La
Casa
sull’Albero
Da
quando lui e la sua famiglia avevano visitato quella mostra sui
dinosauri,
Rickard si era genuinamente appassionato a tali creature gigantesche e
affascinanti.
Da
quel giorno, il bambino giocava soltanto con i suoi amati animali
estinti: fu
così che lo trovarono i fratelli, avviandosi in giardino
incontro al padre,
finalmente di ritorno.
«Rick,
guarda!» lo distrasse Markus, notando lo scatolone che
l’uomo reggeva tra le
braccia.
Edwin
lo adagiò sotto l’albero di nespolo, rilassando i
muscoli: tutti sapevano
quanto amasse quella pianta, dunque doveva avere in mente qualcosa di
decisamente insolito.
Il
più piccolo, però, non pareva interessato a tali
operazioni.
Rickard
se ne stava rannicchiato sul pavimento, godendosi il calore del sole
estivo e
continuando a trastullarsi con i propri giocattoli giurassici.
Proprio
nel bel mezzo di uno scontro in cui Dino il gallimimo¹
pareva avere la meglio, suo fratello David gli strappò il
mostriciattolo dalle
mani.
«Papà
sta costruendo una casa sull’albero!»
gridò euforico, trascinando il bambino
fino all’enorme arbusto.
Tuttavia,
l’equilibro di Edwin pareva piuttosto precario, come le travi
che stava
tentando di unire sopra ai rami.
Rickard,
ancora troppo piccolo per comprendere che cosa stesse accadendo nel
giardino,
si posizionò esattamente sotto la scala, volgendo lo sguardo
in alto.
«Papi,
stai costruendo una casa per Dino?» gli gridò con
espressione più che seria.
I
fratelli sorrisero, facendogli cenno di scostarsi.
«Ma
che dici, Rick? Quello è il rifugio perfetto per la nostra
oca Saaz» disse
fiero Markus, scatenando le ire del padre, troppo in alto per
protestare.
«Questa
sarebbe la mia stirpe?» borbottò l’uomo
senza farsi udire, memore della bella
casetta di legno che il suo patrigno aveva costruito per la sorella,
sulla
grande quercia del giardino della fattoria dove vivevano.
Un
albero di nespolo non poteva certo reggere lo stesso peso di una
quercia, però…
Si
udì un tonfo secco.
Persino
i dinosauri, abbandonati sulla veranda, sussultarono.
Coricato
al suolo con il capo dolorante, Edwin si ritrovò a osservare
la celeste distesa
estiva udendo le risate dei figli, abbozzando un sorriso.
Da
qualcuno devono aver pur preso,
pensò, prima di rialzarsi e stringerli
tra le braccia.
¹
Il gallimimo è un genere estinto di dinosauro
dall’aspetto simile a uno
struzzo, provvisto di mani prensili e una lunga coda.