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Autore: Seira Katsuto    26/01/2020    0 recensioni
Sono una persona che fa pensieri strani e senza senso anche nei momenti meno appropriati, solitamente tengo per me tutte le cazzate che il mio cervello spara, ma essendo che mi sono rotta di parlare da sola ho voluto fare questa specie di diario in cui scriverò ciò che voglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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[scritto il 25 dicembre 2019]
Penso che l'arma più forte contro il prossimo sia l'indifferenza perché riesce sia a renderti più sicuro di te agli occhi degli altri sia fa capire di essere in qualche modo intangibile.
Se io non ti mostro importanza allora qualunque cosa tu faccia non mi accuserà alcun danno.
A volte credo che sarebbe meglio essere più indifferenti, potrei fregarmene e basta.
Che importa se non valgo per nessuno, se sono lo scarto di cui ci si ricorda solo nei momenti di noia, se gli altri si divertiranno nelle festività mentre io starò da sola a casa.
Però mi sembra sbagliato, mi sembra che se facessi l'indifferente sarebbe solo una maschera per nascondere le mie emozioni.
Anzi credo sia più comodo fregarsene, dire "non importa", quando è falso.
Importa. È importato così tanto che dire di no sarebbe una menzogna, quindi perché non dovrei essere triste? Perché non dovrei dirlo? Perché non dovrei mostrarlo?
Se vengo dimenticata e trattata come un giocattolo rotto di cui ci si è stufati è un mio problema.
Dopotutto quel giocattolo non valeva niente quindi è normale che non se ne parli più o che non si provi niente nei suoi confronti.
Se dico che mi fa male è solo un mio problema, perché sono solo io a vederlo.
Mi sa di stronzata onestamente, non riesco a capirne il ragionamento.
È ovvio che gli altri non abbiano problemi se il problema è proprio che se ne sbattino il cazzo di me.
Sono stanca, vorrei che non esistesse più capodanno, anzi nessuna festa.
Nessun compleanno, nessun ultimo giorno di scuola, nessuna festività.
Così esisterebbe solo la routine e pur essendo uno scarto se un giorno vale l'altro non avrei motivo di capire di esserlo.
Ma non penso sia tanto questo il problema, solo che le festività mi deprimono e mettendo ansia.
In qualche modo spero sempre che qualcuno arrivi e mi dica "sto io con te a capodanno", ma al contempo so già che non arriverà.
Anche perché non c'è tanta gente che potrebbe farlo.
Alla fine è naturale dato che tutti hanno la propria compagnia di amici, non è che se ne privano per me, anche se è questo il senso di essere uno scarto, per l'appunto.
Vorrei già essere alla fase successiva in cui ho conosciuto nuovi amici e tutto va meglio.
Vorrei poterne parlare normalmente e chiacchierare su quello che si è fatto o non fatto, invece no, ora non voglio proprio saperne niente, non voglio sentire nessuna storia nessun grande avvenimento. 
Spero che almeno da gennaio in poi mi riprenda in fretta e che starò scazzato giusto per queste due/tre settimane.
Forse è anche che ultimamente sto giocando troppo o sto troppo a contatto con qualcuno, se riesco provo a tenermi del tempo per starmene da sola a sognare le mie storie.
Buon natale apette, spero vi abbiano portato tanti regali.
Btw ho appena finito questo disegno e forse lo metto come copertina della storia ~

Btw ho appena finito questo disegno e forse lo metto come copertina della storia ~        

 

   
 
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