai oltre il tempo stabilito e non ci andrai un’ora prima.
- Va bene, paparino. Tu e Mick quando vi ci mettete siete due rompi scatole di prima categoria, comunque sul rimanere non oltre l’orario stabilito, non ci conterei molto, oggi riesco finalmente a rivedere Mick e sarà DA SOLO, senza Kazue.  Scatta l’interrogatorio, ora, dovrò sapere vita, morte e miracoli di quello che è successo con Kazue. Quella disgraziata non mi ha detto nulla.
- Sei proprio un’impicciona!
- E dai che fa piacere pure a te avere di nuovo Mick tutto per noi. Oggi finalmente il magico trio si ricompone. Kazue, ultimamente non gli dava mai la libera uscita.
- Sì, sono contento di rivedere il mio migliore amico ma credo che lui sia più contento di poter passare qualche ora lontano di casa, che di rivederci in santa pace. In ogni caso, passiamo alle cose serie. Eccoci, siamo arrivati. Tu ora da Miki mangi e non fai storie.  Le ho raccomandato di farti trovare la Sacher torta e sono sicuro che te li abbia fatta.
- Wow la mia torta preferita, buona. Comunque non so se ha avuto abbastanza tempo per farla. Vedi ti devo dire una cosa. Da oggi Umichan, inizia a lavorare con Miki, quindi non prenderlo in giro.
- Va bene, non prenderò in giro il polipone.
- Ryo! Dai fammi questo regalo di addio, non litigare con Umi oggi. Da lunedì iniziano le lezioni e non potrò più stare con voi.
- OK! Te lo giuro, ma con noi ci starai sempre, appena hai qualche ora libera, ti vengo a prendere e ti porto dai nostri amici.
- Dai! Ora non ci fasciamo  la testa, prima di essercela rotta. Quando inizieranno i corsi, vedremo se mi dovrai venire a prendere oppure no. E’ probabile che ci diano solo la sera libera e dopo una giornata di lavoro sarò stanca morta. Comunque siamo arrivati, tu parcheggia che ti aspetto dentro.
- E no signorina, lei non va da nessuna parte. Aspetti che il suo cavaliere finisca di parcheggiare e poi lui vi porterà dentro.
- Ryo! Non sono malata, ho solo avuto un calo di zuccheri ma ora sto bene.
- Non m’interessa aspetti che io abbia parcheggiato, dopodiché ti porto dentro.
- Allora mi da il permesso di camminare.
- No! Tu non metterai un solo piede sull’asfalto.
- Di grazia, allora, come dovrei arrivare da Miki? Volando?
- No, ma ti prendo in braccio, ti adagerò sul divanetto e questa sera non balli.
- NO! Non puoi farmi questo. È la mia ultima esibizione per un po’ di tempo. Se io ti dicessi che da questa sera fino a tempo indeterminato non puoi più suonare all’Overdrive o in un altro locale qualsiasi?
- Non mi piacerebbe!
- E a me non piace l’idea di non passare la serata al Dirty Club e di conseguenza all’Overdrive. Perché figuriamoci se il signorino mi fa andare a lavoro. E’ capace di dire a Henk di occupare il mio posto e di farmi stare inchiodata alla postazione dj con una diet coke in mano.
- Esatto, farò così! E per la diet coke non so se te la permetterò di bere. Preferisco che tu beva acqua.

Ecco ricominciamo, ogni volta è così. Basta che dico, soffro di mal di testa che si preoccupa.
Certe volte non lo sopporto, proprio.
Studiare medicina gli fa proprio male. No, mi correggo, fa male a me.
Ogni accenno di un possibile sintomo, di una possibile malattia diventa paranoico.
Gli basta anche un ecciù che vuole farmi tremila analisi, per fortuna che c’è Yoichi che mi salva, facendo capire al figlio che non è il caso di fare delle analisi per un semplice raffreddore.
È apprensivo, paranoico, asfissiante, stronzo, lunatico, geloso, irascibile, rompiscatole, carino e dolce (quando vuole lui), maniaco (adora tutte le belle donne del mondo che gliela danno), affascinante, idiota, divertente, cavaliere e ha la sindrome da 007 mi vuole fare per forza da guardia del corpo.
   
 
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