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Autore: laurakovac    26/01/2020    8 recensioni
Monaco, è la vigilia di Natale. Benji si aggira cercando i regali dell'ultimo minuto e si imbatte in una libreria itinerante.
Entrerà in un mondo pieno di libri, affascinato dal modo di spiegare della sua propietaria.
Vedremo cosa succederà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E’ la vigilia di natale.
Sono uscito tardi dall’ allenamento finale prima della pausa natalizia.
Come al mio solito, mi sono trascinato fino all'ultimo e non ho ancora comprato i regali di natale per i miei amici più intimi.
Mi aggiro per uno dei tanti mercatini che hanno invaso la città, ma impreco con me stesso, è troppo tardi e ormai le uniche bancarelle aperte sono quelle che servono da mangiare.
Ad un tratto però, vedo un furgoncino tutto colorato, con la scritta 
"BÜCHERLAND" Il mondo del libro.
Una ragazza sta sistemando i libri e capisco che anche lei sta per andarsene.
"Ehy tu aspetta.... Aspetta" 
Si volta e mi sorride. La raggiungo.
"Scusami, vendi... Vendi libri vero?" 
Sorrido per la mia domanda stupida.
"C... Ciao... Si... Ehm... Ci sono solo libri qui"
"Già... Scusami... Comunque ecco..."
La osservo incantato: è molto più piccola di me, indossa un piumino nero e una berretta viola con pon pon bianco, due profondi occhi marroni, un delicato naso all'insù e gote arrossate per il freddo.
"Ma tu sei... Il portiere del Bayern...” 
"Già... Sono io... Ehm ecco..." mi guardo intorno.
La ragazza mi prende le mani, sorride dolcemente.
"Lasciami indovinare! Troppo impegnato e non hai avuto tempo per fare i regali.... E al mercatino ormai sono rimasta solo io..."
"Devo dire che... Ci hai preso..."
"Lascia fare a me" mi strizza l’occhio.
Apre nuovamente le porte del furgone e con loro si apre un mondo di libri davanti ai miei occhi.
"Sei rimasto senza parole?"
"Il nome della tua..." 
"Libreria itinerante io la chiamo così!"
"Nome azzeccato... É proprio un mondo dei libri."
"Dimmi a chi devi fare questi regali?"
Mi gratto la testa; è una delle poche volte in vita mia che sono in difficoltà.
Ma ancora una volta quella ragazza sembra leggermi nel pensiero
"Fammi indovinare...  Ai tuoi amici più intimi"
"Sì, sì è così! Domani saranno tutti da me e..."
"Allora campione... Ti vedo indeciso... Lascia che ti spieghi un paio di cose. Sai che ad ogni genere letterario corrisponde una diversa personalità?” si guarda attorno e prende un libro dallo scaffale
“Ecco, i libri fantasy ad esempio. Questi sono adatti a persone idealiste, sempre alla ricerca del bene nelle persone e negli eventi. Chi ama questo genere ha un carattere tendenzialmente calmo, riservato e sono considerati dei veri e propri mediatori”
"E’ la descrizione perfetta del mio amico Tom!"
La ragazza mi sorride "Bene, ti consiglio allora autori come Tolkien o Kafka"
"Per i soggetti sempre entusiasti invece?"
"Facile! I racconti brevi, perché mettono entusiasmo in tutto ciò che fanno! E sono anche molto socievoli e dei veri amici! Questo genere permette loro di passare velocemente da un romanzo all'altro, essendo appunto dei piccoli racconti! "
"Holly!"
"Come scusa?"
"Sì dico... É il genere adatto per il mio amico Oliver! Vai avanti mi sto appassionando..."
"Vediamo un po’ ” la vedo aggirarsi tra quelle pagine scritte, come se conoscesse a memoria ogni loro posizione.
Dalle sue spiegazioni, dai suoi modi, traspare tutto l'amore che prova per il suo lavoro. 
"Ah si allora... Conosci qualcuno che tende ad essere indipendente, analitico e forse un po’ impersonale nelle relazioni?" 
Annuisco "E’ la perfetta descrizione di Karl!" 
"Bene, questi soggetti sono molto critici ma anche aperti al dialogo, proprio per questo che il loro genere è quello del thriller psicologico"
Inizio a ridere "Ora che mi ci fai pensare, si potrebbe esser proprio il suo genere, brava!"
"E dai toni più pesanti potremmo passare a cose più... Diciamo leggere, come i libri umoristici! Per persone divertenti, energiche e che tendono ad essere felici facendo ridere la gente attorno a loro"
"Hermann! È sua... Questa descrizione! Perfetto"
Mi avvicino e la abbraccio, avvolgendo il suo piccolo corpo dentro al mio, al punto che sembra sprofondarci dentro. 
Le schiocco un bacio sulla guancia "Mi hai salvato la vita! O meglio... Il Natale grazie"
"Non ho mai visto tanta gratitudine ed entusiasmo... Sono... Io a ringraziarti"
Sorride ancora.
Compro tutti i libri che mi ha consigliato.
"Questo è un mio dono, invece, per te"
E mi mostra un manga, lo riconoscono subito, essendo io giapponese.
La guardo stupito, ma prima che possa parlare, lei ribatte.
"Conosco le tue origini, non fraintendermi ma... I fumetti sono adatti a persone che si ergono a difensori e protettori delle persone. Analitiche ma sensibili, introverse ma sociali e profondamente impegnate a rendere il mondo un posto migliore. E tu secondo me, sei un difensore... Non solo della porta della tua squadra quando giochi, ma anche in generale nella vita ".
Le sorrido.
"Grazie davvero" mi accorgo che ha le guance arrossate. Alzo lo sguardo verso l’orologio che si trova sulla torre della piazza, si è fatto davvero tardi.
"Ti sto facendo tardare"
"Non preoccuparti, sono contenta di poter spiegare una parte di me a qualcuno. La gente va sempre di fretta, compra libri e magari li lascia sul comodino o su una mensola, intatti, senza mai aprirli, senza mai sognare con e grazie a loro"
Le accarezzo una guancia, mi perdo nei suoi occhi.
Restiamo per qualche momento a fissarci.
Una folata di vento ci riporta alla realtà, sta iniziando a nevicare.
La ragazza vorrebbe impacchettarmeli tutti.
"Oh lascia, ci penso io a casa." 
“Prendi almeno le bustine colorate, sarà sufficiente fare un fiocco e tutti sarà pronto"
L’aiuto a sistemare i libri dentro al furgoncino e pago il mio conto.
Sale in macchina, alza la mano per salutarmi e se ne va. 
Ha iniziato a nevicare in maniera molto più forte, ma resto lì imbambolato ad osservare quella libreria itinerante allontanarsi.
Sorrido sghembo, davvero dolce e simpatica quella ragazza!
Alzo il colletto della giacca per ripararmi dal freddo e vado verso casa.
E’ Natale, io e i miei amici lo stiamo trascorrendo in allegria.
Siamo arrivati al momento dei regali e consegno ad ognuno il proprio.
Iniziano a scartarli.
"Ehy ma.... Grazie Benji! Tolkien è il mio autore preferito!" mi dice Tom.
"I io adoro i libri con tanti racconti!" aggiunge Holly.
Sorrido soddisfatto, quella ragazza ha proprio indovinato i loro gusti. 
"Ehy Price... Come facevi a sapere che amo i thriller psicologici? Non ne abbiamo mai parlato" sopraggiunge Karl che ha appena scartato il suo regalo.
Anche Hermann pare contento del libro che ha ricevuto.
"Dicci un po’ SGGK! Come hai fatto ad indovinare i gusti letterari di ognuno di noi?"
Sorrido sghembo "Vi conosco bene amici miei!"
Tom si avvicina, mi guarda storto mettendosi le mani sui fianchi "Non ci credo! Inventa un'altra scusa. Non sei capace di raccontare balle!" 
Sospiro "E va bene lo ammetto è stato grazie a lei!"
"LEI??? LEI CHI??" mi chiedono in coro. 
"La ragazza proprietaria della libreria itinerante, che ho conosciuto ieri al mercatino nella piazza centrale della città!"
“Immagino il povero portiere che si aggira tra le poche bancarelle rimaste..." mi sfotte Karl "Maledicendo sé stesso per essere arrivato all'ultimo con i regali ai suoi amici più cari"
"E poi avrà visto lei... Questa RAGAZZA che ti avrà ammaliato con il suo sguardo e tu avrai comprato i suoi libri" conclude Herman.
"Sbagliato amico mio! Sì, ero in ritardo con i vostri regali, e ho scoperto per pura fortuna questa libreria itinerante. Ma la RAGAZZA mi ha incantato con le sue parole. Perché mi ha spiegato che per ogni persona esistono generi letterari appositi che rispecchiano il loro modo di essere. È stato quindi divertente associarvi a diversi tipi di libri! "
"Ne sei rimasto affascinato!"
"Da chi?" 
"Da questa ragazza... Che però non ci hai ancora detto come si chiama!"
"Bhè lei... Si chiama... " mi porto una mano alla fronte "Oddio non le ho chiesto il nome!"
I miei amici scuotono la testa, stanno per dirmi qualcosa ma corro fuori dalla stanza urlando "Arrivo subito! Aspettate me per il dolce!"
Mi infilo il giubbotto e mi dirigo a passo lesto verso la piazza centrale, sperando di trovarla. 
I mercatini al giorno di natale, restano aperti solo mezza giornata e ormai sono quasi le due. 
Mi guardo attorno sconsolato, solo pochissimi stand gastronomici sono aperti, anzi stanno per chiudere, dato che è festa anche per loro.
Sconsolato, mi rifugio nel bavero del giubbotto e mollo un calcio ad un piccolo sasso sul marciapiede.
Mannaggia a me che non le ho chiesto il nome !
Ma svoltando l’angolo, ecco che vedo il suo furgoncino.
Corro verso di lei...
"Ehy ehyyy" mi blocco a pochi centimetri, la sovrasto con la mia altezza. Sorrido, è così piccola eppure... Eppure... 
Si volta, "Ehy campione... Buon natale... Hai dimenticato di fare qualche altro regalo?" 
"NO! Cioè... Si!..."
"A... Chi?"
"A te..." sussurro, le mie parole si disperdono tra il vento, ma la vedo arrossire e sprofondare il viso dentro la sciarpa che la avvolge.
Le sollevo il mento, poso le mie labbra sulle sue. Entrambi chiudiamo gli occhi. Prima ci sfioriamo, forse per timore, forse per stupore. 
Stringo forte le mie mani attorno al tessuto del suo cappotto.
Il bacio si fa più intenso. Risponde prima delicatamente poi più intensamente.
Mi stacco, sorrido, è rimasta senza parole.
"Ti è piaciuto il mio regalo?" 
"B... Bellissimo... Inaspettato ma..."
Le poso una mano sulla bocca.
"Signorina però non ho chiesto ancora come si chiama."
"Alisia. Mi chiamo Alisia."
"Sei il mio regalo di natale più bello, stavi andando via vero?" 
"S... Sì"
"Bene, verrai con me... Ti presenterò ai miei amici... E passeremo il natale insieme..."
Sul suo viso si dipinge una espressione perplessa 
"Hai forse altri impegni?"
"No... Sono libera."
"Ora non più... Hai me..." e prima che possa ribattere, la prendo per mano, salgo sul suo furgoncino e ci dirigiamo insieme verso casa mia.
 
Nota dell’autrice: dedico questa one-shot a Fujiko Wakabayashi, che ha chiesto il mio ritorno.
  
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